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Il M5S interroga il Ministro della Giustizia sul Tribunale di Cosenza a tutela della stessa Procura, Bonafede mandi gli ispettori
Venerdì, 20 Luglio 2018 13:03 Pubblicato in CosenzaRiceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del 19/07/2018
Cosenza – “Da troppi anni, ormai, numerosi articoli di stampa descrivono un ambiente conflittuale all’interno della Procura del Tribunale di Cosenza a causa di inchieste boicottate e fughe di notizie.
Abbiamo deciso di interrogare il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per chiedere se intenda valutare la sussistenza dei presupposti per l'avvio di iniziative ispettive presso il Tribunale di Cosenza, e ciò anche al fine di fugare tutti i dubbi che emergono dalle notizie diffuse a tutela stessa dell’immagine della Procura del Tribunale di Cosenza”.
Così scrivono i deputati del M5S Melicchio primo firmatario dell’interrogazione, insieme agli altri parlamentari calabresi D’Ippolito, Orrico, Misiti, Tucci, Forciniti, Scutellà, Sapia e Parentela. “Nelle idee del MoVimento 5 Stelle la giustizia è al servizio dei cittadini e tutti gli interventi del futuro governo non saranno più finalizzati a tagliare e spuntare le armi, ma a migliorare l’efficienza e la qualità della giustizia. - continuano i parlamentari pentastellati –
L’allerta però deve essere costante, soprattutto a riguardo dei reati contro la Pubblica Amministrazione.
Il rapporto di Transparency del 2017 sulla corruzione ha lanciato l'allarme sulla situazione in Italia.
Siamo in pratica un Paese ostaggio della corruzione, terz'ultimo in Europa, dietro solo a Grecia e Bulgaria, per il livello di malaffare esistente.
E il problema non sembra essere affatto l’apparato normativo bensì l’applicazione pratica e la capacità sanzionatoria e repressiva delle istituzioni che, quando si parla di reati commessi dai cosiddetti “colletti bianchi”, diventa drammaticamente poco incisiva ed efficace”.
I Deputati a 5 stelle precisano quindi “di aver segnalato al Ministro le informazioni diffuse, che trovano però riscontro su alcuni dati oggettivi, in merito a quanto successo all’interno della Procura cosentina su inchieste che coinvolgono la Pubblica Amministrazione, insieme ad alcune indagini finite nel nulla.
Queste notizie, oramai di dominio pubblico, gettano discredito sul funzionamento della Procura del Tribunale di Cosenza che, per la sua autonomia e dovere di riservatezza, non può, né deve replicare a “voci” sull’adeguatezza del suo operato.
Abbiamo pertanto ritenuto opportuno – concludono i parlamentari pentastellati – utilizzare le nostre prerogative, nel tentativo di spazzare via ombre e sospetti alimentati in questi anni. A beneficio di tutti”.
Portavoce M5S alla Camera dei Deputati
Alessandro Melicchio, Giuseppe D’Ippolito, Anna Laura Orrico, Massimo Misiti, Riccardo Tucci, Francesco Forciniti, Elisa Scutellà, Francesco Sapia, Paolo Parentela.
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Cosenza, fucilate nella notte contro tabaccheria e alimentari a via Popilia
Giovedì, 19 Luglio 2018 23:24 Pubblicato in CosenzaIgnoti hanno fatto fuoco, la notte scorsa, verso mezzanotte e mezza, a Cosenza contro una tabaccheria e un negozio di alimentari.
Il fatto è avvenuto nella zona di via Popilia.
Presumibilmente è stato utilizzato un fucile caricato a pallettoni.
I colpi sarebbero stati esplosi da una moto, che aveva a bordo due persone, come si evince da alcune immagini degli impianti di videosorveglianza.
Secondo gli inquirenti, potrebbe trattarsi di una intimidazione a scopo estorsivo.
Se non è droga, è estorsione!
Ultimamente a Cosenza si è raddoppiato “il lavoro” in questi due settori.
Il fatto è accaduto dopo la mezzanotte, più precisamente a mezzanotte e mezza in via Fortunato la Camera, una traversa di via Popilia nei pressi della ragioneria.
Un colpo secco proveniente da un fucile.
Poi il silenzio più assoluto.
A fare la scoperta i proprietari all’apertura del negozio.
Il foro nella serranda metallica non ha lasciato spazio alla fantasia, così come i danni riportati alla porta di ingresso.
Inviata la richiesta di intervento, sul posto sono giunti gli agenti della squadra volante della questura, che hanno effettuato i primi rilievi.
Successivamente è toccato alla scientifica repertare le prove trovate sul posto per successive indagini riguardanti l’arma con cui è stato esploso il colpo.
L’indagine, affidata alla mobile, dovrà stabilire mandanti ed esecutori.
Al momento sembra che i filmati della videosorveglianza riprendano due centauri, con tanto di casco integrale sfrecciare davanti alla saracinesca del negozio, a bordo di una moto, e uno dei due esplodere il colpo dal fucile. Il segnale è chiaro, bisogna pagare.
Si ipotizza un avvertimento a qualche visita già effettuata ai proprietari, presso il negozio i quali, probabilmente avranno espresso disappunto, pagato con una visita notturna poco gradita.
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Ma sono i tutor a far viaggiare il comune a velocità zero?
Giovedì, 19 Luglio 2018 22:12 Pubblicato in PoliticaL’amico Luca Ferraro vulcanico assessore del comune di Amantea qualche tempo fa ci ha detto che “Il comune viaggia a velocità zero”
Gli siamo stati grati per questa sua onestà, anche se abbiamo colto la sua amarezza nel dire questa frase che per noi sta a significare che “il sistema comune” non riesce ad accompagnare le stesse positive volontà politiche.
Ma non tutto ci sembra così negativo!
Lo abbiamo detto a Bruno Fiore presidente della associazione DSE che il 1 febbraio 2018 ha chiesto la autorizzazione ad installare sul lungomare di Amantea nelle domeniche e nei giorni festivi 10 gazebo da 3x3
Bruno Fiore si lamentava di non aver ricevuto ancora la richiesta e sollecitata autorizzazione, così come avviene ordinariamente begli altri comuni calabresi nei quali sono presenti
Gli ho spiegato che al contrario di quanto lui pensa la sua istanza è stata accolta e quindi autorizzata.
Lo dispone l’Art. 20. (Silenzio assenso) della legge 241 del 1990 così sostituito dall'art. 3, comma 6-ter, legge n. 80 del 2005.
Articolo che dice :
Fatta salva l'applicazione dell'articolo 19, nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se la medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine di cui all'articolo 2, commi 2 o 3, il provvedimento di diniego, ovvero non procede ai sensi del comma 2.
Tali termini decorrono dalla data di ricevimento della domanda del privato.
Che il comune non abbia ancora approvato il regolamento non osta all’esercizio della attività di esposizione e vendita di prodotti artigianali.
A conferma del nostro dire in questi giorni risultano essere installati altre attività commerciali, il che significa che regolamento o non regolamento non si può vietare l’esercizio di attività artigiane o commerciali a chi è legittimato a tali attività.
Certo quanto detto non esclude due righe da parte dell’amministrazione comunale a chi arricchisce il lungomare amanteano, senza chiedere nulla e pagando anche la Tosap!
Forza Luca, accelera, dai un po’ di gas, diversamente il comune resterà ancora inaccettabilmente fermo!
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