
Le piogge mettono a dura prova la tenuta del territorio.
E la scarsissima manutenzione porta al verificarsi di danni al sistema stradale, agli acquedotti, alle reti ed al territorio in genere
E’ il caso di Camoli.
L’unica strada che collega la SS18 con le popolose frazioni è stata incisa da uno smottamento determinatosi per via delle forti piogge.
Sul posto immediato l’intervento del comune di Amantea che ha chiamato anche la dottoressa maria Ombres geologa per la verifica dei danni, della sua origine e per determinare le modalità degli interventi di manutenzione straordinaria al fine di conservare l’accesso ai residenti
Insieme anche l’intervento dei Vigili del Fuoco di Paola
Secondo i tecnici intervenuti non si tratta di una rottura della rete idrica ma di un fatto legato alla cattiva regimentazione delle acque piovane
Il problema era stato già fortemente avvertito dal comune che aveva emanato apposita ordinanza ricordando ai proprietari di terreni agricoli il proprio obbligo della pulizia dei fossi al fine di evitare scorrimento di acque meteoriche su percorsi impropri da cui poi le frane e gli smottamenti
Un obbligo fortemente disatteso e che impone la formazione di un paio di unità della Polizia Municipale con destinazione ai servizi rurali che operi con l’ufficio tecnico comunale.
Approfittando della sospensione della pioggia e delle previsioni fauste si provvederà ad interventi atti alla bisogna.
Devo restituire una maglia a Franco Marigliano ed intorno alle 1030 mi affaccio al mercatino domenicale.
Vado in bici per evitare il problema del parcheggio.
Appena mi affaccio in via Vulcano non vedo la solita immagine di bancarelle e della gente( ed invero nemmeno auto parcheggiate sulla SS18!)
Quasi in fondo al vialone un paio di bancarelle. Meno male che Franco è lì puntuale come ogni domenica da ormai tanti anni.
Ci sono quasi soltanto ambulati amanteani.
Qualcuno sta chiudendo
Rosetta in fondo con le braccia conserte aspetta un improbabile cliente
Svolto a sinistra e mi appare il deserto
Il lungo viale realizzato apposta per il mercato domenicale è sostanzialmente vuoto
C’è Tonino che ha quasi finito di togliere la merce, Alfonso con la sua frutta il banco dei polli, mentre un altro ambulante alimentarista sta versando le olive spagnole nel grosso contenitore di plastica ed è pronto ad andare via
Poche persone in giro
Eppure non piove, non fa freddo e non c’è nemmeno vento
E’ il giorno della candelora quello che viene dopo i giorni della merla( i giorni più freddi dell’anno) quello che secondo il proverbio “ Stata d’intra e viernu fora”
Ma davvero in giro non c’è nessuno.
Ne parlo con gli amici ambulanti che mi esprimono tutto il loro rammarico.
Non è facile il loro mestiere.
Ogni giorno devono scaricare e caricare merce ed attrezzature ed è un lavoro improbo e se poi non c’è nessuno per comprare la merce, come dicono loro “ ci appizzi tiempu e benzina”.
Non è questione di tempo, semmai questione di soldi.
“ I soldi ci sono- mi dice uno di loro- è che Amantea non attira più”
“Qui se non si fa qualcosa il commercio muore e se muore il commercio muore Amantea-dice un altro-“
“ Si, c’è del vero in quanto dite. Anche in via Margherita i commercianti sono davanti alla parte del proprio negozio. Ma voi pensate di aiutarvi o come tanti aspettate che altri vi aiutino?” E prima ancora che rispondano , giù con un altro affondo:” per esempio vi piacerebbe se per riprendere il mercato domenicale ….……?”
Poi li lascio a decidere.
E’ la sintesi di alcuni interventi fatti durante il congresso dello SPI-CGIL.
Al congresso dello SPI erano presenti, tra gli altri, il sindaco di San Pietro in Amantea Gioacchino Lorelli, l’assessore del comune di Aiello Calabro Pucci Eleonora, l’ex sindaco di Lago ed oggi consigliere di minoranza Giocondo Muto.
Ha preso la parola il sindaco Lorelli il quale ha ricordato la sua appartenenza alla Cgil da circa 27 anni, la sua attuale qualità di sindaco del comune di San Pietro in Amantea.
Ma ha anche precisato che ha la residenza ad Amantea e che quindi in questo comune paga i tributi locali
Ma secondo il sindaco si tratta di tributi altissimi.
Lorelli nel segnalare la fortissima pressione tributaria alla quale il comune di Amantea assoggetta i suoi concittadini, residenti e non, ha evidenziato altresì la differenza sostanziale con la pressione tributaria del suo comune di San Pietro.
Ha poi dichiarato che si tratta di una pressione inaccettabile ed impossibile da sostenere per tanti, e soprattutto per i pensionati.
Ha, poi, dichiarato, a fronte delle preoccupazioni della grave disoccupazione in particolare giovanile, quanto sia inaccettabile che dipendenti che dovrebbero essere già in pensione da anni per raggiunti limiti di età e/o di servizio vengano mantenuti ancora per più anni togliendo così il lavoro a tanti giovani che sono disoccupati .
Un intervento quello di Gioacchino Lorelli interrotto di diversi applausi.
Ha preso poi la parola il segretario provinciale dello Spi Giannino Dodaro il quale facendo eco all’intervento del sindaco di San Pietro in Amantea ha tirato fuori la richiesta di pagamento della tarsu e della Tares per la casetta che ha ad Amantea dichiarando che si tratta di una cifra abnorme ed impossibile da pagare per un qualsiasi pensionato.
Tanto più che ad Amantea si pagata anche la mini IMU.
A tal punto il sindaco di san Pietro in Amantea , con un largo sorriso, ha invitato a risiedere nel suo comune dove le tasse sono a misura d’uomo.
Nel dibattito non poteva non emergere, come è stato, la necessità della riduzione delle spese onde poter contenere di riflesso la pressione fiscale locale.
La presenza del consigliere Vincenzo Pugliano ha offerto l’occasione per parlare della riferita eccessiva pressione tributaria ad Amantea
Il consigliere Pugliano ha ricordato il suo semplice ruolo di consigliere rinviando ovviamente la problematica all’assessore ed al funzionario ai tributi ed ha avuto anche la coerenza di ricordare che ad una maggiore pressione fiscale corrisponde un miglior welfare.