
Riceviamo e pubblichiamo un durissimo attacco dei due consiglieri di frazione Raffaele Romano e Mario Bruno al restante consiglio di frazione.
Ovviamente siamo disponibili a pubblicare eventuali risposte del Consiglio di Frazione.
“Oggetto: Romano e Bruno parlano alle Comunità di Campora San Giovanni e Coreca, per 6° Mese Della Nascita Del Consiglio Di Frazione.
Concittadini Carissimi,
Noi, Raffaele Romano e Mario Bruno, Consiglieri di Frazione “Gruppo Autonomo” nel celebrare insieme alle due Comunità di Campora San Giovanni e Coreca, per Il 6° Mese della Nascita del Consiglio di Frazione siamo lieti nel comunicare i grandi risultati fatti dal nostro gruppo lavorativo,siamo altresì rammaricati per i vari disguidi ed incomprensioni nate a seguito di accordi mancati col restante “Consiglio di Maggioranza”. La maturità e la serietà si mostrano al principio: vale a dire il rispetto alla parola data anche (anzi soprattutto) tra colleghi stessi, come ben sapete questo Gruppo è nato a seguito di incomprensioni e ottusità da parte di alcuni Membri del Consiglio, se qualcuno ha da lamentarsi non certo per causa nostra, perché fin da subito anche se “autonomi” o per le malelingue etichettati come “abusivi” abbiamo dimostrato d’essere coerenti con l’impegno preso con gli elettori, solamente in due abbiamo preso consensi superiori ai voti presi dal Presidente E Vicepresidente Del Consiglio, ma qui non ribattiamo inutili cifre quello che conta è L’operato e la stima della cittadinanza affiancata alla co-operatività e la consultazione con le Popolazioni delle due Comunità.
Da questo abbiamo ricevuto calunnie e discriminazione sul nostro operato, finendo poi per far perdere la stima nella Serietà al Progetto “Consiglio Di Frazione” e l’Ilarità da parte degli abitanti del Capoluogo comunale, dimostrando Poca Maturità e comprensione del ruolo acquisito. Come se Ciò Non Bastasse hanno attirato le ire da parte della Popolazione anche per senso di chiusura a idee e consigli da parte di qualsiasi cittadino. Ma non spetta a noi dar giudizi, ma ai quanti che ogni giorno sia a Campora San Giovanni che a Coreca oltre ad appellarci ci salutano sinceramente ringraziandoci per l’operato e si sforzano di credere nel Progetto iniziato pochi mesi fa.
Qui chiediamo sia a Voi Cittadini che al resto del Consiglio di Frazione un grande gesto di Umanità, è vero che ci sono molte differenze e divergenze anche nelle nostre stesse Famiglie, ma un segno di maturità è quello d’andare In Contro Al Nostro Prossimo E Alle Sue Problematiche, Perciò non è un nostro segno di resa (o presunto tale), ma di unione per tutti, in momenti come questo dove la paura ed il buio sono nelle nostre menti non c’è niente di meglio di unire le nostre forze, le nostre idee e la nostra opera umana affinché La Nostra Grande Comunità cresca solida e abbia un futuro prosperoso.
Come “Gruppo Autonomo” in questi mesi siamo riusciti a risolvere varie problematiche del paese, non grandi opere ma essenziali e basilari, altri ancora in corso d’opera. A queste abbiamo anche richiesto una “Seduta Di Consiglio Comunale” da Svolgere Sul Territorio di Campora San Giovanni, in modo che la Frazione non si senti lontana e abbandonata dal Capoluogo Comunale. nonché la Pubblicazione Visibile Dei Tributi e Tasse pagati dai cittadini di Campora San Giovanni e Coreca.
A malincuore dobbiamo rimproverar il comportamento infantile dei “Consiglieri Di Maggioranza” i quali hanno presentato una lettera di denuncia al Sindaco f.f. Michele Vadacchino, dichiarandoci “Abusivi” e “ illegali”, perché dissidenti dall’intero Consiglio. Ma la gente ha L’obbligo di sapere la grande immaturità di queste persone, perché bisogna sempre sentire il parere su ambo i lati e poi farsene un giudizio cosciente, tutto questo fu attuato sotto l’egida dei politici amanteani del vecchio stampo, questo “Burattinismo” si sentiva e leggeva solo sui giornali e sui libri per lontani paesi esteri e non in una Comunità dove dovemmo essere tutti uniti. Finora noi siamo stati chiari sia coi nostri elettori sia con la Comunità, abbiamo ricevuto calunnie anche per questo perché abbiamo pubblicato ogni nostra opera ed aziona quotidiana sui Media che carta stampata, dandoci dei mondani e vanitosi, ma se vanità significa chiarezza con il cittadino ben venga, al contrario loro che agiscono nell’ombra e nell’inganno, noi abbiamo e avremo sempre porte e cuore aperto alle richieste dei cittadini al contrario loro che hanno deriso alcune richieste molto importanti per l’ interesse comune.
Quindi concittadini carissimi, non è consigliabile puntare il dito contro chi è chiaro con voi e dice le cose come stanno veramente, finora noi siamo stati sempre chiari, disponibili ed esaurienti sia con voi che con loro, cosa che loro non hanno saputo fare e mantenere dal principio, questo per loro grande orgoglio e ottusità alle aperture e idee altrui, ciò merita una reale matura spiegazione da parte loro; la bassezza e la meschinità lasciare in luoghi lontani da comunità come la nostra che nel suo piccolo a dato un grande gesto di rinnovamento, nel volere e ottenere il Consiglio di Frazione, pensiamo assieme alla gente che la chiarezza è alla base di una corretta democrazia, questo da parte loro non è avvenuto mostrando invece grande immaturità, oscurantismo e (oseremo dire) omertà da parte loro, così concludendo vi chiediamo sia voi che a loro di fare un dialogo comune e di prendere concretamente coscienza della situazione attuale in un periodo che si è perso il valore del dialogo tra cittadini e Istituzioni, dal piccolo si arriva al grande e se il piccolo delude immaginiamoci il grande. ora a voi le dovute conclusioni di quando vi abbiamo sempre raccontato, detto e scritto, vi salutiamo con affetto e stima fraterna di sempre.
Vostri Raffaele Romano e Mario Bruno
MARIO BRUNO
RAFFAELE ROMANO
Il Comitato Campora San Giovanni ed il dimensionamento scolastico
Mentre i forconi presidiano la Statale 18 per segnalare le proprie difficoltà ed il malessere che investe la nostra comunità, noi stamattina siamo state a leggere le delibere del dimensionamento scolastico.
Abbiamo cominciato dalla delibera del comune di Amantea , la n. 188 del 18 novembre 2013, avente ad oggetto” Dimensionamento scolastico. Proposta di riorganizzazione scolastica per istituto scolastico di Scuola dell’infanzia primaria e secondaria di primo grado”, nella quale abbiamo potuto leggere che “ l’istituto comprensivo di Aiello calabro comprendente scuola di infanzia, primaria e secondaria di primo grado e aggrega anche e scuole dei comuni di Cleto e Serra d’Aiello ha una popolazione scolastica di 282 alunni quindi inferiore alla soglia minima prevista dalla normativa”
Per poi leggere che l’amministrazione ha inteso:” Doversi approvare e proporre all’amministrazione provinciale di Cosenza il piano di dimensionamento per come di seguito:
1)Direzione didattica statale A.Manzoni
2) istituto comprensivo G. Mameli
3)Istituto comprensivo A. Longo, comprendente il detto istituto comprensivo e le scuole di infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Aiello Calabro, Cleto e Serra d’Aiello.
Poi abbiamo letto la delibera152 del28.11.2013 adottata dal comune di Cleto che ha fatto propria la proposta del comune di Amantea.
E poi abbiamo letto la delibera del comune di Aiello calabro n 113del 6 dicembre 2013 che, al contrario, conferma l’istituto comprensivo di Aiello Calabro comprendente scuola di infanzia, primaria e secondaria di primo grado e che aggrega anche e scuole dei comuni di Cleto e Serra d’Aiello pur avendo una popolazione scolastica di 282 alunni quindi inferiore alla soglia minima prevista dalla normativa, ma affermando “ la volontà dì questa Amministrazione Comunale dì mantenere l’organigramma scolastico presente sul territorio comunale” .
Non solo ma sulla stessa linea anche il comune di Serra d’Aiello con la propria delibera n 35 del 20.11.2013.
Difficile capire cosa stia succedendo.
Ma come, ci siamo chieste, il sindaco di Aiello Calabro e quello di Serra d’Aiello non erano già d’accordo con il comune di Amantea? I quattro comuni non avevano raggiunto un accordo preventivo? Possibile che il comune di Amantea abbia ipotizzato di assorbire l’istituto comprensivo di Aiello calabro senza nemmeno informare il sindaco Iacucci?
Peraltro la delibera del comune di Amantea non risulta essere stata inviata, come si doveva, ai comuni di Cleto, Aiello Calabro e Serra d’Aiello.
Cosa vuole dimostrare il sindaco Iacucci?
Meno comprensibile appare il deliberato di Serra d’Aiello che invia i propri studenti a Campora san Giovanni senza concorrere in alcun modo ai costi gravanti sul comune di Amantea e poi si arroga il diritto di restare con la istituzione scolastica di Aiello.
Ed allora ci siamo chieste : “Possibile che un sindaco accorto e navigato come quello di Aiello Calabro si sia prestato ad una “magra” figura se l’ente provincia non accoglie la sua proposta? O piuttosto ha pensato che finchè c’è vita c’è speranza ?”.
Che cosa accadrebbe se la provincia( per una qualsiasi ragione) accettasse la ipotesi di Iacucci e confermasse la sua istituzione scolastica? Potrebbe venire meno l’IC A Longo?
Che allora e comunque si sappia che non donne di Campora SG siamo pronte a ricominciare la nostra “Guerra santa”.
E questa volta non saremo certamente sole!
Mario Bruno e Raffaele Romano sempre attenti alle problematiche delle frazioni di Campora e di Coreca , continuano a segnalarci le loro attenzioni.
Questa volta ricordano alla pubblica opinione di aver segnalato al Prefetto di Cosenza, al Comune di Amantea ed all’Anas di Catanzaro il problema dell’accesso nella frazione Coreca.
Anzi segnalano di averlo fatto due volte: una prima il 13 settembre, una seconda l’11 dicembre.
Bruno e Romano segnalano la pericolosità “di quel tratto di strada”
Sostengono , addirittura, che “nel tratto di strada descritto ( di circa 500 metri) negli ultimi anni si ricordano ben sei incidenti mortali ed una lunga serie di gravi sinistri con danni sia a cose che a persone”.
Sostengono ancora la esistenza di una situazione di grave pericolo “ in quanto è presente un incrocio privo di segnaletica e senza possibilità di entrata alla stessa frazione”
In sostanza Bruno e Romano denunciano la grave imprudenza di chi accede a Coreca da sud in spregio al divieto di accesso ed alla striscia continua, invece di usare il sottopasso( quando non piove) , rischiando per se stessi , per i trasportati e per altri incolpevoli utilizzatori della strada.
Siamo perfettamente d’accordo.
Sarebbe opportuno che ogni tanto( almeno)qualche vigile Urbano presidiasse la zona e sanzionasse i contravventori. Questa si che sarebbe SICUREZZA: altro che i semafori mangiasoldi!
Bruno e Romano poi segnalano anche il fatto che chi esce da Coreca-sud per tornare indietro deve arrivare al fiume Oliva per invertire la marcia e “percorrere inutilmente oltre un kilometro in direzione opposta”.
I consiglieri infine denunciano che nonostante le proteste della popolosa(?) frazione non si è mai voluto affrontare e risolvere il problema”.
In sostanza ancora una volta, e correttamente, Bruno e Romano segnalano che “la maggior parte degli automobilisti per evitare di fare inversione di marcia dopo oltre un km fa manovre negligenti ed impudenti che aumentano la soglia di pericolo ed il rischio di incidenti”.
Come dar loro torto?
A tal punto non è più soltanto opportuno , ma necessario ed obbligatorio che il comando di Polizia Municipale spesso , e fino ad educare la gente a furia di sanzioni, facesse presidiare la zona e sanzionasse i contravventori.
Non solo, ma ci si aspetta che l’amministrazione comunale segnali il problema anche alla Polizia Stradale ed ai carabinieri perché anche queste due altre Forze di Polizia aiutino i Corachesi al rispetto del Codice della Strada
Amantea, lo abbiamo già detto, e lo riconfermiamo, è una città dove le regole non si rispettano.