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Emergenza in mare, ieri, nelle acque di Vibo Marina. Un’imbarcazione a vela di dodici metri, semiaffondata, alla deriva, è stata avvistata da un peschereccio che stava facendo rientro in porto. Prontamente il Comandante del Motopesca ha avvisato, via radio, sul canale 16 VHF, la Sala Operativa della Guardia Costiera di Vibo e sono state avviate le operazioni di soccorso.

Immediata l’uscita della Motovedetta CP 808 che ha raggiunto, in pochi minuti, la barca a vela ed il motopesca in assistenza. Appena saliti a bordo, i guardacoste hanno verificato che la barca era ormai quasi completamente allagata e che sulla stessa non vi era nessuno. Grazie alle dotazioni della motovedetta si è provveduto ad aspirare l’acqua presente a bordo dell’unità da diporto, mentre il motopeschereccio ha iniziato le manovre di rimorchio in porto, ove era già presente una pattuglia del personale del Servizio Tecnica e Sicurezza della Navigazione della Capitaneria di Porto.

Tenuto conto che a bordo dell’unità da diporto soccorsa non vi era nessuno, la Sala Operativa della Guardia Costiera ha disposto l’uscita della Motovedetta CP733, per iniziare le ricerche di eventuali dispersi in mare. Alle operazioni di ricerca, al termine del rimorchio in porto, si è aggiunta anche la Motovedetta CP 808.

Nel frattempo, verificando il numero di iscrizione della barca a vela, il personale della Guardia Costiera è riuscito a rintracciare il proprietario dell’imbarcazione, il quale, scosso per la disavventura, ha spiegato ai militari di essere partito da solo, nella mattina di ieri, per una navigazione nelle acque del Golfo di Sant’Eufemia.

Nel primo pomeriggio, mentre stava facendo rientro in porto, si è reso conto che la barca aveva iniziato ad imbarcare acqua dalla sala macchine e, preso dal timore di affondare, aveva abbandonato la stessa, impiegando un piccolo tender per raggiungere la costa e dirigersi verso casa.

Appurato, quindi, che non vi erano dispersi in mare, la Guardia Costiera ha disposto la sospensione delle ricerche ed il rientro in porto delle due motovedette.

Anche in questo caso – si legge nella nota stampa della Capitaneria di Porto di Vibo – l’organizzazione di Ricerca e Soccorso della Guardia Costiera ha fronteggiato e gestito, con prontezza ed efficacia, una situazione di emergenza in mare.

Al riguardo il Comandante della Capitaneria di Porto ricorda a tutti i diportisti alcune regole fondamentali per poter uscire in mare in sicurezza:

  • Controllare preventivamente le previsioni del tempo;
  • Non uscire mai da soli;
  • Avvisare qualcuno a terra (un familiare, un amico) della navigazione che si intende intraprendere;
  • Avere sempre al seguito le dotazioni di sicurezza per la navigazione che si intende effettuare;
  • Avere con sé almeno un mezzo di comunicazione (apparato radio, telefono cellulare);
  • Avvisare la sala operativa della Guardia Costiera di ogni situazione di emergenza, attraverso il numero gratuito di soccorso 1530, o gli altri mezzi di comunicazione disponibili.
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La Parrocchia Maria SS. del Rosario di Pompei di Vibo Marina comunicano la gioia dei bambini dell’Oratorio estivo che hanno incontrato il personale della Capitaneria di Porto Vibo Valentia

Scrive la parrocchia :” E’ stata una giornata dalle intense emozioni quella svoltasi nella Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, tra gli uomini e le donne diretti dal Capitano di Vascello (CP) Gaetano Angora.

Gli Uffici dell’Autorità marittima, il piazzale antistante e le acque del Porto hanno riecheggiato delle manifestazioni festose di 100 (cento) bambini dell’Oratorio Estivo della Parrocchia Maria SS. del Rosario di Pompei di Vibo Marina, accompagnati dagli animatori e dal Parroco e Vice Parroco nelle figure rispettivamente di Don Saverio Di Bella e di Don Gerardo Furlano.

Sono stati accolti con entusiasmo dal Comandante della Capitaneria C.F.(CP) Antonio Lo Giudice e dal suo staff, a cui viene dato il tributo della sua sempre incondizionata disponibilità verso il mondo cattolico e soprattutto verso una Comunità che serve con passione e spirito di sacrificio.

Organizzato nell’ambito dell’attività di sensibilizzazione e divulgazione  della cultura del mare e dei compiti Istituzionali della Guardia Costiera, il progetto didattico educativo ha riscosso grande interesse nei bambini che, divertiti, ha partecipato alle numerose iniziative proposte: i bambini sono stati per quanto possibile, anche se solo per un giorno, protagonisti delle principali attività svolte quotidianamente dai militari.

Si è svolta un’esercitazione nelle acque del Porto che ha avuto come protagonisti la Motovedetta CP 808 e il team della S.I.C.S. (Società Italiana Cani Salvataggio) che hanno simulato il recupero di un naufrago mediante la sinergia tra il personale della Motovedetta della Guardia Costiera, i cani e gli operatori della S.I.C.S.

La giornata è proseguita nella visita della Sala Operativa della Capitaneria di Porto, a cui si sono succedute conferenze tenute dal personale della Guardia Costiera ed in ultimo con la consegna ai bambini degli Attestati di Eccellenza per la partecipazione alla giornata formativa, inserita nell’ambito del progetto mirato a favorire l’incontro tra le nuove generazioni e grado con il personale del Corpo e la conoscenza delle basilari nozioni sui principi di educazione civica marittima nel tentativo di assicurare la massima diffusione degli elementi che rilevano, soprattutto nell’imminenza dell’inizio della stagione estiva, ai fini di una balneazione consapevole e sicura.

Il Parroco Mons. Saverio Di Bella

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E’ giunto alle prime luci dell’alba di oggi nel porto di Vibo Valentia Marina, scortato dai mezzi navali della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, il Supply Vessel “BOURBON ARGOS”, battente Bandiera del Lussemburgo con a bordo i medici senza frontiere. La grande nave di soccorso, dirottata nei giorni scorsi su tre distinti eventi sar nelle acque del Canale di Sicilia dal Centro di Soccorso Nazionale del Comando Generale della Guardia Costiera Italiana, aveva a bordo 342 migranti di varie nazionalità africane.

       I migranti, alloggiati sul ponte della Nave, già visitati durante la navigazione di trasferimento dallo staff medico imbarcato sulla nave al momento del soccorso, si presentavano in discrete condizioni di salute, fatta eccezione per otto migranti per i quali si è reso necessario il ricovero presso il Nosocomio di Vibo Valentia.

Gli stessi erano stati recuperati nei giorni scorsi nelle acque del Canale di Sicilia, a bordo di tre gommoni alla deriva. Tra i migranti soccorsi 272 uomini, 64 donne di cui 2 in stato di gravidanza e 6 minori.

Il dispositivo di accoglienza e verifica disposto dal Prefetto di Vibo Valentia Dott. Giovanni Bruno, ha visto impiegate le varie forze dell’Ordine – Polizia – Carabinieri – Guardia di Finanza – Guardia Costiera – Forestale, Vigili del Fuoco, l’ASP di Vibo, la Protezione Civile e le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio, che hanno contribuito ognuno, per quanto di competenza, alle attività predisposte nelle riunioni di coordinamento tenutesi ieri presso la sede della Guardia Costiera di Vibo Valentia e presiedute dal Prefetto.

I primi a salire a bordo del Pattugliatore, sono stati i Sanitari del 118, che hanno effettuato le verifiche sanitarie dei migranti e delle donne in stato di gravidanza.

Subito dopo sono salite le Squadre interforze di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile della Polizia di Stato, del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Guardia Costiera di Vibo Valentia.

Le attività d’indagine svolte dal Pool investigativo interforze, finalizzato ad individuare eventuali “scafisti”, si è concluso dopo diverse ore di raccolta di testimonianze fornite da taluni migranti, che hanno contribuito a definire le responsabilità dello scafista, di nazionalità del Gambia.

Il presunto scafista è stato posto in stato di fermo a disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

Successivamente si è provveduto alle attività di sbarco dei migranti, all’identificazione ed al trasferimento degli stessi con i pullman nelle strutture ricettive secondo un piano di accoglienza predisposto dal Ministero dell’Interno.

In particolare una trentina migranti permarranno nella Provincia di Vibo ed i rimanenti verranno trasferiti nelle altre Regioni.

Sbarcati i naufraghi, la Nave “BOURBON ARGOS”, ha poi ripreso la regolare navigazione.

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