BANNER-ALTO2
A+ A A-

Leggiamo che lei dal 13 aprile 2018( è passato più di un anno e mezzo) è Assessore alla Istruzione ed alle attività culturali e che la sua delega comprende le competenze di indirizzo politico nelle seguenti materie: scuola; diritto allo studio, sistema educativo e programmazione territoriale del sistema scolastico; beni culturali, patrimonio storico, artistico ed architettonico, promozione ed organizzazione delle attività culturali; musei, biblioteche, archivi, teatri ed attività teatrali, associazioni culturali; promozione delle attività artistiche.

Leggiamo che ora, a pochi mesi dalle prossime elezioni calabresi, la regione si accinge ad assegnare 10 milioni di euro per restaurare e proteggere i siti archeologici.

Vorrei chiederle se e quanto di tale somma sia stata assegnata per Temesa

Parliamo della Temesa ausonica, della Temesa Greca, della Temesa Romana, della Tempsa bizantina.

Parliamo della Temesa di Amantea , Campora S Giovanni, Serra d’Aiello, eccetera.

Parliamo della Temesa citata da Omero (Odissea, I, vv. 180-184: Con nave io giunsi, e remiganti miei,Fendendo le salate onde ver genteD’altro linguaggio, e a Temesa recando Ferro brunito per temprato rame, Ch’io ne trarrò.), Licofrone (Alessandra, vv. 1067-1069), da Strabone (Geographia, VI,1,5), da Tito Livio, (Ab urbe condita libri, XXXIV, 45, 3-5) e da Plinio (Storia Naturale, III 71-74).

Parliamo della Temesa portata alla luce da prof. Gioacchino Francesco La Torre , dal dott. Fabrizio Mollo e da decine di archeologi italiani e stranieri,

Impossibile non conoscerla.

Salvo che non sia volutamente dimenticata.

Gradirei una risposta , pubblica o privata che sia, per poter valutare la attenzione offerta ad Amantea ed al Basso Tirreno Cosentino, alla loro storia ed al turismo.

Grazie

Giuseppe Marchese Tirrenonews

Pubblicato in Cronaca

Intanto benvenuti E poi auguri.

Auguri per la riuscita del vs incarico , un riuscita che significherà una migliore risposta della sanità regionale ai calabresi.

Una condizione attesa in particolare dagli amanteani e dalla popolazione del relativo hinterland.

Abbiamo letto che tra i vostri compiti principali c’è : "l'adozione di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento".

A tal proposito le segnaliamo che non si dovrebbe parlare di LEA , quanto di LEA universali.

A noi amanteani ( e relativo ex distretto) interessa avere riconosciuti gli stessi diritti degli altri calabresi.

Nel nostro poliambulatorio invece :

-Da quando è andato in pensione non c’è più uno pneumologo. Una carenza inaccettabile che secondo noi configura una vera e propria omissione della quale le chiediamo di trovare il responsabile.

-Sono chiuse le prenotazioni per le visite cardiologiche. Altro che LEA! . CHIUSE. Una condizione inaccettabile che secondo noi configura una vera e propria omissione della quale le chiediamo di trovare il responsabile.

-Sono chiuse le prenotazioni per le visite diabetologiche. Altro che LEA! . CHIUSE. Una condizione inaccettabile che secondo noi configura una vera e propria omissione della quale le chiediamo di trovare il responsabile.

-I tempi di risposta delle visite specialistiche sono eccessivi e la gente è costretta ad andare a Paola, a Cetraro, a Cosenza,a Rogliano, a Praia a Mare, a Mormanno, a Lametia terme, a Catanzaro, eccetera( guarda caso tutti comuni dove ci sono ospedali).

-Non è possibile effettuare una mammografia, una TAC, ed altri esami radiologici specialistici.

In sostanza la sanità preventiva è possibile a chi è dotato di auto ed ha la possibilità di guidarla ma non tutti sono in queste condizioni e questo significa aspettare tempi infiniti o ricorrere al sistema privato.

Non ci sono, infatti, confacenti mezzi di trasporto pubblico.

Siamo quindi in presenza di una inaccettabile disparità di trattamento che a nostro giudizio comporta la sussistenza di un reato vero e proprio.

Ed a Lei quale generale dei carabinieri non può sfuggire quanto le segnaliamo.

La presente lettera aperta ha infatti questo significato, quello di evidenziarle ciò che la struttura non le dirà se non le nasconderà!

Si tratta allora di dare attuazione alla " revisione e attuazione del provvedimento di riassetto della rete di assistenza territoriale" che è un altro dei compiti assegnativi.

Le chiediamo di aprire un filo diretto con i calabresi , un filo diretto mai esistito, dando voce a chi ha più bisogno di sanità, magari a mezzo di lettere come la presente.

Se vuole e se ha un attimo di tempo la faremo assistere anonimamente( lei, il suo vice o qualche altro collaboratore esterno al sistema) alla disperazione della gente che va al CUP quando gli viene detto che per una visita specialistica deve attendere 7-8-10-12 mesi.

Eppure, e concludo, ci sono medici e personale sanitario di alta professionalità e di alta coscienza ed umanità.

E su loro che deve poggiare per ridurre la evasione territoriale che non è solo extra regionale, ma, come le ho detto, anche extra distrettuale.

Ed infine le suggerisco di far fare ai medici ed agli infermieri il loro lavoro, non altri!

Buon Natale

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Amantea Futura

Carissimi, grazie ad un caro amico( spero non resti l’unico) la mia storia amanteana ha visto un po’ di luce.

Lo sapete, tutto è nato per la presenza di una Chiesa a me intitolata e che oggi versa un condizioni di “vile” abbandono.

 

 

 

Non è mio interesse sollecitare attenzione sociale, culturale, politica alle responsabilità, pur palesi.

Ma non posso ulteriormente restare inerte.

Non lo faccio certamente per me; non ne ho bisogno.

Questa lettera mi è imposta dal rispetto che ho per la storia di questa città, un storia dimenticata , forse, addirittura nemmeno mai conosciuta.

Proprio per questa consapevolezza mi chiedo, e vi chiedo, come è mai possibile ricordare questa storia se i luoghi che ne parlano, e la stessa mia chiesa ben al di là dello stato di “vile” abbandono non è visitabile nemmeno per sbaglio.

Come altri luoghi del vostro( nostro ) centro storico, anche la Via Antica( un tempo denominata Via Grande) quella che va dal Ponte Azzurro al quartiere Collegio, E’ CHIUSA da oltre un decennio.

Una chiusura che è la conferma dell’abbandono perdurante e vergognoso del centro storico.

Un centro storico mirabile e che parla a chi ha la fortuna di camminarlo!

Ma come e quando sarà mai possibile se NESSUNO se ne cura?

E’ senza meno una vergogna, inaccettabile, assolutamente inaccettabile.

A chi di spetta evitarlo? Chi ha il dovere di conservare il nostro centro storico?

A tutta l’amministrazione? Alla maggioranza, alla minoranza? Ai politici, ai burocrati?

So che in un recente passato San Giuseppe, la cui chiesetta sulla collina di Camoli stava cadendo, scrisse una lettera al sindaco e questi, in un nobile “rigurgito” di consapevole responsabilità, fece eseguire appositi interventi di stabilizzazione del costone sottostante rimuovendo il grave pericolo.

Spetta anche a me avere la stessa attenzione o secondo tutti voi San Giuseppe è uomo ben diverso e meritevole di San Nicola?

Eppure la mia chiesetta, sconosciuta a tutti e da scoprire nella sua straordinarietà, è molto più antica e ricca di quella di San Giuseppe.

Capisco che il comune è in dissesto finanziario, dal quale- temo- non riuscirà ad uscire, ma per la riapertura della Via Antica non c’è bisogno di spesa pubblica , ma solo di volontà politica.

Quella volontà che non vedo e che invoco.

Troppo comodo applicare il motto#uocchiucaunvidecorucaundole# per nascondere le bellezze del Centro Storico e lasciarle morire…

Sta arrivando Natale, quello che io ho portato nel mondo civile con la mia figura.

Anche per questo abbiate almeno la bontà di una risposta.

Grazie.

San Nicola di Myra

Riceviamo e pubblichiamo:

“Gentile Direttore/ Redattore, chi le scrive è una cittadina crotonese che ieri ha letto la notizia dell’increscioso episodio verificatosi nel reparto di ginecologia dell’ospedale di Crotone.

Lungi da me sobillare alla violenza ma, approfitto di lei perché faccia da megafono alla mia voce, ogni caso va esaminato nel contesto in cui si verifica.

Circa due mesi fa ho avuto modo di disapprezzare proprio il reparto coinvolto che mi ha vista protagonista quasi diretta (accompagnavo mia sorella per degli accertamenti) di quanto poco rispetto e quanta poca professionalità impera in quel reparto, a cominciare dal medico che, in fase di ecografia, chiamava il primario per invitarlo la mattina successiva ad essere presente perché aveva “sottomano un qualcosa di mai visto”.

L’amore per la scienza (sic) ha dunque prevalso sull’etica professionale causando un ulteriore trauma psicologico alla paziente (mia sorella, ribadisco, ed in mia presenza) che in quel momento si vedeva diagnosticare un cistoma ovarico di oltre 30 centimetri di diametro.

Subito dopo ci siamo scontrate con altri episodi poco edificanti per un ospedale, tipo il confondere (da parte di una delle infermiere) un farmaco antistaminico con il liquido di contrasto per la risonanza magnetica prescritta alla paziente, per passare (e salto tanti altri passaggi che mi hanno costretta ad impormi con toni roboanti) al momento di eseguire la risonanza, quando l’addetto ha “pregato” che la paziente (mia sorella) riuscisse ad entrare nel “tubo” visto il volume dell’addome (un cistoma ovarico di oltre 30 cm è come un feto cresciuto troppo nel grembo della madre…).

Finita la fase di accertamento diagnostico siamo state invitate dal primario del reparto per definire il modus procedendi, e qui sorvolo sulle continue interruzioni, che ha passivamente subito lo stesso da parte di inservienti alquanto irrispettose, durante il colloquio finale.

In considerazione dei tanti fattori esposti sia dai medici che dalle circostanze si decide di affidarsi all’ospedale vicino più qualificato per il tipo di intervento richiesto e la scelta ricade sull’ospedale “Annunziata” di Cosenza che vanta la presenza di una valida equipe medica oncoginecologica guidata dal primario Dr. Morelli.

La riuscita dell’intervento ha confermato la buona fama dell’equipe ma…anche qui c’è un ma, e questo “ma” vorrei fosse chiaro a chi parla per sentito dire o per il gusto di disprezzare il proprio perché se è vero che da noi ci sono pecche (non sottovalutabili) non è detto che gli altri ne siano immuni.

Dunque, dicevo, superato l’intervento è arrivata la fase piu’ delicata: il post operatorio.

Una fase che ci ha messo di fronte all’arroganza ed al menefreghismo del 90% del personale infermieristico, basti pensare che nei 9 giorni di ricovero di mia sorella io sono rimasta con lei 24 ore su 24 per 9 giorni poiché non aveva assistenza e, quando richiesta, arrivava dopo ore e con le lamentele e, spesso, le parolacce e la voce grossa degli addetti.

Il parossismo è stato raggiunto al momento della “liberazione dal catetere”, che ha provocato una paresi vescicale che stava per portare all’arresto renale e, dopo 8 ore (dico 8 ore) di dolori atroci e sorrisini sardonici da parte delle infermiere e del medico di turno quel pomeriggio, ha trovato la soluzione perché io (mia sorella era troppo debilitata per alzare la voce) mi sono imposta minacciando di rivolgermi ai Carabinieri.

Fortunatamente e grazie alla mia “maleducazione” il tutto si è risolto ma se non fossi stata “maleducata”?

La cosa peggiore è che in quel di Cosenza ho riscontrato un’usanza che (ahimè) esiste anche a Crotone (ed in altri ospedali): chi è valido viene boicottato, viene deriso e viene ostacolato nello svolgimento di quella che io definisco una missione, questo per dire che gli angeli esistono anche in mezzo ai demoni e l’angelo che abbiamo conosciuto ha il viso dolcissimo di una ragazzina ma appartiene ad una donna (infermiera) che vive il suo lavoro come una missione, ascoltando le pazienti e cercando di alleviarne i disagi.

Ma è sola e non fa numero.

Concludo questo mio “sfogo” ricordando a tutto il personale sanitario che opera negli ospedali che se una persona si trova a dove ricorrere al servizio ospedaliero lo fa perché ha un problema di salute e non certo perché non sa dove passare la giornata, per cui ci vuole umanità nella stessa misura della preparazione, ci vuole pazienza ed amore per il prossimo perché un sorriso aiuta spesso più di un farmaco e perché un ammalato è una persona fragile e timorosa.

Grazie per l’attenzione, Paola Turtoro – cittadina crotonese.

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta dei consiglieri di minoranza Pellegrino, Suriano e Furgiuele al sindaco di Belmonte Calabro:

Al Sindaco

e.p.c. Presidente Pro-Loco

a tutte le Associazioni operanti sul territorio

a tutte le attività produttive ed imprenditoriali del territorio Comunale

Comune di Belmonte Calabro

Oggetto: Bando regionale sulla valorizzazione turistica e culturale dei borghi della Calabria

   Determinazione.

La Regione Calabria, in linea con la strategia nazionale sulla valorizzazione dei borghi antichi ha inteso promuovere un Bando di eccezionale importanza con cui si vuole investire sui borghi come “luoghi” di fruizione responsabile e di sperimentazione di nuove forme di ospitalità, di intrattenimento e di socialità unitamente al recupero delle tradizioni, usi e consumi, produzione, enogastronomia e fruizione del paesaggio e dei contesti naturalistici e produttivi.

Sfruttare al meglio detto bando potrebbe rappresentare, per il nostro favoloso borgo antico, una spinta eccezionale e di alto respiro nel rispetto e nel recupero dei luoghi, tradizioni ed in prospettiva di una proposta turistica in linea con i tempi moderni.

L’eccezionalità e l’importanza della proposta, presuppone un’autentica ed allargata partecipazione di tutte le forze politiche e produttive del nostro paese, in primis la PRO-LOCO con il coinvolgimento di tutte le forze sane e con l’aiuto dell’associazionismo locale, evitando, in tal caso, di perseguire sulla vecchia e stantia scia del progetto fine a se stesso e, forse e senza forse, per l’interesse di pochi anzi pochissimi, ma incominciando a pianificare proposte per uno sviluppo armonico e propositivo del nostro territorio.

Non più idee singole e obsolete bensì proposte compartecipate e di spessore che vedono un coinvolgimento ampio del nostro tessuto sociale.

A tal proposito, alla luce di quanto evidenziato, siamo qui a proporre una Assemblea Pubblica con il coinvolgimento di tutti, per incominciare a studiare il bando, individuare nuovi orizzonti e, tutti insieme, proiettare il nostro pregiatissimo borgo antico in circuiti turistici internazionali, nell’intendo di far apprezzare quanto di meglio esiste nella nostra terra calabra, terra amara ma da amare.

Certi che questa nostra richiesta non sia lasciata nel più tetro oblio, sperando che un nuovo modo di impostazione e di programmazione ,con la partecipazione collegiale di tutti i belmontesi, rappresenti l’inizio di una collaborazione utile e produttiva, porgiamo deferenti saluti, con la certezza di incontrarci presto.

Belmonte Calabro li 22/06/2018                                                  

I consiglieri Pellegrino, Suriano, Furgiuele

Pubblicato in Belmonte Calabro

Gentile Presidente del Consiglio Comunale Caterina Ciccia, le scriviamo per metterla di fronte alle sue responsabilità.

E lo facciamo pubblicamente.

Questa è una proposta, l'ennesima e l'ultima, di dare dignità e organizzazione al Consiglio Comunale di Amantea.

Il Consiglio Comunale dovrebbe essere l'organo, il più importante, dove tutti i soggetti politici affrontano i problemi di una comunità!

Ad Amantea si convocano solo Consigli straordinari e urgenti, e in orari strettamente lavorativi e senza affrontare davvero le questioni importanti.

DOMANI il prossimo alle ore 10.

Ancora una volta è stato convocato il Consiglio Comunale di Amantea in una sessione straordinaria, ancora una volta senza condividere alcuna programmazione o calendarizzazione, ancora una volta senza convocare la conferenza dei capigruppo, ed ancora una volta in orari lavorativi e senza riprese in streaming.

Che dire? Una sola parola: BASTA!

Volete continuare a gestire il Consiglio Comunale come una proprietà privata da celebrare mimì, cocò e pochi compagni?

Volete tenere lontani i cittadini che meno sanno meglio è?

Volete mortificare il valore che dovrebbe avere il massimo organo della nostra Comunità che si riunisce in casi straordinari e urgenti, non programma le attività, non istruisce i punti all'ordine de giorno (su 5 punti previsti per domani solo il quinto è stato istruito)?

Benissimo!
Continuate così ma fatelo da soli.

Abbiamo provato a dirvelo in tutti i modi e innanzitutto con la nostra presenza e il nostro impegno, siamo stati presenti, vi abbiamo tenuto il numero legale tantissime volte nelle commissioni, disertate dalla vostra stessa maggioranza, fatta eccezione per qualcuno.

Abbiamo dato il nostro contributo operativo e puntuale, chiedendo solo serietà e una programmazione condivisa nella conferenza dei capigruppo mai convocata se non una volta per chiederci un voto segreto inaccettabile, senza mai evadere le nostre richieste e senza occuparsi veramente dei problemi del territorio.

Vi abbiamo chiesto di convocare i Consigli e le Commissioni programmando insieme contenuti e date, e scegliendo orari dalle 18:30 in poi.

E' così difficile?

Pubblicato in Politica

Leggo che tra il 10 e il 14 ottobre 2018 nelle città di Reggio Calabria e di Scilla si terrà, per la prima volta, il meeting annuale 2018 degli operatori del turismo tedesco.

Si tratta di uno degli appuntamenti di settore più importanti a livello europeo e che in 68 edizioni non si e' mai tenuto in Italia.

Lo ha annunciato la Deutscher ReiseVerband.

L'evento coinvolgerà circa mille operatori del turismo tedesco.

Sembra che per questo evento si siano interessati la dottoressa Angela Vatrano del dipartimento regionale del Turismo e soprattutto il dott. Bastianelli, direttore Enit, che avrebbe suggerito la Calabria ed in particolare la Costa Viola quale luogo destinato ad accogliere questa prestigiosa manifestazione.

Sarebbe un vero peccato se Amantea non approfittasse di questa opportunità per promuoversi sul piano europeo, e tedesco , in particolare.

E’ necessario che l’assessorato diventi un vero assessorato, dotato di uno specifico ufficio, di qualificate professionalità, di mezzi finanziari importanti.

Occorre comprendere che il turismo, soprattutto internazionale, è la strada, forse l’unica, da seguire per far crescere l’economia cittadina e di riflesso quella del comprensorio.

Occorre spiccare il volo.

Basta ad una politica senza respiro, basta ad una cultura senza conoscenza, basta da una città che non ha sogni.

Basterebbe un buon opuscolo in tedesco da consegnare ai mille operatori del turismo tedesco e poi tanto altro a cui la politica non pensa o che è impedita a tradurre in realtà…..

Peraltro ad Amantea ci sono giovani che parlano correntemente il tedesco e che potrebbero essere impiegati per tradurre l’opuscolo e soprattutto incontrare gli operatori tedeschi.

Il tempo c’è. I soldi si possono trovare ( vedi carnevale)

Manca la voglia e la lucidità.

Non solo ma in Germania ci sono tantissimi amanteani e figli di Amanteani che potrebbero essere i nostri ambasciatori turistici e distribuire i nostri opuscoli, magari alla ITB di Berlino…..

Ed infine ………..

Ma di questo ed altro si potrà parlare quando l’assessore avrà un ufficio all’altezza ed una commissione tecnica finalizzata allo sviluppo del turismo amanteano……

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo:

Caro Sindaco,

dopo il comunicato diffuso dall’ Amministrazione Comunale di Amantea in merito all’ organizzazione dell’edizione 2018 del Carnevale e ai rapporti con il Comitato,

avevamo sperato, molto ingenuamente, in un “chiarimento” nella tua qualità di primo cittadino della nostra comunità.

Sollecitiamo ora questo chiarimento anche alla luce di quella che è stata l’edizione del Carnevale di Amantea del 2018.

In tutta sincerità, speravamo in qualcosa di molto meglio che potesse tenere, comunque, “alta” la reputazione del nostro Carnevale soprattutto fra i tanti spettatori fuori Amantea. Senza giri di parole, non avevamo condiviso il programma che intendeva realizzare l’Amministrazione Comunale – e realizzato forse ancora peggio delle nostre previsioni - pur avendo offerto la nostra disponibilità nell’organizzazione.

Le conseguenze più nefaste di questo insuccesso sono le divisioni che si sono create fra l’Amministrazione e quanti hanno finora portato avanti questa manifestazione.

Riteniamo che le tue parole dal palco dell’invito alla collaborazione suonino del tutto stonate quando l’Amministrazione cerca di appropriarsi di un evento partorito e realizzato dalla capacità e dall’impegno di tanti cittadini che poi vengono tenuti in disparte o, addirittura, mortificati.

Quello andato in scena nel febbraio 2018 non è stato il “Carnevale di Amantea – Allegria di Calabria”, per la semplice ragione che sono mancate molte delle condizioni e molti altri fattori che hanno caratterizzato le precedenti 25 edizioni.

Permettendoci una battuta, il carnevale di quest’anno l’unica cosa in più che ha avuto rispetto al passato sono stati i costi a carico dell’Amministrazione….

Il Carnevale, oltre al contributo dell’Amministrazione Comunale (la manifestazione si è svolta comunque, anche quando è venuto meno il contributo finanziario del Comune...) si fonda sul lavoro di tantissimi volontari che sacrificano il loro tempo dando luogo alla loro capacità creativa.

Come ben sai, un buon amministratore dovrebbe, oltre che essere orgoglioso dei suoi cittadini attivi, sostenere e custodire le cose che sono diventate patrimonio dell’intera Città, e non creare steccati e divisioni.

Come Comitato organizzatore del Carnevale siamo, perciò, seriamente preoccupati del futuro del nostro Carnevale.

Faremo di tutto per non far disperdere questo patrimonio e siamo certi che la tua Amministrazione vorrà operare nella stessa direzione.

Pensiamo, infatti, che tu abbia fatto tesoro degli errori compiuti in questa occasione per non doverli ripetere in futuro.

Il rapporto con le associazioni ed i gruppi di cittadini e le categorie economiche è necessario non solo per l’organizzazione del Carnevale ma per ogni altra manifestazione che porta lustro, e risorse, alla nostra Città.

Tanto per non andare lontano, ad esempio, nel successo delle manifestazioni di quest’anno di Campora e Fiumefreddo non è assolutamente casuale la gestione e la presenza delle associazioni di volontariato.

Cogliamo questa occasione, per farti presente che, da tempo, oltre alla riorganizzazione del Comitato stesso, siamo in una fase avanzata di progettazione dell’organizzazione di un evento, al di fuori del periodo di Carnevale e dell’Estate, che, collegato al lavoro per il carnevale, riteniamo possa rappresentare un valido tassello alla vocazione turistica della nostra Città.

Ma per la sua realizzazione c’è bisogno, oltre al lavoro dei volontari, della partecipazione del Comune e delle categorie economiche.

Confidando in un tuo sollecito riscontro che possa rappresentare un’ampia apertura di prospettive per il futuro del “nostro” Carnevale, inviamo i nostri più cordiali saluti

Amantea, 20 febbraio 2018               Comitato Carnevale “G. Brusco” - Amantea

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente amara lettera firmata rimessaci da una cittadina di Amantea:

“ Sono una cittadina di questo, “una volta”, bellissimo paese.

Vorrei esprimere tutta la mia amarezza nel vedere lo stato di abbandono in cui versa.

Sono stata nella villa comunale, un parco che stava diventando davvero un bel posto per tutti gli amanteani e soprattutto per i bambini.

Un posto che ora versa in uno stato di abbandono.

Gran parte dei meravigliosi banani sono stati spezzati per asportare i caschi dei loro frutti.

I cassonetti dei rifiuti non vengono svuotati, l’erba tagliata è ancora abbandonata, sacchi pieni di rifiuti fanno brutta mostra di sè proprio all’ingresso della villa.

Ma questo non è tutto.

Ieri sono andata a sentire la Messa da requiem di Mozart al Campus Francesco Tonnara , fiore all’occhiello della città

Ma che estremo stato di abbandono!

Lì davanti nella mattinata c’era stato il mercato domenicale e strade e marciapiedi erano pieni di spazzatura lasciata dagli ambulanti

“Ma qualche contravvenzione ? “, ho sentito dire .

Ed un vecchio amministratore leggermente arrabbiato“ Ma quale contravvenzione? Gli ambulanti pagano la tassa per i rifiuti! E’ l’amministrazione che deve prendere questi soldi che sono a destinazione specifica e far pulire l’area mercatale, subito dopo il mercato, tanto più se decide di aprire il campus!”

E non basta ! Un nugolo di bambini giocava schiamazzando a pallone e nemmeno un vigile a controllare il traffico.

Possibile che si pensi di fare teatro, di far arrivare ad Amantea persone da tante parti della Calabria e non si trovi un vigile a controllare il traffico nemmeno a pagarlo, pur avvertendosene il bisogno?

Per non parlare delle cartacce e delle bottiglie di plastica e lattine varie abbandonate sul verde antistante e laterale all’ingresso del teatro.

E che desolazione dentro! Nemmeno una pianta o un fiore ad abbellire l’ ambiente!

Ma quale cultura, quale civiltà vogliamo dimostrare facendo teatro e musica?

Se davvero Amantea vuole essere, e non soltanto apparire, una città colta e civile, deve essere una vetrina per gli amanteani e per gli ospiti.

Cultura significa decoro, pulizia, ordine, organizzazione.

Come si può pensare di fare musica o teatro in queste condizioni?.

Non si prova un po’ di vergogna a salire sul palco ed a porgere i saluti dell’amministrazione quando non si riesce ad assicurare almeno la pulizia e la presenza dei Vigili Urbani?

Caro Dr. Bruni, da magistrato di pregevole carriera, è certamente a conoscenza che per sconfiggere la corruzione che si rintana nella pubblica amministrazione è importante il contributo di tutti i cittadini.

Lei pensi che una buona parte degli abitanti dell’Alto Tirreno cosentino, si

sentirebbero disposti a collaborare con le autorità di governo, solo quando, però, la Procura di Paola da Lei diretta iniziasse a dare dei segnali di contrasto in tale direzione.

Consideri però che, per anni, il livello di impunità è rimasto granitico ed elevato.

In questo quadro allarmante, quanti sarebbero disposti a denunciare?

Forse pochi, anzi quasi nessuno, constatato che da molti anni sull’Alto Tirreno cosentino le probabilità che un evento corruttivo trovi la giusta punizione sono pari allo zero.

Allora capirà perché nel nostro territorio ci sono così poche denunce

Probabilmente perché tutti temono le conseguenze del proprio gesto oppure lo ritengono inutile

E non hanno tutti i torti.

Una soluzione ci sarebbe e dovrebbero cercarla insieme, magistrati e cittadini: la soluzione sta anche in quei pochissimi articoli scritti da quei pochissimi giornalisti coraggiosi che denunciano gli eventi di corruttela che si nidificano nella pubblica amministrazione.

Lei, dr. Bruni, magistrato con la M maiuscola, dovrebbe lanciare un segnale forte, affinché quella parte di cittadinanza onesta trovi il coraggio, anche attraverso la forma dell’anonimato, cosi come riconosciuto dalle ultime norme dall’autorità anticorruzione, di denunciare quei disegni criminali architettati dalle menti perverse riconducibili a quei pochi stolti amministratori locali, coadiuvati da tecnici astuti e senza scrupoli, che danneggiano sistematicamente il tessuto economico di una parte della Calabria che potrebbe vivere delle proprie risorse e delle proprie bellezze paesaggistiche, solo se si ristabilisse il principio della onestà amministrativa.

Lei, dr. Bruni è stato nominato da pochi mesi alla guida della Procura di Paola, ma quello che legge adesso non è certo il primo lamento che Le giunge da questo lembo di terra e devo riconoscere che oggi i traffichini che legiferano buona parte dei nostri comuni, la temono e questo è un buon segno.

Le confesso, dr. Bruni, che spesso mi capita di leggere, come capiterà anche a Lei, articoli che richiamano le condotte degli amministratori comunali che: agiscono indisturbati, sfidando la legge nell’affidarsi appalti milionari, riconducono con le solite trame di Penelope gli incarichi a familiari e affini, favoriscono gli affidamenti alle cooperative di amici e amministratori dello stesso ente

Una vergogna senza fine, uno stillicidio di reati amministrativi perpetrati senza nessun diniego giudiziario e con un’arroganza e una presunzione senza eguali.

Ad oggi, l’unica opposizione al sistema dei malandrini, è rappresentata da qualche giornale – tra i quali “Iacchitè” – che non lesina pagine e pubblicazioni di articoli ingombranti, che potrebbero suscitare l’orticaria a qualche amministratore che indossa un colletto bianco, sporco di malaffare e corruzione.

Di recente, ho letto un articolo riguardante l’affidamento di un incarico di natura tecnica in favore di una dottoressa in chimica farmaceutica, la quale risulterebbe, secondo l’articolo, amministratore unico della società unipersonale senza che nella stessa compagine societaria figurassero soci con qualifiche tecniche e professionali.

Come dire: un medico, con tutto il rispetto per la categoria, istituisce una società e si aggiudica gli incarichi per la costruzione di un ponte

Certamente non mi sentirei sicuro di attraversarlo, considerato che il progetto o la relazione potrebbero essere firmate da un qualsiasi professionista o tecnico dietro il pagamento di una ingente somma di denaro, visto e considerato che oggi tutti sono disposti a vendersi per un pugno di euro.

Lei, dr. Bruni, è a conoscenza dei fatti, non voglio assolutamente pensare che un magistrato del suo Rango non si sia fatto un’idea sui quei pochi amministratori imbroglioni e traffichini che amministrano con fare spregevole e irrispettoso della giustizia.

Indossi per un solo istante i panni di un cittadino che non riesce ad arrivare a fine mese, suda sette camicie per garantire i pasti giornalieri ai propri figli ed è costretto ad osservare questo scempio: cooperative legate ad amministratori locali e rappresentate da membri della stessa famiglia aggiudicarsi appalti per svariate migliaia di euro; imprese edili legate a sindaci ed amministratori locali aggiudicarsi appalti per centinaia di migliaia di euro ricadenti nella stazione unica appaltante della stessa area amministrativa; professionisti che gravitano nell’utero della fertilità costante che si pongono sempre sull’ ovocito che feconda migliaia di euro in favore degli stessi tecnici legati dal cordone ombelicale ai soliti amministratori truffaldini e privi di scrupoli; amministratori comunali che, nel corso degli anni, si sono succeduti alla guida dei comuni e li hanno manovrati al fine di frodare soldi pubblici per costruire edifici commerciali in contemporanea con i lavori pubblici che si realizzavano nel comune dove amministravano

E poi, caro dr. Bruni, c’è la cupola delle imprese edili, brave a creare un cartello simile a quello colombiano per la droga. Sono stati bravi a creare un apparato di imprese edili legate ai soliti amministratori locali, basta che Lei dia un’occhiata alle gare di appalto degli ultimi 8 anni gestite sull’Alto Tirreno cosentino e riscontrerà che il 90% dei lavori sono stati indirizzati, con il metodo dell’appalto pilotato dai tecnici compiacenti, verso le stesse imprese.

Esempio: l’impresa “X” prende il lavoro “a” nel comune di Grisolia, l’impresa “Y” nel comune di aieta, l’impresa “Z” in quello di Santa Domenica Talao, l’impresa “W” a Maierà e cosi via, senza dilungarci più altrimenti la la nausea aumenterebbe a dismisura.

Come potrà verificare, sono, per la maggior parte, tutte riconducibili alla stessa associazione di prenditori legati ad amministratori locali e affini familiari, creata con lo scopo di far ruotare i lavori alle ditte che avallano il patto criminoso.

Nell’augurarLe Buone Feste, La invito a riflettere e di conseguenza adottare misure per ripulire tutto il marciume che si annida nella pubblica amministrazione così da spazzare le sacche putrefatte zeppe di malaffare e corruzione.

Lettera firmata (il nome lo faremo solo al dr. Bruni ovviamente)

Da Iacchitè 20 dicembre 2017

Pubblicato in Alto Tirreno
Pagina 1 di 3
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy