Ecco come Amantea accoglie i turisti. E’ inaccettabile.
Stamattina alcuni turisti mi hanno chiesto indicazioni sulla chiesa di San Francesco d’Assisi, sul castello, e su come visitarli.
Ho indicato esattamente la via da seguire dopo aver premesso indicazioni seppur sintetiche sulla loro storia.
Casualmente li ho rincontrati dopo alcune ore.
Mi hanno guardato in modo strano, quasi sospettoso.
“Ci eravamo illusi di poter vedere questi monumenti e soprattutto il paesaggio che dalla collina si riesce a scorgere “
“Perché illusi” faccio io di rimando?
E loro ancora più sorpresi mi chiedono”Ma come? Lei non sa che c’è un vecchio cancello chiuso con un lucchetto che rende impossibile accedere al viottolo che porta alla chiesa e dopo al castello?
“ Lo conosco il vecchio cancelletto che si trova su tale percorso e che impediva solo l’accesso al cantiere durante i lavori , ma io so che il lucchetto fa bella mostra di sé ma non chiude il cancello. Siete sicuri che non fosse lì solo per mostra ? Avete provato a spingere il cancelletto?”
Ancora sorpresa sui loro volti.
Poi uno di loro sbotta “ SI, ho anche spinto con forza! Inutilmente. E devo dirle tutto il mio rammarico, se non la mia rabbia. E mi chiedo se questo sia il modo di fare turismo. La vostra è una bella cittadina ma se volete davvero fare turismo dovete cambiare. Lei ci ha affascinato con le sue parole , ma non poter vedere Amantea dall’alto, il vostro meraviglioso mare dall’alto, le memorie della vostra storia medievale è letteralmente una vergogna. Non è che vi siete sbagliato dicendoci che era chiuso il cancello dal lato del Palazzo Mirabelli e magari quello era aperto? E comunque scrivetele queste cose, scrivetele..…”
“Lo farò! Non preoccupatevi. E dirvi che quanto successo mi dispiace è il minimo”
Già ma è questo il modo di fare turismo?
Il commissario voglia indagare su chi possiede la chiave, su chi ha chiuso il cancelletto e perché lo ha chiuso.
E voglia disporre la immediata riapertura del passaggio, anche rimuovendo del tutto l’obbrobrioso cancelletto.
SI E’ SVOLTA VENERDI’ 2 GIUGNO 2017 IN PIAZZA 11 SETTEMBRE A COSENZA, IN OCCASIONE DEL 71° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, LA CERIMONIA DI CONSEGNA DELLE ONORIFICENZE DI CAVALIERE DELL’ORDINE “AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA”, CONCESSE CON DECRETO DATATO 13 GENNAIO 2017 A FIRMA DEL SIG. PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.
QUESTA ONORIFICENZA E’ DESTINATA A RICOMPENSARE COLORO CHE ABBIANO SPECIALI BENEMERENZE VERSO LA NAZIONE, IN RICONOSCIMENTO DELLO SPIRITO DI SACRIFICIO E DELLA DEDIZIONE PRESTATA AL SERVIZIO DELLO STATO.
TRA GLI INSIGNITI DI TALE IMPORTANTISSIMO RICONOSCIMENTO, ANCHE IL T.V. (CP) Antonello RAGADALE, COMANDANTE DI NAVE “MICHELE FIORILLO” CP 904, UNO DEI CINQUE PATTUGLIATORI DELLA GUARDIA COSTIERA ITALIANA IN FORZA ALLA SQUADRIGLIA G.C. DI MESSINA.
LA MANIFESTAZIONE, ALLA QUALE ERANO PRESENTI LE PIU’ ALTE CARICHE CIVILI, MILITARI E RELIGIOSE DELLA PROVINCIA DI COSENZA, HA AVUTO INIZIO ALLE ORE 10:30 CON LO SCHIERAMENTO DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE, L’AFFLUSSO DEI GONFALONI E LABARI E CON L’ARRIVO E IL POSIZIONAMENTO DEL PRIMO REGGIMENTO BERSAGLIERI.
RESI GLI ONORI A S.E. IL PREFETTO DI COSENZA GIANFRANCO TOMAO, E’ SEGUITA LA CERIMONIA DELL’ALZA BANDIERA, DELLA LETTURA DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA E DELLA PREGHIERA DELLA PATRIA. AL TERMINE DELLA CERIMONIA IL PREFETTO HA CONSEGNATO IL DIPLOMA ONORIFICO AI VENTI NEO CAVALIERI DELLA REPUBBLICA TRA CUI IL COMANDANTE RAGADALE.
L’UFFICIALE RAGADALE GODE DI UN CURRICULUM DI TUTTO RISPETTO AVENDO RICOPERTO IN CARRIERA NUMEROSI INCARICHI DI PRESTIGIO E RESPONSABILITA’ TRA CUI ANCHE QUELLI DI CAPO SERVIZIO OPERATIVO DELLE CAPITANERIE DI CORIGLIANO CALABRO PRIMA E VIBO VALENTIA DOPO.
iNCARICHI CHE LO HANNO VISTO IMPEGNATO IN PRIMA PERSONA IN RILEVANTI OPERAZIONI DI POLIZIA MARITTIMA A TUTELA DELL’AMBIENTE MARINO E COSTIERO, NONCHE’ IN COORDINAMENTO DI ATTIVITA’ DI SOCCORSO IN MARE.
ESSENDO UFFICIALE ABILITATO AL COMANDO DI UNITA’ NAVALI DELLA GUARDIA COSTIERA, NELLA SUA CARRIERA HA ASSUNTO IL COMANDO DI DIVERSE UNITA’ SCHIERATE NEI VARI PORTI ITALIANI, PARTECIPANDO PER BEN TRE VOLTE ALLA MISSIONE ALBANIA 2 E AD ESERCITAZIONI INTERNAZIONALI. PROPRIO IN ALBANIA, AL COMANDO DI NAVE “MARIO GRABAR CP 408”, CHE ERA ALLE DIPENDENZE DELLA 5^SQUADRIGLIA G.C. DI VALONA, L’8 GIUGNO 2005 RIUSCI’, CON IL SUO EQUIPAGGIO, A TRARRE IN SALVO TUTTE LE PERSONE CHE SI TROVAVANO A BORDO DEL MERCANTILE NIKOLLA, POI AFFONDATO A CAUSA DELLO SBANDAMENTO ACCIDENTALE DEL CARICO CAUSATO DAL MARE MOLTO AGITATO. PER TALE OPERAZIONE DI SOCCORSO IL MINISTRO DELLA DIFESA GLI CONFERI’ LA MEDAGLIA DI BRONZO AL MERITO DI MARINA.
DAL 26 OTTOBRE 2015 AD OGGI E’ AL COMANDO DI NAVE “MICHELE FIORILLO CP 904” CON LA QUALE HA TRATTO IN SALVO, NELLE CALDE ACQUE DEL MAR MEDITERRANEO, CON IL SUO EQUIPAGGIO, OLTRE 7000 PERSONE TRA CUI NUMEROSISSIMI BAMBINI PROVENIENTI DAL NORD AFRICA. IN TALE CONTESTO HA PARTECIPATO ALLE ATTIVITA’ DI POLIZIA GIUDIZIARIA, CHE SI SONO CONCLUSE CON L’ARRESTO DEGLI SCAFISTI INDIVIDUATI AL MOMENTO DEL RECUPERO DEI MIGRANTI.
RAGGIUNTO TELEFONICAMENTE HA DICHIARATO: “SONO ONORATO DI QUESTA IMPORTANTISSIMA ONORIFICENZA CHE MI E’ STATA CONSEGNATA DA S.E. IL PREFETTO DOTT. GIANFRANCO TOMAO, NELLA FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA.
ESSA RAPPRESENTA PER ME TANTISSIMO PROPRIO PERCHE’ CONCESSAMI CON DECRETO DEL CAPO DELLO STATO.
LA DEDICO SOPRATTUTTO AI MIEI DUE FIGLI MATTEO E ANDREA ED A MIA MOGLIE ANNA CHE, SOPRATTUTTO NELL’ULTIMO BIENNIO, PER ASSOLVERE IL PRESTIGIOSO E DELICATO INCARICO DI COMANDANTE DI NAVE FIORILLO, HO SPESSO PRIVATO DELLA MIA PRESENZA.”
AMANTEA E’ ORGOGLIOSA DI QUESTO SPECIALE FIGLIO.
Francesca Menichino ,Candidata sindaco di Amantea per il M5s giorno 30 maggio scriveva che il dissesto «certifica il fallimento non di un Comune inteso come comunità, ma di una classe politica che non è solo l'ultima giunta, ma tutte le giunte perlomeno degli ultimi 20 anni.
Pochi amanteani, direi i peggiori, che alternandosi e combinandosi in vario modo tra maggioranza e opposizione, hanno occupato la casa comunale, disegnando un'architettura in cui non c'era più spazio per i cittadini, ma solo per i politici, quei politici che hanno creduto di essere potenti e che gli andasse sempre bene (...)
E in effetti gli è andata bene……. qualcuno si è arricchito, qualcuno si è costruito case e pizzerie».
Lo riporta Il Corriere dei Calabria nel suo ultimo “HORROR SHOW” di Pietro Bellantoni.
Chi sta additando senza avere il coraggio di nominare, di chi parla, a chi si riferisce, con chi ce l’ha?
E poi è questa la linea strategica da seguire per vincere le elezioni, per arrivare al comune?
Ed infine questa politica della instillazione della disistima, se non dell’odio , aiuta Amantea?
Forse che i veri problemi della città sono questi e non –anche- la mancanza generale del senso della legge, l’abitudine ad andare oltre i confini della stessa legge, con la sicumera di restare impuniti( tanto così fan tutti), sollecitata non solo dalla politica, ma anche dall’establishment, se non dal silenzio di chi si colloca nel solco della cultura che tale forse non è e non sarà?
Ed infine chi l’ha eletta questa gente, oggi additata al ludibrio, ma presente–“perlomeno”- negli ultimi 20 anni, se non quella parte di popolo ( purtroppo la maggioranza” che oggi nemmeno parla, anzi che oggi –forse- si ripropone per ripetere le stesse scelte?
Non è certo incolpevole questa gente in nome della quale siamo arrivati al dissesto, che peraltro qualcuno nega, inducendo i potenti ad abusare del bilancio, a non pagare i debiti per pagare coloro che li aiutavano a sopravvivere ed a permettere la loro opera di distruzione di massa della nostra città!
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