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Nocera Terinese Il sindaco Pandolfo smentisce l’ex sindaco Fernanda Gigliotti
Venerdì, 15 Giugno 2018 18:24 Pubblicato in Lamezia TermeRiceviamo e pubblichiamo:
“Dopo che si è diffusa la notizia che l’ex Sindaca, di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti sia stata destinataria di un’ordinanza di demolizione relativa ad un fabbricato abusivo di sua proprietà, alcuni organi di stampa, stimolati da una fantasiosa ricostruzione dei fatti da parte dell’ex prima cittadina nocerese hanno dato una lettura dei fatti a dir poco distorta se non falsa e tendenziosa.
Nella presente nota l’attuale primo cittadino, Massimo Pandolfo, sulla base della documentazione in possesso del suo ufficio intende fare chiarezza sulla vicenda.
“Il sottoscritto non ha predisposto nessuna ordinanza di demolizione dell’abitazione dell’avvocato Fernanda Gigliotti, già Sindaco di Nocera Terinese fino al 26 gennaio 2018,-dichiara il Sindaco Pandolfo- smentisco fermamente atti o ordinanze disposte a carico di Fernanda Gigliotti, così come “erroneamente” ha evidenziato qualche testata nazionale.
In un’approssimativa lettura delle carte da parte di alcuni organi di stampa è stato affermato che il sottoscritto abbia firmato un’ordinanza per demolire la casa dell’ex Sindaca.
Ciò è falso.
Basta leggere l’ordinanza emessa per comprendere che gli atti sono stati definiti durante la gestione del commissario e non sono stati firmati dallo sottoscritto. – ha proseguito l’attuale primo cittadino nella sua dichiarazione-
L’ordinanza, in questione, è a firma del dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Geometra Battista Mendicino, dirigente, tra l’altro, nominato dalla stessa ex Sindaca Fernanda Gigliotti con decreto sindacale n.7 del 17 luglio 2017 e confermato nello stesso incarico dal Commissario Straordinario, Aldo Calandriello, con proprio decreto n.5 del 28 febbraio 2018.
Il sopralluogo che ha accertato l’abuso edilizio dell’ex Sindaca Fernanda Gigliotti, inoltre, è stato effettuato il 24 maggio del 2018 e condotto dal dirigente dell’ufficio tecnico Battista Mendicino, dal geometra Luciano Esposito e dal Vigile Urbano Fiorenzo Grandinetti. L’ordinanza di demolizione è datata, invece, 6 giugno 2018.
Or dunque, -prosegue Pandolfo- considerato che il sottoscritto è stato eletto il 10 giugno 2018 e proclamato nella giornata successiva, è evidente che, gli atti riconducibili e conseguenziali a questa vicenda, non sfiorano in alcun modo la mia sindacatura.
Con una maggiore attenzione nella lettura delle carte, piuttosto, si notano chiaramente altre anomalie che suscitano non pochi sospetti.
Ci potrebbe chiedere, per esempio, quali siano state le motivazioni per le quali, il dirigente dell’ufficio tecnico di fronte ad un abuso accertato il 24 maggio non abbia emesso nei modi e nelle forme dettate dalla legge i provvedimenti conseguenti per questo tipo di abuso (forse perché era in corso la campagna elettorale e non si voleva rovinare l’immagine della Gigliotti paladina della legalità e della Giustizia?).
Infine, per amore di verità, l’abuso accertato a carico dell’ex Sindaca non è un leggero abuso così come erroneamente descritto da alcuni organi di stampa.
Secondo l’accertamento, infatti, è stato radicalmente mutata la caratteristica del manufatto autorizzato.
In sostanza, un manufatto autorizzato come deposito di attrezzi agricoli, è stato trasformato in civile abitazione.
Tale abuso, dunque, secondo la legge, e non a discrezione del Sindaco o del dirigente, è sanzionato con l’ingiunzione a demolire e al ripristino dello stato dei luoghi. E’ evidente, dunque, che in questa vicenda non è stato perseguitato nessuno, non è stata impedita la libertà di nessuno, così come ha affermato l’avvocata Fernanda Gigliotti, ma è stata piuttosto violata la legge.
L’ex, Sindaco Gigliotti lo sa benissimo anche perchè è un avvocato, e sa benissimo con quali mezzi intenderà difendersi, ma non metta in mezzo strumentalizzazioni politiche inesistenti perchè, i fatti e le carte, smentiscono senza appello la sua ricostruzione dei fatti.
Nocera Terinese, li 15 giugno 2018
IL SINDACO (prof. Massimo Pandolfo)
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Era in bicicletta, ma forse il conducente non si è accorto di nulla
Un uomo non ancora identificato, presumibilmente un migrante di origine africana, è stato travolto nella tarda serata di ieri sulla statale 106 ionica in località Torricella a Corigliano Calabro.
L'uomo, che era in sella ad una bici, è stato trovato in condizioni gravissime a bordo della strada da alcuni passanti, i quali hanno chiamato i soccorsi.
Trasportato nell'ospedale di Rossano l'uomo è morto dopo alcune ore in seguito alle gravissime ferite riportate.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi. In corso le indagini per stabilire le cause dell'incidente.
Non è escluso che chi ha investito l'uomo non si sia accorto di nulla
Ansa.
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Amantea.Il Camper del Rotary effettua le MOC
Venerdì, 15 Giugno 2018 13:59 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiCambia la sanità in Calabria.
E bisogna dire grazie alle associazioni che sopperiscono alle deficienze, anche gravi, delle istituzioni.
Si può capire ed accettare, infatti, che il camper possa rendere un servizio così importante in un paesino dove non c’è un ospedale, dove non c’è un poliambulatorio, o che da essi sono lontani, ma non ad Amantea che ha perfino la radiologia.
E purtuttavia è la risposta, l’unica risposta, anche qui, ad Amantea.
E meno male.
Meno male, cioè, che Rotary ed Avis si spostano sul territorio per dare risposta ai bisogni delle varie comunità.
Grazie a loro.
E grazie anche a Maria, ad Angela ed a Giovanna che si sono prestate a favore di coloro che avevano bisogno di effettuare una MOC.
Grazie per la professionalità.
E grazie, anche, per la signorilità ed eleganza, e soprattutto per il sorriso con il quale accolgono le decine e decine di pazienti.
Soprattutto donne, ma anche uomini.
Nella sola mattinata ben più di 50 prestazioni.
Peraltro ci dice Pino Curcio che il camper sta usando una apparecchiatura innovativa e di alta qualità.
Il camper resterà ancora oggi pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00.
Domani 16 giugno il camper sarà a Longobardi.
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