
La istintiva attenzione offerta dalla senatrice Margherita Corrado alla vicenda di Temesa è stata l’occasione per un incontro, svoltosi in Lamezia Terme, tra la detta senatrice, il sindaco Mario Pizzino e l’assessore all’archeologia Concetta Veltri.
E’ stata presente anche la consigliera Francesca Menichino.
Hanno porto i saluti agli amministratori di Amantea Teresa Sicoli e la deputata Dalila Nesci.
Il sindaco Pizzino e l’assessore Veltri hanno voluto ribadire personalmente i ringraziamenti della città di Amantea alla senatrice Margherita Corrado che, non richiesta, ha espresso i suoi apprezzamenti per la attenzione che l’amministrazione comunale ha dato alla storia regionale e locale riproponendo la necessità di continuare la ricerca della antica città greco-romana.
L’incontro si è svolto in un clima di forte collaborazione istituzionale ed è stata fatta una analisi puntuale ed approfondita del valore culturale e turistico della proposta avanzata dalla giunta amanteana e, come detto, pienamente sposata dalla senatrice del M5s.
Si è dato inizio ad uno spazio di movimento dal quale non potranno non emergere se non positivi sviluppi finalizzati alla ulteriore e vitale collaborazione istituzionale.
La senatrice ha chiesto alla giunta amanteana di non demordere ed ha suggerito di puntare ad alti obiettivi
In sintesi è emerso come primo obiettivo la formulazione di un progetto che parta dalla iniziale ricerca con Georadar, strumento non invasivo impiegato per indagare i primi metri di profondità, ed i cui risultati orienteranno la identificazione dell’area dell’antico insediamento della colonia tempsana, onde i successivi scavi , la emersione dei reperti archeologici ancora sepolti, la loro pulizia, catalogazione, ricomposizione e conservazione museale
La senatrice ha offerto la sua collaborazione in tale direzione ed ha dichiarato la sua disponibilità a partecipare ad uno o più prossimi convegni sul tema di Temesa.
È ora di smetterla con le strumentalizzazioni giornalistiche e politiche che si traducono sistematicamente in attacchi ingenerosi e denigratori verso il Poliambulatorio della città di Amantea.
Questa Direzione accetta critiche ed è aperta all’ascolto – come più volte dimostrato - ed alla collaborazione di tutti coloro i quali hanno il desiderio di offrire un contributo per migliorare l’assistenza sanitaria e socio-assistenziale nel territorio.
Ma non è disponibile a prestare il fianco a chi ha evidentemente un interesse opposto ed opera per screditare una struttura che presenta, invece, delle eccellenze ed è punto di riferimento per un’utenza ampia che proviene da tutta la provincia e non solo.
La struttura di Amantea è in buona salute, non solo non subirà depotenziamenti ma a breve evolverà in una realtà ancora più importante.
Ed i segnali in tal senso sono dinnanzi agli occhi di tutti: abbiamo mantenuto il centro Emodialisi che rischiava di chiudere; la cardiologia è stata potenziata con un accesso in più alla settimana; un rafforzamento è già stato posto in essere anche per la pneumologia e per la chirurgia generale; è stato aperto l’ambulatorio picc.
Ribadisco, inoltre, che le richieste per sostituire il personale tecnico e medico andati o che andranno in pensione sono già state formulate e sono al vaglio delle UOC di riferimento e della Direzione Generale.
La situazione è monitorata costantemente da un tavolo tecnico di cui fanno parte Azienda sanitaria e Conferenza dei Sindaci.
Nella giornata di oggi, inoltre, come ho avuto modo di dire al delegato del Sindaco Enzo Giacco che segue con me la vicenda, è stato trasmesso agli Uffici della Regione Calabria lo studio di fattibilità della Casa della Salute di Amantea – già presente nell'Atto Aziendale - per l’inserimento della stessa, ai fini della programmazione sanitaria regionale, nel piano finanziario, in fase di definizione, a valere sul fondo dell'art. 20 per l'anno 2019.
Di concerto con l’Amministrazione comunale di Amantea stiamo lavorando per rendere ancor più prestigiosa la realtà del Poliambulatorio. Un lavoro intenso, costante e mai semplice.
Proprio per questo non sono più tollerabili certe stravaganze giornalistiche, ne tantomeno le tendenziose ricostruzioni che offrono un’immagine del Poliambulatorio distante dalla realtà.
D’ora in avanti provvederò a tutelare l’Azienda ed il Poliambulatorio adendo le vie legali ogni qualvolta ne riterrò lese le immagini.
Angela Riccetti Direttore del Distretto Sanitario del Tirreno.
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Biagio Miraglia, Pasquale Ruggiero e Gianfranco Suriano
in risposta alla reprimenda inviata dal sindaco Pizzino sull’articolo “La stazione dei carabinieri ha cambiato sede”
Non avremmo mai voluto ritornare sull’argomento della grave omissione, a questo punto volutamente posta in essere dall’Amministrazione Pizzino, relativa alla mancata informazione ai nostri concittadini circa il trasferimento della stazione dei carabinieri di Amantea.
Non avremmo mai voluto in quanto ad essere indirettamente interessata alla vicenda è l’Arma dei Carabinieri verso cui nutriamo rispetto e riconoscenza.
Siamo però costretti a rispondere poiché chiamati in causa in modo offensivo dal Sindaco della nostra Città con un delirante comunicato, pubblicato sul profilo facebook “Amministrazione Pizzino”, che non fa certo onore alla carica da lui ricoperta.
Chiariamo, una volta per tutte, che in presenza di informazioni d’interesse pubblico o di utilità sociale ogni Amministrazione comunale ha il dovere di divulgarle alla propria Città, e non vi è dubbio che la notizia in questione rientra in tale ambito.
Cara Amministrazione comunale, il trasferimento della Stazione dei carabinieri, che rappresenta uno dei presidi di sicurezza più importanti, va comunicato immediatamente alla cittadinanza!
I nostri amministratori sono a conoscenza del fatto che tantissimi cittadini, dovendosi rivolgere ai carabinieri, in più di un mese si sono recati in Via Roberto Mirabelli e hanno scoperto che la “caserma” aveva cambiato sede?
Per non sentire l’esigenza di comunicare alla Città questa importante notizia evidentemente non ne sono a conoscenza, e questo è grave!
Come è altrettanto grave, a proposito di sensibilità istituzionale e di basse strumentalizzazioni, chiamare in ballo nel suddetto comunicato le gerarchie interne all’Arma dei carabinieri per nascondere le mancanze degli amministratori comunali.
Un’Amministrazione comunale con un minimo di sensibilità e maturità istituzionale, di preparazione politica-amministrativa e bagaglio di competenze e conoscenze, saprebbe che non spetta ad un Sindaco entrare pubblicamente nel merito del funzionamento interno all’Arma.
Questa sì che è stata una scorrettezza istituzionale senza precedenti ad Amantea!
Andiamo allo stravolgimento della realtà.
E’ vero che dai primi di ottobre 2019 la stazione dei carabinieri non si trova più in via Roberto Mirabelli?
E’ vero che la stragrande maggioranza della cittadinanza ancora disconosce tale importante trasferimento?
E’ vero che la segnaletica stradale che dovrebbe indicare la nuova ubicazione della “caserma” non è stata velocemente aggiornata?
E’ vero che sui social gli amministratori comunicano di tutto e di più e questa primaria ed essenziale notizia non è stata mai data?
Forse l’Amministrazione comunale vive in un mondo virtuale distante anni luce dalle numerose e annose problematiche che interessano i cittadini (non le elenchiamo altrimenti non basterebbe un libro) a cui si sa solo rispondere: c’è il dissesto!
Passiamo agli atteggiamenti populisti. Chi ci conosce sa quanto la cultura populista sia lontana dal nostro sentire e agire.
Piuttosto ricordiamo, a proposito di sciocchi e ingannevoli proclami populisti, che dal palco in campagna elettorale i nostri amministratori comunali della “Lista Azzurra” hanno dichiarato che avrebbero potuto fare decine e decine di assunzioni presso il nostro Comune, Ente peraltro in dissesto. Più populisti di così si muore.
Di questa polemica, di cui avremmo volentieri fatto a meno, ci resta la consapevolezza che la stessa sia comunque servita a molti nostri concittadini per venire a conoscenza dell’avvenuto trasferimento della “caserma”.
Nei nostri interventi sinora non abbiamo mai fatto cenno all’opportunità che l’Amministrazione Pizzino cessi la sua esperienza, come del resto auspicano tantissimi cittadini.
Non lo abbiamo fatto perché pensiamo che un’amministrazione democraticamente eletta debba avere la possibilità di governare cinque anni.
Ma forse è giunto il momento che una riflessione attenta, per il futuro di una intera comunità, in tal senso vada fatta.
Non sappiamo se il senso di responsabilità oggi riesca a prevalere su qualche consigliere comunale affinché con coraggio dichiari la fine di cotanta inefficienza amministrativa e pochezza politica.
Amantea, 7 novembre 2019
Biagio Miraglia
Pasquale Ruggiero
Gianfranco Suriano