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La banda delle slot colpisce ancora ed ancora una volta è un buon bottino

Ormai i soldi sono nelle slot machine.

Banche, bancomat, uffici postali sono molto più pericolosi e meno produttivi.

Quasi 9000 euro il bottino.

Ma quello che sconvolge sono le modalità del furto.

Intanto l’ora: le 05 del mattino. Un’ora prima che il bar apra, come al solito. alle 06 di ogni mattina. Le 05.00 del mattino quando diversi stanno per recarsi al lavoro e quindi si trovano per strada.

Peraltro siamo sulla strada principale della popolosa Frazione Campora San Giovanni.

Ma sembra tutto calcolato.

Intanto i visi mascherati. Se pur esiste quindi il rischio che qualcuno si trovi per strada e veda il furto al massimo chiamerà le Forze dell’ordine non farà certo lo sceriffo!

Ma quali forze dell’Ordine? La locale Caserma dei carabinieri non è operativa. Occorre rivolgersi al 112 od al 113 che hanno sede nella lontana Paola. Tutto il tempo, quindi di agire.

E come in altre occasioni l’auto è rubata .

E non basta; come al solito si spegne la telecamerina di controllo.

Poi si usa l’auto come un ariete tentando di aprire la vetrina. Ma sembra non sia bastato e dopo l’urto sia rimasta quasi intatta la grata. E così occorre un altro forte urto che questa volta lascia un varco per rubare quanto si trova dentro il bar.

Gente specializzata . Altrochè!. Una vera e propria banda che magari ha anche controllato che le pattuglie del 112 e del 113 si fossero allontanate da Campora ed Amantea dirette verso la propria lontana sede . Gente specializzata che ha calcolato tutto, che ha ridotto i tempi delle operazioni, che ha i compari a seguirli con l’altra auto sulla quale salire dopo aver abbandonato quella rubata

Anche in questo caso l’unica speranza viene dalle telecamere di sicurezza urbana che sono state presentate come attive nei giorni scorsi e che dovranno pertanto essere visionate .

E chissà che confrontando i fotogrammi delle strade statali e provinciali delle notti di simili furti non si trovino le stesse auto?

E non solo………

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Il nuovo anno inizia con la conoscenza di una brutta notizia. Ne dà informativa il Comitato Natale De Grazia evidenziando che in occasione dello spettacolo teatrale “Occhi a perdere” scritto e diretto da Virginio Gallo svoltosi il 27 dicembre scorso al Campus Temesa e messo in scena da “La Buffa”, il presidente del Comitato ha letto il seguente testo:

“Procedimento Penale n. 2210/08 R.G.N.R. – Tribunale di Paola -

Estratto dalla Relazione preliminare, redatta dal Servizio per le Emergenze Ambientali – Settore Valutazione del Danno Ambientale – dell’ ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) del Ministero dell’Ambiente

Aprile 2013. Oggetto del procedimento è lo smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti, in numerose aree prossime all’alveo del fiume Oliva, in provincia di Cosenza. Lo smaltimento è avvenuto mediante interramento di rifiuti nel corso di un periodo che ha avuto inizio almeno 20 anni addietro.

I rifiuti sono stati rinvenuti in otto aree, per un totale massimo stimabile di circa 140mila metri cubi.

La contaminazione si è estesa anche alla falda acquifera della zona.

La contaminazione è tale da escludere la possibilità di utilizzare la risorsa – acqua – per il consumo umano ed a fini irrigui o zootecnici.

Si sono inoltre prodotti numerosi danni ambientali dovuti alla perdita di funzioni naturali ed antropiche delle risorse.

In particolare, sono ipotizzabili i seguenti danni:

- La compromissione della salubrità, rappresentata da un aumento statistico delle patologie, associabili alle sostanze inquinanti rinvenute nei suoli e nelle acque;

- La compromissione della fruibilità delle acque – sotterranee e di superficie – del fiume Oliva per il consumo umano;

- La compromissione di alcune coltivazioni, anche di pregio, nelle aree irrigate con le acque sotterranee e con le acque di superficie del fiume Oliva;

- La compromissione della funzione di habitat del fiume Oliva, in particolare per le specie ittiche più sensibili all’inquinamento;

- La compromissione della fruibilità della zona per fini ricreativi e la conseguente perdita del valore di attrattiva turistica;

- La compromissione delle caratteristiche estetico/paesaggistiche dei siti soggetti a tale vincolo;

- La compromissione delle funzioni di tutela idrogeologica dei siti soggetti a tale vincolo.

Per il momento è possibile definire solo il costo massimo delle attività di rimozione e smaltimento dei rifiuti interrati che, alla luce dei prezzi di settore praticati corrisponde a 21 milioni di euro.

L’illecito interramento dei rifiuti ha determinato una serie di gravi danni ambientali attuali e temporanei alle risorse della zona, e rappresenta oggi una permanente fonte di rischio di aggravamento e di estensione della contaminazione. Aprile 2013”

NdR.Ne prendiamo atto. Doverosamente.

Ma riteniamo doveroso chiedere all’ISPRA quali sono gli inquinanti riscontrati e quali le percentuali di inquinamento.

Non solo ma l’ISPRA dovrebbe dirci da quale punto verso il mare le acque sono inutilizzabili per uso umano, animale ed agricolo. E tanto perché i comuni vietino l’uso di tali acqua anche a fini agricoli per evitare che gli inquinanti presenti nell’acqua si trasferiscano nei prodotti di coltura e da qui , tramite il loro consumo, negli utilizzatori.

Chiediamo anche all’ISPRA se gli inquinanti presenti nelle acque dell’OLIVA possano provocare danni all’habitat marino nei pressi della sua foce e se i pesci in tale mare pescati siano commestibili o siano dannosi per l’uomo.

A tal proposito riteniamo che il comune di Amantea debba disporre immediate indagini sulla popolazione gravitante intorno al fiume.

Ma chiediamo anche a tutti i comuni limitrofi all’OLIVA ed a valle del punto di inquinamento se siano a conoscenza di tale relazione dell’ISPRA e se abbiano vietato l’uso di tali acque e se non lo hanno fatto perché.

Chiediamo anche ai comuni sopra detti se e quali misure abbiano attuato per evitare danni ad uomini ed animali.

Chiediamo inoltre che l’ente provincia, competente ci sembra in materia di acque fluviali e di autorizzazione al loro uso, intervenga con urgenza in merito.

Chiediamo infine a regione e Ministero della Sanità di accertare che gli enti sottoposti adempiano a tutte le misure di sicurezza necessarie per la tutela dell’uomo e del suo habitat sostituendosi eventualmente agli enti inadempienti.

E’ vergognoso che si abbia notizia ( vedi testo in grassetto ) di inquinamenti compromettibili “della salubrità, rappresentata da un aumento statistico delle patologie, associabili alle sostanze inquinanti rinvenute nei suoli e nelle acque” e non si faccia niente per evitare l’aumento delle patologie.

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Riceviamo e pubblichiamo la nota conclusiva del Comitato Pro Campora

“Campora SG ha il suo Istituto comprensivo. Ma ora vi diciamo tutta la verità.

La dichiarazione del comune di Amantea sulla “salvezza” dell’istituto comprensivo A.Longo ci è apparsa immediatamente “offensiva della verità”.

Infatti, un lettore ignaro o frettoloso potrebbe aver capito che l’amministrazione abbia dichiarato la sua soddisfazione per lo scampato pericolo dell’autonomia dell’ I.C. Longo.

Non è affatto così

Nessuno deve dimenticare che stiamo parlando di “quella amministrazione” che ha speso soldi pubblici per costituirsi presso il TAR Calabria contro di noi che volevamo e vogliamo la autonomia del nostro istituto scolastico, per il rispetto e l’amore che portiamo ai nostri figli ed alla nostra frazione.

Altro che!

La verità è che si è salvata la scuola elementare Manzoni e non certamente il nostro I.C. A. Longo!

Siamo stati noi, infatti, a denunciare e segnalare alla pubblica opinione che il comune di Aiello Calabro, con delibera 113 del 6.12.2013, aveva riconfermato il proprio Istituto comprensivo, senza se e senza ma.

Il comune di Amantea, infatti, non solo non si era curato di sollecitare il sindaco Iacucci ad aderire all’ I.C. di Campora SG ma non si era nemmeno accorto del tenore della delibera sopraindicata.

E poi , vergogna, l’amministrazione ha cantato la sua soddisfazione.

Ma ancora più vergognoso è che ci hanno accusato di fare “sterili polemiche”!

La verità è che senza le nostre “polemiche” Campora SGF non avrebbe conservato il suo istituto! Altro che sterili!!

Dobbiamo, poi, evidenziare che solo il sindaco Iacucci si è fatto sentire dal nostro comitato chiarendo subito che si era trattato di una mera dimenticanza e che avrebbe rimediato, come ha fatto con la delibera 114 del 18 dicembre con la quale ha dichiarato " Di precisare, altresì, che in caso in cui il piano di dimensionamento scolastico dell'Istituto Comprensivo Statale di Aiello Calabro non rispetti i parametri previsti dalla normativa vigente, con il presente atto si manifesta la volontà di aderire all'Istituto Comprensivo "A. LONGO" della Frazione Campora San Giovanni di Amantea; evidenziando che la volontà di questa Amministrazione Comunale è di mantenere le sedi scolastiche attualmente presenti sul territorio comunale pienamente operative, onde evitare disagi all'utenza scolastica, nonché disagi alle rispettive famiglie".

Vogliamo solo segnalargli, insieme a tutto il comune di Aiello, che si tratta di una occasione positiva. Ben diverso sarebbe stato se le scuole di Aiello si fossero trovate a far parte di una scuola distante quasi 20 km dalla direzione didattica A Manzoni.

A noi va bene così. Noi non volevamo, né vogliamo togliere opportunità ad alcuno, ma nemmeno potevamo permettere ad alcuno di toglierle ai nostri figli!.

Ma per amore di verità non possiamo permettere ad alcuno di vantarsi di quello che abbiamo ottenuto con il nostro impegno, con il nostro credere alla giustizia, pagando l’avvocato con i soldi della comunità camporese e vincendo, e non, come ha fatto l’amministrazione comunale, con i soldi PUBBLICI e perdendo.

Le “amazzoni” ricordano a tutti di essere il “Comitato pro Campora” e non il comitato pro scuola e che questa è stata solo una “prima” battaglia! Stiano attenti quelli che non amano giustizie e correttezza politica ed amministrativa! Potrebbe non finire qui! Ad altri torti altre battaglie!

La verità conclusiva è che noi dobbiamo ringraziare, e nell’occasione porgere gli auguri di Buone Feste, la “buona” comunità di campora SG e chi ci è stato vicino , molto vicino, ed in particolare Antonio Cuglietta, Peppe Marchese e l’onorevole Giuseppe Giordano, non certamente i politici di questa amministrazione!

Per fortuna che l’acqua, come la verità, trova sempre la sua strada, e che la neve si scioglie da sola, a primavera, anche se questa amministrazione non manca di tentare di farci credere che tutto avviene grazie a lei.

Campora SG 23 dicembre 2013

                                                                                              Il Comitato Pro Campora

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