Il prefetto Tomao diffida i comuni che non hanno approvato il bilancio di previsione 2017
Avevamo scritto proprio ieri che il Prefetto Tomao non aveva ancora diffidato i comuni della provincia di Cosenza inadempienti all’obbligo della approvazione del bilancio preventivo 2017, ed ecco che la notizia fa capolino sui giornali.
Sono ancora 51, sui 60 diffidati dal prefetto Gianfranco Tomao, i Consigli comunali della provincia di Cosenza che non hanno approvato il bilancio di previsione per il 2017.
"Gli organi consiliari - é detto in un comunicato della Prefettura - sono stati invitati ad adottare la deliberazione riguardante il bilancio di previsione entro il termine di venti giorni dalla data di ultima notifica nei confronti dei singoli consiglieri.
Decorso infruttuosamente il termine sopra indicato, si potrebbe concretizzare la necessità di esercitare i poteri sostitutivi previsti all'art. 141, comma 2 lettera c), del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al Decreto legislativo 267/2000, nonché avviare il procedimento per lo scioglimento dell'organo consiliare".
Ovviamente lo scioglimento del consiglio comunale vale solo per i comuni che c’è l’hanno.
Non certo per Amantea!
Amantea, infatti è commissariata.
Ed il commissario è stato nominato del Ministro, non certo dal Prefetto.
Ed allora è obbligatoria la domanda: “ Un comune commissariato può essere commissariato per la redazione del bilancio preventivo? “
Può, cioè, il Prefetto nominare un commissario ad acta per redigere il bilancio preventivo.
Un bel pasticciaccio.
E infatti sembra che in questi giorni si uscirà dall’empasse
Ci giunge notizia informale, infatti, che il ragioniere del comune di Amantea ed almeno uno dei commissari si recheranno a Roma per avere indicazioni sulla redazione del bilancio preventivo nella grave e difficile situazione del nostro comune.
Una situazione grave e difficile confermata da quanto emerso dall’incontro tra la deputata nesci ed il ministro Minniti.
Una situazione grave e difficile come emerge dalla seguente dichiarazione del M5s di Amantea; “Oggi al Viminale una portavoce del M5s e dei cittadini calabresi ha parlato di Amantea chiedendo al Ministro di dare al nostro Comune e a tutti i cittadini amanteani la giusta e quanto mai necessaria attenzione.
Se non adesso quando?
Siamo riusciti a sfrattare con i Sabatino la politica distruttrice degli ultimi venti anni, adesso la presenza dello Stato ha il dovere di mettere le carte in ordine e di darcene conto, anche rilevando le dovute responsabilità.
Da qui occorrerà ripartire con orgoglio e impegno.
Bisognerà lavorare con forza e costanza, ricostruendo tutto.
Ma c'è la luce in fondo al tunnel !”
C’era un tempo in cui quando arrivavano le belle giornate i maestri portavano le proprie classi fuori a scoprire la natura.
Si osservavano le foglie, le gemme, i fiori.
Si parlava con i contadini.
Per taluni era una sorpresa, per la gran parte, invece, era un dejà vu, una cosa già nota, già vista; qualcuno, infatti, era figlio di contadini.
Oggi per i giovani amanteani la terra è lontana, quasi sconosciuta.
Al più, vicino casa, un pezzo di giardino, quasi sempre coltivato a fiori.
Ed è proprio per questo che la proposta della scuola Manzoni Mameli appare vincente.
Li abbiamo visto i ragazzi che provavano ad usare le zappette
Con cautela ,anche con evidente passione.
Intorno la Coldiretti con le sue bandiere gialle.
Anche i ragazzi hanno la divisa della coldiretti.
Il cappellino giallo ed un grembiulino dello stesso colore.
Intorno gli operai di Calabria verde che scaricano piantine pronte da impiantare nel terreno
Oggi 10 aprile il tema è stato “Alla scoperta della terra. Preparazione del letto di semina. Creazione del semensaio. Il fondamentale ruolo del lombrico”
Un unico problema.
Quello che la tipografia ha parlato di un seme con il saio( semensaio) e non di un luogo dove si impianta la semenza( semenzaio).
Giorno 10 aprile ore 10.30 presso il teatro F.Tonnara l’ICS Mameli-Manzoni terrà un incontro sul tema “Come vivevano i nostri nonni nella società rurale”
Interverrà Emilio Osso autore del libro “ Il mondo di una volta”
Modera la docente Adriana Pellegrino.
All’incontro partecipano le prime e seconde classi della Scuola secondaria di I grado
“Nell’ambito della iniziativa riportata nella locandina, tra l’altro, verranno richiamate le problematiche relative alle tradizioni del mondo agricolo calabrese degli anni 70, gli avvenimenti (vere e proprie feste quali la trebbiatura, la raccolta dell’uva, delle olive, la produzione del pane, ecc.), i valori del mondo rurale calabrese quali la collaborazione fattiva e concreta, la condivisione, la partecipazione, la solidarietà, la genuinità e la semplicità, e poi le parole, i dialetti e i linguaggi di una volta, memoria di grandi civiltà che si sono insediate sul suolo calabrese nel corso dei secoli (dagli osci, ai brettii, ai greci, ai romani, ai normanni, agli arabi, ai longobardi, agli spagnoli, ai francesi …..)
Un Mondo rurale che sta progressivamente scomparendo con i suoi ambienti: gli alberi secolari e le piante autoctone, i percorsi ed i sentieri, le case rurali, i frantoi antichi, i mulini ad acqua, i palmenti, le strade millenarie, le sorgenti, i sistemi di recupero delle acque sotterranee e superficiali, ecc.
Il professore Renato De Bartolo, già docente di italiano al Liceo Scientifico Statale di Amantea, nella prefazione al libro di Emilio Osso “Il mondo di una volta” tra l’altro ha evidenziato come il mondo rurale sia stato “fonte di valori irragionevolmente sottovalutati ed abbandonati, per un malinteso concetto di progresso, e di cui al contrario proprio la civiltà attuale ha estremo bisogno”.”
La produzione del pane
La raccolta del fieno
Di seguito la locandina dell’iniziativa.