
Dai, per favore, non scherzate! Almeno su cose serie come queste.
Riceviamo la seguente nota stampa del comune di Amantea:
“L’amministrazione comunale di Amantea ha aderito al progetto “M’illumino di meno”, allo scopo di sensibilizzare l’intera popolazione e soprattutto le nuove generazioni sulla necessità di risparmiare energia. L’iniziativa, voluta e portata avanti dagli autori e dai conduttori del programma radiofonico “Caterpillar”, in onda da diciotto anni su Radio 2 Rai dalle 18 alle 19.30, gode anche dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e della Presidenza della Repubblica, nonché delle adesioni di Senato e Camera dei Deputati.
«L’obiettivo della campagna – spiega l’assessore all’ambiente Antonio Rubino – è promuovere la riflessione sul tema dello spreco di energia, che si può evitare con interventi strutturali ma anche con semplici accorgimenti che ogni singolo individuo può mettere in pratica.
La coibentazione, l’uso di fonti rinnovabili, il ricorso a mezzi di trasporto meno impattanti sull’ambiente, l’attenzione a disattivare gli apparecchi elettronici che non si utilizzano, sono un patrimonio a disposizione di tutti».
«Il punto focale del progetto – prosegue Rubino – è rappresentato dalla “Giornata del risparmio energetico” che verrà celebrata venerdì 13 febbraio 2015.
In concomitanza di tale data attueremo lo spegnimento dell’illuminazione di alcune aree della città, comprendendo anche monumenti, piazze ed uffici pubblici.
Anche gli amanteani potranno fare la stessa cosa, spegnendo parte delle luci delle proprie abitazioni, dei negozi e delle aziende.
Chiaramente, oltre a non illuminare in maniera eccessiva, la giornata vuole essere portatrice di valori sani verso l’ambiente promuovendo l’utilizzo delle cosiddette “luci pulite”, come le fonti rinnovabili e i sistemi intelligenti di illuminazione.
Quest’anno in particolare, dopo il Nobel per la Fisica riconosciuto agli inventori del led e la proclamazione del 2015 come “Anno internazionale della luce” da parte dell’Onu, “M’illumino di meno” dedicherà speciale attenzione ai comuni che utilizzano illuminazioni a basso consumo.
Seguendo l’esempio degli organi ministeriali competenti invito le scuole cittadine a festeggiare “M’illumino di meno” anche nelle aule».
E chiarisco l’affermazione.
In un anno ci sono 365 giorni. La giornata del risparmio energetico è un trecentosessantacinquesimo.
Ed allora che senso ha invitare gli amanteani a risparmiare consumi energetici se poi l’amministrazione comunale non da il giusto esempio?
Sono stati usati per caso lampade a led?
È stata modificata la rete di illuminazione riducendo i consumi durante le ore notturne?
Sono stati eliminati gli organi illuminanti degli ulivi e della cipolla? O magari fatti accendere solo al passaggio della gente, cioè quando serve?
Sono stati mai impiantati lampioni stradali fotovoltaici a led, magari utilizzando una piccola parte del mutuo del lungomare?
Nel piano delle opere pubbliche l’amministrazione ha previsto la lotta agli sprechi dei consumi elettrici?
Avete censito quanti fari ad altissimo consumo ci sono in giro?
Allora certe volte il silenzio è d’oro ed impedisce riflessioni come le presenti
Non ce l’ho certamente con Antonio Rubino, come non ce l’ho con tutti gli altri che parlano su comunicati stampa che offrono una straordinaria opportunità di riflessioni.
Ma per favore basta!
Basta con questa politica che serve solo per impedire alla comunità di pensare seriamente al proprio oggi ed al proprio domani, buttando soldi dalla finestra, arricchendo l’Enel.
Fatevi un giro per la città con un fotometro e capirete che cosa sto dicendo
Grazie!
Sono da poco passate le 19.00 e la signora Marcella con il marito escono di casa per andare a mangiare una pizza. Vanno vicino casa, lì ad Oliva, la frazione di Amantea tra Coreca e Campora San Giovanni.
La serata non è fredda , anzi si sta bene dopo una giornata di sole, la pizzeria è vicina e così escono a piedi.
Il forno non è ancora a regime ed il pizzaiolo li prega di tornare tra un quarto d’ora. E così Marcella continua passeggiare e ad un certo punto vede un’auto ferma davanti al cancello della sua abitazione.
In casa non c’è nessuno e lei non aspetta nessuno.
La signora Marcella è sospettosa e così si avvicina all’auto.
Dentro c’è un giovane con un telefonino all’orecchio al quale domanda cosa faccia lì davanti a casa sua.
“Io carabiniere” è la risposta evidentemente già preparata ed immediatamente aziona una sirena.
Marcella grida al marito in tedesco “ Sono ladri!”.
Subito dalla casa escono quattro persone, i ladri, con in mano piedi di porco serviti per entrare in casa ed ovviamente la refurtiva.
La casa è messa sottosopra dal piano terra al secondo piano.
Marcella grida ed afferra uno dei ladri ma questo reagisce e la colpisce ripetutamente con pugni e calci, al volto e sulla persona, calci violenti anche sulla pancia.
Il marito ha cercato un oggetto con cui difenderla ma non fa in tempo perché i ladri salgono velocemente su un’auto (sembra si tratti di Audi azzurro scuro la cui targa pare inizi con le lettere AV) e che parte velocissima allontanandosi dal luogo del furto.
Arrivano i carabinieri di Amantea che iniziano immediatamente le indagini cominciando a visionare alcune telecamere private del luogo da cui si nota l’auto di cui si tratta ma non la targa
La signora Marcella è scossa e si lamenta per il dolore sul viso e sulla pancia ma è sempre un fiume in iena e racconta la sua vicissitudine.
“Erano scuri in viso e parlavano un italiano stentato. Forse erano rumeni”
Marcella è una calabrese , di quelle forti, che è emigrata per decenni in Germania e poi è ritornata per costruirsi una casa nella quale vivere con la sua famiglia, ma ora ha dubbi. Sa che poteva finire male.
I suoi parenti e gli amici e vicini cercano di consolarla dicendo che tutto sommato è andata bene, che poteva anche andare peggio, ma lei non ci sta, per questo ha reagito anche se ora il disappunto per quanto successo ed anche un po’ di paura sembrano domarla.
Poi decisa va in caserma a sporgere denuncia prima ancora di farsi visitare da un medico o magari di raggiungere il vicino ospedale.
Intanto gli astanti parlano di altri furti avvenuti nei giorni scorsi.
Tanti, troppi furti per lasciare Amantea ancora senza una compagnia di CC o senza un presidio di Polizia. Ma questo è un problema politico.
La vicenda è la stessa di quella che ha occupato in questi giorni le pagine dei giornali locali e dei siti web amanteani e cioè quella relativa alla nomina del funzionario addetto all’ambiente, alla protezione civile, al Demanio ed a ai servizi tecnologici e manutentivi.
La notizia è freschissima e ci dice che il sindaco ha scelto il funzionario tra i tre che erano stati dichiarato idonei dalla commissione di selezione e cioè tra:
Dignitoso Luca,
Garofalo Santo e
Pileggi Domenico
La nomina però non è stata pubblicata ancora e quindi pur a ns conoscenza ( la fonte informativa è la più informata delle nostre fonti) preferiamo non pubblicarla.
Aspettate qualche ora