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Il consigliere regionale Domenico Talarico interroga il Presidente della Giunta On. Giuseppe Scopelliti e l' Assessore all'Ambiente On. Francesco Pugliano in ordine agli interventi di svuotamento a scopo manutentivo dei laghi Arvo e Ampollino nel Parco Nazionale della Sila.

 

Ecco il testo:

Al Presidente del Consiglio Regionale Della Calabria SEDE

OGGETTO: Interrogazione a risposta immediata (art.122/Regolamento del Consiglio) al Presidente della Giunta regionale, On. Giuseppe Scopelliti ed all’Assessore all’Ambiente, On.Francesco Pugliano, in ordine agli interventi di svuotamento a scopo manutentivo dei laghi Arvo e Ampollino nel Parco Nazionale della Sila.

Premesso:

Che la società elettrica A2A, multinazionale che ha acquisito la proprietà di una parte delle centrali idroelettriche della Sila, intende, per il prossimo mese di settembre, procedere allo svuotamento dei laghi Ampollino e Arvo nel Parco Nazionale della Sila per effettuare interventi di manutenzione alle opere di presa dei due bacini idroelettrici;

Che gli interventi di manutenzione prevedrebbero lo svaso e la pulizia del fondale dei due laghi al fine di migliorare l’efficienza degli impianti e aumentare la produzione di energia;

Che le modalità di intervento previste, come ha recentemente dichiarato Legambiente, presenterebbero non pochi elementi di criticità;

Che, da questo punto di vista, non costituirebbe elemento di rassicurazione il richiamo alla precedente manutenzione avvenuta vent’anni fa, se non altro perché allora il Parco nazionale non era stato ancora istituito;

 

Che gli interventi verrebbero effettuati in un contesto naturalistico integrato nella rete “Natura 2000 (Sic e Zps)”, che, come è noto, impone la tutela dell’Habitat naturale e delle specie faunistiche prioritarie di quei bacini, come la lontra, la cui presenza è stata dimostrata da uno studio finanziato dal Parco, o di altri anfibi ed altre specie faunistiche la cui è strettamente legata al regime idraulico del lago;

Che la fluttuazione del livello del lago avrebbe un fortissimo impatto sulla conservazione delle specie faunistiche e vegetali, presenti soprattutto sulle sponde dei laghi silani, che sono gli ambienti più delicati e ricchi di biodiversità;

Che, per gli effetti che potrebbero discenderne, tali interventi devono essere sottoposti ad accurata valutazione di incidenza ambientale e strategica;

Che il contesto ambientale e paesaggistico in cui i due invasi sono inseriti costituisce, peraltro, uno dei volani più significativi dell’economia turistica regionale;

Per sapere:

Se si è a conoscenza delle modalità e delle garanzie previste per lo svuotamento dei laghi di che trattasi e se non sia il caso di disporre, per quanto di competenza della Regione, una verifica preventiva sugli effetti che tale intervento potrebbe avere sul paesaggio e la conservazione della biodiversità nell’ambito dell’importante area protetta.

Reggio Calabria, 29.08.2013                                                  Domenico Talarico

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Che la Calabria sia una regione storicamente disastrata è ormai noto in tutta Europa e forse in tutto il mondo. Ma le cose più sorprendenti si leggono tra le righe dei giornali che riportano tutto ed il contrario di tutto.

Questa è l’ultima in ordine di tempo.

In Calabria opera “Calabria It”, una società in house della stessa regione controllata da Fincalabra.

Calabria It è figlia dell’antica Sviluppo Italia Calabria, società' regionale di Invitalia, un “carrozzone” politico nato per gestire le misure a sostegno del lavoro autonomo e nel quale operano figli e figliastri della politica calabrese.

Il problema ora è che il commissario liquidatore, nonché consigliere d'amministrazione di Fincalabra, Attilio Funaro, arrivato a “Calabria It” lo scorso 19 giugno, dopo la decisione dell'assemblea straordinaria che ha deciso per la liquidazione della società, operazione da portare a compimento entro la fine del 2013, ha dichiarato che è necessario «procedere alla risoluzione della totalità dei rapporti di lavoro dei dipendenti, in quanto divenuti strutturalmente in esubero rispetto alle capacità economico-finanziarie e alle esigenze gestionali»

E per sostenere tale assunto ha dichiarato che “Calabria It” presenta «fortissime perdite in termini economici»

Ma la cosa più sorprendente è che “Calabria It” ha «costi di gestione che giornalmente si aggirano intorno a 25mila euro».

In sostanza parliamo di 9.125.000 euro annui, cioè circa 69.656 euro per ognuno dei 131 dipendenti

I sindacati sono intervenuti a sostenere il “diritto” al lavoro di tutti, compresi i 131 licenziati. E la stampa ha evidenziato che dal 2001 al 2013 Calabria It ha contribuito ad avviare circa 11.000 attività imprenditoriali, corrispondenti ad almeno 15.000 nuovi posti di lavoro disponibili nella regione in imprese individuali o microimprese. Nessuno che sia capace di dire quante ne sono sopravvissute dopo 12 anni!

Si tratta di circa 916 imprese all’anno , parti a circa 76 imprese al mese, circa 2,5 al giorno.

Praticamente ogni istruttoria è costata circa 10 mila euro!

La soluzione per i 131 i 131 dipendenti della "Calabria It" (ex Sviluppo Italia Calabria), passa per la mobilitazione delle OOSS che hanno dichiarato che la lettera di licenziamento collettivo inviata il 14 agosto scorso, ha “una procedura irrituale, per modalità e tempi”!

Povera Calabria, poveri calabresi!

Nessuno che riesca a capire che il diritto al lavoro è di tutti. O di nessuno!

Ma ancora più strano è che in questi momenti letta sta salvando centinaia di migliaia di precari della PA che sono nati nello stesso modo dei dipendenti di Calabria It e che la Regione finanzia con soldi pubblici Calabria Etica! Quale, per favore?

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Giuseppe Spadafora coordinatore regionale Partito del Sud

“Come già rimarcato in un nostro intervento a inizio luglio, i Bronzi di Riace fanno gola e quindi sono sotto attacco in un percorso con fini "predatori" che non conosce soste, ed infatti, come volevasi dimostrare, sono stati ancora presi di mira nella trasmissione Uno Mattina Estate su Rai 1 del 16 agosto, dove alcuni ospiti intervistati hanno ancora una volta ripetuto i soliti stereotipi in chiave nordcentrica ed antimeridionale, come riportato anche da alcuni esaustivi articoli apparsi sulla stampa. http://www.strettoweb.com/2013/08/shock-su-rai1-reggio-e-una-citta-terribile-una-catastrofe-come-messina-i-bronzi-vadano-via/88137/

Come Partito del Sud ci chiediamo come sia possibile che la Rai permetta simili esternazioni , anche ingiuriose, contro una parte del paese , il Sud, visto che il canone Rai è pagato anche dai cittadini di questa parte del paese che ormai ne hanno le tasche piene di sentirsi ancora una volta discriminati da frasi offensive e senza senso, tese a giustificare le solite ansie predatorie di una parte del paese sull’altra, peraltro già abbondantemente e storicamente penalizzata e sfruttata in tutti i modi; ancora una volta una trasmissione Rai è usata come megafono per propalare la solita insalata in chiave padana.

Come Partito del Sud ci chiediamo come sia possibile, bellamente e senza nessun valido contraddittorio, continuare a diffondere queste tesi sul Sud e pertanto chiediamo a tutti i nostri militanti e simpatizzanti di protestare contro questo ennesimo esempio di giornalismo strabico inviando alla Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

la propria protesta , come sempre da nostra tradizione in forma civile e non offensiva, specificando la propria eventuale appartenenza o sostegno al Partito del Sud e chiedendo contemporaneamente una trasmissione di “riparazione” sullo stesso tema in cui siano presenti o intervistati anche esponenti del Partito del Sud, per avere finalmente un contraddittorio valido che possa smontare le solite esternazioni stereotipate sul Sud, i suoi cittadini ed i suoi tesori; tesori che vanno conservati, custoditi e valorizzati al Sud, nella propria sede d’appartenenza e che possono essere volano di sviluppo di questi territori che da 152 anni assistono ad episodi di predazione e saccheggio a cui occorre da subito e per sempre porre fine.

per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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