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Paola. Ma chi e' l’evasore di 6 milioni di euro di redditi?

Giovedì, 13 Luglio 2017 22:47 Pubblicato in Paola

I finanzieri della Compagnia di Paola hanno eseguito un Decreto di sequestro per equivalente, emesso dal Gip presso il Tribunale di Paola, nei confronti di un soggetto residente nella Provincia di Cosenza, per evasione di imposte sui redditi pari a 1.732.294 euro.

I finanzieri calabresi hanno sottoposto a sequestro i saldi attivi sui rapporti finanziari e 23 beni immobili ricadenti nel territorio cosentino.

Il sequestro scaturisce a seguito della conclusione di un controllo fiscale effettuato nei confronti di un soggetto attivo nella Provincia di Cosenza, che ha consentito alle Fiamme gialle calabre di accertare la mancata indicazione nella dichiarazione dei redditi di oltre 6.200.000 euro di proventi derivanti da fatti illeciti, commessi dallo stesso e per questo denunciato per appropriazione indebita aggravata.

 

Il responsabile aveva ceduto ad una società bolognese, dietro pagamento, ingenti crediti che vantava nei confronti di una società pubblica, la quale, ignara e in buona fede, invece di pagare l’impresa di Bologna aveva continuato ad effettuare i bonifici alla società cedente, che si appropriava indebitamente delle somme senza restituirle alla legittima proprietaria.

 

Al temine degli accertamenti fiscali è stata denunciata una persona per il reato di “Dichiarazione infedele”, che, con il sequestro eseguito, viene privata dei beni disponibili per un valore pari all’evasione fiscale commessa pari a 1.732.294 euro.

Sarà un sorpresa il nome?

Certamente! E per molti.

Leggiamo che continua l’azione di contrasto al fenomeno nel comune di Corigliano Calabro da parte della Polizia di Stato.

“Ieri sera personale del Commissariato P.S. di Rossano, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, hanno individuato sulla SS 106, 3 donne straniere, di nazionalità romena, d’età compresa tra 26 e 30 anni intente a prostituirsi.

 

Le stesse, con abbigliamento succinto, hanno adescato 3 clienti, intrattenendosi con loro a bordo delle autovetture di proprietà degli stessi, ai bordi della statale.

I tre clienti e le tre donne sono stati sanzionati con una multa di Euro 500,00 ciascuno, per le violazioni di cui all’Ordinanza Sindacale del comune di Corigliano, n. 1 del 03.01.2017, che prevede il divieto di indossare abbigliamento e tenere comportamenti e atteggiamenti indecorosi ed indecenti preordinati ad indurre alla domanda di prestazioni sessuali a pagamento con conseguente interferenza con il regolare svolgimento della circolazione stradale da parte dei clienti.

Sono state sottoposte a sequestro amministrativo cautelare le autovetture utilizzate dai tre clienti, così come previsto dall‘ Ordinanza sindacale”.

Ah. Ecco perché! Perché a Corigliano il sindaco ha emanato una apposita ordinanza.

Ma anche ad Amantea un sindaco aveva una similare ordinanza

Allora se ad Amantea non vengono elevate contravvenzioni contro le prostitute ed i loro clienti questo vuol dire, allora, che ad Amantea non esistono prostitute.

Mah?

Ma anche a Nocera Terinese il sindaco ha emanato una similare ordinanza

Ed allora se ad Nocera Terinese non vengono elevate contravvenzioni contro le prostitute ed i loro clienti questo vuol dire, allora, che a Nocera Terinese non esistono prostitute.

Mah?

La situazione dei comuni è disperata e nessuno interviene per far riprendere la rotta nella direzione della correttezza contabile ed amministrativa.

 

E’ mai possibile che le amministrazioni comunali ed in primis gli uffici di ragioneria paghino con discrezionalità le fatture che loro stessi scelgono?

Noi riteniamo di no!

Noi pensiamo che le fatture debbano essere pagate in relazione alle prestazioni eseguite.

Ed ancora, è mai possibile che le amministrazioni comunali utilizzino le entrate dei propri tributi per spese di ordine generale senza pagare i servizi da cui derivano i tributi stessi.

Noi riteniamo di no!

E’ il caso del servizio acquedotto

E’ il caso dei servizi RSU

Ma quello che è osceno e vergognoso è che si contestano i debiti.

Anzi si minaccia la Sorical di portarla in Tribunale perché di fronte ai mancati pagamento ridice la fornitura di acqua.

Ma esiste un modo alternativo per procurarsi dai debitori i fondi per pagare il personale e le spese generali?

Portare i comuni in tribunale ed attendere 5-10 anni per avere una risposta giudiziaria, magari da un terzo sindaco perché nel frattempo il primo si è dimesso, il secondo ha finito il mandato ed il terzo ha trovato le casse del comune vuote?

Non solo.

Nel caso dei rifiuti si chiedono prestazioni migliori , nuove assunzioni, nuovi automezzi, la città pulita.

Cose impossibili da garantire quando i comuni non pagano ed il personale avanza mesi e mesi di stipendi, non si riesce a comprare il carburante, l’olio, non si riesce a manutenzionare i mezzi e così via.

E non basta.

Talvolta si scatenano le istituzioni amiche per fare rete contro.

Dove succede?

Dovunque le amministrazioni sono gestite da persone che ha perso la testa o forse non l’ ha mai avuta!

Dovunque le amministrazioni hanno dimenticato il passato , anche quello recente.

Dovunque si sono presi impegni allineati a quanto.

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