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Riccardo Clemente

Collaboratore dal 2009, da tempo ormai realizza insieme alla redazione articoli su Amantea, ma di fondamentale importanza è il ruolo di "informatore".
Splendidamente, infatti, raccoglie informazioni preziose su vicende locali ed in numerose  occasioni ha permesso la realizzazione di veri e propri scoop di cronaca locale realizzati dallo Staff del portale TirrenoNews.Info

Email: riccardoclemente85@libero.itQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Gigino Pellegrini: rispettiamo le tradizione.

Domenica, 05 Aprile 2015 21:53 Pubblicato in Calabria

gigginoLa concussione, dal latino medievale  concussio “scossa, eccitamento”  dunque “pressione indebita, estorsione” è il reato del pubblico amministratore che, abusando della sua qualità e delle sue funzioni, costringe(concussione violenta) o induce (concussione implicita o fraudolenta) qualcuno a dare o promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità anche di natura non patrimoniale. Questo termine è entrato prepotentemente nel nostro linguaggio quotidiano  a partire da Tangentopoli agli inizi degli anni 90. E’ un reato tipico dell'ordinamento giuridico penale della Repubblica Italiana, la fattispecie concussiva non è presente nella maggior parte degli ordinamenti europei e pubblica amministrazione. Oggi, la normativa italiana di contrasto al fenomeno concussivo è contenuta nel codice penale e precisamente nel Libro II, Titolo II "Dei delitti contro la pubblica amministrazione" (art. 314-360). Il reato “potrebbe essere punito con la detenzione da 3 a 11 anni.  Da non confondere con  La truffa aggravata che è configurabile quando la qualità o funzione del pubblico amministratore concorrono in via accessoria alla determinazione della volontà del soggetto passivo, che viene convinto con artifici o raggiri ad una prestazione che egli crede dovuta. Invece deve ravvisarsi concussione tutte le volte che l'abuso delle qualità o della funzione del pubblico amministratore si atteggia come causa esclusivamente determinante, così da indurre il soggetto passivo all'ingiusto pagamento che egli sa di non dovere. Il fenomeno rientra pienamente nel rispetto della tradizione dell’antica Roma, quando la maggior parte dei componenti della nobiltà consideravano le province terra da bottino e il loro rappresentante il Pubblicano, cavaliere romano  svolgeva determinati incarichi per conto dello Stato: costruzioni di edifici pubblici e riscossione delle tasse nelle province. Il Pubblicano, chiaramente faceva di tutto per ottenere la costruzione al minor costo possibile con l’abbassare i salari ovvero con l’estorcere, senza alcuno scrupolo, più tasse di quelle che si era convenuto di pagare allo Stato da parte del popolo. In aggiunta non indietreggiava di fronte a nessuna oppressione, estorsione o ad alcuna sopraffazione del diritto, pur di arricchirsi. I Pubblicani erano, chiaramente, protetti dal ceto dominante. Solo nel 194 a.C. veniva varata una legge (la Lex Calpurnia  che prese il nome del suo ideatore Lucio Calpurnio Pisone Frugi) che rendeva possibile l’incriminazione di un Governatore o Pubblicano, che per i loro metodi oppressivi ed estorsivi si erano fatti odiare dalla popolazione. Di conseguenza “potevano” essere accusati di “repetundis pecuniis” (concussione). Questa legge, come è facile dedurre, non ebbe mai grande effetto. Le denunce non venivano prese in considerazione, oppure, chi si macchiava di tale reato, veniva condannato ad una semplice e banale multa, tanto per salvare le apparenze. Nel tempo intercorso da allora ai nostri termpi, poco è cambiato e se proprio si dovesse decidere di analizzare questo fenomeno tipicamente italico, bisognerebbe tenere in seria considerazione l’importanza delle nostre tradizioni e il rispetto delle stesse nel perpetuarle il più possibile senza stravolgerle. L’ex ministro dell’industria  Franco Nicolazzi, per esempio, durante Tangentopoli è stato condannato per concussione nell'ambito del processo per le cosiddette "carceri d'oro"; ciò “causò”, “udite!  udite!,  il suo ritiro dalla vita politica attiva. Altro esempio lo abbiamo avuto dal tribunale di Termini Imerese che ha condannato l'ex dirigente del settore Lavori Pubblici e del settore Finanziario del Comune di Bagheria, Giovanni Mercadante, a 2 anni e 8 mesi di reclusione per concussione. Avrebbe costretto la cooperativa sociale Serenità, minacciandola di ritardare i pagamenti delle fatture per crediti vantati nei confronti del Comune di Bagheria, a dargli 3 mila euro. Ovviamente, essendo la condanna a meno di 3 anni, il dirigente pubblico non fece carcere. Tutto nel pieno rispetto di almeno 2000 anni della nostra storia passata e nel rispetto della tradizione, perché solo così si distingue dalla semplice moda. Non è dunque un caso che una società nella quale le tradizioni sono svigorite diventa preda delle mode. Non sia mai!

Gigino A. Pellegrini & G el Tarik

belmonte-michele-bianoL’ informazione è  il primo requisito che un’Amministrazione democratica e pluralista deve imporsi.

Il Sindaco eletto è e rimane, per ben cinque anni, il Primo Cittadino di tutti , di chi lo ha votato e di chi no.

A Belmonte, ahimè purtroppo, questo requisito non è affatto contemplato e, nella gestione della Cosa Pubblica, si naviga a vista .

Gli amministratori,in primis naturalmente il Sindaco, non informano, ed i cittadini, pochi fortunati esclusi,  disconoscono tutto ed il contrario di tutto .

Il risultato quale sarà? Chiaro; alcuni privilegiati ,forse elettori o futuri elettori ,sfruttano quelle poche possibilità  che  si presentano al momento. Gli altri , più che arrabbiarsi non possono fare, recriminando una  benché piccola possibilità di lavoro e di quant’altro, per i propri figli disoccupati  ed inermi,ormai assuefatti ,amaramente, al sistema

Cari Belmontesi, avete sentito parlare di:

“AVVISO PUBBLICO PROGETTO HOME CARE PREMIUM ASSISTENZA DOMICILIARE”?

E’ un progetto curato dall’INPS per prestazioni sociali in favore dei dipendenti e dei pensionati pubblici e dei loro familiari, con l’impegno di una  modica spesa di  circa 500.000 mila Euro .

Il progetto prevede  tre distinte figure: il titolare  del diritto,il beneficiario , il richiedente la prestazione, con durata dal 1 marzo 2015 fino al 30 novembre 2015.

Alcune domande,vedi corso formativo,sono già scadute. Altre scadranno martedì 31 marzo 2015.

Eravate a conoscenza di tutto questo?No? Non mi meraviglio!

Eppure la nostra Amministrazione Sindaco,assessore o delegato , ha partecipato alla conferenza di servizio che il Comune capofila  per l’appunto Amantea, ha tenuto qualche mese fa.

Perchè togliere la possibilità a famiglie ,soggetti pubblici,giovani disoccupati e risorse sociali del cosiddetto” terzo settore” di aderire al progetto di cui sopra ?

E se l’informazione è stata solo parziale ,ovvero  solo a favore  di “pochi intimi”,perché?

Questa è informazione...?Questa è trasparenza amministrativa..?

Auguri  Belmontesi.Buona  Santa Pasqua di Resurrezione.

La sorpresa? Nell’ UOVO regalatoci  dal nostro Sindaco !

 

Belmonte Calabro  li 03/04/2015                                                  Dott. Giancarlo Pellegrino

Amantea-LidoCapire quale sia l’effettivo stato di salute del mare e orientare le scelte delle nuove generazioni verso le problematiche ecologiche. La presentazione del progetto “Quanto è profondo il mare”, avvenuta presso il polo scolastico di località Sant’Antonio, ha messo in luce le potenzialità del territorio, ma soprattutto le difficoltà che esso subisce dall’antropizzazione. Il discorso, complesso e articolato, è stato introdotto dal dirigente scolastico Francesco Calabria che ha evidenziato le peculiarità di un progetto che vede collaborare fianco a fianco l’istituzione scolastica, la Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, il Dipartimento di biologia dell’Università della Calabria, il Nucleo subacqueo paolano ed il gruppo comunale di Protezione civile di Amantea.

L’assessore all’ambiente del comune di Amantea Antonio Rubino, nel corso del suo intervento, ha confermato la massima disponibilità dell’amministrazione “ad attivare ogni possibile forma di collaborazione per favorire politiche attive finalizzate alla salvaguardia ed alla sostenibilità del territorio. «L’avvio della raccolta differenziata – ha sottolineato lo stesso Rubino – è stato solo il primo passo e certamente non sarà l’unico».

Gli studenti, secondo un piano concordato con la stessa Arpacal, parteciperanno in prima persona all’effettuazione dei test sulla balneabilità delle acque che verranno effettuati nel corso dei mesi di aprile e maggio. La città di Amantea, infatti, è divenuta punto di monitoraggio permanente: uno status che consente il prelievo dei campioni per l’intero arco dell’anno, con la possibilità di creare nel tempo una mappatura più che esauriente del livello qualitativo delle acque.

«Il nostro fine ultimo – ha spiegato il preside Calabria – è lavorare per consentire la nascita nella scuola di una stazione di monitoraggio permanente che possa consentire l’ingresso nel mondo del lavoro da parte degli studenti che attualmente frequentano le scuole amanteane e che se vorranno potranno seguire dei percorsi formativi ad hoc».

«Il miglioramento costante del mare – ha evidenziato il comandante della Capitaneria di porto Antonio Lo Giudice – è il nostro obiettivo supremo. Per fare ciò siamo “scesi a terra”, analizzando il funzionamento dei depuratori ed il grado di pulizia dei fiumi. Non bisogna dimenticare, infatti, che ciò che è a terra prima o poi arriva in acqua. Il risultato è incoraggiante. Certamente le cose sono in miglioramento, ma non dobbiamo abbassare la guardia. L’interesse dei giovani è fondamentale per programmare il futuro e per fare in modo che di mare e di ambiente si possa vivere. Mi riferisco ad esempio al turismo».

Comunicato comune di Amatea.

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