
Redazione TirrenoNews
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Ecco come si presentava stamattina il Catocastro. Nessuna paura
Martedì, 24 Gennaio 2017 18:09 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaIeri l’Arpacal ha emanato un bollettino nel quale evidenziava che la zona di Amantea , insieme con Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, Lago e Belmonte calabro avevano un scenario di rischio di livello 3, cioè elevato con alta probabilità di frane ed esondazioni
nelle zone a rischio frana ed esondazione.
Il comune emanava il seguente avviso pubblico
“A seguito del bollettino di allerta meteo emanato dall’Arpacal, il commissario prefettizio, dottoressa Emanuela Greco, invita la cittadinanza a restare, se possibile, in casa evitando di mettersi in viaggio.
Da adesso, e fino alle 7.20 di martedì 24 gennaio, sul comune di Amantea, così come sui centri di Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, Lago e Belmonte Calabro persiste il livello 3 di allerta meteo, il massimo consentito.
Esiste la possibilità che a causa delle piogge persistenti e abbondanti nelle zone sopra indicate possano verificarsi fenomeni franosi e inondazioni di elevata consistenza.
L’invito dunque è di attendere il passaggio della perturbazione.
Per eventuali informazioni o per particolari esigenze i cittadini di Amantea possono rivolgersi al comandante dott. Emilio Caruso al numero 3341427123”.
La cosa strana è stata quella di aver letto la data di ultimazione dell’allarme ( che cessava alle ore 7.20 del 24 gennaio cioè oggi) ma non quello di inizio dell’allarme.
Il comunicato del comune veniva postato alle ore 21.30 e subito diventava virale
Ma in sostanza si è trattata di un allarme eccessivo
Nessuna paura reale di esondazione
Qualche pietra caduta sulle strade esterne agli abitati di Amantea e Campora SG
Un muretto caduto( vedi articolo)
Qualche marina allagata.
Molte cunette piene di terra ed erbacce.
Il problema reale infatti è sempre lo stesso.
Se non si manutenzionano i terreni e se non si puliscono fossi e le cunette le frane di moltiplicano.
E’ questo il vero problema.
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Viene dato l’allarme Arpacal di livello3 ma cade solo un muretto di blocchi.LE FOTO
Martedì, 24 Gennaio 2017 16:00 Pubblicato in Primo PianoAmantea. Ieri sera è stato diffuso l’allarme dell’Arpacal che è diventato facilmente virale creando se non panico tra la gente quantomeno una paura da insufficiente informazione o da lettura impropria del comunicato.
Al mattino il quadro era quello di qualche pietra caduta sulle strade interpoderali e di allagamenti delle zone pianeggianti dove i fossi di scolo mancano di idonea manutenzione .
L’unico crollo è stato quello di un muretto in blocchi di cemento posto al confine tra il manufatto di una cooperativa in località Colongi ed i terreni agricoli di proprietà del comune.
Dalle foto si nota che la parte di muro crollata è prossima ad alcuni alberi piantumati esattamente lungo il muretto stesso senza il dovuto rispetto della distanza minima di 1.5 metri.
Appare probabile che il forte vento dei giorni scorso possa avere esercitato un effetto spinta contro il muro che poi è crollato stante le intense piogge di ieri 23 gennaio.
Il terreno comunque era fortemente imbevuto di acqua che ha esercitato la massimizzazione della spinta.
Da qui , probabilmente, il crollo.
Le foto mostrano infatti che il muro là dove non ci sono alberi è rimasto intatto.
Il comune è stato immediatamente interessato ed a breve provvederà ad accedere per valutare come ricostruire il muro medesimo.
E’ comunque certo che quantomeno le spese saranno ripartite tra le parti se non sarà il comune ad accollarsele per intero
Sembra, ancora, che il comune provvederà al taglio degli alberi.
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Paola. Basilio Ferrari accusa Graziano Di Natale di pressapochismo
Martedì, 24 Gennaio 2017 14:55 Pubblicato in PaolaIl tema è la caserma della Guardia di Finanza.
Sulla vicenda interviene il sindaco di Paola Basilio Ferrari ed attacca il presidente della Provincia, Graziano Di Natale, definendo “privo di respiro” il metodo da lui scelto sostenendo che la vicenda avrebbe richiesto “al contrario maggiore autorevolezza, prudenza e capacità istituzionali.
Così come abbiamo già purtroppo constatato sulla vicenda della Caserma dei Vigili del Fuoco o dell’Ospedale, solo per citare due vicende recenti e abbastanza note, il presidente facente funzioni della Provincia di Cosenza, Graziano Di Natale continua a distinguersi per superficialità e spasmodica ansia di apparire.
Lo stesso complessivo pressapochismo, privo di contenuti – continua il sindaco di Paola - che si sta registrando anche sulla questione della Caserma della Guardia di Finanza sulla quale si è addirittura riusciti a mettere contro due istituzioni: l’Istituto Pizzini e la stessa Finanza”.
Ferrari che non è stato invitato ad un incontro sulla questione scrive: “Esprimo anzitutto biasimo per non esser stato formalmente invitato, come sindaco, all’incontro riservato e ristretto in corso in queste ore con la dirigenza dell’Istituto scolastico.
Un paradosso che fa il paio con l’analogo non invito ad altro tavolo tecnico convocato sempre da Di Natale, esperto in tavoli tecnici sul nulla, in passato sull’Ospedale.
Ciò che di più stride da una parte e spiega dall’altra il clima conflittuale che si è venuto a creare – continua Ferrari – è il non aver ricercato alcun confronto preliminare con la scuola interessata, di fatto imponendo una decisione sulla quale oggi il presidente facente funzioni è costretto a tornare indietro, costretto al dialogo ed all’ascolto.
L’atteggiamento quanto mai imprudente e superficiale posto in essere fino ad oggi – aggiunge – ha creato soltanto un enorme disagio in Città.
L'aver escluso dal confronto, che sarebbe dovuto essere semmai propedeutico, il corpo docente e non docente della scuola, i giovani studenti, ha determinato una frattura istituzionale che non può far bene alla nostra comunità.
Né il Corpo della Guardia di Finanza, alla quale anche in questa occasione ribadiamo la nostra stima e vicinanza per l’importante impegno e per le numerose e preziose attività svolte sul territorio, meritava e merita di essere messo in mezzo a tanta e tale incapacità e superficialità.
Gli stessi studenti, allo stesso tempo, in quanto fruitori della scuola come luogo di sapere e di educazione, hanno rilevato che lo spazio messo a disposizione della Provincia non é in disuso ma in ristrutturazione.
Uno spazio destinato alla loro conoscenza ed alla loro istruzione. Piuttosto che attardarsi nel suo solito show mediatico al quale Di Natale ha ormai abituato e stufato tutti in questi mesi di funzioni da presidente alla Provincia sarebbe stato molto più corretto, lineare e trasparente coinvolgere le parti per non arrivare allo scontro vissuto in questi giorni.
Il Governo nazionale – prosegue il sindaco di Paola - ha il compito di offrire alle nostre forze dell'ordine, il cui impegno a tutela della legalità è noto e lodato dai giovani e dagli studenti, delle caserme funzionali, senza però delegare ad altri, come sta avvenendo troppo spesso, compiti sostitutivi, tanto più se a danno di altre istituzioni locali, come la Scuola.
Se comunque sono questi – conclude Ferrari – gli effetti del giro di incontri nelle scuole della Provincia, tanto strombazzato da Di Natale qualche settimana fa, allora conviene solo aspettare il prossimo 29 gennaio, giorno delle elezioni provinciali, perché si concluda finalmente questa parentesi goffa di cui non resterà traccia degna di nota”.
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