
Redazione TirrenoNews
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Ad Amantea si impone la riscoperta della dimenticata archeologia.
Lunedì, 23 Gennaio 2017 19:07 Pubblicato in Economia - Ambiente - Eventila opportunità della sua presenza Lo facciamo con una lettera aperta al commissario Emanuela Greco.
“Pregiatissimo Commissario,
“purtroppo” (per taluni versi si impone l’uso di tale avverbio) la sua permanenza ad Amantea durerà pochi mesi, ma vorremmo, comunque, cogliere l'occasione
per presentarle un problema che non può essere sottovalutato.
Sono passati più di 9 anni dal 16 settembre 2007 quando Amantea ospitò un interessantissimo convegno su dal titolo “Dall’Oliva al Savuto. Studi e ricerche sul territorio dell’antica Temesa”.
Gli atti del convegno furono pubblicati a cura di Gioacchino Francesco La Torre con il contributo del comune di Amantea che volle fortemente offrire l’ immagine del suo territorio e delle sue ricchezze storiche ed archeologiche.
Quegli anni furono un periodo durante il quale la storia del nostro territorio si arricchì in modo incommensurabile.
Al tempio greco di Imbelli, si aggiunsero la villa romana del II secolo a.C di località principessa, la necropoli di Campora San Giovanni ed altro ancora.
Fu un tempo in cui Amantea , tra le poche città in Italia, ebbe perfino un assessore all’archeologia.
Poi il silenzio degli ultimi anni.
Oggi gli archeologi non furono più di casa nella nostra cittadina come era avvenuto per anni.
I reperti rinvenuti furono portati via da Amantea ( salvo quelli intrasportabili che sono stati riseppelliti).
Nemmeno un museo. Né greco, né romano.
E nessuno parlò più di Temesa.
Eppure l’archeologia era ed è uno di quei valori che non sono soltanto cultura e conoscenza, ma possono anche essere turismo culturale, quel turismo di cui la città ha fortissimo bisogno
Certo non possiamo chiederle di porre l’archeologia tra gli indirizzi programmatici e gli obiettivi della futura Amministrazione, per valorizzare il patrimonio culturale, monumentale ed archeologico del territorio comunale con finalità turistiche, culturali, paesaggistiche, naturalistiche ed ambientali, ma possiamo sempre suggerirle di promuovere un programma di interventi di ricerca archeologica in collaborazione con altri Enti pubblici territoriali, con Istituti e centri universitari e soprattutto con la Soprintendenza Archeologica delle Provincie di Catanzaro, Cosenza e Crotone.
Un qualcosa che resti dopo di lei e ne ricordi la intelligente lungimiranza.
E possiamo anche chiederle di far predisporre uno studio di fattibilità per la realizzazione di un programma di scavi archeologici nel territorio comunale, da realizzarsi in collaborazione con Istituti universitari interessati e con la Soprintendenza archeologica.
Per raggiungere questi obiettivi può chiedere ed ottenere facilmente la collaborazione gratuita di tanti cittadini amanteani, di tante associazioni, di storici ed archeologi.
I fondi necessari possono essere reperiti tra i fondi dl POR e del PON.
Cominciare a chiederli è la strada per ottenerli.
Grazie per quanto farà
Giuseppe Marchese
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La Cooperativa La Macchia lamenta allagamenti e danni alle colture
Lunedì, 23 Gennaio 2017 16:13 Pubblicato in Lamezia TermeIl presidente della Cooperativa Giuseppe Ruperto di Nocera Terinese lamenta i gravi danni dei campi allagati dalle intense piogge ed altresì dalle esondazioni del fosso Sciabica.
La zona di Nocera Terinese è una area pianeggiante che ogni volta che piove rischia di restare allagata perché mancano i fossi di scolo che da sempre sono indispensabili per garantire lo stesso accesso ai campi.
Le organizzazioni di categoria sollecitano l’attenzione dell’ente regione ai gravi danni che stanno subendo i coltivatori diretti
Peraltro i campi non sono nemmeno accessibili per via dell’acqua che ristagna.
Si impone pertanto che regione, provincia, consorzi o chiunque altri sia competente non aspetti gli allagamenti come se fossero un castigo divino ma intervengano costantemente e preventivamente per mantenere i fossi e garantire il libero e facile deflusso verso mare delle acque piovane evitando lo sversamento delle stesse nei campi e sulla strade interpoderali .
L’elogio di Dalila Nesci a Francesca Menichino: Ecco la prima lista.
Lunedì, 23 Gennaio 2017 10:33 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiDopo un elogio del genere tutte le possibili riserve di Francesca Menichino cadono come foglie d’autunno.
E’ così facile, logico, pensare che ilM5s sia la prima lista alle prossime elezioni di Amantea.
Certo sarà necessario che il movimento si apra all’elettorato attivo.
Finora non mi sembra che sia andata così.
Ad Amantea come a Roma governare è difficile e non basta la buona volontà!
Governare significa scegliere, programmare, sentire proteste e critiche, stare a contatto con la gente, eccetera….
“Ringrazio Francesca Menichino per il suo lavoro da consigliere comunale di Amantea (Cs), fatto di sacrificio, impegno vero e in primo luogo coraggio.
Francesca si è di recente dimessa, insieme ad altri consiglieri di quel municipio. Il sindaco Monica Sabatino aveva perduto la maggioranza, non c'erano più le condizioni per governare con la legittimazione degli elettori e dunque doveva soltanto lasciare l'ufficio. Al suo posto ci hanno pensato i consiglieri comunali, così determinando il commissariamento del Comune.
Nello specifico, Francesca ha avuto un'indecisione comprensibile: da una parte la necessità di rispettare il principio democratico dei ruoli; dall'altra la presa d'atto che quei ruoli, di governo locale e opposizione, non erano più definiti. In ultimo ha dovuto firmare le proprie dimissioni come gli altri consiglieri. Caduto l'equilibrio della maggioranza, non restava che avviare il cammino verso nuove elezioni. Decisione sofferta ma giusta, nell'interesse della comunità.
Francesca ha lottato con grande forza politica e d'animo, come soprattutto le donne riescono a fare in una regione spartita da potentati familiari e maschili, nella quale la presenza femminile ai vertici è limitata e nei Comuni risulta al di sotto di quanto stabilito dalla legge.
Francesca è stata instancabile e preziosa: si è spesa per affermare la cultura del bene comune ad Amantea; per la raccolta delle firme necessarie a presentare la proposta di legge 5 stelle sul riassetto istituzionale della sanità calabrese; per difendere la Costituzione repubblicana dall'assalto di Renzi e degli altri servitori politici di banche e capitale disumano; per ascoltare i cittadini e riportarne le istanze; per difendere la legalità al fine di garantire la crescita economica in un territorio, quello amanteano, meraviglioso ma provato dagli appetiti criminali, dalle clientele e da un vecchio opportunismo che il Movimento 5 stelle sta rovesciando con l'esempio e l'alternativa sul campo.
Grazie a Francesca, perché con umiltà e spirito di squadra ha collaborato con cuore e mente alle iniziative regionali che abbiamo proposto su questioni chiave: sul diritto alla salute (a Catanzaro e a Lamezia Terme) e sulla pulizia nelle sedi del potere (a Reggio Calabria).
Grazie a Francesca per la sua resistenza encomiabile, tipica delle donne che agiscono guardando al futuro comune e alla verità, senza temere l'isolamento di un fronte, politico e di accoliti, dipendente dai signori del palazzo.
Grazie a Francesca, perché pur insultata, censurata e biasimata non ha mai ceduto: ha proseguito con l'animo di rappresentare e tutelare sempre i cittadini, anche se non suoi elettori.
Grazie a Francesca, perché anche quando attraversata da un senso di solitudine, in parte dovuto ai nostri impegni parlamentari, ha saputo testimoniare che le idee camminano sempre, se buone e sorrette dalla coscienza civile e dalla volontà.
Grazie a Francesca, perché ha saputo creare aggregazione e speranza attorno a una prospettiva di riscatto collettivo e di emancipazione, che sono termini e obiettivi che la politica tradizionale non conosce né vuol sentire.
Mi auguro che quanto Francesca ha dato alla città di Amantea e al Movimento 5 stelle possa ancora crescere con una partecipazione contagiosa, che ne colga il valore e la portata per il domani.
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