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Comunicato di Carlo Guccione

Martedì, 19 Novembre 2019 21:25 Pubblicato in Calabria

Reggio Calabria - Le ragioni del perché la Giunta ieri ha approvato il disegno di legge relativo all’esercizio provvisorio del Bilancio regionale per l’anno finanziario 2020 sono tante ed evidentemente abbiamo fatto poco per evitare di impedire che la Corte dei conti arrivasse a questo giudizio.

Già nel corso di un’audizione in Commissione il dirigente generale del Bilancio, De Cello, aveva preannunciato un bilancio restrittivo.

 

La legislatura era iniziata con l'annuncio di una rivoluzione, quella di fare i bilanci in tempo, oggi quell'annuncio si scontra con la dura realtà.

Chiudere la legislatura con questa richiesta di esercizio provvisorio è un altro segnale di fallimento.

Dobbiamo dircelo francamente, ed è evidente che si è agito in modo tale da chiudere questa legislatura senza l’approvazione del Bilancio.

Mi sarei aspettato una riunione di maggioranza, invece su una scelta così grave e importante si è deciso di andare in Consiglio a cose già fatte senza alcun confronto.

Mi sembra una grave mancanza di rispetto e si persevera con la logica dell'uomo solo al comando.

Ritengo sia stato un errore non provare ad approvare il Bilancio e politicamente ciò suona come una ritirata dalle responsabilità.

Non sono abituato a sparare sulla Croce Rossa.

So solo che l’attuale governatore dell'Emilia Romagna  ha deciso di votare il 26 gennaio permettendo così di approvare il Bilancio ed evitare l’esercizio provvisorio; in Calabria, invece, dopo cinque anni si rinvia l’approvazione del Bilancio alla prossima legislatura con tutte le conseguenze economiche che comporta questa decisione.

Se guardiamo intorno alla nostra città vediamo uno scenario drammatico.

L’intera Italia è stata ed è flagellata dal maltempo

L’acqua alta a Venezia ha fatto danni incredibili

E dappertutto allagamenti di sottopassi ,scantinati, strade e piazze, smottamenti e piccole frane, valanghe di fango e di sassi, alberi caduti o pericolanti,

 

 

 

strade interrotte, tegole che volano, torrenti che straripano, fiumi a rischio di esondazione, lungomari distrutti dai marosi , campi allagati e colture distrutte, reti idriche e fognarie distrutte.

Amantea è stata una sola isola felice che speriamo resti tale nel tempo

Qualche sasso è caduto sulla SS18 in località San Giuseppe, qualche sasso dal costone di Coreca e poco altro.

 

“Nella prima parte del 2019 la crescita dell’attività economica in Calabria è risultata debole, confermando il rallentamento già in atto nella seconda metà del 2018”.

Lo evidenzia la filiale regionale della Banca d’Italia nel periodico rapporto sull’andamento dell’economia in Calabria.

Rapporto presentato questa mattina in una conferenza stampa nella sede dell’istituto a Catanzaro.

 

“La produzione nell’industria – prosegue Bankitalia – ha continuato a espandersi, nonostante il netto calo delle esportazioni che rappresentano però solo una quota ridotta delle vendite.

Il settore dei servizi ha mostrato segnali di debolezza, più intenso nel settore del commercio, solo parzialmente compensati dalla positiva stagione turistica.

L’attività nelle costruzioni è stata fiacca: da una parte il modesto recupero delle compravendite di abitazioni è insufficiente a sospingere l’attività produttiva del settore, dall’altra il comparto delle opere pubbliche risente del lento avvio dei lavori previsti nella regione”.

Secondo la Banca d’Italia, inoltre, “nel complesso l’attività di investimento delle impresse è rimasta stagnante.

La redditività si è mantenuta stabile rispetto all’anno precedente, continuando dunque ad alimentare la liquidità”.

Nel report poi si rimarca che “nella media del primo semestre del 2019 l’occupazione in Calabria è scesa, dell’1,1%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in linea con il resto del Mezzogiorno e in controtendenza rispetto al lieve incremento osservato in Italia.

In particolare, l’occupazione autonoma è calata mentre quella alle dipendenze – osserva la filiale regionale della Banca d’Italia – è rimasta sostanzialmente stabile.

Il tasso di disoccupazione è leggermente aumentati, ampliando il divario rispetto alla media nazionale”.

Con riferimento al credito – rileva Bankitalia – “la crescita dei prestiti al settore privato non finanziario ha ulteriormente rallentato.

Alla dinamica ancora negativa e in peggioramento dei prestiti alle imprese, su cui incide anche un’offerta di credito selettiva verso la clientela più rischiosa, si è comunque contrapposta la crescita dei finanziamenti alle famiglie.

Il deterioramento del credito si è attenuta per le famiglie, mentre si è stabilizzato per le imprese su livelli storicamente bassi in tutti i principali settori.

Dal lato del risparmio finanziario – sostiene quindi la filiale regionale dell’istituto – si è rafforzata la crescita dei depositi bancari, sia per le famiglie sia per le imprese.

Nel contempo, si è attenuato il calo del valore degli altri strumenti finanziari detenuti presso il sistema bancario”.

Redazione Calabria 7

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