La incresciosa ed incredibile vicenda della stabilizzazione dei Vigili di Amantea vive un altro passaggio giudiziario.
Come si ricorda Ornella Africano, Teresa Bossio, Antonella Guido Rizzo, Marilena Valeriano, Francesco Vilardo, rappresentati e difesi dall'avv. Crescenzio Santuori, avevano adito il TAR Calabria per l'accertamento della illegittimità del silenzio serbato sulla istanza di conclusione del concorso indetto ed avviato con deliberazione di Giunta comunale del 7 marzo 2014, n. 37, mediante adozione di un provvedimento espresso.
I ricorrenti hanno chiesto anche la dichiarazione di illegittimità dell’inerzia sin qui maturata.
Le parti hanno osservato che “Non è dato comprendere quale sia il motivo per il quale il comune di Amantea- pur in presenza di un supporto giuridico autorevole, quale il parere Anci sul punto espressamente sollecitato-non voglia procedere con il concorso; quale sia il fine realmente perseguito dall’amministrazione locale, sviando palesemente il potere pubblicistico”.
La stampa ha ricordato che il concorso dei Vigili è “gravato” da un’attività d’indagine portata avanti dalla Polizia di Stato.
Ed è per questo che il comune invece di avvalersi dei funzionari comunale buoni per ogni altro concorso intende servirsi di una commissione giudicatrice speciale composta da “una funzionaria della Prefettura di Cosenza, un maresciallo dei Carabinieri in pensione, e un alto graduato della Polizia Provinciale di Cosenza, anch’egli in pensione”, o chissà cos’altro!
Insomma una cautela forse eccessiva come se solo la nobiltà di una commissione speciale dia legittimità ad un concorso che diversamente sarebbe stato normale.
Comunque sia, siamo in un bel pasticciaccio che rischia di diventare sempre più greve man mano che il tempo passa salvo che alla fine non trovi soluzione con la prossima pronuncia della magistratura amministrativa e la eventuale nomina di un commissario ad acta.
Ed invece il TAR di Catanzaro con provvedimento n 901 dell’8 ottobre 2015 ha deciso “solo” di intimare al comune di Amantea di “depositare dettagliata e documentata relazione sull’attività amministrativa posta in essere con riferimento alla procedura concorsuale in oggetto, evidenziando le ragioni per le quali essa non è stata ancora portata a conclusione”
Ed ha assegnato il termine massimo del 2 novembre
Nessun riferimento alla celebrazione dei defunti, ovviamente; si tratta solo di una coincidenza
Contestualmente il TAR ha fissato al 12 novembre 2015 la data di trattazione del ricorso alla camera di consiglio.
Un altro mese di attesa. Poi forse la condanna del comune e la nomina di un commissario ad acta
Essere accusati di provocazione al punto da prendere un amanteano, sbatterlo in un’auto a far finta di dormirci, solo per poter scattare una foto e farne un articolo sul web , è una vergogna per chi l’ha pensato e l’ha detto.
E questa persona meriterebbe persino di essere querelata.
Ma non ci è sembrato opportuno; anzi lo abbiamo inteso come il segno di una stanchezza anche morale che forse è figlia della non conoscenza di quanto avviene nella nostra città.
Già quella Amantea difficile nella quale occorre viverci quotidianamente per conoscerla ( od almeno tentare di conoscerla) , che occorre camminare per capirla, per saperne quanto basta ad evitare di dire fregnacce.
Tanto più che ci si riferisce ad un cittadino che abita in Via Innominata , quell’eufemismo per dire che non ha una casa!
Ed il pensiero ritorna a chi abitava la famosa villa sul mare e che adesso abita in cielo.
Né ci è mai passato per la mente di fare osservazioni ( forse obbligate) sulle assegnazioni degli alloggi popolari, diversi dei quali disabitati.
Ma è impossibile che una città dalle cento associazioni non ascolti il cuore di chi soffre e non adotti i provvedimenti opportuni prima che come già successo avvenga l’inevitabile e l’irrimediabile.
Questa gente vuole un alloggio popolare perché quasi non si paga , ma forse un alloggio per una sola persona è sprecato di fronte a famiglie che hanno problemi più gravi
Queste persone hanno bisogno di un letto, di un posto dove lavarsi, farsi la doccia, dove cucinarsi un piatto di spaghetti e dove poter fare gruppo con gli altri che hanno le stesse condizioni difficili se non disperate.
Per esempio perché non arredare lo stabile dell’ex Giudice di Pace con un letto ed un armadietto in ogni stanza , attivando per le giornate più fredde nelle ore notturne i condizionatori?
E magari migliorare i servizi igienici già presenti, corredandoli di docce.
E poi arredare una delle stanze al piano terra con qualche tavolo, qualche sedia , qualche pensile e qualche cucinino dove possano prepararsi una insalata od un patto di spaghetti.
A queste persone il comune potrebbe affidare la manutenzione del grande giardino da trasformare i piccoli orticelli dove coltivare quanto serve loro cominciando dal prezzemolo.
Chi è pensionato potrebbe vivere dignitosamente , chi riesce a trovare un lavoro anche saltuario potrebbe affrontare serenamente i problemi quotidiani.
Basterebbe dotarli di una tessera per il servizio pubblico con cui raggiungere il centro abitato e viceversa ed esonerarli da ogni tributo.
A tutti loro di potrebbe assegnare una pala, una falce,un rastrello ed una scopa per pulire le strade del quartiere (tra le più abbandonate della intera città) così da non sentirsi in debito con la società.
Ed a chi non riesce a procurarsi nemmeno redditi minimali basterà assegnare 10 voucher al mese chiedendo lo stesso servizio
Il resto spetterà alle parrocchie ed alle vere associazioni.
Oggi è ospite di Padre Francesco Celestino
Il Direttivo della Banda Musicale “Francesco Cur cio” di Aman tea ha confe rito al maestro amanteano Luigi Spina l’incarico di Direttore Artistico dell’Associazione.
La scelta di attingere alle risorse umane interne alla Banda, promuovendone la crescita umana e professionale, si pone nel solco della continuità rispetto all’esperienza esaltante vissuta sotto la guida del maestro Alfonso Perri Altomare.
Di ciò è stato dato comunicazione ai soci venerdì 2 ottobre, festa degli Angeli Custodi, in occasione della prima prova di concertazione della nuova stagione musicale.
In un clima commosso ma sereno, il presidente Vittorio Politano - nel ricordare la straordinaria figura di Alfonso, la sua gioia di vivere, la sua passione per la musica e per la sua amata Banda – ha esortato tutti a nutrire sentimenti di amicizia sincera e reciproca collaborazione.
Luigi Spina si è diplomato in Basso Tuba presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza sotto la guida del M.stro Felice Stefano Dall’Era, svolgendo studi anche con i M.stri Alexandre Cerdà Belda e Alberto Tondi.
Ha frequentato numerose Masterclasses con i M.stri Mike Moore, Steven Meed, Andrea Affardelli, Carol Jarvis, Gomalan Brass Quintet e Oystein Baadsvik.
Nella stagione artistica 2010/2011 è stato Tuba Principale presso il Teatro dell’Opera di Stato di Banska Bystrica in Slovacchia.
Dal 2012 è componente della Banda del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dove ricopre il ruolo di 1° tuba contrabbassa e con la quale ha all’attivo numerosi concerti.
Ha effettuato tournée in Portogallo, Spagna, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Israele, Palestina.
Dal 2014 è docente dei corsi pre-accademici di tuba e eufonio presso l'istituto Superiore di Studi Musicali “P.I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese (CZ).
Al Maestro Luigi Spina è stata anche confermata la responsabilità del corso di avviamento alla pratica strumentale, già attivo da metà Settembre; in proposito, l’Associazione rinnova l’invito - ai genitori interessati ad indirizzare i propri figli allo studio della musica –a recarsi presso la propria sede sita in via Amalfi per informazioni.
Non da ultimo, il Direttivo esprime profonda riconoscenza verso i tanti maestri calabresi che – con affettuosa sollecitudine – hanno offerto la loro collaborazione artistica in un momento difficile per l’Associazione; certo si comprenderà che le decisioni prese hanno inteso altresì minimizzare l’impatto psicologico sui ragazzi della banda, duramente provati dai recenti dolorosissimi accadimenti.
Al Maestro Luigi Spina i migliori auguri di un proficuo lavoro.