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amantea orchestra amantea 2014L'evento, ormai una consuetudine del programma natalizio  si terrà Giovedì 1 Gennaio alle ore 19:30 presso l'Auditorium del Campus "Francesco Tonnara"

Il 2015, in particolare, sarà un anno importante per l'Orchestra di Fiati Mediterranea dato che a Maggio ricorre il 10° anniversario di fondazione dell'Associazione: il Concerto di Capodanno è quindi il primo di una serie di eventi in programmazione per celebrare e ricordare i 10 intensi anni di innovativa attività musicale ed associativa. Ricordiamo infatti che è proprio grazie anche al percorso intrapreso all'epoca ad Amantea, che oggi si può assistere ad uno storico rinnovamento e fermento musicale con il proliferare e l'affermazione di orchestre di fiati di rilievo in tutta la nostra regione.

Altro prossimo evento di particolare importanza è la 2a Edizione del Concorso Bandistico "Armonie del Tirreno" in programma dal 15 al 17 Maggio 2015 con la presenza di una giuria tecnica di fama internazionale composta da Fulvio Creux (Italia - Presidente di Giuria), Ferrer Ferran (Spagna), Gottfried Veit (Italia), Josep Roda (Spagna) e Michele Netti (Italia). Tutte le informazioni sull'evento sono disponibili nella relativa sezione del sito web dell'Associazione www.ofmediterranea.it

Cogliamo l'occasione per augurarvi un felice anno nuovo.

Orchestra di Fiati Mediterranea Città di Amantea

rinviatoLa serata prevista per domenica 28 è stata rinviata al martedì successivo, il 30 dicembre, causa maltempo.
Stesso programma e stessi artisti saranno presenti per le strade di Amantea, di seguito riproponiamo il programma completo 

 

Sogni di passare una serata di SHOPPING in una Strada piena di negozi tutti per te?

 

Poter scegliere fra abiti, borse, accessori, scarpe e gioielli ed il tutto a prezzi da pazzi?

 

Allora non puoi mancare alla prima edizione del AMANTEA Christmas Night Shopping Show.I tanti negozi di Corso Margherita la notte del 30 Dicembre dalle 20:30 fino alle 24:00 faranno follie con promozioni e sconti speciali, dal 30 % al 70%.Lo shopping e la serata saranno allietate da tante iniziative, nei negozi e fuori.I Bar del corso serviranno speciali aperitivi e cocktails a prezzi da show .Nei negozi vi aspetteranno un sacco di sorprese, mentre, tutto il corso sarà pieno di attrazioni, giochi, artisti di strada, musica e regali. Tanto anche per il divertimento dei bambini a cui abbiamo dedicato un’attenzione particolare e tanto altro.Insomma, un’occasione unica per vivere le emozioni di uno shopping SPECIALE in un'atmosfera festosa.

 

Vi aspettiamo non mancate ci diveriremo.

E interesserà l’area di Corso Margherita, dall’incrocio con la statale 18 fino a piazza Commercio. L’idea centrale di questa iniziativa è “Allietare lo shopping coccolando i clienti, con un’atmosfera festosa”.

Molte sono le cose e molte le sorprese che vi attendono.

Spazi con giochi per i bambini folklore itinerante, cantori come Oreste Forestieri Gerardo Vespucio,  babbonataline che distribuiranno caramelle, artisti di strada, banchetti degustativi, scultori del ghiaccio, musica, balli e tanto altro.

I tanti negozi di Corso Margherita la notte del 30 Dicembre dalle 20:30 fino alle 24:00 faranno follie con promozioni e sconti speciali, dal 30 % al 70%.

Lo shopping e la serata saranno allietate da tante iniziative, nei negozi e fuori. (Troverete tutte le offerte sulla pagina facebook).

I Bar del corso serviranno speciali aperitivi e cocktails con offerte e prezzi da SHOW.

Nei negozi vi aspetteranno un sacco di sorprese, mentre, tutto il corso sarà pieno di attrazioni, giochi, artisti di strada, musica e regali.

Ed infine il concerto dei TARANTA NOVA SOUND offerti dalla Bonanno Management in Piazza Commercio.

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L’intelligenza, anche quella cattiva, merita sempre non dico apprezzamento ma, almeno, attenzione 


Parlo di quella intelligenza che quando arrivi alla stazione ferroviaria di Amantea distrae la tua attenzione dai principali problemi e la porta verso quelli minimali

E così se arrivi di giorno sei distratto dalle erbacce che ti appaiono davanti agli occhi infestanti ogni dove

Se arrivi di sera scopri una stazione quasi totalmente al buio

E così difficilmente ti accorgi del resto.

Per esempio del cartello dove c’è scritto “Mantenersi (a) distanza dalla recinzione”, un cartello incomprensibile perché la recinzione non c’è più.

E’ crollata miseramente per terra. Ma poi perché dovresti tenerti lontano da una recinzione fatta di plastica?

Il problema infatti non ce l’ha la recinzione ma il muro e quindi sarebbe occorso scrivere “ Mantenersi lontano dal muro “ .

E poi aggiungere una recinzione seria, molto seria e che impedisse di accedere all’area sottostante al muro in pericolo

Ed infatti il muro del piazzale della sottostazione ferroviaria è a reale rischio di crollo.

L’angolo del muro è anche spaccato.

E poi basta osservarlo di lato e si vede che è fortemente inclinato

Anzi, per quanto incredibile possa apparire, il muro sembra essere tenuto in piedi da un tabellone pubblicitario che si inclina sempre più sotto la spinta del muro che continua a piegarsi di lato

Nessuno che se ne curi.

Le ferrovie sembra non abbiano più tecnici

Lo stesso comune, che è sempre obbligato garantire la incolumità dei cittadini e dei frequentatori di Amantea ed a tal proposito ha il potere ordinatorio, sembra non essersene accorto, sembra non saperlo e non ha nemmeno intimato alle ferrovie la messa in sicurezza del muro stesso.

Eppure potrebbe farlo

Anzi deve farlo.

Noi lo suggeriamo fortemente .

È vero che l’amministrazione comunale ( la minoranza in gran parte sembra essere distratta se non dorme del tutto) ha tanti problemi ed ora ha anche quelli di garantire alla comunità gli spettacoli delle feste natalizie e senza i quali la gente potrebbe arrabbiarsi, ma se insieme garantisse anche la incolumità non sarebbe certo un male.

Filomena Greco tra due modelle 1Amantea Tutto è oramai pronto per la presentazione del CP CAL 2015 che avrà luogo lunedì 29 dicembre alle ore 10.30 presso l’ex hotel Executive di Rende (Cs) ora Ariha Hotel.

 

All’importante evento culturale parteciperà anche il consigliere regionale Carlo Guccione. Per gli ideatori del progetto, dopo la presentazione avvenuta a Milano lo scorso 7 dicembre, si tratta della “prima” in Calabria. Il calendario è stato realizzato con gli abiti di alcuni degli stilisti che hanno partecipato alla decima edizione della Grotta dei desideri nello scorso mese di agosto. Presenzieranno inoltre all’incontro il direttore artistico Ernesto Pastore, quello amministrativo Giuseppe Catalano, Filomena Greco in rappresentanza dell’azienda iGreco, il vice sindaco di Amantea (Cs) Giovanni Battista Morelli ed il referente di Banca Mediolanum Fabio Redavide. I lavori saranno moderati dalla giornalista Maria Francesca Calvano.

Il particolare calendario fotografico, dedicato al binomio “wine&fashion”, vuole celebrare due eccellenze del made in Italy: il buon vino prodotto dall’Azienda iGreco di Cariati (Cs) e l’alta moda rappresentata dalle creazioni degli stilisti Marco Maisto, Annalisa Di Lazzaro, Marco Sfregola, Maria Chiara Saraceno, Anna Calviello, Claudia Ferrise (Sposa Lucy).

Gli scatti che raccontano il 2015 e che sono stati interpretati dalla showgirl Claudia Borroni, sotto la sapiente guida dei fotografi Pasquale Catanzaro e Franz Mazza, sono tra l’altro ambientati in tre location d’eccezione del panorama imprenditoriale regionale: oltre alla stessa Azienda iGreco, l’Art Place La Pecora Nera ed il Grand Hotel La Tonnara di Amantea (Cs).

«Per il secondo anno consecutivo – commenta Filomena Greco – sponsorizziamo la manifestazione giacché essa rientra a pieno titolo in quelle iniziative di spessore, in grado di valorizzare e rappresentare il territorio e le sue risorse nella sua complessità, che vanno assolutamente sostenute e promosse. Chi produce agroalimentare come la nostra Azienda con olio e vino, diventa “ambasciatore” della nostra terra, ed è doveroso restituire proprio alla terra, intesa anche come fattore culturale e sociale, l’amore e la serenità che ci dona. Per questo siamo davvero orgogliosi di avere in qualche modo ispirato il tema di questo calendario: una sintesi perfetta che declina la bellezza, la grazia e l’eleganza calabrese con l’impegno e la diligenza della nostra gente».

«Il CP Cal – spiega Ernesto Pastore – è strettamente collegato alla Grotta dei desideri, particolarissimo fashion contest organizzato dall’associazione CP Produzioni che consente a stilisti provenienti da tutta Italia di presentare le proprie collezioni e di concorrere per vincere due borse di studio utili a completare la propria formazione o contribuire alle spese di avviamento di un atelier. Al concorso possono partecipare giovani designer ancora impegnati nello studio e stilisti che abbiano aperto un’attività da meno di cinque anni. Gli stilisti vincitori che partecipano alla Grotta dei desideri acquisiscono anche il diritto di realizzare uno shooting fotografico professionale e un calendario con i propri abiti. Intanto si lavora già all’edizione 2015. Il concorso prevede una borsa di studio al primo classificato di 1.300 euro e al secondo di 700; i primi tre stilisti, inoltre, svolgeranno gratuitamente lo shooting con modelle e fotografi professionisti. È stato già pubblicato il bando che dà accesso alla selezione. Il concorso è indirizzato a giovani stilisti diplomati, agli studenti degli istituti superiori pubblici e privati, alle accademie di design, moda e modellistica, alle università e alle scuole professionali. Possono partecipare altresì gli stilisti che abbiano già aperto un proprio atelier da meno di cinque anni. L’iniziativa, nata dall’idea di celebrare e approfondire la relazione tra la moda, l’arte e la cultura, intende valorizzare e promuovere i giovani talenti emergenti del mondo della moda e dar loro una possibilità di confronto, formazione, crescita professionale e visibilità. Per scaricare il bando, disponibile anche in lingua inglese, basta collegarsi al blog ufficiale dell’evento http://lagrottadeidesideri.worpress.com o consultare la pagina Facebook https://www.facebook.com/lagrottadeidesideri».

Ufficio Stampa

La Grotta dei Desideri

Maria Francesca Calvano

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http://lagrottadeidesideri.wordpress.com

https://www.facebook.com/lagrottadeidesideri

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pinocchio-770x554Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Gigino Adriano Pellegrini

Se avessimo le capacità di analizzare attentamente ciò che lo Sparaballe ufficiale dell’Amministrazione comunale, va diffondendo per le strade ornate a festa con i “pacchi” di RaiUno, verrebbe fuori tutta l’aberrante e menzognera realtà nella quale la comunità vive. Sparaballe informa i cittadini sul buon operato di quasi un anno di questa Amministrazione. Il ponte sul fiume Kwai - Colongi, l’agibilità del porto, le consulenze a “costo zero”, la raccolta differenziata dei  rifiuti, ecc.., ecc.. A tale proposito, ci siamo poste alcune domande nel cercare di capire  perché chi amministra il potere, in nome del e per il popolo, mente. Perché, giunto ormai alla fine dei suoi giorni, si ostina a negare l’evidenza? E’ vero, non tutti i politici mentono, e, soprattutto, non sempre mentono, ma questo cocktail di verità e di menzogna è anche peggiore della menzogna palese. Una possibile spiegazione potrebbe essere l’ostinata pretesa di manipolare il vero. Sarebbe troppo riduttivo limitarsi a spiegare la menzogna sistematica dei politici “navigati” con la loro ricerca del consenso ad ogni costo che, nella liberal-democrazia in fase terminale, coincide con la ricerca dei voti. La verità parla da sé, direbbe uno psicanalista, nelle motivazioni oscure, che sono poi le uniche reali. I politici mentono perché disprezzano i propri elettori. Tra la loro ricerca del consenso a ogni costo e la ricerca del bene comune o, quanto meno, della realizzazione di un suo qualche ritratto ideale o finanche ideologico c’è la stessa differenza che passa tra uno stupro e un rapporto d’amore consensuale. I politici, mentendo, confermano il loro incondizionato amore per il sistema liberal-democratico moderno. Non a caso e sistematicamente carpiscono con la brutalità ciò che non possono ottenere dalla libera e consapevole scelta dei loro “sudditi”. La menzogna moderna è fabbricata in serie e si rivolge alla massa. Così, se nulla è più raffinato della propaganda moderna, nulla è più grossolano del contenuto delle sue asserzioni, che rivelano un disprezzo assoluto e totale della verità». La massa – perché il Potere vuole “masse”, non popoli –che credono a tutto ciò che si dice loro. Purché si dica con sufficiente insistenza. Purché si lusinghino le loro passioni, i loro odi, le loro paure. Eppure, anche in politica, la menzogna è un segno di debolezza, non di forza, forse in democrazia ancor più che nei sistemi apertamente totalitari. La menzogna è un’arma. L’arma preferita dell’inferiore e del debole che, ingannando l’avversario, si vendica e ha la meglio su di lui. Ingannare significa anche umiliare e ciò spiega la menzogna spesso gratuita delle persone.  La menzogna è comunque sempre un segno di disprezzo.I politici mentono per disprezzo e attestano perciò la crisi profonda del sistema.. Sì, certo, si potrebbe obiettare, non tutti i politici mentono e, soprattutto, non sempre mentono; ma questo misto di verità e di menzogna è forse anche peggiore della menzogna aperta. Il tema non è nuovo, ma i potenti strumenti di comunicazione mediatica danno a queste domande antichissime un significato differente da quello del passato. Per secoli, la menzogna di massa si è confusa con la propaganda e, in modo particolare con l’indicare ai propri sudditi il nemico o il cattivo di turno. Il politico  mente anche ai “propri”, cittadini, elettori, sostenitori, in una proporzione che era sconosciuta ad altri tempi pure infelici. Lo sapeva perfettamente Adolf Hitler, che nel Mein Kampf sosteneva espressamente la necessità di mentire se devi mentire alle masse, deve trattarsi di una menzogna così abnorme da essere proprio per questo creduta. La menzogna è, difatti, la quintessenza di tutti i regimi, sia quelli vecchia maniera, come le dittature ideologiche del secolo scorso, sia quelli “soft”, caratteristici del sistema di disinformazione sistematica portato avanti dai poteri forti mediante l’illusione della democrazia elettorale. Qualcuno riderà di queste affermazioni, perché troverà difficile e masochistico ammettere, alla sua stessa persona, l’ aver contribuito all’elezione e consolidamento del potere costituito. La “presenza”, di una “opposizione” democratica, all’interno del sistema garantisce la legittimità dello stesso e tutti vivono e vivranno i festeggiamenti dell’Anno che verrà, per dirla, con le parole del defunto Lucio Dalla, in una famosa lettera all’amico trasferitosi in un’altra Galassia. Se la nostra libertà ci permettesse di decidere come comportarci, di conseguenza la nostra “autenticità” sarebbe un valore da sviluppare secondo il libero arbitrio e non attraverso un’accettazione incondizionata a comportamenti e principi che vengono propinati come giusti e incontestabili come ci conferma e ci rassicura Sparaballe.

Gigino Adriano Pellegrini 6 G el Tarik

giggino pell

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storicoUn lavoro di conoscenza e di studio che consentirà nei prossimi mesi di avviare le giuste sinergie operative ed istituzionali per rendere il centro storico di Amantea quanto meno più gradevole alla vista di turisti e visitatori.

È questo l’auspicio del delegato del sindaco al borgo antico Elena Arone che in questi primi mesi di attività si è dedicata principalmente alla conoscenza del nucleo abitativo che ha dato vita all’attuale città di Amantea.

«Per attuare una politica di rivalutazione del centro storico – spiega la Arone – ho pensato fosse giusto rapportarmi con le persone che ogni giorno lo vivono e lo amano come se fosse casa loro. Ho raccolto idee e suggerimenti e grazie al loro contributo riusciremo quanto prima ad avviare e consolidare delle azioni di abbellimento. Abbiamo iniziato con il riportare l’arte in quello che è il suo luogo d’origine naturale, agevolando l’opera di artisti e pittori che hanno rappresentato le proprie ispirazioni sui portoni delle case che si aprono lungo i vicoli e sulle vie che s’inerpicano fino al castello. Nella prossima primavera proseguiremo con il posizionamento di piante e fiori e con le bandiere che riporteranno gli stemmi delle antiche famiglie nobiliari del luogo. Allo stesso tempo verranno posizionate le insegne con la descrizione dei palazzi più antichi ed importanti. Amantea potrà così riappropriarsi della propria storia e della propria identità, dando modo alle nuove generazioni di conoscere una parte importante della propria memoria».

«Molti di questi progetti – prosegue la Arone – sono frutto dell’ingegno di persone che come me amano il centro storico e che credono fortemente nelle potenzialità di un sito che deve tornare a splendere di luce propria e non solo per i ricordi del bel tempo che fu. Da questo punto di vista un ringraziamento va alla Pro loco per le iniziative di sensibilizzazione programmate nei mesi scorsi che hanno consentito di ripulire parte della città vecchia e di organizzare delle degustazioni di prodotti tipici. I passi da compiere sono ancora tanti. Il mio augurio per l'anno che verrà è di riuscire a fare quanto più possibile per migliorare la percorribilità delle strade, il decoro urbano e la frequentazione delle case che devono tornare a nuova vita, per non parlare poi delle botteghe e delle gallerie d’arte».

«Per quanto riguarda la delega al decentramento – conclude la Arone – vorrei sottolineare l'ottima collaborazione che si è venuta ad instaurare con il consiglio di frazione. Il colloquio con i membri di quest’importante organo consultivo è pressoché continuo e questo confronto sarà foriero di novità e cambiamenti per Campora San Giovanni e per i camporesi».

Ufficio stampa comune di Amantea

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chiesa

Tutto è pronto per la decima edizione di “Racconti e desideri: storie di sogni e realtà”, il particolare evento culturale, organizzato dall’associazione “CP Produzioni”, che ogni anno rende merito alle eccellenze amanteane.

La manifestazione avrà luogo, come di consueto, sabato 27 dicembre alle ore 20, nell’incanto del complesso conventuale di San Bernardino da Siena. Davanti all’altare, seguendo i canoni del classico talk-show televisivo,

 verrà raccontata la vita di alcune persone originarie di Amantea che con il loro agire quotidiano hanno raggiunto traguardi professionali di altissimo livello in diversi campi cognitivi: dalla poesia alla medicina, dall’espressionismo artistico allo sport, dall’imprenditoria alle attività sociali e alla ricerca, senza mai dimenticare il legame con le tradizioni, gli usi ed i costumi della città in cui sono nati e cresciuti. In questa speciale occasione il palco diventa una macchina del tempo dove il bilancio di una vita viaggia in bilico tra ciò che è e ciò che poteva essere, tra ciò che è stato e ciò che sarà.

«Ancora una volta – spiega l’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli – ci ritroveremo nello scenario unico di San Bernardino per conoscere ed apprezzare il lavoro svolto da alcuni nostri concittadini che in questo particolare percorso formativo e lavorativo hanno mantenuto ben fermi nei propri cuori i valori dell’identità territoriale e dell’amore per la propria terra d’origine. Le loro storie, in fondo, sono anche le nostre che amiamo Amantea in maniera incondizionata».

«L’iniziativa – spiegano gli organizzatori – vuole rappresentare una fusione tra conoscenza, cultura e territorio. Racconti e desideri è stato istituzionalizzato dall’ente municipale tramite l’adozione della delibera numero 43 del 4 marzo 2010: un atto che testimonia l’elevato valore culturale del progetto. Ringraziamo l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Monica Sabatino, che ha supportato l’organizzazione dell’evento».

La scelta dei personaggi da premiare, sui quali si mantiene ancora il più stretto riserbo, è stata effettuata da un comitato scientifico nominato ad hoc, allo scopo di ottenere una selezione caratterizzata da un’ampia convergenza della società civile.

movimento 5 stelle amanteaMentre i vari assessori e consiglieri pensano a fare consuntivi di fine anno, al porto di Campora San Giovanni ogni giorno i pescatori si industriano per capire come sbarcare il lunario.

 

Dall’11 di novembre infatti la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina con l’ordinanza n. 48 ha disposto il divieto di ingresso e di uscita dal porto a qualunque tipologia di unità navale fino a nuova disposizione. Quindi il porto è chiuso, i pescatori non possono uscire , dunque non possono lavorare. E il Comune cosa fa? Come risolve questo disservizio dovuto alle incapacità amministrative di chi non è mai riuscito ad affrontare l’eterno problema dell’insabbiamento.

Eppure sono stati spesi molti soldi pubblici per costruire un bypass cui non è mai arrivata la corrente elettrica e che quindi non ha mai funzionato. Siamo stati sul posto con i pescatori, abbiamo constatato la situazione e non abbiamo visto nessuna ruspa, nessun mezzo al lavoro per risolvere il problemi.

Ma il sindaco o l’ assessore competente Cannata o il responsabile dell’ufficio manutentivo Pileggi cosa fanno? Come pensano di risolvere questo problema? Se ne stanno occupando o sono “in tutt’altre faccende affaccendati”? Dopo il sequestro nel mese di giugno la giunta nell’ambito del consiglio comunale del 4 luglio aveva mostrato grande sensibilità verso il problema dei pescatori. O almeno così sembrava fino al provvedimento di dissequestro pronunciato dal Tribunale del riesame il 18 luglio.

Aveva preannunciato un impegno per risolvere il problema del demanio nei cui confronti- è bene ricordarlo- esiste un debito del Comune di Amantea per un importo di tre milioni di euro.

Ma appena si sono spenti i riflettori tutto l’impegno è svanito insabbiandosi insieme al porto. Abbiamo recentemente raccolto informazioni presso la Direzione Regionale del demanio di Catanzaro e sappiamo per certo che nessuno dei nostri amministratori si è visto o sentito.

Nessun impegno sul fronte della concessione e degli indennizzi demaniali e nessun impegno sul fronte dell’insabbiamento e dell’inagibilità. Eppure le casse del comune si finanziano anche con le entrate derivanti dalla gestione del porto.

Dove finiscono questi soldi se non si fa la manutenzione necessaria per consentirne l’uso ai pescatori? Domande che poniamo con forza e decisione, domande poste da cittadini che a farsi prendere in giro non ci stanno più!

www.amantea5stelle.it

 

Video dell'incontro 

https://www.youtube.com/watch?v=_pBpqjKhepk

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Ignote oggi le “vere” ragioni della diversa destinazione del mutuo di 2,5 mln di euro previsto per il lungomare.

 

Ancora più ignote lo saranno in futuro, salvo che……..

Ma questo “che ……..” avviene solo nei sogni ed in certi miracoli che si verificano pochissime volte nella vita di un comune

Pur tuttavia è impossibile dimenticare che il lungomare è la sola struttura pubblica che serve quasi a tutti in modo sostanzialmente egualitario e soprattutto che serve per il turismo.

Ed è anche impossibile non notare lo stato di abbandono nel quale versa.

Di questo stato di abbandono vogliamo mostrarvene una piccola parte

Parliamo della segnaletica( per ora).

Le foto che vedete sono state scattate tutte sul lungomare oggi 23 dicembre 2014.

Si riferiscono alla segnaletica stradale che versa come altro nella città in uno stato di quasi totale abbandono e se non fossero una cosa seria farebbero anche sorridere

Ve le mostriamo per farvi riflettere e per dimostrarvi almeno due cose

La prima è che gli amanteani, per la gran parte, siamo così terribilmente disincantati , disillusi, privi di entusiasmo , sia individualmente che collettivamente, da non avere più speranza e voglia di lottare, di osare il cambiamento, diventando vergognosamente silenziosi e paurosamente muti.

Non ci scandalizziamo più, per taluni versi, non ci vergogniamo più per le cose negative che vediamo intorno, quasi che non ce ne importi, e così che diventano parte del nuovo negativo.

Una comunità paralizzata dalla paura di guardare, di sentire, di parlare, di giudicare , di reagire

Un intero paese che per salvarsi aspetta sempre qualcuno che lo aiuti, che gli porga la mano per tenerlo a galla e non restare affogato dalla fogna che lo circonda

La seconda per trovare una soluzione

Che fare , allora?

Mettere una cassette per le offerte davanti ad ogni chiesa invitando la gente a porvi una monetina per comprare i segnali nuovi e togliere questi vecchi ed arrugginiti?

Aspettare il Principe, il Duca, il Conte, il Marchese, il Governatore con il relativo esercito?

Aspettare il Ministero, il Prefetto, la Corte dei Conti, la Procura della repubblica?

Chi, per amore del cielo deve imporre agli amministratori di evitare i ponti e le strade da milioni di euro impegnando poche centinaia di euro per garantire almeno una segnaletica accettabile e che non sia così vergognosa?!

Dove è lo Stato? Dove è la correttezza amministrativa? Quando il popolo di Amantea ( se quello di Amantea è davvero popolo) alzerà la voce, si arrabbierà e pretenderà almeno la manutenzione della segnaletica, cacciando a pedate coloro che ci governano in questo modo?

Vi presentiamo una bellissima, fantasiosa ed incredibile istantanea di Amantea.

 

Amantea ha già luoghi e storie così importanti e straordinari da poter essere nota al mondo intero.

Potremmo ricordare che il suo territorio e le sue genti erano ricordate anche da Omero nella sua Odissea ( peccato che Ulisse non abbia scritto le sue memorie perché ne avrebbe lungamente parlato !) e che i suoi porti sono stati i più importanti per millenni sulla costa tirrenica.

Ma oggi, sembra, che Amantea possa essere ricordata per un lavoro, che è insieme una passione vitale , che Gigino Pellegrini, regista della RAI, noto , tra l’altro per aver curato per la RAI tutte le opere teatrali di William Shakespeare, prodotte dalla BBC e per l’edizione italiana di 20 prestigiose opere teatrali europee ed americane, che formano il corpus del programma televisivo Gran Teatro, vuole lasciare ai posteri.

Gigino oltre che tenere deste le coscienze degli amanteani con i suoi appunti, vuole sorprendere , come è , forse, sua abitudine od almeno suo desiderio.

Ed ha scelto un mezzo innovativo e nel contempo simpaticissimo. Forse unico.

Si è messo in strada con la sua macchina fotografica ad immortalare tutto un paese.

Si tratta di migliaia e migliaia di volti. Piccoli e grandi. Uomini e donne.

Persone colte in mezzo alla strada, nel loro agire quotidiano, senza infingimenti, così come si trovano, quasi “all’intrasatta” .

E la gente un po’ per rispetto di Gigino, del suo estro e della sua fantasia , un po’ perché sorpresa della iniziativa , un po’ perché non trova immediatamente una motivazione contraria, lo lascia fare. E poi come dimenticare che siamo nell’evo dell’immagine.

Ed il fantasioso regista scarica, giorno dopo giorno, le foto scattate sul suo pc , le classifica e le prepara per la loro divulgazione.

Un film quotidiano di una intera città.

O se volete una immagine contestuale e plurima di una città

Gigino immortala visi dolcemente o fintamente sorridenti, visi che tentano, e talvolta ci riescono, indifferenza , noia o preoccupazioni

Volti dietro i quali si celano le storie di ognuno, le gioie ed i dolori. Anzi il tempo nella sua infinita indeterminatezza.

Volti che permettono di ricordare persone e relative storie o quella parte conosciuta da pochi o da tutti. O se proprio volete anche famiglie, casati e loro storie

Gli attori della città nel palcoscenico del quotidiano.

Un intenso ed irreversibile caleidoscopio di immagini.

Un grande raccoglitore di foto dove in una unica pagina tutti hanno la medesima attenzione, il medesimo spazio, la medesima dignità. Tutti eguali e diversi nello stesso momento.

Ma forse possiamo leggere in questa scelta la ennesima , finale provocazione di Gigi El tarik.

È come se Gigino avesse da buon pescatore lanciato la sua cianciola alla intera società amanteana ed aspetti di vedere se si gonfia e quanto si gonfia per capire quanti pesci riesce a tirare sulla barca

Troppo intelligente l’amico per non sospettare una vera e propria provocazione culturale e sociale.

Intelligente e sincero come quando afferma il suo dolore per essere dovuto partire , lui come tanti altri animi ed intelligenze di questa città, mancando alla sua città , mancando allo sviluppo della sua amata città, ma soprattutto per aver lasciato che Amantea fosse ghermita da una “ accozzaglia di uomini che hanno voluto a tutti i costi gestire il potere”.

Un dolore che diventa insostenibile quando afferma che la “sua” Amantea è stata distrutta , degradata, deturpata da potenti che la hanno governata “con l’inciviltà, l’incuria e l’ignoranza ricorrendo o colludendo coi furfanti e mascalzoni popolani di turno che, campano come possono, tra truffe, furti e atti delinquenziali che hanno contribuito massicciamente al degrado sociale e morale di questo territorio…”.

Un dolore che diventa rabbia irrefrenabile quando contesta i silenzi omissivi della gran parte degli amanteani, proprio di quelli che lui oggi “immortala”!

Una gran parte di città colpita dalla terribile malattia del disincanto collettivo, patetica nella sua infinita ostinazione di sperare l’insperabile, di attendere una nuova nave che porti cibo e speranza.

Una città traccheggiante, compromessa e perdente, a dispetto di Gigino e della sua disperata battaglia di civiltà e di amore! “Ti porto in me, / come un amore / privo di anelli e di clamore, /pieno di sogni e di parole” . Scrive Gigino.

Un dolore che diventa invocazione quando evoca un “sovvertimento totale per riportare Amantea e i suoi abitanti a quella gentilezza, operosità e onestà che gli erano propri… Un paese, Amantea da plasmare e reinventare. Ma non sarà l’opera di un giorno o del singolo”

Potrà mai il nostro eroe ……..

 

Di seguito il sito dove poter visualizzare le foto 

http://www.beaumontsurmer.it/

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I Racconti

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