BANNER-ALTO2
A+ A A-

bilaciaL’Associazione Ritorno alle Origini di Temesa esprime grande preoccupazione per quanto comunicato alla Città dal Sindaco in una nota stampa concordata con la minoranza di “Cambiamo Rotta” sull’esito negativo della verifica della Corte dei Conti che ha bocciato il Piano di Riequilibrio presentato dall’amministrazione comunale.

Ciò comporterà alla comunità, e specialmente a quella di Campora San Giovanni che già vive da anni una situazione di precarietà, che le misure che d’ora in poi saranno adottate dal Ministero saranno più dure e renderanno più lungo il percorso di uscita da un dissesto che sta mettendo a dura prova tutta la gestione amministrativa della città di Amantea.

Pensavamo, che l’aver trattenuto la delega al bilancio in capo al Sindaco stesso, rappresentasse elemento positivo ma che in realtà, oggi, si è trasformato in un boomerang.

Sapevamo, come sapeva il Sindaco, che la questione “Bilancio” fosse delicata per decenni di gestioni non certamente equilibrate, ma pensiamo che chiunque si assuma la responsabilità di tale importante problematica, non può usare l’alibi che essa rappresenta il frutto di un “eredità tramandata”.

Infatti, la situazione determinatasi allo stato odierno è la cartina di tornasole della capacità attuale di amministrare.

Ora aspettiamo quali azioni si intendono mettere in atto affinché si diventi una città “normale” ed intendiamo esprimere la nostra forte preoccupazione per le tante e forti difficoltà che tutti saremo costretti ad affrontare.

Siamo certi però, e lo ribadiamo, che ancora una volta la comunità camporese ne pagherà lo scotto più significativo sulla scorta di prassi ormai antiche che l’hanno vista sempre penalizzata quando si è trattato di trasferire risorse nella frazione di confine con la provincia di Catanzaro. Che cosa mai succederà ora che le risorse continueranno a essere drammaticamente inadeguate per tutto il Comune di Amantea?

Accogliamo, comunque, l’appello alla condivisione degli obiettivi a patto che siano veramente condivisi, e che essi diventino patrimonio di tutti e non solo di una parte che fino ad ora ha ritenuto di possedere il dono dell’infallibilità usandolo come una clava per zittire le voci di dissenso che si sono levate.

In ogni caso, i camporesi, in questo scenario fosco, ancora di più, devono mantenere inamovibile in agenda la richiesta di autonomia con contestuale aggregazione a Serra d’Aiello.

IL PRESIDENTE

(Antonio Gelsomino)

Campora San Giovanni, 2 novembre 2023

Leggi tutto... 0

gig comuGli Amanteani non cedono il passo
al benevolo ricatto
del Gran Sadico.
le lacrime in fondo al pozzo,
l’eterna retorica del paradiso.

Funesta e reiterata insulsaggine
dei buoni sentimenti!

            Cosa sta accadendo in questa tormentata era, passione e ragione sembrano generarsi l’una dall’altra, per contiguità o per contrasto. Ciò che in questi mesi spinge la gente in piazza, per ribellione o protesta, è il rimbalzo emotivo di quella stessa crisi economica e politica che sembra determinare apatia e rassegnazione. Che esito avrà tale dialettica? Quel che è certo è che quanto più compresse e negate, tanto più le passioni collettive reclamano il proprio spazio di espressione.

Attualmente, a oltre due mesi dell’avvio del campionato di Promozione girone A, i campi di calcio di Amantea 1927 e Campora Calcio, rimangono interdetti ai pubblici spettacoli, impedendo al pubblico di assistere alle partite di calcio. Questo stato di cose rappresenta un grave ostacolo per i cittadini, specialmente i giovani, privandoli dell’opportunità di godere di momenti di svago e di supportare la squadra di calcio del cuore. Ritengo che l’omologazione del campo sportivo sia un passo urgente per promuovere il benessere della comunità e offrire opportunità di svago e socialità ai cittadini, in particolare ai giovani.

Il paradosso è che avviene quando tutto va bene, Amantea 1927 è a due punti dal vertice del girone A della Promozione calabrese in classifica, come pure il Campora Calcio che come l’Amantea non può tornare a giocare nel proprio stadio, pur essendo a soli 3 punti dalla vetta. I cittadini chiedono a gran voce di poter vedere le rispettive squadre , giocare un buon calcio a detta di chi ne sa. Certo i goal non mancano.

Gli impianti sportivi comunali e le attrezzature in essi esistenti sono destinati ad uso pubblico, improntati alla massima fruibilità da parte di cittadini, di associazioni e società sportive, di federazioni ed enti di promozione sportiva e di scuole, per la promozione e per la pratica dell’attività sportiva e, solo strumentalmente a questa, anche di quella ricreativa, volta a favorire e valorizzare la cultura dell’associazionismo che opera senza scopo di lucro nel settore dello sport, come previsto dallo Statuto comunale.

La presenza del pubblico alle partite non solo sarebbe di notevole supporto per i giocatori, ma contribuirebbe anche a sostenere la società sportiva locale, che deve far fronte a spese significative per mantenere la squadra e l’impianto in funzione.

E allora, se sul campo le cose funzionano, cosa succede nella Amministrazione comunale?

Per «impianto sportivo» si intende l’insieme di uno o più aree, preposte allo svolgimento dell’attività degli atleti. Lo stesso può comprendere: lo spazio per la pratica sportiva; la zona spettatori; il bar, i servizi igienici e le aree accessorie 1. Gli impianti sportivi e gli spazi pubblici di proprietà degli Enti locali destinati all’attività agonistica e non agonistica, con le relative attrezzature, costituiscono beni del patrimonio indisponibile delle Amministrazioni locali destinati a soddisfare esigenze e bisogni dei cittadini.

A tal fine, la comunità locale ritiene necessario ed opportuno che lo stadio venga omologato ai pubblici spettacoli, consentendo al pubblico di assistere alle partite di calcio e contribuendo così al benessere sociale e all’educazione dei giovani del territorio.

Con questa interrogazione, i cittadini di Amantea e di Campora chiedono all’Amministrazione di Amantea se intende intervenire urgentemente per eliminare questo problema che arreca danno e nocumento a un territorio già fortemente penalizzato. Riteniamo che la riapertura del campo sportivo sia un passo importante per promuovere il benessere della comunità e offrire opportunità di svago e socialità ai cittadini, in particolare ai giovani.

A tale proposito, Cons. Stato n. 2385/2013 “Si tratta di beni su cui insiste un vincolo funzionale, coerente con la loro vocazione naturale ad essere impiegati in favore della collettività, per attività di interesse generale e non vi è dubbio che la conduzione degli impianti sportivi sottenda a tale tipologia di attività”

Col tempo e il passare degli anni, si è giunti a riconoscere tale merito e primato, prevedendo, inoltre, che allo sport fosse riconosciuta la giusta importanza nell’ambito della nostra Nazione, soprattutto all’interno degli Enti Locali, quali, ad esempio, i Comuni, ove ogni anno aumentano di un gran numero le associazioni che svolgono sia attività di mera aggregazione sportiva sia attività di tipo agonistico. A seguito della riforma del Titolo V, a mezzo della legge cost. n. 3/2001, l’art. 117 Cost. ha assegnato alla legislazione concorrente Stato/Regioni l’ordinamento sportivo, la valorizzazione dei beni, la produzione ed organizzazione di attività culturali.

Si può affermare che il gestore è titolare della posizione di garanzia di cui all’art. 40 c.p. e che lo stesso può essere ritenuto responsabile degli eventi dannosi «prevedibili ed evitabili». È, altresì, doveroso specificare che l’Amministrazione comunale, oltre a garantire le condizioni della struttura sportiva, deve predisporre idonee accortezze al fine di impedire il verificarsi di danni che possano ledere coloro che accedono alla struttura.

Gigino A Pellegrini & G elTarik

Leggi tutto... 0

amantea giggiAmo profondamente Amantea. Ma…Il mio tormento è uno: come salvare questo Paese da un declino che sembra non avere fine. Durante la mia lontananza, mi dicono essere stati anni pieni di fasti e pregi. Allora era un paese turistico e ci si poteva permettere il lusso di affermarlo. Oggi, a distanza di molto tempo, non si riesce a comprendere se Amantea è ancora un paese a vocazione turistica o… .

E’ chiaro, non è semplice far ripartire un paese che ha perso lo smalto ed il piacere di vivere come sua vocazione naturale, proprio per l’invidiabile posizione e non solo. Al mio tornare a vivere vicino a lei, ho trovato un paese senza più mordente, un paese pervaso dalla mediocrità e dalla corruzione. Eppure l’avevo lasciato nel suo ruolo di polo turistico, un “fiore all’occhiello” della costa tirrenica, così veniva decantata e lo si faceva con orgoglio struggente. Oggi, non credo che lo sia più. Oggi non lo è più, anche perché inciampato, poi è caduto, e gli effetti della caduta sono visibili a tutti e proprio per l’inadempienza, inefficienza e incompetenza,si brancola nel buio.

Ciò che noto è una rassegnazione quasi acclarata. Amantea, oggi, è un paese che vive di “aria” e “sole”. Di chi è stata e di chi è la responsabilità? Forse un po’ di tutti: degli Amanteani, dell’assenza di una politica degna di tale nome, di Amministrazioni che si sono succedute nel tempo, che mai hanno pensato di investire con una vera e comprensibile progettualità , attingendo a risorse, oggi introvabili, anche per mancanza di ” Santi in Paradiso” e di forma mentis.

Mi verrebbe da affermare qualcosa di orribile come, una decadenza voluta, cercata, provocata e realizzata. Un paese di commercianti, pensionati e studenti che aspettano di spiccare il volo. Tantissimi disoccupati (troppi). Un paese con scarsa propensione all’investimento ed una bassa imprenditorialità scoraggiata dalle normative, ma anche dalla scarsa visione delle istituzioni locali.

Rimane una squadra di calcio dove da giovanissimo ho militato: Amantea 1927 formata da un bel gruppo di giovani calciatori e di un bravo tecnico che sta facendo di tutto per risollevare e riportare agli antichi splendori il nome di Amantea.

Anche io nel mio piccolo voglio dare una mano, e così mi sono rivolto a un Dio pagano a me caro: Amon.

“Signore di ciò che è, permanente in tutte le cose,
unico in sua natura come il Seme degli dei
La tua dolcezza è nel cielo sopra di noi,
la tua bellezza rapisce i cuori, l'amore di te fa languide le braccia,
la tua forma bella rende deboli le mani, e i cuori, alla tua vista, ogni cosa dimenticano.
Tu sei l'unico che fece tutto ciò che è.”

Con questi versi gli antichi egizi onoravano e amavano Amon, una delle principali divinità della mitologia egizia, il cui culto era legato alla prima capitale dell’Alto Egitto, e che si sviluppò proprio grazie alle fortune del suo governo.

A partire dal XVIII A.C., questa divinità, prima legata alla mitologia guerriera e protettore del sovrano divenne in seguito dio supremo del pantheon divino per l’antica civiltà egizia a seguire, adorato come creatore di tutte le cose e responsabile della regolazione del tempo, delle stagioni, dei venti e delle nubi. Nella raffigurazioni si presenta di solito come un uomo con il capo coperto da una corona sormontata da due lunghe piume.

Quando, Amonespulse i sovrani di Hyksos dall'Egitto, la città di origine del vincitore, Tebe, divenne la città più importante in Egitto, la capitale di una nuova dinastia. La divinità patrono locale di Tebe, Amon, divenne quindi di rilevanza nazionale. I faraoni di quella nuova dinastia attribuirono tutti i loro successi ad Amon e produssero gran parte della loro ricchezza e catturarono il bottino sulla costruzione di templi dedicati ad Amon. 
Il nome Amon significava qualcosa come "quello nascosto" o "invisibile". Salì alla posizione di divinità tutelare di Tebe, come patrono di questa città, dopo la fine del Primo Periodo Intermedio, sotto l'undicesima dinastia.

La storia di Amon come dio protettore di Tebe iniziò nel 20° secolo a.C., con la costruzione del recinto di Amon-Ra a Karnak sotto Senusret I. La città di Tebe non sembra avere avuto grande importanza prima dell'undicesima dinastia .

  Da quel momento ricoprì la posizione di divinità trascendente e auto-creata "per eccellenza"; era il protettore dei poveri.  Inoltre poiché era la divinità principale dell'Impero egizio, Amon-Ra iniziò ad essere adorato anche fuori dall'Egitto, stando a quanto testimoniato dagli antichi storiografi greci in Libia e Nubia. Venne adorato come Zeus Ammon e identificato con Zeus in Grecia.

 La vittoria contro i "sovrani stranieri" raggiunta dai faraoni che adoravano Amon lo fece vedere come il campione dei meno fortunati, che sosteneva i diritti della giustizia in particolare per i poveri. Divenne anche il Protettore della strada, aiutando coloro che viaggiavano in suo nome. Da quando si iniziò a sostenere verità, giustizia e bontà.

Lo scopo di Amon era quello di introdurre e fortificare la parità tra dominatori e non-dominatori nel mondo, ma con il metodo drastico di eliminare la casta dei dominatori. Era un combattente abile, astuto e silenzioso che non mostrava paura davanti a nessuno.

Siamo tutti corresponsabili per il declino di Amantea? Non credo si possa affermare ciò.! Vi sono dei responsabili e quelli che non lo sono, guardano al futuro prossimo dei loro figli pronti a rifare la famosa valigia di cartone che era stata riposta, si pensava per sempre, nella soffitta. Sicuramente andrebbe salvato quel poco che di buono c’è, chi di buono ha fatto e ciò che di buono si è fatto.

Non c’è altro da fare che superare il profitto personale e abbandonare le vecchie logiche. Se esiste una parte sana del paese, questa va stimolata, punzecchiata. Coinvolgere le persone, i cittadini, che seppur non affrontando l’argomento son sicuro che condividono questo mio stesso intendimento. Il desiderio è di una persona nata in Via Garibaldi 78, la Via dei “Dannati”, che vorrebbe urlare, gridare, con la maggioranza del paese: “Allora che si fa”?

L’invito è di ricorrere ad un forte scatto di orgoglio comune. Tutti insieme, il sociale, il volontariato, le associazioni, i circoli; non si può restare ancorati al “contributo” che non c’è. I giovani, quelli veri, gli adulti che credono, che pensano al confronto costruttivo, devono fare un passo avanti e non aspettare che quelli delle vecchie logiche “dividi et impera” restino sempre coloro che a tutti i costi vogliono tenere lo scettro del comando.

Gigino A Pellegrini & G elTarik

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy