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Turismo in tutti i mesi ad Amantea. E’ l’impegno assunto dall’assessore al Turismo GB Morelli.

 

Ed ecco le iniziative fino al 6 gennaio.

«Un programma ricco e variegato – dice l’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli- capace di miscelare insieme cultura e intrattenimento che di fatto segue il calendario degli eventi estivi ed autunnali ed anticipa quello che prenderà forma nei prossimi mesi. Ad Amantea, ed è questo il risultato più importante di questa azione, possiamo finalmente parlare di un cartellone annuale che contribuirà ad accrescere il numero di turisti e visitatori anche nei cosiddetti periodi di bassa stagione».

Si è appena spenta l’eco della “ bellissima serata di musica organizzata dalla banda musicale “Mario Aloe” – spiega lo stesso Morelli – e dopo lo spettacolo di beneficenza che l’associazione Pentadance ha tenuto presso il Campus Francesco Tonnara è tempo di guardare avanti in un susseguirsi di progetti ed appuntamenti che non hanno soltanto il merito di allietare il soggiorno di residenti e turisti, ma di riproporre la città di Amantea come luogo di attrattiva e di interesse sia nel campo prettamente culturale, sia in quello ludico”.

E la memoria dell’assessore scende all’ex sindaco Franco Tonnara che ha fortemente voluto il Campus , una struttura che agevola le cose- dice Morelli –“ considerando che il teatro auditorium è in grado di accogliere spettacoli di assoluto interesse del panorama regionale e nazionale.

Il 25 dicembre, la sera di Natale, proprio presso il Campus, l’associazione “Regala un sorriso” ha organizzato una serata musicale con Gianni Angelisi.

Duplice appuntamento per il 26 dicembre: a partire dalle ore 15 presso il parco pubblico del quartiere Marinella a Coreca si terrà il presepe vivente dei bambini con la degustazione gratuita di pane caldo appena sfornato, mentre alle ore 21 è previsto il concerto di fine anno della banda musicale “Francesco Curcio”.

Sabato 27 dicembre, con inizio alle ore 20, il suggestivo complesso conventuale di San Bernardino da Siena accoglierà la decima edizione di “Racconti e desideri: storie di sogni e realtà”, la particolare manifestazione ideata dall’associazione CP Produzioni per conferire il giusto tributo alle eccellenze di Amantea che si sono contraddistinte nell’arco dell’anno.

Domenica 28 dicembre, a partire dalle ore 16, la centralissima via Margherita sarà riempita dai colori e dai rumori della Notte Bianca dedicata al Natale e allo shopping. In serata, alle ore 19.30 presso il Campus, appuntamento con la beneficenza e con il Rotary Club. Nella notte del 31 dicembre il passaggio tra il vecchio ed il nuovo anno sarà festeggiato in piazza Unità d’Italia, con il live organizzato dall’art place “La Pecora Nera”.

Confermando un appuntamento entrato di diritto nel calendario degli amanteani e non solo, l’Orchestra di Fiati Mediterranea saluterà l’inizio del nuovo anno con lo speciale concerto che si svolgerà l’1 gennaio alle ore 19.30 presso il Campus Francesco Tonnara”.

Infine, conclude l’amministratore: ”Dalla musica al teatro con la rappresentazione della commedia “Ditegli sempre di si” organizzata dall’associazione “Il volo delle comete” prevista sempre al Campus per il prossimo 4 gennaio. Gran chiusura il 6 gennaio con il presepe vivente organizzato dallo Pro loco che riempierà il centro storico”.

grottaAmantea dopo la presentazione a Milano del 7 dicembre, altro appuntamento di prestigio con il CP Cal.

 

Il particolare calendario realizzato con gli abiti degli stilisti che hanno partecipato alla decima edizione della Grotta dei desideri nello scorso mese di agosto sarà presentato alla stampa ed al pubblico anche all’ex hotel Executive di Rende (Cs) ora Ariha Hotel, lunedì 29 dicembre alle ore 10.

Il particolare calendario fotografico, dedicato al binomio “wine&fashion”, vuole celebrare due eccellenze del made in Italy: il buon vino prodotto dall’Azienda iGreco di Cariati (Cs) e l’alta moda rappresentata dalle creazioni degli stilisti Marco Maisto, Annalisa Di Lazzaro, Marco Sfregola, Maria Chiara Saraceno, Anna Calviello, Claudia Ferrise (Sposa Lucy).

Gli scatti che raccontano il 2015 e che sono stati interpretati dalla showgirl Claudia Borroni, sotto la sapiente guida dei fotografi Pasquale Catanzaro e Franz Mazza, sono tra l’altro ambientati in tre location d’eccezione del panorama imprenditoriale regionale: oltre alla stessa Azienda iGreco, l’Art Place La Pecora Nera ed il Grand Hotel La Tonnara di Amantea (Cs).

All’incontro, oltre al direttore artistico Ernesto Pastore e a quello amministrativo Giuseppe Catalano, parteciperà Filomena Greco in rappresentanza dell’azienda iGreco, il vice sindaco di Amantea (Cs) Giovanni Battista Morelli, il referente di Banca Mediolanum Fabio Redavide. I lavori saranno moderati dalla giornalista Maria Francesca Calvano che da alcuni anni segue l’ufficio stampa della manifestazione.

«Il CP Cal – spiega Ernesto Pastore – è strettamente collegato alla Grotta dei desideri, particolarissimo fashion contest organizzato dall’associazione CP Produzioni che consente a stilisti provenienti da tutta Italia di presentare le proprie collezioni e di concorrere per vincere due borse di studio utili a completare la propria formazione o contribuire alle spese di avviamento di un atelier. Al concorso possono partecipare giovani designer ancora impegnati nello studio e stilisti che abbiano aperto un’attività da meno di cinque anni. Gli stilisti vincitori che partecipano alla Grotta dei desideri acquisiscono anche il diritto di realizzare uno shooting fotografico professionale e un calendario con i propri abiti».

«Per il secondo anno consecutivo – commenta Filomena Greco – sponsorizziamo la manifestazione giacché essa rientra a pieno titolo in quelle iniziative di spessore, in grado di valorizzare e rappresentare il territorio e le sue risorse nella sua complessità, che vanno assolutamente sostenute e promosse. Chi produce agroalimentare come la nostra Azienda con olio e vino, diventa   “ambasciatore” della nostra terra, ed è doveroso restituire proprio alla terra, intesa anche come fattore culturale e sociale, l’amore e la serenità che ci dona. Per questo siamo davvero orgogliosi di avere in qualche modo ispirato il tema di questo calendario: una sintesi perfetta che declina la bellezza, la grazia e l’eleganza calabrese con l’impegno e la diligenza della nostra gente».

Intanto si lavora già all’edizione 2015 che prevede una borsa di studio al primo classificato di 1.300 euro e al secondo di 700; i primi tre stilisti, inoltre, svolgeranno gratuitamente lo shooting con modelle e fotografi professionisti. È stato già pubblicato il bando che dà accesso alla selezione. Il concorso è indirizzato a giovani stilisti diplomati, agli studenti degli istituti superiori pubblici e privati, alle accademie di design, moda e modellistica, alle università e alle scuole professionali. Possono partecipare altresì gli stilisti che abbiano già aperto un proprio atelier da meno di cinque anni. L’iniziativa, nata dall’idea di celebrare e approfondire la relazione tra la moda, l’arte e la cultura, intende valorizzare e promuovere i giovani talenti emergenti del mondo della moda e dar loro una possibilità di confronto, formazione, crescita professionale e visibilità. Per scaricare il bando, disponibile anche in lingua inglese, basta collegarsi al blog ufficiale dell’evento http://lagrottadeidesideri.worpress.com o consultare la pagina Facebook https://www.facebook.com/lagrottadeidesideri.

 

Ufficio Stampa

La Grotta dei Desideri

Maria Francesca Calvano

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Pubblicato in Cosenza

sindaco sabatinoIl sindaco Monica Sabatino si rivolge alla città con il cuore in mano in quella che appare una miscela di verità anche non liete e di speranze anche non positive.

 

Ecco la sua lettera:

“Cari amici, quello che sta per giungere alla sua naturale conclusione è stato davvero un anno particolare. Se dovessi descriverlo lo indicherei come l’anno delle decisioni importanti: ho cercato di costruire un gruppo coeso e unito che potesse favorire il ricambio generazionale ed una guida accorta e concreta della città ed il vostro abbraccio è stato più che caloroso; da sindaco ho sentito il peso delle responsabilità e delle decisioni che fanno la differenza nel governare con senso del dovere; ho avvertito anche il dolore della paura, mimetizzato in una piccola busta abbandonata sulla macchina di mia madre e quasi allo stesso tempo ho sentito dentro di me la forza del coraggio che deriva dal calore della mia famiglia e della gente che con un sorriso ed una stretta di mano ti comunica affetto e vicinanza.

E per la prima volta, con una gioia paragonabile a quella che da bambina avvertivo quando scartavo i regali, mi trovo di fronte a voi per augurarvi un Natale di pace, di gioia e di serenità. Il periodo che ci lasciamo alle spalle non è stato certo dei migliori. Le problematiche sociali che la comunità si trova ad affrontare lasciano molte volte spiazzati. Eppure in questi momenti così difficili ricordo con ingenuo candore i racconti di coloro che negli anni della guerra o durante il periodo dell’emigrazione sorridevano per il semplice piacere di ritrovarsi insieme, di condividere la propria quotidianità, senza chiedere null’altro. La nostra è una generazione fortunata, lontana anni luce da quella dei nostri nonni, eppure la gioia della condivisione sembra essere soltanto un lontano ricordo”.

Poi il sindaco formula gli auguri e dice “ Vorrei che sotto l’albero di Natale degli amanteani ci fosse il regalo della speranza: ognuno di noi ha bisogno di poter credere in un futuro diverso per se e per i propri figli; ognuno di noi ha bisogno di pensare alle positività che rendono la nostra vita unica e speciale. Stringiamoci per quelli che siamo e non per ciò che cerchiamo di apparire, ricordiamoci del senso di accoglienza che esisteva un tempo e costruiamo il nostro domani su ciò che siamo in grado di essere e di fare.

Un augurio particolare alle mamme che amano senza chiedere nulla in cambio; ai giovani che chiedono soltanto di diventare grandi; agli anziani che sono pronti a consolare e a sorridere e a non abbattersi di fronte a nulla; ai papà che in un abbraccio comunicano tutto l’amore di cui sono capaci. Buon Natale a chi non ha motivi per sorridere, ma sa bene che dopo la notte più buia il sole sorge più caldo che mai; buon Natale a chi cerca un lavoro a chi già lavora. Buon Natale a chi desidera formare una nuova famiglia e a chi la difende con tutte le proprie forze. E buon Natale anche a chi guarda Amantea da lontano, ma con il cuore vicino. Buon Natale a chi questa città la ama in maniera incondizionata, senza se e senza ma, ed è pronto ad attuare ogni sforzo possibile per renderla ancora più speciale. A voi chiedo di aiutarmi, nella speranza che il vostro sogno più bello sia ancora quello da vivere. Monica Sabatino

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C’è una storia amanteana riportata costantemente nei secoli , anzi ripetuta nei secoli

C’è poi un’altra storia poco od affatto conosciuta e3 che deve essere depositata nelle teste e nei cuori degli amanteani

È questo l’obiettivo di un gruppo di amici che si muovono ne “Lo Scaffale” e che sono cercatori di notizie dalle quali trarre emozioni e palpiti.

Stasera un nuovo pezzo di storia sarà mostrato per la prima volta agli amanteani

“Il Lions club di Amantea ha organizzato una serata di approfondimento culturale dal titolo “AMANTEA SARACENA, SECOLI IX E X”, che si terrà venerdì 19 dicembre 2014, ore 17,00, presso il Mediterraneo Palace Hotel di Amantea.

Interverrà per i saluti Michele Scialis, presidente Lions Amantea, Giuseppe Sconzatesta, del Cenacolo “Lo Scaffale”, che tratterà “La scoperta della miniatura del “Synopsis historiarum”, e Sergio Ruggiero, anch’egli del Cenacolo “Lo Scaffale” , il quale concluderà la serata con il corpo della relazione.

L’incontro, che sarà moderato da Emilio Ruggiero, vice presidente Lions, prevede la presenza dell’attrice Paola Scialis che si cimenterà nell’interpretazione di alcuni brani tratti da “Le Mille e una notte”, e di un brano della cantica “Gli amanteoti” scritta dal poeta amanteano ottocentesco Pasquale Furgiuele.

La serata, che si prospetta molto interessante, intende offrire un approfondimento sull’argomento riguardante la dominazione araba della fine del primo millennio, fornendo un’ordinata esposizione della letteratura storiografica corrente nelle disponibilità del cenacolo “Lo Scaffale” di Amantea, e presentando elaborazioni utili alla comprensione della realtà dell’epoca.

Oltre agli aspetti bellici e politici riguardanti l’Emirato saraceno di Al-Mantiah, la sua nascita, la sua evoluzione e il suo tramonto, la relazione non mancherà di trattare questioni riguardanti l’eredità tecnologica e culturale che la dominazione saracena ha lasciato alla nostra città e all’occidente in generale, ad esempio nel campo della navigazione, dell’astronomia, nella geografia, ma anche nell’agricoltura, nel commercio e nella pesca, e di riflesso nel linguaggio corrente.

La scoperta della ormai famosa miniatura del Synopsis Historiarum” “scovata” dall’internauta Giuseppe Sconzatesta, e poi diffusa dal cenacolo “Lo Scaffale” (l’assedio bizantino di Niceforo Foca ad Amantea nell’anno 886 d.C.), ha stimolato un notevole interesse sulla storia altomedievale della nostra città, periodo oscuro ed in gran parte inesplorato.

Siamo però certi che gli appassionati de’ “Lo Scaffale” non mancheranno di riservarci sorprese che consegneranno ulteriori tasselli alla generale conoscenza di studiosi e appassionati.

E d’altra parte è notevole l’attività di divulgazione culturale che i Lions di Amantea intendono promuovere, soprattutto attraverso partenariati che, come in questo caso, si profilano prodighi di ottimi frutti.

A Cura de Lo Scaffale

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Troppi furti nel negozi. Ed i commercianti stanno pensando a come tutelarsi. L’idea è quella di costituirsi in associazione antitaccheggio. Una associazione chiusa con la quale ognuno di loro si impegna a riferire con immediatezza i sospetti su possibili taccheggiatrici che entrano nei negozi, rubano beni di valore, magari facendo finta di provare la merce, mentre in realtà poi non comprano niente e vanno via con la refurtiva .

Molti di loro hanno, infatti, le telecamere interne e possono rivedere i filmati che imprigionano volti e comportamenti grazie ai quali potrebbe essere possibile accertare eventuali taccheggiatori e/o taccheggiatrici da cui tutelarsi.

Non basta, infatti, soltanto denunciare i furti ma sembra opportuno e forse indispensabile aiutare, in tutti i modi, le forze dell’ordine nella azione di ricerca

Quasi sempre si tratta di donne di giovane età e di bell’aspetto che vengono da lontano

È il caso di Amantea per i cui furti sono sospettate due donne sui trent’anni una con capelli lisci e l’altra con capelli ricci che indossano ognuna un giubbino, l’indumento classico per nascondere la refurtiva senza farsi notare

Diversi i negozi presi di mira, da quelli di calzature e borsetterie a quelli di abbigliamento per bambini , quelli di orologeria , bigiotteria, articoli da regalo, occhiali e vari

Ed allora l’idea che avrà immediata attuazione

Ogni commerciante facente parte della rete resta impegnato a riferire agli altri aderenti il sospetto di eventuali taccheggi subiti e quando possibile ed opportuno le immagini delle persone sospettate

Questo allarme permetterà a tutti gli aderenti all’associazione antitaccheggio di allarmarsi quando viene loro segnalata la presenza di possibili taccheggiatrici

Non solo ma il trasferimento delle immagini delle telecamere da farsi ovviamente solo quando da esse risulta evidente il furto permetterà ai commercianti di allertare le forze dell’ordine perché accedano con immediatezza ed in borghese nei loro esercizi pronti ad effettuare i controlli alla uscita dai negozi

Ovviamente della avvenuta attivazione dell’associazione antitaccheggio sarà data comunicazione sia all’arma dei carabinieri, sia al corpo della Polizia Urbana che vanta un notevole numero di personale femminile adatto alle esposte necessità

Intanto rendiamo pubblico tale volontà perché si sappia con immediatezza che la rete dei commercianti amanteani è pronta ad una lotta serrata contro le taccheggiatrici, che è bene muovano verso altri lidi!

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locandinaSabato 20 dicembre alle ore 18.00 presso il Teatro del Campus “Francesco Tonnara” sito in Via Vulcano ad Amantea, si terrà la 31esima edizione del Concerto di Fine Anno da parte del Concerto Bandistico “Mario Aloe” città di Amantea diretto dal Maestro Roberto Francescano.

Ospite d’onore della serata sarà il Colonnello Vincenzo Borgia, già Maestro Direttore della Banda dell’Arma dei Carabinieri, al quale l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Monica Sabatino, riconoscerà (prima dell’inizio del concerto) la cittadinanza onoraria. Il Maestro Borgia, ha iniziato da giovanissimo gli studi musicali, diplomandosi in tromba con il maestro Reginaldo Caffarelli, in strumentazione per banda con Salvatore Rubino ed in composizione con Dino Milella, Alfredo De Ninno e Armando Renzi. E’ stato insignito altresì, di numerosi riconoscimenti artistici tra cui il “Diploma di Medaglia d'Oro ai benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte” e, recentemente, l'Onorificenza di Commendatore, conferitagli dal Presidente della Repubblica Italiana, e la “Croce d'Argento al merito dell'Esercito”. Sotto la sua direzione la Banda dell'Arma dei Carabinieri ha toccato le maggiori città di tutto il mondo. Il programma del concerto di sabato 20 dicembre, redatto attentamente dal Maestro Roberto Francescano prevede in apertura il classico Canto Natalizio (Astro del cielo, titolo italiano di Stille Nacht), Ammerland (brano di Jacob De Haan, compositore contemporaneo olandese), La Traviata atto I (opera di Giuseppe Verdi), Ricordo (valzer lento del Maestro Mario Aloe, premiato con medaglia d'Oro al concerto nazionale di Palermo nel 1929), Dicitencello vuje (canzone napoletana scritta nel 1930 da Rodolfo Falvo ed Enzo Fusco). La seconda parte invece si apre con la marcia sinfonica Dorotea (composta dal Maestro Vincenzo Borgia, un genere musicale sviluppatosi in particolare nell'Italia centro-meridionale), La Donna è mobile (l'aria che il Duca di Mantova (tenore) intona nel terzo ed ultimo atto del Rigoletto di Giuseppe Verdi), Cavalleria Rusticana - Intermezzo (dall’opera di Pietro Mascagni), 'O surdato 'nnammurato (canzone napoletana, scritta dal poeta santegidiano Aniello Califano), Quadro per un giglio (brano composto dal Maestro Bernardino Picone), Nessun Dorma (celebre romanza per tenore della Turandot di Giacomo Puccini). Si conclude con la marcia Radetzky (con la quale la banda ogni anno saluta tradizionalmente i suoi concerti) e con il Canto degli Italiani (Mameli – Novaro). Il concerto vedrà la partecipazione del tenore Alessandro D’Acrissa e del Soprano Rosaria Buscemi. Presenta Luigi Granditetti. Ingresso Libero

centro storicoTanta passione, pochi denari ma soprattutto la voglia di condividere un percorso artistico e di fede che si rinnova di anno in anno nel segno della tradizione.

A pochi giorni dal Natale si sono oramai conclusi i lavori di realizzazione dei presepi nelle chiese della città. Si tratta di autentiche opere d’arte che vanno contemplati con calma e ammirati nei piccoli particolari. Ognuno di essi del resto è portatore di un messaggio di pace universale.

Sono tanti i luoghi di culto nepetini che hanno aperto le proprie porte per consentire ai maestri della cartapesta, del legno e della scultura di rappresentare la propria idea della Sacra Famiglia: la parrocchia di San Biagio (chiesa Madre), il complesso conventuale di San Bernardino da Siena, la parrocchia di Santa Maria La Pinta (Cappuccini), quella di San Pietro Apostolo (Campora San Giovanni), la chiesa di San Giuseppe, quella del Carmine e quella dedicata a Sant’Elia Profeta (Collegio) a pochi passi dai ruderi del castello. L’arte presepiale amanteana annovera, inoltra, tanti giovani artigiani che, tra mille sacrifici, portano avanti questa millenaria tradizione per regalare a grandi e bambini un sorriso di pace.

Il proliferare di queste iniziative, unite alla storicità del presepe realizzato dal maestro Giuseppe Curcio, consente di vivere Amantea sotto una veste diversa, che potrebbe essere sintetizzata con l’espressione “turismo dell’anima”. Percorrere le strade della città per raggiungere le varie chiese significa non soltanto compiere un viaggio nella memoria, ma anche apprezzare quei particolari del paesaggio che la vita quotidiana, a volte troppo veloce, nasconde agli occhi dei meno attenti. I comignoli fumanti per i focolari accesi e gli odori delle pietanze che si spandono per le vie rappresentano alcuni dei valori aggiunti che turisti e visitatori possono apprezzare in questo girovagare all’insegna dell’arte. Per non parlare poi degli aspetti architettonici e monumentali che ricordano anche ai meno esperti le dominazioni e le frequentazioni che hanno interessato Amantea nel corso del suo passato.

Alle fasi di preparazione – ed è probabilmente questo l’aspetto più rilevante – hanno partecipato adulti e bambini, ma anche giovani e donne che sacrificano parte del proprio tempo per imparare dai maestri le diverse tecniche, consentendo il mantenimento di una tradizione che negli ultimi anni ha registrato un numero sempre più alto di appassionati. Ad Amantea l’arte del presepe è più viva che mai ed è con questa ricchezza che la comunità si appresta a vivere questo momento di serenità e di festa.

Ufficio stampa comune di Amantea

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La consigliera di minoranza Concetta Veltri porta un durissimo attacco alla Giunta Sabatino.

Ecco il recente comunicato stampa

“Dopo neanche un anno di governo Sabatino, ci ritroviamo a constatare quanto l’inefficienza, l’incompetenza e la superficialità siano diventati metodo ufficiale di gestione della cosa pubblica.

Ho sorriso amaramente, quando le delibere comunali di Amantea venivano copiate di sana pianta da quelle dei comuni montani alla ricerca di personale stagionale per spalare la neve.

Ho pazientato, quando le delibere (sia quelle corrette sia quelle copiate male) venivano pubblicate sul sito comunale in maniera alternata e in ordine sparso.

Ho ascoltato con insofferenza, quando tutte queste superficialità venivano liquidate come normali “refusi”.

Sono rimasta amaramente sorpresa quando, al posto di una seria spending review, ho visto richiedere circa dieci milioni di credito alla Cassa Depositi e Prestiti (da restituire in trent’anni a costi esorbitanti) e quando ho visto ridestinare due milioni e mezzo di euro da un lungomare verso due ponti e altre opere incerte, per alcune delle quali si dovrà ricominciare daccapo con gli studi di fattibilità.

Mi sono sentita offesa, anche come imprenditrice, quando – caso forse più unico che raro in tempi di crisi economica – ho visto sindaco e assessori aumentarsi le indennità di carica.

E poi ancora: la questione in sospeso dei vigili urbani precari, le palesi menzogne sul verbale dei vigili del fuoco relativo all’Istituto comprensivo “Longo” di Campora S. Giovanni, un concorso per funzionario del servizio economico finanziario del comune che procede molto a rilento, per non parlare di un ufficio di staff in cui rientra il padre del sindaco, neopensionato, già vice-segretario e responsabile del settore finanziario del comune.

Per non parlare delle centinaia di cittadini e cittadine che aspettano di conoscere le risposte alle interrogazioni che ho presentato, per esempio, sul servizio dei contatori dell’acqua, sugli scavi di Temesa, sul pozzo Formicica e sull’apertura della scuola materna di Campora S. Giovanni.

Questa è solo una parte di ciò a cui ho assistito finora dai banchi dell’opposizione.

Ora, in una sorta di infernale girone dantesco, siamo ritornati a parlare, ancora una volta, di refusi, di ritardi e di superficialità. La questione oramai nota è quella della Tasi.

Con la delibera n. 28 del 9 settembre, l’amministrazione esclude di fatto dal pagamento della tassa tutto ciò che non è abitazione. In un secondo momento arriva la rettifica, in cui si corregge il tiro includendo nel pagamento della tassa tutto ciò che rientra nella categoria di “altri fabbricati” ovvero capannoni industriali, magazzini, depositi, ecc.

Il ministero dell’economia e delle finanze, però, ritiene valida solo la delibera originaria e non tiene in considerazione la successiva rettifica, sulla quale magari si erano basati alcuni contribuenti che hanno già pagato. Di conseguenza, considerevole sarebbe il mancato introito per le casse comunali e, per garantire la corretta funzionalità della macchina amministrazione, queste cifre dovranno essere recuperate in altro modo.

Queste sono distrazioni decisive che compromettono il futuro della città: l’incertezza che travolge contribuenti, imprenditori e addetti ai lavori è solo la punta di un iceberg che sfocia in ulteriori modifiche al bilancio e all’impossibilità di programmare seriamente gli interventi per garantire servizi alla cittadinanza.

In queste condizioni non è più cosi peregrina l’ipotesi – da più parti paventata – di un default economico/finanziario dell’ente, con successivo commissariamento.

Ora – a prescindere dalla solidarietà che ho avuto modo di esprimere loro in occasione dei recenti atti intimidatori – io credo che questa amministrazione, e il nostro giovane sindaco in particolare, debbano ancora comprendere che cosa vogliano fare da grandi.

Certo, la migliore pubblicità per chi volesse dare il proprio contributo al governo della città sarebbe quella di vederli amministrare con questa incompetenza e con questa superficialità. Quotidianamente incontro persone, sempre diverse, che, riportando alcune delle argomentazioni sopra descritte, si dichiarano apertamente ex-elettori ed elettrici di questa maggioranza. Sfido qualsiasi componente di questa maggioranza a dimostrare il contrario.

Invito il sindaco a prendere atto di una situazione più tragica che comica, che peggiora col passare del tempo, e a valutare seriamente l’ipotesi di fare un passo indietro. Invito inoltre i componenti della maggioranza a riflettere sul fatto che, probabilmente, non è questo il tipo di governo che avevano immaginato. Chiedo loro di prendere atto di una situazione di cui i loro stessi ex-elettori hanno già preso coscienza.

Dall’altro lato, non posso che ringraziare tutti gli operatori economici che incontro giornalmente e che vanno avanti nonostante le mille difficoltà e l’inutile burocrazia generata da questa amministrazione, i cittadini onesti di Campora e Amantea che mi spingono a vigilare in consiglio e poi, soprattutto, i ragazzi e le ragazze di questo territorio che offrono incessantemente competenze, entusiasmo ed energia vitale.

A tutti loro va il mio invito a creare rete, a monitorare il contesto in cui viviamo per migliorarlo e a tenersi pronti per costruire, insieme, tempi decisamente migliori. Concetta Veltri

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Monica SabatinoL’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino ha incontrato, presso la sala consiliare del comune di Amantea, i referenti degli organi d’informazione.

La riunione, fortemente voluta dal primo cittadino, ha rappresentato un momento di confronto tra l’amministrazione comunale ed i giornalisti delle diverse testate, allo scopo di proseguire, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni, il lavoro di divulgazione svolto fino a questo momento.

«Rispetto al recente passato – ha rimarcato il primo cittadino – abbiamo notevolmente ampliato la capacità di penetrazione mediatica dell’ente municipale. Negli ultimi tre mesi, dal momento in cui l’ente si è dotato di un ufficio stampa, sono stati inviati più di cento comunicati; sono stati realizzati alcuni docufilm di particolare rilevanza, come il consiglio comunale straordinario sulla legalità, la Fiera di Ottobre, la Giornata contro la violenza sulle donne e il Mercatino di Natale di Campora San Giovanni che hanno consentito di mostrare un’immagine dinamica e positiva della città sui nuovi media e sui social network. Ogni singola attività è stata programmata e pianificata con il duplice obiettivo d’informare in maniera costante l’intera collettività e di aumentare il livello di partecipazione della stessa alla vita politica e amministrativa della città. Il varo del nuovo sito (consultabile all’indirizzo www.comuneamantea.gov.it) rappresenta un importante passo in avanti non solo nella direzione della trasparenza, ma anche verso quella forma di digitalizzazione dei servizi che vede la città certamente in ritardo rispetto ad altri comuni. La piattaforma informatica sarà migliorata e potenziata nei prossimi mesi, arricchendosi dei contributi da parte degli utenti che hanno già iniziato a inviare consigli e segnalazioni. Partiamo da questi aspetti positivi ben coscienti che molto altro deve essere fatto e che i problemi di Amantea, Campora San Giovanni e delle altre aree rurali e periferiche vanno affrontati e risolti, ascoltando la gente e percependone i problemi e le aspettative. Da questo punto di vista la funzione di stimolo da parte della stampa è di fondamentale importanza, ecco perché incontri di questo genere, che nei prossimi mesi verranno certamente replicati, rappresentano una componente fondamentale nel percorso di crescita di ogni amministrazione che vede nel bene della collettività il fine supremo della propria azione. Sulla base di questo presupposto voglio evidenziare l’avvio del servizio di raccolta differenziata: un traguardo raggiunto tra mille difficoltà, ma anche una speranza per avere una città migliore, più pulita. L’eliminazione dei cassonetti rappresenta un cambio di abitudini e insieme di mentalità che consentirà anche l’innalzamento del senso civico di ognuno di noi. Amantea, così come ha fatto Campora San Giovanni, è pronta a cogliere una sfida che consentirà di vivere in una società più attenta e coinvolta nelle problematiche legate alla salvaguardia ambientale. Non meno importanti i lavori attualmente in corso di realizzazione nel quartiere Catocastro che consentiranno dopo anni, se non decenni, di rendere visitabile e fruibile l’antica chiesa di San Francesco d’Assisi. Un primo passo di fondamentale importanza per fare in modo che Amantea e gli amanteani possano riappropriarsi di una delle pagine più belle e interessanti, ma nel contempo poco conosciute, della propria storia».

«Le questioni che abbiamo dovuto affrontare nel corso del 2014 – prosegue la Sabatino – non sono state certo di poco conto. Subito dopo l’insediamento, a ridosso della stagione estiva, ci siamo preoccupati di strutturare un programma capace di rilanciare l’immagine turistica e soprattutto di favorire l’operato delle attività commerciali. I risultati da questo punto di vista, nella consapevolezza che tutto può essere migliorato, sono incoraggianti: gli esercenti confermano nel periodo estivo una lieve ripresa rispetto all’anno precedente. Un risultato che in tempi di crisi vale doppio. Allo scopo di creare continuità tra estate e inverno abbiamo realizzato un calendario che proseguisse anche nei mesi più freddi, nella certezza che da ciò potrebbero derivare risposte importanti sul fronte occupazionale: se aumenta la fruizione del prodotto Amantea, commercianti ed imprenditori saranno portati nel breve tempo ad assumere nuovo personale. E crediamo che anche su questo particolare aspetto le buone notizie non tarderanno a venire. L’interesse crescente che la città ha iniziato a riacquisire dopo anni di oblio consente di intravedere l’uscita dal tunnel. Merito che va condiviso con le forze sane della città che quotidianamente contribuiscono alla crescita culturale e sociale dell’intero comprensorio. La partecipazione popolare agli eventi di maggior successo conferma questo rinnovato interesse che porterà contributi notevoli dal punto di vista prettamente economico. Abbiamo restituito al Campus Francesco Tonnara le funzioni aggregative e culturali che merita di svolgere a pieno titolo. La struttura comincia ora a farsi apprezzare da organizzatori e promoter ed una volta a regime diventerà centro propulsivo per il turismo congressuale, aprendo per la città un altro filone di sviluppo fino ad ora poco sfruttato. Abbiamo affrontato, e continuiamo ad affrontare, le questioni ereditate dal passato. Mi riferisco alla vicenda del porto turistico, della Scogliera di Coreca e della permanenza degli esuli africani ospitati all’ex hotel Ninfa Marina. Su questo ultimo aspetto il confronto con le forze dell’ordine è pressoché continuo, così come con la Prefettura di Cosenza, pur non avendo, ed è bene sottolinearlo, nessuna competenza in materia. Sulla Scogliera di Coreca abbiamo dato senso e significato al concetto di democrazia partecipata. Nelle prossime ore verrà aperto un tavolo tecnico tra ambientalisti ed esperti. Ognuno porterà le proprie opinioni e le proprie idee, cercando di individuare una soluzione che sia la più possibile condivisa. L’obiettivo fortunatamente è comune: restituire a Coreca il fascino di un tempo. Ascolteremo tutti e prenderemo le decisioni più appropriate. Nessuno si sottrarrà alle proprie responsabilità. Più articolato il discorso sul porto che merita certamente maggiore attenzione e che deve essere integrato con il territorio per contribuirne al rilancio. Da questo punto di vista lavoriamo da tempo ad un progetto di ampio respiro che ci auguriamo di realizzare con l’inizio del nuovo anno. Abbiamo portato a termine la redazione del Piano strutturale associato e ben presto inizieranno i lavori per l’implementazione della banda larga».

«In questi mesi – conclude il sindaco – abbiamo dimostrato di avere le spalle grandi e robuste per sostenere critiche troppo spesso gratuite, fatte senza cognizione di causa o per colpire la giunta dal punto di vista politico, “rea” di troppa gioventù e di poca esperienza. Ritengo invece che abbiamo dimostrato il contrario: alla lungimiranza di chi ha già vissuto percorsi amministrativi rilevanti abbiamo abbinato la freschezza ed il dinamismo delle nuove generazioni. Ogni giorno impariamo e proponiamo, colloquiando e incontrando i cittadini, nella consapevolezza che se meriteremo la loro fiducia avremo reso Amantea migliore di come l’abbiamo trovata».

Ufficio stampa comune di Amantea

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Mancavano sette giorni al suo 104° compleanno . Saverio Gagliardi era nato ad Amantea il 20 dicembre 1910. Viveva nella longeva frazione di Campora San Giovanni, dove l’aria è salubre ed i cibi puri e biologici, e dove aveva fatto da sempre il contadino e la persona perbene.

 

Una grande famiglia resa felice dalla sua presenza, quella de“ il nonno grande”, come lo chiamavano i tanti nipoti.

Un uomo eccezionale, semplice, onesto, retto, che diceva pane al pane e chiamava le cose con il loro vero nome, senza infingimenti, senza edulcorazioni.

Un uomo anche molto forte, per quanto sempre sereno.

E soprattutto un nonno e padre molto amato.

E’ steso lì nella bara ma sembra dormire. Ed è comunque presente in tutti i parenti che sono intorno a lui e che ne parlano con dolcezza, come se si fosse soltanto allontanato.

E forse è così. Forse è ancora lì nelle stanze nelle quali ha vissuto gli ultimi decenni, prima con la anziana moglie e poi da solo.

Quella moglie alla quale ha inviato il suo ultimo pensiero, dicendole dopo un ultimo sospiro “ Aspettami , sto arrivando”. Una morte dolce, un grande lungo sonno mentre tutti i suoi cari gli erano attorno

E Saverio , il nonno, di tutta Campora è morto felice. Aveva realizzato il suo più grande desiderio.

Il giorno prima di salire in cielo, dopo averla attesa per decenni, gli avevano detto che la cappella cimiteriale era stata finita.

Era come se non potesse andare via prima.

Era come se in quella cappella invocata, e solo lì, lui potesse ricongiungersi alla sua amata moglie.

Una persona eccezionale, un calabrese doc, un camporese doc.

Nella bara tutto quello che voleva: le sue carte da gioco, il suo cappello, il suo organetto.

Si, Saverio Gagliardi suonava l’ organetto , ma , soprattutto, amava la musica; anche nel momenti gravi della vita sdrammatizzava suonando e ritmando le musiche calabresi e contadine. Gli bastava una forchetta ed un bicchiere ed al ritmo allegro della musica popolare trascinava i suoi commensali.

Lucido fino all’ultimo istante di vita, Saverio si lamentava un poco perché pochi anni fa gli avevano suggerito di non guidare più il suo ciclomotore, quello con il quale fino alla bella età di 98 anni, comunque, si spostava per il suo paese.

Era nato pochi anni prima della prima grande guerra alla quale non aveva partecipato perché ancora infante .

Aveva superato la terribile “Spagnola” che aveva decimato il resto della popolazione, aveva vissuto tranquillamente la sua infanzia senza contrarre la micidiale malaria , aveva superato il Fascismo e la seconda Grande Guerra.

Una persona semplice che ha vissuto con la campagna ed i suoi prodotti. Di lui i figli ed i nipoti amano ricordare i piccoli fatti della vita, la sua abilità nella scelta delle bestie per la campagna, dei buoi che lo portavano in giro nelle campagne e nei paesi vicini.

Ad un certo punto viene anche ricordata la sua amicizia con un altro grande di Campora, ormai salito anche lui, Salvatore Veltri, uno dei principali imprenditori agricoli e commerciali camporesi.

Saverio era sempre informato . Seguiva ogni giorno radio e televisione ed interveniva sempre quando si parlava delle cose di Amantea, della Calabria e d’Italia. Non amava molto la politica ,anzi per alcuni versi la aborriva.

Saverio comunque da buon calabrese non si faceva mancare mai un buon bicchiere di vino, obbligatoriamente rosso.

Amava la sambuca che non mancava mai a casa sua , con la quale arricchiva il gusto del caffè e che era la bevanda che offriva a tutti i suoi ospiti e per suo espresso desiderio   anche a coloro che sono andati a porgere le condoglianze, trasformando così il funerale in una festa .

E lì nella cucina il tavolo pieno di pasticcini e della immancabile sambuca quella che ha voluto si offrisse anche alla banda musicale che ne ha accompagnato il suo ultimo viaggio.

Indimenticabile questo vecchio calabrese che ha fatto della serenità e della naturalezza del suo vivere la ragione della sua esistenza. Con lui sembra essere andato via un pezzo della nostra terra.

Pubblicato in Cronaca

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