
Redazione TirrenoNews
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I CITTADINI NON DIMENTICANO, MA È MEGLIO RITORNARCI SU!
Domenica, 24 Novembre 2019 08:45 Pubblicato in Cronaca"...ahinoi, conosciamo bene i problemi che abbiamo ereditato da ex amministratori come loro!..."
La predetta frase è un passaggio contenuto in un recente comunicato del Sindaco Pizzino che così faceva cenno alle passate Amministrazioni comunali della Lista Primavera.
E si, perché il Sindaco, tra l'altro, è nuovissimo al ruolo di Amministratore del Comune di Amantea, come nuovissimi Amministratori sono gli Assessori Giusta, Ferraro ecc ecc.
Se qualcuno intende scaricare le colpe e le responsabilità dei problemi odierni (per mascherare le proprie incapacità) sulle Amministrazioni della Lista Primavera, egregiamente guidate dal compianto Sindaco Tonnara e poi dall'ex Sindaco Michele Vadacchino, si sbaglia di grosso.
Giusto per rinfrescare la memoria agli esponenti della Lista Azzurra n. 1 e n. 2 (per intenderci l'Amministrazione che ha governato Amantea sino al 2006) che oggi fanno parte anche della Lista Azzurra n. 3, nei prossimi giorni inizieremo a diffondere delle note per ricordare i danni da loro prodotti a cui le Amministrazioni della Lista Primavera hanno dovuto con grandissime difficoltà porre rimedio, ad iniziare dal fallimento dell'Appennino Paolano, dalle casse vuote dell'Ente dovute soprattutto alla mancata riscossione dei tributi, ecc. ecc.
Per quanto possibile, lo faremo con informazioni oggettive e dettagliate.
BIAGIO MIRAGLIA
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Annuncio con emozione e soddisfazione che nella giornata di ieri è stata approvata la delibera - la n. 155 del 22.11.2019 - per il riallestimento della Biblioteca comunale.
Una bellissima notizia per la città.
Amantea avrà, dunque, una vera Biblioteca che - come annunciato in Consiglio Comunale dal Sindaco Mario Pizzino - sarà intitolata a Rino Baldacchino.
Investire 20.000 euro in cultura oggi vuol dire stare dalla parte dei giovani, della legalità, del futuro.
Di ciò ringrazio il Sindaco Mario Pizzino, l’Assessore al Bilancio Rocco Giusta, la Giunta, tutti i colleghi e le colleghe di maggioranza ed il dott. Emilio Caruso che, districandosi tra mille pratiche, ha lavorato con passione per giungere a questo risultato.
Quello della Biblioteca è un investimento vivo e tangibile tutto l’anno.
Perché la Biblioteca comunale sarà accessibile sempre: ogni giorno, infatti, giovani, studiosi, pensionati potranno utilizzare la sala lettura e consultare i volumi, gli studenti potranno frequentarla per dedicarsi agli studi.
Un reparto sarà interamente dedicato ai più piccoli da 0 a 6 anni.
Ancora, al fine di arricchire la vivacità culturale in città, la Biblioteca comunale è stata pensata anche per ospitare dibattiti, presentazioni di libri, cineforum e tutto ciò che ha affinità con la crescita culturale della nostra cittadina.
Nelle prossime settimane - una volta istallata la mobilia - l’Associazione culturale Mediterranea, che gestirà la Biblioteca, provvederà alla sistemazione dei volumi già catalogati e potremo quindi inaugurarla con in prima fila gli studenti.
Il nostro desiderio, inoltre, è quello di arricchire il patrimonio librario con le donazioni e l’acquisto di nuovi volumi.
A tal riguardo, a breve provvederemo a nominare un Comitato scientifico. Anche perché vogliamo dedicare un’intera, ampia, sezione al nostro territorio.
Oggi viene scritta una bella pagina della storia della nostra cittadina.
Spero tanto che, per una volta, tutti possano rallegrarsene.
Enzo Giacco Presidente del Consiglio Comunale Delegato alla Cultura
Ndr Ringraziamo i soldi dei migranti, perché la speranza di finanziamenti regionali, come per tutto il resto, è stata delusa.
Raccomandiamo a tutti gli elettori di ricordarsene alle prossime consultazioni regionali:
Ma comunque ci penseremo noi a ricordarlo agli amanteani!
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Il Consiglio dei Ministri impugna legge sanità Calabria
Venerdì, 22 Novembre 2019 17:20 Pubblicato in CalabriaIl Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge della Regione Calabria n. 34 del 04/10/2019, recante “Provvedimenti urgenti per garantire l’erogazione dei servizi sanitari in ambito regionale”, in quanto le disposizioni in essa contenute relative ai rapporti di lavoro del personale delle aziende sanitarie regionali interferiscono con le funzioni demandate al Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario, in violazione dell’art. 120 della Costituzione.
Inoltre, ponendosi in contrasto con i principi di coordinamento della finanza pubblica e con il principio di copertura finanziaria, la legge viola gli articoli 117, terzo comma, e 81 della Costituzione.
Le questioni relative al personale precario saranno considerate nell’ambito dell’esame parlamentare della manovra di bilancio, si precisa nella nota del Cdm.
Salva-precari, Bova(nella foto): “Illegittima? Lo avevo preannunciato in Consiglio”
«Non mi coglie affatto di sorpresa la decisione del Governo nazionale di impugnare la legge con cui il Consiglio regionale calabrese aveva cercato di salvare i precari del comparto Sanità. In realtà, proprio in occasione del voto di approvazione in Aula di quel testo, fui l’unico a sollevare pubblicamente il grave rischio di illegittimità costituzionale a cui la norma andava incontro. Pericolo che avevo già evidenziato in Commissione Sanità».
È secco il commento di Arturo Bova, consigliere regionale di ArticoloUno e presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, in merito alla norma regionale impugnata dal Governo centrale e spiega:
«Era chiaro già allora, infatti, che in tema di stabilizzazione dei precari, il Consiglio Regionale non avesse alcun potere normativo sulla materia del termine massimo di proroga dei contratti flessibili, riservata alla competenza esclusiva del Parlamento nazionale, per di più essendo la Sanità calabrese commissariata dal 2009.
Evidenziavo, dunque, che solo al Commissario ad Acta per il Piano di Rientro spettasse il potere di procedere al rinnovo dei contratti a tempo determinato e che, comunque, tale rinnovo giammai avrebbero potuto superare il limite massimo dei 48 mesi».
«Cosciente della Spada di Damocle pendente su quella norma– continua Bova -, mi ero subito attivato per confrontarmi con il ministro della Salute Roberto Speranza e interessarlo della vicenda, tanto che – come lo stesso ministro ha annunciato nelle scorse ore – la soluzione-ponte è in dirittura d’arrivo.
E questa volta si tratterà di una soluzione reale e concreta, non di una norma vuota e illegittima».
Ma la vicenda della legge “salva-precari” non è un caso isolato: «Devo aggiungere che, purtroppo, lo stesso modus operandi attuato su questa specifica vicenda, il Consiglio regionale – trovandosi incredibilmente unito da destra a sinistra – non aveva esitato ad utilizzarlo anche in occasione dell’approvazione della legge sull’integrazione tra i poli sanitari catanzaresi “Mater Domini” e “Pugliese-Ciaccio”.
Anche in quell’occasione, il mio testo che metteva al riparo da qualsiasi rischio di illegittimità costituzionale fu messo da parte in Commissione, e in Aula ne fu approvato un altro evidentemente zeppo di illegittimità che fu poi impugnato dal Governo.
Da allora, per quanto mi batta per emendare quel testo con i correttivi necessari a dare finalmente vita e sostanza all’azienda ospedaliera unica di Catanzaro, i miei appelli pubblici e formali non hanno ottenuto alcuna attenzione né da parte dei colleghi consiglieri, né tantomeno da parte del presidente Oliverio.
E intanto i calabresi emigrano alla ricerca di una Sanità che sappia dare risposte rapide ed efficaci, i vincitori di concorso non trovano lavoro e i precari vedono sempre più distante la loro stabilizzazione»
Strill
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