
L'incontro in Calabria con il Ministro Roberto Calderoli su "Autonomia differenziata: grande opportunità, un momento di trasparenza e verità", presso l'Hotel 501 di Vibo Valentia, è stato un momento di vero confronto e di conferma della validità e dell'opportunità offerta per la crescita del Sud, che finora non è riuscito ad essere adeguatamente valorizzato ed a utilizzare al meglio le proprie risorse e concretizzare le tante aspettative esistenti, specialmente nei giovani. Dopo il confronto tra il ministro ed i segretari-commissari delle regioni meridionali che hanno manifestato la necessità di una maggiore presenza del partito sui territori, si è affrontato il tema dell'autonomia differenziata, dinnanzi ad una platea gremita, che rappresenta uno strumento di possibile sconvolgimento dei territori per il cambiamento radicale della politica. Tutti hanno concordato sulla situazione di difficoltà in cui versa il mezzogiorno e sull'esistente ed innegabile gap con le regioni del centro-nord. Divario che non si è riusciti a colmare, pur in presenza di importanti risorse che l'Europa ha riconosciuto negli ultimi decenni. Mancanza di visione strategica, assenza di progettualità, carenza di adeguate risorse umane, macchina burocratica inadeguata, hanno, nel tempo, impedito un percorso virtuoso, costringendo, spesso, alla restituzione delle ingenti risorse messe a disposizione. Oggi il Sud ha la possibilità, in poco tempo, di cercare di colmare il divario: ci sono le risorse, i tempi sono stati contingentati con il PNRR, lo Stato sta lavorando per sostenere questo percorso, ma non sembra, però, che ci sia un'adeguata organizzazione, specialmente nei piccoli comuni. In tale contesto, l'autonomia differenziata potrebbe essere il grimaldello per rompere un sistema di mancata adatta gestione della cosa pubblica. Tutte le contestazioni della sinistra sono "aria fritta", in quanto: a) il progetto di legge è stato completamente modificato ed adattato alle esigenze del territorio; b) la spesa storica è stata superata; c) le risorse ci sono e possono essere immediatamente utilizzate per coprire l'esistente divario; d) l'intento della proposta è quella di unire le due Italie e riportarle a parità come servizi ed opportunità; e) l'autonomia consente di scegliere le materie, indicate nella legge, per le quali le regioni possonochiedere ed ottenere appunto la gestione diretta; f) il resto delle materie continuerà ad essere gestito dallo Stato; g) i territori potranno diventare virtuosi e consentire ritorni a favore dei cittadini; h) la macchina burocratica e la classe dirigente non possono più improvvisare. In sostanza, un percorso che consente forti miglioramenti e che potrebbe anche portare risultati positivi al Sud ed alla Calabria, ma solo in un'ottica di efficienza e capacità amministrativa. In tale contesto, quindi, è indispensabile che i territori qualifichino i propri dipendenti e che la politica indichi soggetti preparati e che possano, veramente, fare la differenza. Una scommessa importante che potrà, se compresa ed applicata correttamente, stravolgere in positivo il mezzogiorno, se tutti remeranno nella stessa direzione. Al massimo, nel caso in cui non si riuscisse ad applicarla adeguatamente, si rimarrà nelle attuali condizioni e, quindi, si perderà forse l'ultima possibilità per cercare di rendere i nostri territori vivibili e con gli stessi servizi ed opportunità esistenti nelle regioni del centro-nord.
“The man that screwed an entire nation. Questo pubblicava 15 anni fa The Economist, la Bibbia del Capitalismo Europeo. " L'uomo che si è fottuto una intera nazione. " Questo stesso uomo era un pidduista insieme al suo caro amico Maurizio Costanzo, ha assunto mafiosi in casa sua, ha cercato di far passare una prostituta minorenne per la nipote del presidente egiziano Mubarak, ecc.... Condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale senza neanche sfiorare una cella di un penitenziario. Oggi questo pregiudicato è morto e le Istituzioni lo celebrano come uno statista esponendo la bandiera Italiana a mezz'asta! Per chiudere in bellezza: la Carciofara ha voluto un giorno di lutto nazionale! Come se tutta l’Italia fosse d’accordo!
Gigino A Pellegrini & G elTarik
Tutto il Sud vive da troppi anni in condizioni di persistente emergenza sociale. Dopo aver subìto con maggiore intensità gli effetti della Grande recessione, oltre due anni di corona virus e per ultimo l’invasione della Ucraina da parte della Russia, non può aver favorito una ripresa in linea con il resto del Paese ma ancor di più assai distante dalla media Ue e dell’Eurozona.
Il mancato investimento nel Sud ha determinato un indebolimento della macchina interna dello sviluppo, con conseguenze negative per tutto il Paese, che ha visto indietreggiare in Europa anche le regioni più sviluppate del Centro-Nord, non per il peso della “zavorra” meridionale ma per il mancato apporto dei reciproci effetti benefici dell’integrazione economica.
La sfida di Amantea e del Sud è la più difficile di tutta la nostra cosiddetta storia unitaria. Ma non è una causa persa. C’è una grande vitalità e capacità di innovazione, nelle forze sociali e imprenditoriali, nelle forme della cittadinanza attiva, in luoghi che rappresentano il cambiamento possibile, in realtà che sperimentano già quel modello di sviluppo sostenibile che i Meridionali sono impegnati a perseguire.
In questo contesto la politica locale dovrà impegnarsi a fondo nel creare e diffondere condizioni di benessere, accelerare e supportare i processi onesti. La premessa è dare risposte alle emergenze e ai bisogni, dove necessario riconquistare territori e cittadini alla legalità.
Servono progetti, una capacità e volontà dell’attualeAmministrazione pubblica di agire per compiti e conseguire risultati, che abbiano effetti immediati e offrano una prospettiva. I progetti di solito si basano su una visione di trasformazione di medio termine, che a sua volta può svilupparsi solo incidendo da subito con determinazione sulle condizioni di contesto attuali. Senza lasciare chi scrive:
Affogare nel buio dello sconforto
e non scorgere più le verità.
Vedere i raggi della luce del sole
brillare sulle profonde ferite.
Mi resta solo il suono delle lacrime
venire giù dagli occhi,
mentre ascolto il dolore
degli infranti sogni.
Gigino A Pellegrini & G elTarik
Gigino A Pellegrini & G elTarik