
Redazione TirrenoNews
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Il consigliere comunale di Cosenza, Vincenzo Granata, sottoscrive la tessera di adesione alla Lega alla presenza del segretario provinciale Bernardo Spadafora
La Lega di Salvini fa il suo ingresso ufficiale all'interno del Consiglio Comunale grazie all'adesione al partito del consigliere comunale Vincenzo Granata.
Attraverso una nota la Lega precisa che «dopo il positivo esito elettorale del 4 marzo nel quale la Lega ha ottenuto oltre 1.400 voti il partito di Salvini è ora presente anche in consiglio comunale. A rappresentare la Lega il consigliere comunale Vincenzo Granata, eletto nelle passate elezioni comunali in una lista civica a sostegno del Sindaco Mario Occhiuto».
Grande soddisfazione per la scelta politica di Vincenzo Granata è stata espressa dal coordinatore regionale e deputato della Lega, Domenico Furgiuele.
«L'adesione del consigliere comunale Vincenzo Granata non solo arricchisce la Lega di una presenza prestigiosa ma - ha precisato Furgiuele - testimonia come anche a Cosenza le proposte politiche della Lega siano in grado di suscitare interesse e nuovo entusiasmo.
La Lega saprà dare risposte anche e soprattutto per la Calabria, regione nella quale è stato eletto al Senato lo stesso Leader della Lega, Matteo Salvini, a scapito di chi è sempre pronto a criticare e dimentica di essere stato al Governo per anni abbandonando al suo destino il popolo meridionale».
Anche il segretario provinciale e vicesegretario regionale della Lega, Bernardo Spadafora, ha accolto con entusiasmo l'adesione di Granata.
«Una scelta che testimonia la crescita della Lega e che sarà da apripista per altre adesioni nella convinzione che la Lega potrà essere in grado di offrire anche a Cosenza proposte ed offerte politiche incisive e realmente tendenti ad un cambiamento concreto e non di facciata».
Infine, per Gianfranco Bonofiglio, coordinatore cittadino della Lega «Vincenzo Granata saprà dare un forte contributo per il radicamento del partito a Cosenza in un rinnovato entusiasmo di un partito oramai nazionale che saprà incarnare la voglia di cambiamento degli italiani e dei cosentini»
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Briatico Scoperto il bypass della rete fognaria
Martedì, 12 Giugno 2018 18:39 Pubblicato in Vibo ValentiaI carabinieri della sezione di pg-Nucleo Ambiente della Procura di Vibo, i carabinieri forestali e la Capitaneria di Porto coordinati dalla Procura di Vibo diretta dal procuratore Bruno Giordano hanno scoperto e posto fine ad un business dei reflui
Si tratta di un di un sistema di by-pass illegale installato nel depuratore comunale di località San Giorgio di Briatico.
Il by-pass era allocato nella vasca di arrivo dei reflui fognari ed è costituito da una tubazione con un diametro di 30 centimetri.
Tale sistema, con l’innalzamento del livello delle acque reflue in arrivo al depuratore, consente l’immissione diretta e senza alcun trattamento dei reflui nella condotta sottomarina dell’impianto, sfociante nello specchio di acqua del mare antistante il litorale di Briatico.
Attraverso un sistema di videosorveglianza installato dagli investigatori all’interno della vasca di arrivo dei liquami è emerso che dal 1 giugno ad oggi i reflui fognari confluivano direttamente, e senza alcun trattamento depurativo, all’interno del by-pass e da qui nella condotta sottomarina.
E’ stato così ravvisato un concreto pericolo di inquinamento della acque costiere ed inoltre è stato accertato che la ditta di Lamezia Terme Ecotec a cui il Comune di Briatico sin dal 2012 ha affidato la gestione e la conduzione dell’impianto avrebbe beneficiato di un notevole ritorno economico derivante dalla mancata depurazione di grandi volumi di acque reflue fognarie, recapitate direttamente e senza trattamenti nella condotta sottomarina sfociante a mare a circa 800 metri dalla costa.
L’omessa depurazione dei reflui e la conseguente diminuzione di rifiuti da smaltire, fra sabbia, fanghi ed altro materiale, avrebbe consentito alla ditta di incrementare notevolmente il proprio tornaconto finanziario.
Il tratto di mare antistante la Rocchetta di Briatico, per circa due chilometri è stato infatti classificato dall’Arpacal come caratterizzato da acque di “scarsa qualità” e, pertanto, sottoposto a divieto di balneazione tuttora vigente.
Inquinamento ambientale, danneggiamento aggravato di acque pubbliche, violazione dei vincoli paesaggistici, frode nelle pubbliche forniture ed altre violazioni di natura ambientale i reati ipotizzati dagli investigatori e dalla procura di Vibo Valentia.
L’impianto in questione si trova quindi ad operare senza una valida autorizzazione - scaduta il 29 aprile scorso e senza che il Comune ne abbia richiesto il rinnovo nei termini di legge - allo scarico in quanto mancante del misuratore di portata al by pass, mai collocato.
L’attività investigativa ha permesso inoltre di accertare che tale sistema di deviazione dei reflui attraverso il by pass durava da anni e che lo stesso entra in funzione specialmente in caso di piogge intense o nel periodo estivo, in concomitanza con la presenza di numerosi bagnanti lungo la costa.
Le analisi dell’Arpacal di Vibo hanno messo in rilievo il superamento dei limiti di legge per quanto riguarda le concentrazioni inquinanti.
Da qui il sequestro del by pass quale corpo del reato e l’isolamento della sola tubazione irregolare al fine di evitare che i reflui non depurati e non trattati finiscano nella condotta sottomarina e quindi a mare”.
Il procuratore Giordano, sempre attento all’ambiente, ha posto in luce un sistema che potrebbe essere alla base di altri inquinamenti marini, tutti ancora da scoprire.
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Oggi 12 giugno sono stati tarati i TUTOR di Paola.
Tecnicamente chiamati “ dispositivi di misurazione della velocità media sulla SS18.
Da domani 13 giugno, festa di sant’Antonio, quindi, saranno attivi.
Ne diamo notizia, nell’intento di ridurre ( non certo di evitare) quella che supponiamo sarà una falcidia per gli automobilisti in transito sul tratto paolano della SS18.
Falcidia della quale gli automobilisti si accorgeranno SOLO DOPO.
Quando cioè arriveranno le contravvenzioni.
La cosa più micidiale , infatti, è che nessuno contesterà niente subito.
La contestazione sarà “remota” , cioè, mesi, dopo, che sei passato, così che non ne avrai nemmeno consapevolezza, nemmeno se sei del posto.
Figurarsi se sei in transito.
Ricorderai solo che in Calabria hai preso una pesante contravvenzione.
Al massimo che a Paola hai preso una contravvenzione.
Certamente che sulla SS18 hai preso una contravvenzione.
Una strada da evitare.
E tutto per una finta sicurezza.
Noi, invece, supponiamo che sia un vero e proprio bancomat!.
I tutor sono 3 e sono stati allocati alle progressive chilometriche 318+214, 318+911, 318+957
Aberrante , ci sembra, che i tutor siano allocati a 46 metri l’uno dall’altro!.
Si rischia a lungo termine di creare un terribile tappo sulla SS18.
Della attivazione del servizio è stata data informativa:
-alla procura della repubblica di Paola;
-alla questura di Cosenza;
-al commissariato di PS di Paola;
-alla compagnia-stazione CC di Paola;
-Alla Guardia di finanza di Paola.
-Alla polizia penitenziaria di Paola.
-Alla Polizia stradale di Paola.
-Al comune di Fuscaldo.
-Al comune di san Lucido.
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