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Redazione TirrenoNews

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Ecco la riflessione del Segretario del PD Amantea Enzo Giacco in merito alla lettera inviata dalla Sindaca di Amantea Monica Sabatino al Prefetto con cui si chiede “di evitare l'apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti” :

“In seguito al Decreto 10 agosto 2016 del Ministro dell’Interno mi sarei aspettato da parte della Sindaca di Amantea la presentazione della domanda per l’accesso al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (c.d. Sprar).

Ciò anche in considerazione della strategia definita dall’ANCI che vuole proprio i Sindaci veri protagonisti del nuovo sistema di accoglienza diffusa sul territorio e che punta all’integrazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo nelle comunità locali, accompagnandoli nell’inserimento.

Invece, la dott.ssa Monica Sabatino scrive al Prefetto una lettera per chiedere “di evitare l'apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti” che condizionerebbero la sicurezza, l’ordine e la tranquillità della città.

Personalmente ritengo che il tema oggi sia l’evoluzione della politica di accoglienza, e non una sua regressione verso la chiusura.

E’ compito di un Primo cittadino dare risposte al bisogno di tranquillità della gente; ma è ingiusto attribuire il senso di insicurezza alla presenza dei migranti.

Non si è spesa una parola sui gravi fatti intimidatori avvenuti nell’ultimo anno.

Mi sorprende che si ritenga di affrontare il problema “microcriminalità” sbarrando le porte dell’accoglienza.

Stupisce anche l’uso di certe argomentazioni, lontane dalla nostra sensibilità comunitaria che ha sempre fatto dell’accoglienza un valore.

Penso che affermazioni di questo tipo rischino di condizionare, in maniera sbagliata, l’atteggiamento della gente nei confronti di chi fugge da situazioni di profonda difficoltà.

Mi auguro che la Sindaca riveda la propria posizione in merito.

Amantea, 15 novembre 2016                        Enzo Giacco”

Nessun’altra riflessione della politica amanteana che resta silenziosa se non assente. E non è strano!

Abbiamo cercato di seguire il più possibile i consigli comunali della nostra cittadina al fine di informare al meglio la comunità ed i nostri lettori, una presenza che è sempre e comunque un atto di rispetto verso i nostri eletti che, nel bene o nel male, sono comunque e sempre i nostri governanti.

Purtroppo le presenze in consiglio sono quasi sempre state pochissime ( da 3-4 a 7-8) persone; ovviamente salvo quando le presenze venivano sollecitate dai politici.

Ma come si possono cogliere il valore e l’impegno dei nostri politici se non sentendoli intervenire in consiglio sui problemi della città?

Pur presenti ci è stato difficile però fare una sintesi perfetta dei consigli anche perché ci è stato vietato di effettuare le registrazioni dei consigli quasi che si trattasse di una riunione segreta.

Non abbiamo compreso se fosse la paura a dettare tale scelta, paura che le registrazioni potessero segnalare i limiti individuali di ognuno di loro o mostrare le loro qualità, il coraggio, la forza d’animo, eccetera.

Oggi segnaliamo la gioia della consigliera Francesca Menichino che posta quanto segue sul proprio sito:

“Ce l’abbiamo fatta!

Nel prossimo Consiglio Comunale sarà discussa l’approvazione del regolamento per le riprese in streaming delle sedute consiliari.

E con orgoglio informiamo i cittadini, quelli qui residenti e quelli che vivono lontano.

Per tutti e per la nostra città è un passo in avanti enorme, verso la trasparenza, la democrazia e la modernità.

Sono due anni e mezzo che lavoriamo su questo obiettivo, e non ci siamo mai arresi alle resistenze della maggioranza.

Il 12 agosto del 2015 all’unanimità, con l’unica astensione del vicesindaco G.B. Morelli, veniva approvata la mozione del M5s per la calendarizzazione della proposta.

Il 29 settembre 2016,dopo più di un anno di inerzia della Presidente del Consiglio Ermelinda Morelli, e dopo continue sollecitazioni verbalizzate nelle varie sedute consiliari, scrivevamo al Prefetto che ha poi sollecitato il sindaco.

E finalmente la proposta passa all’esame e alla discussione del Consiglio il 17 novembre prossimo, dove vi invitiamo a venire numerosi .

Vedremo come voteranno dai banchi della maggioranza coloro che gestiscono il Comune come fosse “cosa privata” o “di famiglia".

Gli amici ci telefonano per chiederci come mai il nostro sito non pubblica la nota del sindaco Monica Sabatino sui migranti.

 

Semplice. L’ufficio stampa del comune di Amantea, pagato con i nostri soldi, per un qualche motivo, sulla cui legittimità chiederemo formalmente di indagare, interrompendo anni di rispettosa attenzione alla informazione, non ce le invia.

 

Siamo così costretti ad accedere sui altri siti web per proporle agli amanteani ed ai nostri lettori.

Insomma la vergogna non è nostra!

Comunque sia ecco la nota che il sindaco di Amantea ha inviato alla Prefettura:

«L'emergenza legata all'accoglienza degli esuli provenienti dal continente africano e da altre zone interessate dalla guerra non può pesare indistintamente sulla collettività amanteana che ha saputo, fin dal 2011, stringersi attorno a questi ragazzi.

Occorre adesso individuare altre soluzioni per fare in modo che gli equilibri che si sono venuti a creare con i residenti non vadano ad incrinarsi.

Partendo da questo presupposto ho inviato una missiva alla Prefettura di Cosenza affinché ne tragga le opportune conseguenze.

L'istanza prende forma e sostanza dalle segnalazioni di alcuni cittadini che hanno appreso da fonti certe che una cooperativa che si occupa di accoglienza è in procinto di manifestare alla Prefettura il proprio interesse ad ospitare un congruo numero di immigrati.

Al prefetto intendo sottolineare che la città di Amantea e l'ente municipale che lo rappresenta ha sempre dato massima disponibilità nell'accogliere queste persone, tant'è che al momento ve ne sono ospitati in varie abitazioni e/o strutture alberghiere più di un centinaio: una prassi che si ripete dal 2011.

Evidenzio tale circostanza perché non vorremmo essere classificati come "razzisti", ma purtroppo assistiamo sempre più spesso ad episodi di microcriminalità, tanto che si ripetono sempre più di frequente arresti di extracomunitari intenti nello spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Di questo bisogna dar merito al grande lavoro che svolgono le forze dell'ordine presenti sul territorio: è solo grazie a loro se il fenomeno viene tenuto a freno.

Purtroppo tali sforzi vengono vanificati sia per l'ampiezza del territorio su cui devono vigilare, sia per l'esiguo numero di militari impegnati giornalmente.

I disagi non mancano.

Molti cittadini non possono recarsi in un qualsiasi supermercato o altra attività commerciale della zona che puntualmente vengono assaliti da uno o più extracomunitari che chiedono l'elemosina.

È diventata una situazione a dir poco incresciosa ed imbarazzante che, con l'arrivo di nuovi esuli, andrebbe ancor di più ad accentuarsi»

«Chiedo dunque al Prefetto di Cosenza di fare in modo che l'arrivo di nuovi immigrati venga scongiurato, soprattutto in considerazione dell'alto valore turistico della città. Come purtroppo è risaputo tale "attività" è un business per chi riesce a mettere a disposizione un qualsiasi locale dove ospitare questi giovani. Siamo vicini alle problematiche di coloro che fuggono dalla propria casa per sperare in un futuro diverso, ma come amministratori prima e cittadini poi abbiamo il dovere di garantire sicurezza, ordine e tranquillità: elementi imprescindibili del vivere civile».

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