
Stamattina un grosso autoveicolo proveniente da via Nuova è giunto all’incrocio con via Margherita ed ha svoltato a sinistra, verso mare.
Andava, cioè, contro senso.
Almeno così sappiamo sin dal 1972.
Giunto all’altezza del negozio di Munno si è trovato di fronte un altro grosso autoveicolo che procedeva in Via margherita in senso inverso al suo.
Cioè da mare verso piazza Commercio.
E dietro diversi altri veicoli.
Per mera fortuna nessun autoveicolo veniva da via Elisabetta Noto.
Appena il primo autoveicolo , quello che cioè andava controsenso. si è reso conto del fatto che andava in direzione contraria a quella di decine e decine di altri veicoli ha fatto una brillante marcia indietro e con cautela si è infilato nella via che accede a Piazza Unità d’Italia.
Il dubbio allora mi ha assalito.
Possibile che all’incrocio tra via Nuova e via Margherita manchi la segnaletica che obbliga ad andare a destra?
Basterebbe una freccia obbligatoria verso Piazza Commercio.
Od un divieto di svolta a sinistra.
O per quanto meno congruente un divieto di accesso su via Margherita.
Ed ecco la foto dei luoghi
Non c’è segnaletica.
Nessuna sanzione era quindi applicabile all’autoveicolo che si è immesso verso mare
Bene che l’amministratore od il funzionario responsabile provvedano immediatamente
La prossima volta può andare peggio.
Sembra siano stati inutili tutti i percorsi di legge svolti per liberare un alloggio sito in Via Dogana, nel Palazzo Osso, e nel quale erano ospiti due sorelle.
E così la proprietaria ha chiesto l’uso della forza pubblica.
Le 2 sorelle hanno opposto forte reazione ed almeno una di esse ha accusato malessere, al punto che è stato chiamato il 118.
La sirena dell’autoambulanza ha fatto uscire mezzo quartiere dai balconi e molti altri incuriositi sono scesi in strada.
Ancora maggiore l’allarme quando sono giunti i Vigili del Fuoco.
Nel mentre è stato fatto giungere l’elisoccorso che è atterrato nella piazzola antistante il Poliambulatorio di Amantea
Davanti allo stesso elicottero un numeroso gruppo di curiosi.
Poi lo sfratto ha avuto un esito felice per la proprietaria .
E così l’autoambulanza è riuscita a portare la signora fino all’elisoccorso.
Ma stranamente la stessa è stata poi trasportata all’ospedale di Cosenza con l’autoambulanza e non con l’eliambulanza.
Ci è stato detto che si è trattato di una condizione imposta dall’eccezionale peso della signora appena sfrattata.
Sempre sconosciuta e misteriosa questa nostra città.
In questi ultimi giorni ci hanno parlato della chiesa di Santa Caterina da Siena.
Una chiesa, se davvero lo è , come sembra, che venne realizzata in onore di Santa Caterina.
Non sembra esistano atti relativi alla data di costruzione se non memorie verbali tramandate da padre in figlio.
Le memorie affidateci raccontano di una chiesa che fino a qualche tempo addietro aveva importanti affreschi distrutti dalla umidità e dalla incuria del tempo.
Posto che davvero, come tramandato, si tratti di una chiesa costruita in onore di Santa Caterina essa è da ritenere certamente postuma alla sua canonizzazione avvenuta il 1461.
Qualche elemento costruttivo come la ancora intravvedibile volta a crociera, simile a quella di San Bernardino da Siena, canonizzato solo 11 anni prima Di Santa Caterina, sembra orientare verso il quindicesimo secolo l’epoca della costruzione.
Esistono comunque altri importanti elementi costruttivi come ampie volte ad arco.
Purtroppo, a quanto sembra dalla scarna documentazione fotografica pervenutaci, della chiesa originaria resta molto poco.
Dicevamo che non sembra sia stata rinvenuta alcuna documentazione storica su detta chiesa.
Salvo che la soprintendenza non abbia studiato la chiesa stessa ed abbia conservato a futura memoria i dati raccolti.
Così questa chiesa rimane un ulteriore mistero di questa straordinaria Amantea.