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Il CIF di Amantea contesta la provincia di Cosenza

Giovedì, 19 Gennaio 2017 17:49 Pubblicato in Politica

Questo il comunicato stampa del CIF di Amantea.

 

“L’ente provincia danneggia gravemente le donne del comprensorio di Amantea.

E’ con profonda indignazione che il Centro Italiano Femminile (Cif) sez. di Amantea Provincia di Cosenza, nella persona del Suo Presidente Sig.ra Carmela Franco, in uno con la Presidente Provinciale della stessa, sig,ra Concetta Grosso, che apprende dalle pubblicazioni dei siti accreditati, che l’Ente Provincia di Cosenza ha arrecato un grave danno e pregiudizio alle richieste unanimi di una comunità finalizzate a favorire ed a contribuire alla piena attuazione e qualificazione della DIGNITÀ delle donne nel territorio del vasto comprensorio Amanteano.

 

Il CIF si era fatta promotore per l’istituzione di un corso serale I.T.C. presso l’I.I.S. di Amantea per trovare strategie utili e necessarie per la riduzione del grave disagio occupazionale che sta contribuendo alla desertificazione ed all’abbrutimento del territorio.

 

Tale corale richiesta, così per come sottoscritta e documentata da un notevole numero di donne interessate, molte delle quali versano in situazione socio economiche gravi e precarie, aveva trovato la fattiva e propositiva azione di supporto e di collaborazione da parte dell’Ente Comunale territoriale e da parte degli Organi Collegiali del Polo Scolastico che nei modi e nei termini utili previsti dalle norme hanno attivato le corrette e propedeutiche procedure per ottenere LA POSITIVA FORMALIZZAZIONE del corso serale, indirizzo Tecnico Commerciale Finanza e Marketing.

 

Purtroppo inaspettatamente l’Ente provinciale con il proprio disinteresse nell’accogliere la richiesta ha dimostrato di essere insensibile non solo all’ascolto della voce sociale del territorio nel suo complesso ma soprattutto ha negato una possibile opportunità ad una cellula sociale univocamente ritenuta destinataria di azioni di supporto e di cura.

Le donne che si sono rivolte all'Associazione che ha raccolto firme e richieste, che sono state inserite come parte integrante della pratica istruita, si vedono ancora una volta, nel nostro territorio, umiliate ed emarginata da scelte politiche miopi ed esclusivamente condizionate da logiche incomprensibili.

L’associazione CHIEDE formalmente A VOCE ELEVATA al Presidente della Provincia Avv. Graziano Di Natale di istruire una revisione delle procedure con regolare rettifica in accoglimento di quanto indispensabile alle comunità interessate.

Al Presidente della REGIONE CALABRIA Dott. Mario Oliverio si chiede una competente ed apicale revisione dell’erronea determinazione amministrativa che può trovare luogo di riesame nelle sedi, nei modi e nei termini previsti dalle disposizioni normative.

 

Lo stesso CIF si rivolge al Direttore Generale dell’USR Calabria Dott.re Diego Bouchè per ogni adempimento funzionale alla Sua figura.

Agli Organi Collegiali del Polo Scolastico di Amantea ed all’Amministrazione Comunale di Amantea il CIF ritiene di dare merito di tutte le azioni sin qui poste in essere e esprime l’invito a continuare a supportare una iniziativa MERITEVOLE DI RISPOSTE URGENTI.

Il CIF manifesta la propria disponibilità a poter incontrare le delegazioni istituzionali affinché possano concordare ogni intervento utili al ravvedimento in difesa degli aventi diritto.

Si ritiene opportuno concludere rappresentando l’urgenza di quanto specificato in previsione dell’avvio dell’anno scolastico 2017/2018.

Amantea, 19 Gennaio 2017

                                                                               F.to Sig.ra Carmela Franco

I due PD di Pino Furano

Giovedì, 19 Gennaio 2017 17:40 Pubblicato in Basso Tirreno

In Italia si irridono i più elementari principi della democrazia, ma tutto discende dall’equivoco PD!

 

Il quattro dicembre c’è stato il referendum, il No ha preso il 60% e il SI’ il 40% e quindi, inequivocabilmente , ha vinto il NO! Ma se un qualche cittadino italiano avesse seguito tutta la campagna referendaria fino a sabato tre dicembre e per qualche motivo non avesse potuto seguire le vicende politiche dal quattro dicembre in poi fino ad oggi, aggiornandosi, ne dedurrebbe che il referendum è stato vinto dal SI’!

 

Le due madrine della riforma “costituzionale” , Boschi e Finocchiaro le ritrova promosse l’una a Sottosegretario Unico della Presidenza del Consiglio e l’altra promossa a Ministro per i Rapporti con il Parlamento.

Il governo è sostanzialmente lo stesso, compresi i sottosegretari inquisiti, Renzi non c’è più, ma il suo successore dichiara continuità con il governo Renzi.

Per dire chiaro agli italiani che Renzi si è allontanato un pò dalla “sua” poltrona ma ha lasciato un cappello su quella poltrona, perché quel posto, checché ne possa dire il popolo italiano con il voto, è di sua maestà Renzi, perché cosi ritengono, PD-confindustria-finanza-grandi giornali-TV!

 

Il popolo italiano il 4 dicembre, chiamato a un vero e proprio voto costituente, si è espresso in modo inequivocabile: ha rigettato la riforma e insieme Renzi e il renzismo.

Ma il Presidente della Repubblica e tutto il blocco di potere che ha sostenuto il SI’ hanno fatto finta che quel voto fosse un banale incidente parlamentare.

Renzi invece che prendere atto della sconfitta, si sta preparando a rilanciare perché ha l’ossessione di ritornare al più presto a Palazzo Chigi.

E nessuno osa ricordare, a lui e a tutta la corte, che avevano solennemente promesso che se avessero perso il referendum si sarebbero ritirati a vita privata!

Quasi tutti i giornali e tutte le TV per circa tre anni hanno prodotto saliva a iosa per inneggiare al rottamatore che stava salvando l’Italia con le sue strabilianti riforme.


Poi vai a verificare e ti accorgi che la riforma Costituzionale era una “schiforma” che il popolo italiano, non seguendo i consigli di PD-confindustria-finanza-grandi giornali-TV, ha giustamente e sonoramente bocciato.

La riforma elettorale, il così detto italicum , fatta sulle esigenze che erano allora del PD, approvata con la fiducia, è stata sbandierata da Renzi e compagnia, con la complicità di quasi tutti i giornali e TV, come la migliore del mondo, che tutti ci avrebbero invidiato.

Nessuno,grande stampa,TV,tanti intellettuali e giuristi pro-Renzi,Presidente della Repubblica, aveva notato che questa legge oltre ad avere evidenti profili di incostituzionalità, era valida solo per la Camera dei Deputati, come a dire che il voto del popolo italiano doveva essere solo una noiosa formalità!

Oggi Renzi, tutta la sua corte e tutti i giornali e TV, considerato che i sondaggi dimostrano che l’Italicum potrebbe avvantaggiare il M5S e non più il PD, scoprono che è, assurdamente, valida solo per la Camera dei deputati, che ha grande probabilità di essere giudicata incostituzionale dalla Corte Costituzionale.

 

E ora tutti la vogliono cambiare e la grande riforma che tutti ci dovevano invidiare è per tutti un’altra “schiforma” partorita dal rottamatore e dalla sua corte toscana.

In un paese dove la democrazia funzionasse e non fosse sempre irrisa basterebbero già questi due fallimenti per decretare che il rottamatore e tutta la sua corte hanno fallito e devono andare a casa, devono passare la mano!

E se poi si vanno a vedere tutte le altre riforme sempre osannate da PD-confindustria-finanza-grandi giornali-TV?

La buona-scuola è buona solo per PD-confindustria-finanza-grandi giornali-TV e cattiva-scuola per tutti i lavoratori della scuola.

Il jobs act (fatto da un partito che si dice di sinistra!) piace solo a PD-confindustria-finanza-grandi giornali-TV ed è contestato da gran parte del mondo del lavoro.

Che dire delle politiche e delle riforme portate avanti dal governo del rottamatore sulle Banche, che da MPS a Banca Etruria sono state un disastro e hanno rovinato tanti piccoli risparmiatori e in compenso hanno salvato e fatto arricchire tanti speculatori e banchieri incapaci.

E quello che è successo nella Sanità lo soffre e lo paga ogni cittadino che deve fare una analisi o un’altra qualsiasi indagine per patologie o per prevenzione. E infine un velo pietoso sulla grande riforma della Pubblica Amministrazione della Madia!

Dopo i tanto decantati 1000 giorni in Italia il debito pubblico è aumentato di circa 110 miliardi di euro (peggio di quanto avvenuto con Berlusconi-Letta e Monti) la disoccupazione è al 12% e quella giovanile al 40%,ci sono quattro milioni e mezzo di persone che vivono in stato di povertà assoluta e tra loro tanti bambini!

 

E’ assolutamente necessario porsi alcune domande:

Ma come è possibile che un governo che si è sempre definito di sinistra ha adottato quasi sempre provvedimenti che sono stati graditi a Confindustria e alta finanza (vedi tra gli altri Marchionne e Serra!) e sgraditi ai lavoratori e agli ultimi?

Ma come mai dopo 3 anni di governo che si dice di sinistra aumenta il debito pubblico e insieme aumenta la povertà assoluta?

Ma come mai il segretario di un partito che si definisce di sinistra ha ottimi rapporti e convergenze con Marchionne,Confindustria,Serra ecc. ed è invece ai ferri cortissimi con la Camusso e con Landini?

Potrebbe essere solo immaginabile un Berlinguer che aveva attimi rapporti con Agnelli,Cuccia ecc. e essere ai ferri cortissimi con Trentin o Lama ecc.?

Io penso che da questo equivoco PD ha origine la confusione e l’irrisione della democrazia in Italia!

In una epoca di post-tutto è vietato rifarsi alle definizioni destra e sinistra,ma io ritengo che, senza una chiara e semplice definizione tra destra e sinistra (comprensibile “anche alla cuoca”!), non si può uscire dall’equivoco e dall’irrisione della democrazia.

Penso che oggi sia più che mai necessario stabilire degli indicatori che possano essere utilizzati per collocare un partito o un movimento a destra o a sinistra.

Bobbio affermava che la vera distinzione tra destra e sinistra è tra chi avverte “lo scandalo della disuguaglianza” e chi non l’avverte.


La sinistra dovrebbe fare proprie le ragioni e le esigenze di chi sta in basso nella scala sociale, senza se e senza ma!

Il PD renziano ha fatto proprie le ragioni e gli interessi di chi sta in alto nella scala sociale.

E’ per questo che non ha più i voti delle periferie e prende i voti nelle zone residenziali vip!

Altri tre indicatori forti potrebbero essere il rispetto degli elettori (le regole della democrazia), il rifiuto della clientela e della corruzione (Berlinguer docet!).

Cosa sarebbe successo se un governo Berlusconi avesse confermato il comandante dei Carabinieri, indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento, insieme a Lotti (ministro)?

Non è né un peccato né un reato essere di destra o di centro o altro, ma la confusione e la conseguente irrisione della democrazia si realizza quando si afferma di essere un governo di sinistra e poi si attuano provvedimenti che sono applauditi da Confindustria-e grande finanza e rigettati dal mondo del lavoro!

Di fatto oggi non c’è un solo PD,ma due PD, quello Renziano, che è un partito di centro che guarda a destra (non lo dico io, ma lo affermano intellettuali e studiosi tra questi Cacciari) e il PD Bersaniano che potrebbe definirsi come un partito di sinistra che potrebbe guardare alla sua sinistra e al M5S.

Una separazione consensuale potrebbe fare chiarezza nella politica italiana, giovare alla nostra democrazia e potrebbe aiutare anche il M5S a uscire dal suo isolamento.

E si potrebbe abbandonare definitivamente l’idea del bipolarismo in quanto i dati e i fatti dimostrano che in Italia non è oggi percorribile senza azzoppare la rappresentanza.

La responsabilità di Bersani è che continuare in questa situazione di separati in casa confonde e disorienta tanti militanti PD provenienti dal PCI e tanti cittadini.

 

Il protrarsi di questa convivenza ha due effetti negativi.

Il primo, meno grave per la democrazia e la sinistra, di allontanare da questo PD chi, attrezzato culturalmente, rimane dentro un orizzonte culturale di sinistra.

Il secondo, molto più grave culturalmente per la sinistra e in generale per la democrazia, di disorientare i meno attrezzati facendoli scivolare lentamente dentro l’orizzonte culturale e politico del PD renziano con la convinzione che sia quello della sinistra.

E’ come far morire nel cuore e nella mente di tante persone la speranza che un mondo meno diseguale, diverso e migliore sia possibile!

Giuseppe Furano

Sotto sequestro sono finite anche 54 importanti società, molte delle quali con sede a Roma.

 

REGGIO CALABRIA Sono trentradue le persone fermate nel corso della maxi operazione eseguita dalla Guardia di finanza e coordinata dalle Dda di Catanzaro e Reggio Calabria. Sotto sequestro sono finite 54 importanti società, molte delle quali con sede a Roma.

Due i filoni di indagine riuniti nella maxi-operazione eseguita oggi dagli uomini della Guardia di Finanza.

Il primo, coordinato dalla Dda di Reggio Calabria, ha permesso di accertare come fra il 2012 e il 2015 il potentissimo clan Piromalli, grazie ad un noto gruppo imprenditoriale, abbia messo le mani su 27 gare, aggiudicandosi importanti – e remunerativi – appalti pubblici nell'area della Piana di Gioia Tauro. Stesso metodo, ha scoperto la Dda di Catanzaro utilizzato dal clan Muto nella zona dell'alto Tirreno cosentino e dal reggente della cosca cosentina Lanzino-Ruà-Patitucci, che in questo modo si è aggiudicato i più importanti appalti della Provincia di Cosenza nel periodo 2013/2015.

 

I NOMI DEGLI ARRESTATI

BAGALA Luigi, nato il 13/05/1946 a Gioia Tauro (RC);

BAGALÀ Giuseppe, nato il 19/03/1957 a Gioia Tauro (RC);

BAGALÀ Francesco, nato il 13/03/1977 a Gioia Tauro (RC);

BAGALÀ Francesco, nato il 04/01/1990 a Gioia Tauro (RC);

MORABITO Giorgio, nato il 27/10/1974 a Taurianova (RC);

NICOLETTA Pasquale Rocco, nato il 30/04/1968 a Taurianova (RC);

NICOLETTA Angela, nata il 19/07/1964 a Taurianova (RC);

CITTADINI Carlo, nato l’08/06/1975 a Roma (RM);

BARBIERI Giorgio Ottavio, nato il 29/04/1976 a Roma (RM);

SCALI GIANLUCA, nato il 25/03/1972 a Locri (RC);

ZULIANI CRISTIANO, nato il 12/08/1980 a Roma (RM);

DELLA FAZIA Ettore, nato il 21/07/1960 a Dogliola (CH);

MIGLIORE Francesco, nato il 23/07/1961 a Palermo (PA);

MIGLIORE Filippo, nato il 20/07/1969 a Cammarata (AG);

LA CORTE Alessio, nato il 20/05/1984 a Santo Stefano Quisquina (AG);

LA GRECA Vito, nato il 04/08/1978 a Santo Stefano Quisquina (AG);

FEDELE Santo, nato l’ 01/11/1954 a Varapodio (RC);

FEDELE Francesco, nato il 22/06/1984 a Cinquefrondi (RC);

POLIFRONI Bruno, nato il 10/10/1967 a Varapodio (RC);

LEVA Rocco, nato il 05/08/1975 a Taurianova (RC);

MADAFFARI Bruno, nato il 15/05/1972 a Santa Cristina D'Aspromonte (RC);

PLASTINA Maria Vittoria, nata il 31/12/1979 a Paola (CS);

CIPOLLA EMILIO, il 12/11/1971 a Cosenza (CS);

COPPOLA Domenico, nato il 17/10/1981 a Gioia Tauro (RC);

ZURZOLO Angelo, nato il 14/04/1968 a Taurianova (RC);

CASTIGLIONE Gaspare, nato il 28/07/1971 a Reggio di Calabria (RC);

PELLEGRINI Mirko, nato il 16/11/1978 a Roma (RM).

BENCARDINO Davide, nato il 15.08.1970 a Belvedere Marittimo (CS).

CAPUTO Giuseppe nato il 18.01.1966 in Germania.

CORSANTO Angelina nata il 07.01.1943 a Cetraro (Cs).

LONGO Massimo, nato il 20.04.1966 a Genova.

PIROMALLO Mario, inteso Renato, nato il 18.04.1967 a Cosenza.

SIGILLI ALLE SOCIETA' Contestualmente, è stato disposto il sequestro preventivo delle seguenti società e del relativo patrimonio aziendale:

EDILINFRA S.R.L. - P.I. 07252311001 - con sede a Roma, viale Pasteur nr. 78;

ALTERNATIVIA S.r.l. - P. I. 10108971002 - con sede a Roma, via dell’Annunziatella nr. 131;

CENTRO ASFALTI S.r.l. - P.I. 08894001000 - con sede a Roma, via Cassia nr. 1081;

MANUTENZIONI STRADALI SRL in Liquidazione - P.I. 11323691003 - con sede a Roma, vicolo Acqua Acetosa Anagnina 144;

VEGA S.r.l. - P.I. 08246291002 - con sede a Roma, via Casilina nr. 1890/I;

DUE M APPALTI S.r.l. - P.I. 08306631006 - con sede a Roma, via Bruzzano Zeffiro nr. 6;

EDILSTRADE S.r.l. a socio unico - P.I. 09194761004 - con sede legale a Roma, Viale Gianluigi Bonelli nr. 40;

AURORA APPALTI S.r.l. - P.I. 10243631008 - con sede a Roma, via della Stazione di Ciampino nr. 135;

LA.E.STRA. S.r.l. - P.I. 10679771005 - con sede a Roma Viale Gianluigi Bonelli nr. 40;

L.D.F. APPALTI S.r.l. a socio unico - P.I. 09334861003 - con sede ad Ardea (RM), via dei Licheni nr. 12/A;

I.C.S. S.r.l. a socio unico - P.I. 11329321001 - con sede a Roma, Via Giacinto Camassei nr. 13/B;

G.B. COSTRUZIONI DI BOSSIO GENNARO - P.I. 02631630783 - con sede in via Sadat nr. 4/A, Mirto- Crosia (CS);

EDIFIM S.r.l. - P.I. 09747811009 - con sede a Roma, via Mesopotamia nr. 18 sc. A – Studio Cozzone;

IMPRESA TIBERI RICCARDO - P.I. 00442350583 - con sede a Roma, via Marsico Nuovo nr. 38;

MULTISERVIZI FRANCO PETTI S.r.l. a socio unico - P.I. 07643731008 - con sede a Roma, via Bernardo Minozzi nr. 86;

BARBIERI COSTRUZIONI S.r.l. - P.I. 07504861001 - con sede legale a Sangineto (CS), via della Libertà nr. 40;

GRANCHI S.r.l. - P.I. 01248990507 - con sede legale a Pomarance (PI), località Ponte di Ferro 296 snc;

THERMOS HABITAT S.r.l. - P.I. 01213270505 - con sede legale a Castelnuovo di Val di Cecina (PI), via dei Martiri nr. 30;

LGF di BAGALÀ Francesco (già CO.ME.BA. di BAGALÀ Francesco) - P.I. 01552210807 - con sede a Gioia Tauro in via Messina nr. 1;

EUROCOME S.r.l. - P.I. 02501320804 - con sede a Gioia Tauro, via IV Trav. SS 111;

FUTURA S.r.l. - P.I. 02647360805 - con sede a Roma, Piazza Guglielmo Marconi nr. 15;

INGEOS S.r.l. - P.I. 02271670784 - con sede ad Acri via A. Moro nr. 496;

NOVARTIS S.r.l. - P.I. 02720420799 - con sede a Filandari (VV) via Toledo nr. 4;

CITTADINI S.R.L. - P.I. 01915151003 - con sede a Roma viale Pasteur n. 78;

DC EDIL S.R.L. - P.I. 02441380801 - con sede a Gioia Tauro contrada Morrone s.n.c.;

POLIEDIL S.R.L. - P.I. 01489610806 - con sede a Varapodio (RC) via San Rocco nr. 94;

COSTRUEDIL DI Gagliostro & C. S.n.c. - P.I. 02327710808 - con sede a Palmi (RC) in via Antonio Altomonte;

ELOQUENTE CATERINA - P.I. 02772920803 - con sede a San Giorgio Morgeto (RC) in contrada Ianneri nr. 10;

RAMA GROUP S.r.l. - P.I. 03098370780 - con sede a Polistena (RC) via Catena snc;

COMEL S.r.l. - P.I. 02478210848 - con sede a Cammarata (AG) in via Panepinto nr. 90;

INTERCONSOLIDAMENTI S.r.l. - P.I. 02704660840 - con sede a Cammarata (AG) in via Bonfiglio nr. 7;

ARISTAGORA S.R.L. - P.I. 12152551003 - con sede a Roma, in via Giuseppe Pecci nr. 4; IEMA COSTRUZIONI di Pasquale Ierace e Domenico Maugeri S.n.c. - P.I. 02359370802 - con sede a San Giorgio Morgeto (RC) via Sorrenti nr. 7;

CONDOTTE S.R.L. - P.I. 03180120796 - con sede a Serrastretta (CZ), Piazza Immacolata nr. 4;

NOBEL S.R.L. - P.I. 03189190402 - con sede in Traversa via dell’Agricoltura nr. 4, Satriano (CZ);

PECCI S.R.L. - P.I. 08028531005 - con sede legale a Roma, via delle Vigne nr. 198;

SOCIETÀ APPALTI PUBBLICI S.R.L. - P.I. 11227901003 – con sede legale a Roma, via Valle Lupara 10, presso Grandi Uffici Roma GRA;

EFFEPI S.R.L., P.I. 05371750828, con sede a Villafrati (PA), viale Europa nr. 20;

MODUSDOMUS s.r.l. - P.I. 06953301006 - con sede in via Enrico Ortolani, nn.rr. 73/75, Roma;

CONSORZIO STABILE DINAMICO - P.I.03136880832 - con sede a Roma via delle Quattro fontane 130;

ALL CONSTRUCTION s.r.l. - P.I. 12515541006 - con sede a Roma, in via Arno nr. 51;

DI PAOLA s.a.s. di DI PAOLA Roberto - P.I. 01205660887 - con sede in Vittoria (RG), via Circonvallazione nr. 11;

ST GLOBAL SRL – P.I. 02606740807 – con sede legale a Roma in Piazza Euclide nr. 31;

PRO-GINEER S.R.L. – P.I. 02609260803 – sede a Varapodio (RC) in via San Rocco nr. 94 int. 1;

BARBIERI COSTRUZIONI Srl, con sede in con sede Sangineto (CS), via della Libertà nr. 40 –– P. Iva 07504861001;

BILOTTI PARKING Srl, con sede in Napoli, via Cornelia dei Gracchi 28/C, Cod. fisc. 12423911002;

LORICA SKI, con sede in Cosenza, via Pasquale Rossi n. 15 – P. Iva 03394050789;

CLOGO Srl, con sede in Cosenza Via Paolo Borsellino n.17/21 – P. Iva 10156031006;

AEROPORTO DI SCALEA Srl, con sede in Cosenza, via Pasquale Rossi n. 15 – P. Iva 03378820785;

ATLANTE SRL, con sede in Sangineto (CS) via della Libertà n. 40 p.i. 13325561002;

“B HOLDING S.R.L.”, con sede in Roma (RM), Via Luigi Roncinotto n. 1 – P.Iva 06030011008.

MORGANA S.r.l., in liquidazione con sede in Sangineto (CS) via della Libertà n. 40 - P. Iva 07504871000;

C.O.S.T.A. BRUZIA S.R.L., con sede in Sangineto (CS), via della Libertà n. 40 - P.Iva 00144730785;

GABBIANO S.R.L., con sede in Sangineto (Cs), via della Libertà n. 40 - P.Iva 00155460785.

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