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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del sindaco Monica Sabatino sulla possibile chiusura dellaTenenza della Guardia di Finanza di Amantea.

 

«Non ci stiamo. Faremo di tutto per impedire quello che riteniamo uno scippo alla città.

 

Abbiamo appreso dalla stampa le intenzioni dei vertici della Guardia di Finanza di chiudere la Tenenza di Amantea.

 

Leggendo le dichiarazioni rilasciate dal Comando provinciale non si può non evidenziare una limitata conoscenza del territorio.

Amantea non è un comune come tutti gli altri sulla costa tirrenica: la presenza radicata di attività commerciali, alberghi, istituti bancari, scuole superiori, teatri e imprese che operano nel terziario la rendono una città senza dubbio diversa rispetto a Paola, Cetraro o Praia a Mare, per limitare l’analisi alla fascia tirrenica cosentina.

In più è terra di frontiera, porta aperta sul lametino e sul catanzarese, capace di forgiare la propria esistenza sullo scambio e sul commercio.

 

Nonostante una presenza dello Stato che nel corso degli anni ha allentato la presa, gli amanteani onesti si sono rimboccati le maniche, costruendo, producendo posti di lavoro, affrontando e superando momenti difficili e complessi, allontanandosi dalla criminalità organizzata e da quelli che sono i fenomeni ad essa connessi.

L’idea del “gruppo di coordinamento” voluto dal comandante Marco Grazioli potrebbe avere senso se ad essere penalizzata non fosse la comunità nepetina.

Da questo punto di vista abbiamo offerto alle Fiamme Gialle anche la soluzione dal punto di vista logistico, considerata la disponibilità dei beni immobili confiscati ai clan locali, pronti ad accogliere le forze dell’ordine».

Abbiamo subito in passato troppe volte scelte che hanno condizionato lo sviluppo urbano e sociale non solo di Amantea, ma di tutto il comprensorio: mi riferisco agli ospedali fatti nascere a Cetraro e Paola, al Tribunale, alla caserma dei Vigili del Fuoco e di recente alla chiusura dell’ufficio del giudice di pace e alla mancata istituzione di un presidio di Polizia a Campora San Giovanni.

 

Eppure Amantea è una città dagli innumerevoli punti di forza che nonostante sia stata sfavorita, perché questo è indubbio, ha seguito la strada del progresso, percorrendola con le proprie forze e con le proprie gambe.

E di fatto è un comune di certo non inferiore dal punto di vista demografico e dei servizi rispetto a chi adesso può accogliere presidi dello Stato, fregiandosi di tale titolo».

Siamo ben coscienti del lavoro svolto dalle Fiamme Gialle che non si è limitato al semplice controllo degli scontrini o alla normale gestione quotidiana, ma ha inciso nella collettività contribuendo a radicare il concetto di legalità.

La Finanza ci supporta, come ente, anche dal punto di vista amministrativo in modo decisivo.

Ben venga il super comando: Amantea è pronta a fare la sua parte, a individuare la soluzione logistica più idonea.

Faremo tutto ciò che ci compete per fare in modo che questo importante presidio non venga trasferito.

È una battaglia che condivideremo con tutte le forze politiche e con il mondo del volontariato: il mantenimento della Tenenza non è un fatto che può essere relegato nella normale contrapposizione tra maggioranza e minoranza.

Invito i vertici provinciali e regionali a rivedere tale decisione.

Noi non ci arrendiamo.

Continueremo a lottare per evitare che lo Stato, ancora una volta, abbandoni la nostra terra.

Non si può pensare di avere una soluzione immediatamente equiparabile all'efficienza del locale presidio se ancora non si ha neanche l’idea su dove allocare logisticamente il futuro assetto.

Amantea non si arrende».

Amantea: Quanti debiti fuori bilancio!?

Sabato, 03 Dicembre 2016 10:43 Pubblicato in Primo Piano

Tra i tanti, Amantea, non l’amministrazione comunale, ha il grave problema dei debiti fuori bilancio.

 

Parliamo di quei debiti che non sono stati conteggiati e compresi nel bilancio e che pertanto non possono essere pagati se non prima vi siano compiutamente inclusi.

Sono debiti che ci sono e non ci sono, e che come le frecce dell’auto, o romanticamente, se volete, le lucciole, un po’ si accendono ed un po’ si spengono.

Debiti che quando ne solleciti il pagamento ti viene risposto che non è possibile perché il consiglio non li ha registrati ed inclusi nel bilancio come debiti, appunto, fuori bilancio

 

Come a dire “ che ci posso fare” non ci sono i soldi!

Ma la cosa palesemente illegittima, e che ci sembra configuri un vero e proprio reato quale è almeno quello della omissione di un atto d’ufficio, è quella che l’ente pur sapendo che il debito è certo, e quindi dovuto, non attende al suo riconoscimento e quindi al suo pagamento solo per ragioni economiche rinviando gli adempimenti obbligatori

Un reato che comporta una pena che va da 6 mesi a 2 anni.

Ed allora ecco che nascono gli infingimenti quale quello che si sta modulando o studiando un protocollo tra le parti per stabilire un importo diverso od un pagamento differito.

Una sorta di capestro quasi a dire “o ti mangi sta minestra…”, che in realtà significa “ tu sai che il comune è in difficoltà e questo significa che non te la devi prendere ma siamo costretti a rinviare il pagamento almeno che non ci proponi (TU) un pagamento ridotto che ci permette di trovare più facilmente una soluzione a TUO favore.( della serie “di mali pagaturi strazza chillu ca pu”).

 

Ovviamente non tutti “ci stanu” e qualcuno ricorre al TAR per il giudizio di ottemperanza del pagamento tramite la nomina della segretaria comunale quale commissaria con aggravio di addebito delle spese legali.

Spese che pagano i cittadini non i dirigenti od i politici, badate bene!

Nessuna responsabilità per l’ente. Apparentemente.

Perchè di fronte ad un debito certo, quale quello discendente da una sentenza giudiziale, secondo noi, il reato si configura automaticamente.

Ma “vida mò”! Se le Procure dovessero autonomamente operare anche in questi casi non basterebbero i giudici.

E poi chi se la prende con il comune? Non è mica un qualsiasi cittadino!

Di debiti fuori bilancio se ne è parlato nell’ultimo consiglio nel quale l’ex assessore al Bilancio Sergio Tempo ha elencato alcuni debiti fuori bilancio di cui il funzionario competente gli ha fatto segnalazione.

Oggi due cittadini , convinti che la corda sia stata tirata troppo, e che in tale elenco ci siamo palesi omissioni, ci hanno segnalato, il primo, che di fronte al ritardo ed alla omissione del pagamento dovuto ha portato il comune al TAR per il giudizio di ottemperanza ottenuto il quale invierà alla Corte dei Conti la denuncia del comportamento avuto dal comune e la successiva condanna per danni a carico del funzionario o dei funzionari responsabili, ed il secondo di una prossima denuncia ai sensi dell’art 328 del CP, sempre a carico del funzionario o dei funzionari responsabili.

Eh si perché il bello è che alla fine non è la politica che paga ma la burocrazia.

L’alcolismo. Quali possibilita' di recupero?

Sabato, 03 Dicembre 2016 09:15 Pubblicato in Lamezia Terme

Se ne parla al convegno organizzato dalla Proloco, insieme all’A.R.C.A.T. Calabria, con la preziosa collaborazione dell’ASP e dell’ amministrazione comunale, tutte convinte che “Partecipare ed operare per il bene comune è

 

possibile attraverso eventi di sensibilizzazione e riflessione”.

Il convegno “Alcolismo: possibilità di recupero. Il C.A.T. a Soveria Mannelli” che si terrà domenica 11 dicembre presso la Sala Convegno dell’ex Mercato Coperto di Soveria Mannelli dalle 16.00, vuole chiamare all’attenzione l’opinione pubblica, le agenzie educative, le forze dell’ordine e quanti operano, a vario titolo, nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione.

L’evento è organizzato dall’Associazione Pro Loco di Soveria Mannelli, insieme all’A.R.C.A.T. Calabria, alle porte delle festività Natalizie, proprio nel periodo dove l’uso e abuso di alcol è importante e miete il maggior numero di vittime.

L’evento ha ricevuto il patrocinio e la preziosa collaborazione dell’Amministrazione Comunale della Città di Soveria Mannelli e dell’A.S.P. di Catanzaro, unendosi agli organizzatori per puntare l’attenzione su un argomento ancora una volta sottovalutato.

L’alcol, a differenza di altre sostanze che creano dipendenza, si trova a portata di mano, nei supermercati, a disposizione di grandi e piccoli con una scarsa mancanza di consapevolezza sui danni che a breve, medio e lungo termine può provocare.

Spesso, infatti, si pensa all’ubriaco che barcolla per strada, il solitario, un pò barbone che riversa la sua solitudine nell’alcol.

La realtà è ben lontana dal luogo comune che può ispirare film di successo.

La realtà è fatta di uomini, donne, minorenni che usano e abusano di vino, birra o superalcolici per disinibirsi, per sedare le inquietudini dell’anima, per colmare vuoti create dalla mancanza di progettualità sia in termini relazionali che professionali.

“L’alcolismo è un problema complesso” commenta Bruno Villella, volontario/servitore/insegnante CAT di Soveria Mannelli e componente del Consiglio Direttivo della Pro Loco di Soveria Mannelli “che mette in luce le varie facce della fragilità umana; è un problema che riguarda in percentuale maggiore i nostri territori montani, i nostri paesi, il nostro vicino di casa, noi e le nostre famiglie. Ecco perché è necessario parlarne ed offrire possibilità di miglioramento.”

Il convegno, organizzato da Associazioni di promozione territoriale e volontariato sociale e da Enti Pubblici, vuole perciò sensibilizzare indicando quali sono gli organismi che si occupano di questo problema multisfaccettato per coordinarsi ed offrire concretamente possibilità di cambiamento.

“Chi beve, perdendo di lucidità,” conclude Antonio Ferrante, Presidente della Pro Loco di Soveria Mannelli “può, non solo, arrecare danni fisici e psichici a se stesso ma anche agli altri, cominciando dalla famiglia che può attraversare momenti fatti di sofferenza, vergogna, disperazione, impotenza, ritiro sociale.

La famiglia, e più in generale la comunità allargata, ha il diritto di avere delle realtà pronte a sostenere il cambiamento ed al tempo stesso il dovere di aiutare emotivamente e fattivamente chi ha necessità di essere spronato a vedere l’altra faccia del cubo: la vita con le sue innumerevoli possibilità di miglioramento!”

Pro Loco Soveria Mannelli ufficio stampa.

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