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Breve storia di un pino che faceva ombra e che ora è andato via

Dov'era l'ombra, or sè la quercia spande morta, né più coi turbini tenzona.

La gente dice: Or vedo: era pur grande!

Pendono qua e là dalla corona i nidietti della primavera.

Dice la gente: Or vedo: era pur buona!

Ognuno loda, ognuno taglia. A sera ognuno col suo grave fascio va.

Nell'aria, un pianto... d'una capinera che cerca il nido che non troverà.

Ricordate la quercia caduta di Giovanni Pascoli?

E’ la poesia che ci è venuta in mente immediatamente ( l’ho imparata quando facevo le elementari alla Manzoni, proprio lì vicino, con la maestra De Rada) appena ho visto( vedi foto) il grosso fusto del pino che è stato “accippato” dal personale del comune.

Tante auto hanno sostato all’ombra per anni sotto le sue fronde ed insieme l’agricoltore ritratto nella foto.

Quello che ha chiamato il comune per segnalare che un camion aveva rotto alcuni rami che forse era utile tagliare per evitare che cadesse su chi vi passava sotto.

Non si sa nulla del camion che avrebbe urtato contro il pino.

Non sappiamo se ha subito danni e quindi ha chiesto il rimborso al comune visto che i rami non debbono creare danni a chi utilizza le strade pubbliche.

Né sappiamo se, al contrario, il comune abbia chiesto i danni al proprietario del camion che avrebbe determinato i danni all’albero

Sappiamo soltanto che ad un certo punto il personale del comune avendo sentimenti diversi sul destino del bel pino ha chiesto la presenza dei massimi responsabili che responsabilmente hanno emanato la triste sentenza ““ju un ma piglju a responsabilità. Taglialu du pedicalu!” ed alla quale è stata data immediata esecuzione.

Non abbiamo visto l’albero prima della sua “esecuzione” , né siamo, in verità, agronomi per poter valutare la situazione ed esprimere un giudizio sulla opportunità o necessità del taglio radicale del pino.

Notiamo però che questo intervento induce a dare atto che la manutenzione della SS18 è di competenza del comune e quindi ogni danno che derivasse dalla mancata esecuzione ricadrebbe sul nostro ente.

A tal proposito provvederemo a segnalare ogni necessità similare donde gli interventi immediati e radicali come nel caso.

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Era il 1953 quando Biagio Zaccaria come si dice ancora oggi “uscì” alla banda Musicale, allora unica, Mario Aloe, dopo una lunga preparazione iniziata ancora prima del decimo anno di età

E da quel lontano anno, il 1953, Biagio ha suonato per gli amanteani nella antica e famosa banda cittadina.

Era l’anno di “Vacanze romane”, il famosissimo film del 1953 diretto da William Wyler  interpretato da Gregory Peck  e Audrey  Hepburn.

Oggi la banda ha voluto ricordare questa sessantennale carriera musicale assegnando a Biagio Zaccaria una Medaglia d’Onore per la Lunga e Qualificata Attività Musicale.

Questo il testo:

“BIAGIO ZACCARIA, nato ad Amantea il 20 luglio 1941, sin dalla giovanissima età di dodici anni, ed ancora oggi ininterrottamente, presta lodevole servizio come valente strumentista di sax contralto offrendo costantemente il suo prezioso contributo anche quale componente del Consiglio Direttivo.

IL CONCERTO BANDISTICO “MARIO ALOE” CITTA’ DI AMANTEA ESPRIME SINCERA GRATITUDINE E RICONOSCE

il suo indiscusso e profondo amore per la musica, le sue eccellenti capacità e competenze musicali,

il suo esemplare attaccamento al dovere, la sua straordinaria dedizione nell’impegno professionale, il suo ammirevole e leale senso di appartenenza alla nostra Banda Musicale orgoglio della Città di Amantea.

Amantea, lì 28 dicembre 2013

             Il Maestro                                                                   Il Presidente

Roberto FRANCESCANO                                                  Raffaele ALOE”

Nelle foto le “teste canute” della Banda festeggiano Biagio che commosso accetta la medaglia d’Onore con gratitudine.

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Il maestro Roberto Francescano è commosso mentre si accinge a leggere le breve prolusione di presentazione del brano “Aria di festa”, composto per la occasione della presenza della banda dei Carabinieri nel lontano 1982 in occasione della intitolazione di una strada all’eroe Salvo D’Acquisto, l’unica occasione nella quale la banda dell’Arma è stata nella nostra città.

Ed il maestro Francescano per l’affetto che la intera banda porta al maestro Nicola Politano ha deciso di apre il concerto di Fine Anno della Banda Mario Aloe con questo brano dedicando le seguenti parola a memoria del compianto autore.

“Il brano di apertura è una marcia sinfonica dal titolo “Aria di Festa”, composta, se i ricordi non mi tradiscono, in occasione della venuta ad Amantea della banda musicale dell’Arma dei carabinieri.

L’autore il maestro Nicola Politano, scomparso nel marzo di quest’anno,( coglie l’occasione per salutare ed abbracciare affettuosamente la figlia del maestro AnnaPolitano) musicista autodidatta, per anni nella grande famiglia Mario Aloe come suonatore di tromba

Attraverso il suo ricordo “sento” e sentiamo il dovere di rendere omaggio a tutti i musicanti che ci hanno asciato prematuramente ma che, nel contempo, ci hanno donato un passato ed una tradizione, unica ed inestimabili valori condivisi.

Un cammino lungo più di 150 anni di vita artistica e musicale, una traccia indelebile nella storia della nostra associazione.

A noi figli di questo tempo, l’augurio di poter testimoniare l’amore e la passione per questa grande realtà che continuo ad immaginare come un bellissimo e stupendo viaggio musicale, attraverso la nostra comunità, ancora oggi come allora: vicini al sociale, alla gente ed alla base delle nostre antiche e vere tradizioni popolari….”

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