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La Dolceria Suriano di Antonio ( Tonnuzzo) Suriano ha inviato la seguente nota con la quale chiarisce di non essere stata in alcun modo coinvolta nel sequestro, smentendo voci parziali ed infamanti circolate a causa del comunicato della Forestale che non ha indicato il nome della azienda interessata alla vicenda.

Come per i Fichi Marano riteniamo giusto dare pubblicità alla nota della azienda Suriano e tanto a garanzia della bontà dei loro prodotti .

” Nella giornata del 19 ottobre 2015, è stata conclusa un'operazione, dal Corpo Forestale dello Stato, sul controllo delle tecniche e delle procedure di lavorazione dei fichi secchi presso una azienda specializzata del comune di Amantea, come riportato da vari articoli pubblicati, il giorno seguente, da più media.

Con questo, l' azienda "Dolceria Suriano" vuole dissociarsi completamente da ogni tipo di collegamento ai fatti riportati, in quanto estranea alla vicenda, al solo ed esclusivo scopo di evitare probabili fraintendimenti dovuti all'ambiguità delle dichiarazioni riportate e, pertanto, rassicurare la nostra clientela sulla qualità e la tutela della sicurezza dei nostri consumatori.

Cordiali saluti. Antonio Suriano”

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fichi amanteaLa vicenda è semplicissima. Nel laboratorio è stata trovata una bombola contenente anidride solforosa, impiegata, probabilmente, per trattare i fichi secchi di cui sono stati prelevati campioni inviati all’Asp di Cosenza ed all’istituto zoo profilattico per gli accertamenti organolettici ed in particolare relativi alla presenza SOX ed in specie di solfiti.

Il titolare del laboratorio, in sostanza, usava l’anidride solforosa come conservante dei fichi secchi.

Negli alimenti il codice dell’anidride solforosa è E220 ed è quindi un additivo molto frequente nei vari prodotti alimentari.

L'anidride solforosa veniva e viene utilizzata nell'industria alimentare come antimicrobico, antibatterico, antimicotico, inibitore del processo di imbrunimento enzimatico e non( mantiene il colore della frutta secca e degli acini d'uva), antiossidante e come sbiancante di zucchero ed amido.

Nei cibi viene usato sinteticamente per conservare e/o produrre Baccala', gamberi e conserve, crostacei freschi o congelati, frutta secca, sott' aceto e sott' olio, marmellate e confetture, aceto, vini, bevande a base di succo di frutta, funghi secchi, uve trattamento post raccolta.

 

È fondamentale sottolineare che l'anidride solforosa non è dannosa tanto nella quantità presente all'interno di un singolo alimento, ma soprattutto nella sommatoria delle varie quantità contenute nei diversi prodotti assunti durante tutta la giornata.

Devono prestare molta attenzione al consumo di alimenti contenenti tale conservante, soprattutto le persone asmatiche, specialmente se in terapia con i cortisonici, perché risultano essere molto sensibili ai solfati e possono presentare difficoltà respiratorie più o meno gravi.
Nell'uomo e negli animali, l'anidride solforosa è molto irritante per gli occhi, per le mucose e soprattutto per le vie respiratorie: anche una minima esposizione può comportare faringiti acute, perdita dell'odorato, perdita del gusto ed edema polmonare (se inalata).

 

Può inoltre causare forte acidità nelle urine, stanchezza, mal di testa, disturbi nervosi, reazioni allergiche, dissenteria, ecc.

Oltre al resto, da un punto di vista nutrizionale sembra che l'anidride solforosa ostacoli anche l'assimilazione della vitamina B1 e B12, riducendo il valore nutritivo degli alimenti che le contengono.
I problemi connessi al suo impiego sono spesso superati utilizzando i suoi sali solfiti, perché più semplici da utilizzare sebbene presentino i medesimi effetti collaterali (visto che liberano anidride solforosa). Provoca anche la perdita di calcio.

Per quanto riguarda i fichi secchi nella letteratura si legge che i fichi secchi durano soltanto 3 mesi e se invece vengono trattati con anidride solforosa hanno una durata molto maggiore ma perdono tutte le vitamine.

 

Per questo in Calabria si cuocevano e cioè si sterilizzavano con il solo calore.

Il grande igienista Herbert Shelton raccomandava: "Mi raccomando NON mangiate frutta secca che sia stata solforata..."

Già! Perché mangiare i fichi solforati se possiamo mangiarli fatti con il metodo degli antichi?

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E’ nato il comitato “Difendiamo la salute. Rete Comprensorio Amantea” , un cartello composto da cittadini, associazioni, comitati, sindacati e partiti del comprensorio di Amantea.

 

Il comitato ha promosso un incontro pubblico sul diritto alla salute e contro il depotenziamento del Poliambulatorio di Amantea.

L’incontro si terrà mercoledì 21 ottobre ,con inizio alle ore 17.00, presso l’auditorium della Scuola media Mameli di Via Aspromonte

All’incontro interverranno il commissario dell’ASP Cosenza Gianfranco Filippelli e il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio.

 

E’ stato anche invitato il commissario straordinario ing. Massimo Scura che non perderà certo l’occasione per ascoltare la base del nostro territorio come da impegno assunto al momento del suo incarico.

All’iniziativa sono stati invitati i sindaci di Amantea e del Comprensorio ai quali verrà chiesto di approvare – nei rispettivi consigli comunali – la piattaforma rivendicativa elaborata dalla Rete.

Il fermento sociale confluito nella costituzione della Rete ha preso le mosse dalla provocatoria ipotesi di ulteriore depotenziamento del Poliambulatorio di Amantea (Cs) che per ultimo ha visto la ipotesi di chiusura del Laboratorio di Analisi Cliniche decretato dal Commissario ad Acta Massimo Scura con DCA n. 84 del 21 Luglio 2015.

 

E’ inaccettabile che in nome di un indimostrabile piano di razionalizzazione della spesa pubblica sanitaria si possa continuare a depotenziare la rete dei servizi sanitari ed a chiudere dei servizi pubblici.

Tanto più dimenticando che i servizi del Poliambulatorio di Amantea devono soddisfare, d’estate , richieste di oltre 30 mila residenti e di altrettanti villeggianti e turisti.

E tanto più dimenticando che questo territorio non ha un ospedale, una casa di cura, e nessun altro servizio sanitario convenzionato.

 

Per tali ragioni chiediamo:

-          LA SOSPENSIONE del provvedimento decretato con DCA n. 84 del 21 Luglio 2015 relativo alla riorganizzazione delle rete dei laboratori di analisi a livello regionale;

-          IL COMPLETAMENTO della struttura del Distretto Sanitario, i cui lavori sono fermi da oltre vent’anni;

-          L’ASSEGNAZIONE al Comprensorio di Amantea di una CASA DELLA SALUTE , quale prevista per i paesi nei quali operavano i Presidi Ospedalieri, nella quale sia attivo un punto di primo pronto soccorso, e quindi con laboratorio di analisi cliniche e radiologia attivi 24 ore al giorno, con adeguato numero di posti letto diurni, e che operi con presa in carico del paziente e soddisfazione, anche ultraterritoriale, delle prestazioni specialistiche necessarie che andranno ovviamente completate e potenziate.

-          L’APERTURA DI UN TAVOLO tra le istituzioni ed il territorio per definire quanto deve essere fatto e come.                                     

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