
Redazione TirrenoNews
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Bevacqua: “Servono tutor su statale 107” ???????
Martedì, 08 Ottobre 2019 17:04 Pubblicato in CalabriaIl consigliere regionale Mimmo Bevacqua, in qualità di presidente della commissione Ambiente e trasporti, chiede un’audizione straordinaria e invita il responsabile Anas e il sindaco di Rende
“Di fonte allo strazio delle giovani vite spezzate nel tragico incidente verificatosi nella notte di sabato sulla statale 107 all’altezza del bivio per Rende, nella frazione di Saporito, lo sgomento e il dolore impongono il silenzio e la preghiera.
Ma, per chi ricopre incarichi istituzionali, si manifesta anche il dovere di cercare soluzioni per evitare che eventi simili si ripetano”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Mimmo Bevacqua.
“Per questo – prosegue – in qualità di presidente della commissione Ambiente e trasporti, inserirò un’audizione straordinaria nella prossima seduta prevista prima di fine mese, invitando il responsabile Anas e, trattandosi di tratto afferente il centro abitato, il sindaco di Rende.
In quella sede, chiederò di vagliare l’opportunità di considerare l’implementazione di tutte le misure atte a ridurre i fattori di rischio, a cominciare dall’attivazione del Sistema Tutor nel tratto interessato e in quelli potenzialmente forieri di eventi similari, anche in ordine alla idoneità del manto stradale.
So bene che una maggiore efficienza dei controlli della velocità media degli autoveicoli non è l’unico fattore da sottoporre a maggiore controllo: le statistiche dimostrano che la distrazione e la disattenzione rappresentano cause sempre più impattanti sulla sicurezza della guida.
Il Sistema Tutor, però, ha comunque dimostrato una efficacia manifesta, in ragione del fatto che, purtroppo, la velocità in sé non viene adeguatamente percepita come radice di tremende tragedie.
Ecco perché, accanto alle adeguate campagne di informazione e di sensibilizzazione, l’utilizzo dei mezzi che la tecnologia offre deve essere perseguito nella maniera più ampia possibile”.
“Nessuno – conclude Bevacqua – restituirà alle famiglie quei giovani, nessuno colmerà quell’indicibile vuoto. Forse, però, si può agire per prevenire altri abissi di lacrime e di dolore”.
Quicosenza
Ndr. Ed adesso chi spiega a Bevacqua che i tutor sono “un Sistema Informativo per il controllo delle velocità (SICVE) e permette di rilevare la velocità media dei veicoli in un tratto (autostradale) di lunghezza variabile?”
Ed ancora chi spiega sempre Bevacqua che “Il Tutor è gestito completamente dalla Polizia Stradale che si occupa di programmare l’attivazione e di accertare le violazioni del Codice della Strada?”.
Quello che Di Maio non ha capito della Calabria
Martedì, 08 Ottobre 2019 08:17 Pubblicato in CalabriaLa Calabria è ad una svolta della sua storia.
La storia dei calabresi li ha abituati ad avere un padrone.
Quale esso fosse.
Per lo più proveniente dall’ esterno.
Ha aspettato sempre che un altro Re od Imperatore o Principe la conquistasse.
Ed ora che da soli cercano di liberarsi del governatore Oliverio, il nuovo Re , Imperatore o Principe della calabria ecco Di Maio , l’uomo delle stelle dice di no a Dalila Nesci che si è candidata a questo ruolo.
Ma davvero pensa di fare un accordo con Oliverio ed il suo scarno esercito di piddini?
Ma davvero pensa di lascare Oliverio a continuare a distruggere la terra di Calabria?
Ma davvero pensa di poter continuare ad imporre ai calabresi il vecchio e trito “Palla palla” sia pure rinverdito dai pochi cinque stelle che lo dovessero seguire in questa scelta folle?
Di Maio, la Calabria è grande, la Calabria è diversa, ed è difficile senza terribili compromessi ( ‘ndrangheta, massoneria, poteri vari, eccetera) conquistarla.
Lasciaci liberi di votare il nuovo.
Non ti intromettere, tu ed i tuoi padroni, in una storia difficile.
Eppoi ha tanti problemi nel governo e nel partito .
Sai, se continui così non ti andrà bene
Grazie PD, Grazie M5S. 40 euro al mese per i precari italiani
Lunedì, 07 Ottobre 2019 21:40 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiIl viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, propone di rivedere il taglio del cuneo fiscale per aiutare i lavoratori incapienti, ovvero coloro i quali sono precari e guadagnano meno di 8mila euro l’anno.
L’idea è quella di erogare un bonus da 40 euro mensili sotto forma di assegno per quasi 4 milioni di lavoratori.
Ancora non è neanche stato definito, ma ha già scatenato le polemiche interne alla maggioranza.
Non solo, perché il taglio del cuneo fiscale potrebbe addirittura sparire dalla prossima legge di Bilancio, rimpiazzato – almeno per un primo momento – da una nuova misura: un bonus per i lavoratori precari che guadagnano meno di 8mila euro l’anno e che rientrano, quindi, nella no tax area.
La proposta è stata lanciata dal viceministro all’Economia, Antonio Misiani.
E potrebbe sostituirsi al taglio del cuneo fiscale per cui verranno stanziati, stando alla Nota di aggiornamento al Def, 2,7 miliardi.
Questo bonus riguarderebbe quasi quattro milioni di persone.
Che da gennaio potrebbero ricevere 40 euro al mese sotto forma di assegno.
Secondo un calcolo riportato dal Sole 24 Ore il loro reddito potrebbe aumentare dell’11%.
Per ora si tratta solo di una proposta, che sembra non essere ancora stata discussa dalla maggioranza.
Potrebbe essere applicata al posto del taglio del cuneo fiscale o, come fa intuire Misiani in un passaggio del suo post su Facebook, trovando risorse aggiuntive.
La proposta del viceministro Misiani
La proposta è stata lanciata dal viceministro Misiani con un post su Facebook, dal titolo “cuneo fiscale: iniziare dai lavoratori a basso reddito”.
L’esponente del Pd parte da una considerazione: “Secondo un sondaggio pubblicato ieri la riduzione progressiva del cuneo fiscale a partire dal 2020 è la misura più apprezzata dagli italiani.
Dobbiamo iniziare a farlo il prima possibile, utilizzando tutti gli spazi di bilancio disponibili.
La priorità, a mio parere, è iniziare ad aiutare i dipendenti a basso reddito: 3 milioni e 700 mila lavoratori “incapienti” che sono rimasti esclusi dal bonus 80 euro di Renzi e che solo in alcuni casi beneficiano del reddito di cittadinanza.
Sono i cosiddetti “working poors”: lavoratori poveri spesso precari, part time involontari, collaboratori a basso reddito, dipendenti con salari orari da sfruttamento. In tantissimi casi giovani”.
Per Misiani è un fenomeno molto diffuso in Italia, per cui è necessario aiutare questi lavoratori: “Dobbiamo farlo estendendo erga omnes i salari minimi previsti dai contratti di lavoro maggiormente rappresentativi, mettendo fuori gioco i contratti “pirata” che legittimano paghe orarie da fame.
Ma dobbiamo farlo anche utilizzando lo strumento fiscale, come fanno da tempo paesi avanzati come gli Stati Uniti (con l’Earned Income Tax Credit).
Chi pensa che le risorse ipotizzate dalla Nota di aggiornamento non siano sufficienti, non chieda di rinviare questa misura: ci aiuti a trovare ulteriori fondi.
Saremo felici di discuterne, con lo spirito costruttivo di sempre”.