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Riccardo Clemente

Collaboratore dal 2009, da tempo ormai realizza insieme alla redazione articoli su Amantea, ma di fondamentale importanza è il ruolo di "informatore".
Splendidamente, infatti, raccoglie informazioni preziose su vicende locali ed in numerose  occasioni ha permesso la realizzazione di veri e propri scoop di cronaca locale realizzati dallo Staff del portale TirrenoNews.Info

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giusi«Rispediamo al mittente le conclusioni del presidente dell’associazione Klampete Massimo Restuccia, motivandole nei fatti e senza alcun tipo di pregiudizio».

Il delegato alla comunicazione Giusi Osso, responsabile organizzativo insieme all’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli della partecipazione del comune di Amantea alla trasmissione televisiva “Mezzogiorno in Famiglia”, ha inteso contestare le conclusioni dello stesso Restuccia che, a mezzo stampa, ha fatto intravedere delle nubi sulle scelte che hanno riguardato la composizione dei team che hanno preso parte al progetto.

«Il sindaco Monica Sabatino – spiega la Osso – dopo aver completato la parte programmatica con gli autori del programma ha conferito l’incarico di responsabili organizzativi alla sottoscritta e all’assessore Morelli. Dalla Rai ci hanno comunicato via mail le figure ed i ruoli che servivano alla realizzazione delle dirette e dei giochi e già dal mese di gennaio abbiamo pubblicato sul sito istituzionale dell’ente una manifestazione d’interesse per coinvolgere le persone necessarie. Mantenendo fede al regolamento della Rai abbiamo prodotto i video ed i materiali informativi per consentire agli autori di selezionare i soggetti più idonei a rappresentare Amantea e la sua comunità».

«Per quanto riguarda l’associazione Klampete – prosegue la Osso – abbiamo richiesto al presidente Restuccia la fornitura di un video che è stato spedito a Roma, insieme a quello di una rievocazione storica proposta da un altro gruppo. Così come è stato fatto per i cantanti e per gli altri contenuti proposti. Gli autori e la redazione hanno vagliato nel dettaglio i filmati ed i progetti presentati e sulla base dei contenuti della trasmissione hanno richiesto la rievocazione storica dell’associazione che non fosse la Klampete. È bene evidenziare, infatti, che tutti i contenuti della registrazione dell’11 marzo e delle dirette del 14 e 15 marzo sono stati decisi e definiti dalla Rai e non dall’ente comunale che si è limitato soltanto a inviare il materiale necessario. Questa situazione è stata evidenziata sin dalla prima riunione. Mi sembra dunque non confacente alla realtà delle cose la presa di posizione del presidente Restuccia che è stato sempre informato sull’evoluzione della situazione. Certamente se Amantea fosse andata avanti nel programma si sarebbero creati ulteriori spazi ed i giacimenti culturali ed artistici della città sarebbero stati ulteriormente valorizzati. Mi auguro che l’associazione Klampete prosegua nel suo lavoro di divulgazione storica e culturale, operando di fianco all’amministrazione comunale, nella consapevolezza che non è stato compiuto alcun tipo di favoritismo, come del resto possono confermare in qualunque momento i referenti della redazione di Mezzogiorno in Famiglia che hanno seguito il comune di Amantea. L’auspicio è che il prossimo 12 aprile la nostra città possa essere ripescata per consentire alle eccellenze del territorio, tramite Rai 2, di farsi conoscere ed apprezzare in Italia e nel mondo».

Comunicato stampa comune di Amantea.

pallavolo001E’ stato un incontro emozionante, intenso e partecipato quello tra la Città di Amantea e Giacomo Sintini. L’iniziativa promossa dall’ASD Beach&Volley Amantea in collaborazione con il Comune di Amantea, la Fipav Calabria e l’Avis di Amantea ha avuto l’obiettivo di creare un momento d’incontro con un grande campione della pallavolo, ma soprattutto un momento di confronto ed ascolto con un uomo, una persona normale, che ha vinto una grande battaglia durante il suo percorso sportivo. E’ così è stato. Dopo i saluti del presidente dell’ASD Beach&Volley Amantea Francesco Domenico Socievole, del vice presidente Pasquale Marrapodi, dell’istruttore Vincenzo Pugliano, e del Vice Sindaco della Città Giovanni Battista Morelli, è stato Giuseppe Feroleto, atleta della Volley Tonno Callipo ed oggi compagno di squadra, a presentare nel migliore dei modi Sintini (vincitore di 2 scudetti, 1 coppa Italia, 3 supercoppe, 2 coppe Cev, 1 coppa del mondo, 77 volte in azzurro vincendo la medaglia d’oro agli europei del 2005). In una sala gremita di giovani, famiglie, sportivi, rappresentanti istituzionali e delle associazioni, il campione italiano ed europeo di pallavolo ha dato il meglio di sé come se fosse in campo, regalando un serata unica, commovente e carica di emozioni trasmettendo a tutti la forza di combattere e la volontà di non arrendersi mai, ma soprattutto di riflettere sul valore della vita e delle persone a noi più care. Ha sviscerato e messo a nudo la sua vita come ha fatto nel suo libro“Forza e Coraggio”; Sintini racconta di come ha sconfitto il cancro ed è tornato a vincere. Durante l’incontro non si è sottratto dal raccontare i particolari della sua storia: le paure,la scoperta di essere affetto da un linfoma aggressivo al quarto stadio, che lo ha costretto a sospendere l'attività agonistica. La sua lotta per la vita la combatte con gli strumenti che gli ha dato lo sport, ovvero la capacità di fare squadra con i medici e con la famiglia ed una forza ed una determinazione incrollabili. Dopo un durissimo ciclo di cure ed un'infezione che mette a rischio la sua vita, riesce a guarire. Ma a Sintini questo non basta, vuole tornare a giocare. Ed il destino gli ha riservato una grande opportunità: ritornare in campo con il Trentino Volley e portare la sua squadra a vincere la finale scudetto a pochi mesi dalla remissione. Oggi Sintini ha dato vita ad un'associazione che porta il suo nome: “Associazione Giacomo Sintini”, che si pone l'obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca su leucemie e linfomi e per l'assistenza in campo onco-ematologico. Un racconto che ha lasciato tutti con il fiato sospeso per più di un’ora e terminato con una bellissima standing ovation.pallavolo002

L’ASD Beach&Volley Amantea ringrazia infinitamente Giacomo Sintini per averci regalato questo “incontro”, raccontando la sua storia: una parabola dura con un finale luminoso, capace di dare speranza e conforto a chi la legge. Forza e coraggio - le doti servite per vincere la sua battaglia - diventa così un grande incitamento a tutti coloro che si trovano ad affrontare la malattia, o anche qualsiasi altra difficoltà che la vita gli pone davanti. Rivolgiamo un sentito ringraziamento a tutti i presenti ed alle associazioni sportive, culturali e sociali che hanno accolto il nostro invito decidendo di condividere insieme a noi questo momento.

ASD BEACH&VOLLEY AMANTEA

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Gigino Pellegrini che fare ?

Domenica, 22 Marzo 2015 21:32 Pubblicato in Comunicati - Sport - Giudiziaria

tonnoIl Meridione, in generale, la Calabria non può farcela ad uscire da questa ormai atavica condizione, con un’imprenditoria che non ama e non fa cultura, che non apre alla società gli spazi dell’aggregazione civile e professionale: quanti nostri fisici, matematici, chimici, ingegneri, , architetti, informatici, designers, intellettuali, artisti e letterati, ecc. ecc., sono costretti ad emigrare se vogliono fare il loro mestiere ad un buon o massimo livello, ma finanche ad un livello decente? Dalla consapevolezza che questa Regione, priva com’è di personaggi culturalmente, moralmente e politicamente irreprensibili; scaturisce il bisogno, forse , di cominciare a trarre delle conclusioni di progettazione e lotta per il prossimo futuro. Innanzitutto sviluppare un’ attività arbitraria di conflitto sociale senza riproporre l’irrigidimento di vecchie formule cristallizzate. Una lucida capacità non solo teorica in grado di affrontare non solo tutte le contraddizioni sociali, ma superare  la mummificata concezione del “partito” che  la classe lavoratrice si vedeva e si vede ancora costretta a difendere per feticismo statutario o per puro attaccamento inconscio alla vecchia bandiera. Per non cadere nella trappola dell’omologazione bisogna avere la consapevolezza di non essere come gli “altri” e dunque agire con una libertà che non ha nessun rapporto con il diritto costituito. Se si riuscirà a elaborare un “partito” di comuni intenti, vivo, si avrà anche la capacità di inventare nuove forme di libertà con le masse, senza avere il bisogno di consultarsi con gli esperti dei protettori di “animali domestici” che inevitabilmente li ricondurrebbe alla collaborazione di classe (il voto) e rimettendoli al servizio dell’establishment. Rimanendo, così, nel mondo illusorio della propria indipendenza e autonomia, nella religiosa “speranza” che qualcosa cambierà come scriveva e cantava Luigi Tengo: “Quando la sera me ne torno a casa/

Non ho neanche voglia di parlare/Tu non guardarmi con quella tenerezza/Come fossi un bambino/ che ritorna deluso/Si lo so che questa non è certo la vita/Che hai sognato un giorno per noi/

Vedrai, vedrai/ Vedrai che cambierà/Forse non sarà domani/Ma un bel giorno cambierà/…….”

Gigino Adriano Pellegrini & G el Tarik

giggino

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