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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Giuseppe Spadafora coordinatore regionale Partito del Sud

“Come già rimarcato in un nostro intervento a inizio luglio, i Bronzi di Riace fanno gola e quindi sono sotto attacco in un percorso con fini "predatori" che non conosce soste, ed infatti, come volevasi dimostrare, sono stati ancora presi di mira nella trasmissione Uno Mattina Estate su Rai 1 del 16 agosto, dove alcuni ospiti intervistati hanno ancora una volta ripetuto i soliti stereotipi in chiave nordcentrica ed antimeridionale, come riportato anche da alcuni esaustivi articoli apparsi sulla stampa. http://www.strettoweb.com/2013/08/shock-su-rai1-reggio-e-una-citta-terribile-una-catastrofe-come-messina-i-bronzi-vadano-via/88137/

Come Partito del Sud ci chiediamo come sia possibile che la Rai permetta simili esternazioni , anche ingiuriose, contro una parte del paese , il Sud, visto che il canone Rai è pagato anche dai cittadini di questa parte del paese che ormai ne hanno le tasche piene di sentirsi ancora una volta discriminati da frasi offensive e senza senso, tese a giustificare le solite ansie predatorie di una parte del paese sull’altra, peraltro già abbondantemente e storicamente penalizzata e sfruttata in tutti i modi; ancora una volta una trasmissione Rai è usata come megafono per propalare la solita insalata in chiave padana.

Come Partito del Sud ci chiediamo come sia possibile, bellamente e senza nessun valido contraddittorio, continuare a diffondere queste tesi sul Sud e pertanto chiediamo a tutti i nostri militanti e simpatizzanti di protestare contro questo ennesimo esempio di giornalismo strabico inviando alla Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

la propria protesta , come sempre da nostra tradizione in forma civile e non offensiva, specificando la propria eventuale appartenenza o sostegno al Partito del Sud e chiedendo contemporaneamente una trasmissione di “riparazione” sullo stesso tema in cui siano presenti o intervistati anche esponenti del Partito del Sud, per avere finalmente un contraddittorio valido che possa smontare le solite esternazioni stereotipate sul Sud, i suoi cittadini ed i suoi tesori; tesori che vanno conservati, custoditi e valorizzati al Sud, nella propria sede d’appartenenza e che possono essere volano di sviluppo di questi territori che da 152 anni assistono ad episodi di predazione e saccheggio a cui occorre da subito e per sempre porre fine.

per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Abbiamo scritto sui dati misteriosi delle presenze turistiche in Calabria, dati riportati da Ilsole24ore, dati espressi da albergatori, dati richiamati da Laratta.

Ed oggi arrivano le smentite.

Ma non è la regione, cioè l’organo ufficiale e deputato, che li smentisce bensì Confindustria, cioè Giuseppe Nucera, Presidente sezione turismo e spettacolo della Confindustria di Reggio Calabria.

Ed ecco le sorprese:

  1. 1)"Il dato diffuso nei giorni scorsi da alcuni organi di stampa nazionali secondo cui in Calabria ci sarebbe stato un decremento della presenza di turisti pari al 30% e' da ritenersi inesatto ed ha generato un allarmismo infondato sullo stato di salute nel comparto della nostra Regione''.
  2. 2) ''Di fatto il meno 30% rimbalzato sui vari media nazionali si riferisce esclusivamente alle presenze del mese di giugno e alla prima decade di luglio, periodo in cui il mercato turistico calabrese e' notoriamente debole. Va specificato, inoltre, che il mese di giugno e' stato caratterizzato da condizioni climatiche non favorevoli che hanno inciso negativamente sulla scelta dei potenziali vacanzieri.
  3. 3)“Secondo i dati in nostro possesso, l'andamento della stagione si presenta piuttosto bene soprattutto in riferimento alla presenza di stranieri, russi in particolare.
  4. 4)Grazie alle politiche messe in campo dal Dipartimento turismo della Regione Calabria e dallo stesso Presidente Scopelliti complessivamente la flessione, dunque, si attesterebbe intorno ad un 3,2%''. 

Secondo Nucera,allora, la flessione sarebbe del 3,2 % e non del 30%.

Ma solo grazie alle politiche messe in campo dal Dipartimento turismo della Regione Calabria e dallo stesso Presidente Scopelliti.

Grazie, allora!!!

Grazie anche a Nucera che ci informa di quella verità che ognuno dovrebbe cercare.

Non, nemmeno, possiamo esimerci di evidenziare che stiamo parlando di Giuseppe Nucera che è anche componente della giunta di nazionale di Federturismo il quale ha recentemente dichiarato che “ Nella programmazione del Por 2014-2020 la Calabria dovrà puntare sulla riqualificazione delle strutture alberghiere, perché la nostra industria turistica è obsoleta e va trasformata e arricchita con nuovi servizi, oggi considerati essenziali» così spiegando il perché ( secondo lui) della flessione degli arrivi e delle presenze turistiche in Calabria.

Resta sempre incomprensibile perché la verità ( ben venga, sempre) viene offerta da Confindustria e non dalle istituzioni competenti.!!

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Parliamo del turismo in Calabria.

Se non fosse una situazione drammatica ci sarebbe da ridere. O meglio da piangere.

C’era un tempo in cui le presenze turistiche in Calabria crescevano, sia quelle degli italiani che quelle degli stranieri. Era il tempo in cui la regione pubblicava le presenze alberghiere , provincia per provincia, comune per comune, così che tutti potevano confrontare i dati e trarne le opportune riflessioni.

Era il tempo in cui nei comuni c’era perfino un assessore ( un vero assessore) al turismo.

Poi tutto cambiò. I dati ( quelli reali, veri, tratti dalle comunicazioni giornaliera fatte dagli alberghi alle province) non vennero più pubblicati, ma di essi vennero offerte sintesi dogmatiche, quelle cioè che imponevano di esternare “minculpoppiane” verità e manipolate affermazioni tipo “Vincere e vinceremo!”, così che le disfatte diventavano arretramenti strategici!

Ora in prossimità dei fondi europei del 2014-2020 tanti si lamentano , tanti si preoccupano.

Ma la verità non viene diffusa. Anzi e sempre viene diffuse la non verità

Per esempio, si legge su “ Calabriaeconomia.it” un articolo pubblicato il 15 agosto dal titolo “ Flussi turistici: il Sit della Regione stranieri in aumento questa estate”, dove Sit sta per “Sistema informativo turistico”, nel quale si legge:

La Calabria fa registrare un + 5,5% di arrivi stranieri.

Positivo anche il dato relativo alle presenze che si attesta sul +4,5%

Poi si legge che per quanto riguarda gli italiani ,nonostante la crisi di settore ed il momento difficile per il mercato locale, il calo è stato molto inferiore alle previsioni della vigilia :

-          4,4 % di arrivi ( su 691000 totali) sugli arrivi del 2012

-          -4,7 di presenze( su 4816000 totali) sulle presenze del 2012.

Al punto che la vicepresidente ASntonella Stasi ha dichiarato: ““Nell’apprendere i dati elaborati dall’osservatorio, per così come sono stati comunicati dalle strutture, non posso che esprimere giudizi positivi. Il mercato stranieri ci sta dando grandi soddisfazioni. Gli accordi che abbiamo chiuso durante quest’anno sono stati positivi ed oggi i numeri non fanno che darci ragione. Premiato in particolare l’impegno del Presidente Scopelliti e del Dipartimento turismo. Le previsioni sul mercato italiano erano molto negative, ma devo comunque prendere atto di una tenuta del prodotto Calabria”

Ma allora perché gli albergatori si lamentano ed alcuni politici ( dimentichi, invero) fanno eco?

Sul Sole24ore leggiamo che:

- In negativo anche altre piazze storiche del turismo made in Italy come Rimini, Portofino e la Costiera amalfitana. Ma qui la flessione è poca cosa (- 3%), rispetto al dato calabrese. Dato che, ovviamente, deve portare a una serie riflessione, partendo dall’assunto che belle spiagge e mare (quasi sempre) pulito non bastano più;

- Tra le location, bene le mete che, oltre al mare, offrono cultura ed eventi: Sicilia orientale (presenze al +8%), Puglia (+5%), Sardegna (+5%) e Versilia (+2%).

- Malissimo chi, come la Calabria (-30%), offre soltanto spiagge: secondo Demetrio Metallo della Federturismo regionale, «gli operatori sono in grandissima difficoltà. Poche isole felici hanno limitato il danno».

Ma insomma qual è la verità? Possibile che
non si possa sapere?

Forse è quella di Laratta il quale visita alcune strutture turistiche della Sila e sul Tirreno cosentino, incontra operatori turistici ed esperti del settore ed afferma che “I dati già in possesso, evidenziano un calo gravissimo nella nostra regione (-30%)” e poi evidenzia che in Calabria ci sono “ realtà che arrivano a perdere il 40% rispetto allo scorso anno”.

Possibile? E se non è vero perché non viene smentito?

Quali sono i dati veri, quelli che diffonde il SIT, che non contesta il dipartimento guidato dall’inossidabile demiurgo dr Anastasi che guida da decenni il turismo calabrese, o quelli di Federturismo calabrese?

E di chi è la responsabilità? Degli albergatori, dei comuni, del dipartimento per il turismo calabrese o della politica come dice Laratta quando afferma che «La grande assente è da anni ( quanti on Laratta?) la nostra Regione, che manca addirittura di un assessore al Turismo, manca soprattutto di un programma e di un progetto di rilancio dell'immagine dalla nostra terra che soffre per un sistema infrastrutturale vecchio, per i rifiuti lungo le strade, per il solito sistema di depurazione che non funziona, per la cattiva qualità delle acque in più punti. Ma in Calabria, il turismo è tutto da inventare. Di questo passo siamo destinati ad essere sempre (n più e definitivamente) marginali. E gli operatori sono stanchi di dover registrare ad ogni fine stagione un segno negativo, che viene poi subito dimenticato».

Pinocchio chi è?

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