
Perviene in data odierna la nota della Funzione Pubblica e del Coordinamento della CGIL del Poliambulatorio di Amantea e ne diamo pubblicazione.
Cari colleghe/i , la CGIL nella recente riunione della RSU tenuta in data 10 febbraio 2015, ha chiesto con fermezza di bloccare la trattativa sindacale con l’azienda in merito alla definizione delle posizioni organizzative e dei coordinamenti.
Come avevamo più volte denunciato, l’individuazione e la corretta attribuzione delle posizioni organizzative, non può prescindere dall’esistenza di un preciso ed articolato assetto organizzativo, solo all’interno del quale possono trovare legittimazione gli obiettivi strategici, che l’azienda intende perseguire, ed il ruolo funzionale assegnato agli operatori.
Purtroppo, ancora oggi, l’ASP non dispone del principale strumento organizzativo che e’ l’Atto Aziendale, il quale, come e’ noto, non e’ mai stato approvato dalla regione Calabria.
E’ chiaro che in un tale contesto, dove il quadro organizzativo e le finalità operative risultano indefinite, la scelta e la quantificazione delle posizioni organizzative non potrebbe che ubbidire ad una sola logica: quella clientelare.
Una logica non più sopportabile dai lavoratori e poco funzionale al miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini-utenti.
Come candidati CGIL per l’RSU, in questo particolare momento, riteniamo che sia prioritario e di maggiore interesse per i lavoratori, chiedere l’immediata apertura di un tavolo di contrattazione che possa portare, nel breve termine all’attribuzione delle cosiddette fasce a tutti i dipendenti e riattivare le procedure per le progressioni verticali bloccate dal 2009 e, quindi, mettere qualche euro in più nella busta paga dei lavoratori del comparto che, come ben sappiamo, da diversi anni non hanno beneficiato di alcun incremento salariale.
L’azione del sindacato, comunque, non può limitarsi alla sola rivendicazione di ordine economico e salariale, ma deve proporsi anche come principale leva per il cambiamento della politica sanitaria nella nostro contesto territoriale, assumendo il ruolo di principale sostenitore della centralità dell’Utenza nel processo di produzione dei servizi socio-sanitari ai cittadini.
Una centralità dell’Utenza, enunciata solo formalmente dall’Azienda, ma nei fatti sacrificata e subordinata al mantenimento dei tanti privilegi economici e funzionali di una casta dirigenziale, cresciuta all’ombra della politica.
Una logica che si alimenta sottraendo risorse al diritto alla salute dei cittadini, in particolare dei più deboli.
Insieme possiamo e dobbiamo cambiare questa logica e fare della sanità pubblica il luogo dove è possibile coniugare i diritti del lavoro con il fondamentale diritto alla salute di tutti i cittadini.
Anche tu puoi dare un contributo al cambiamento, dando maggiore forza e sostegno all`azione sindacale della CGIL.
I candidati del nostro poliambulatorio nella lista della CGIL sono: DOMENICO VELLONE, LAURETTA PAGLIARO, GUGLIEMINA PROVENZANO Amantea, 17 febbraio 2015
E’ sicuramente un nuovo corso quello iniziato dal sindaco Monica Sabatino che ha proposto la delibera consiliare n 1 del 6 febbraio 2015 con la quale ha chiesto al Consiglio comunale di esprimersi per la concessione dell’ encomio solenne ai due carabinieri di Amantea Stefano Vommaro e Bernardino Francesco Miraglia.
La proposta è stata valutata positivamente dal consesso consiliare che si è espresso alla unanimità.
Un encomio solenne dettato dalla valutazione del coraggio, dell’altruismo e dell’alto senso del dovere mostrati in occasione del salvataggio del sig Marano Antonio rimasto coinvolto in un incidente automobilistico occorso il 13 gennaio 2015 e che rischiava di annegare intrappolato all’interno della propria auto.
Ricorda il sindaco che “ giorno 13 gennaio, intorno alle ore 15.40, sulla vecchia strada statale 18, nei pressi del Torrente Torbido, posto tra il comune di Amantea ed il comune di Nocera Terinese , un anziano signore di 80 anni proveniente dal vicino comune di Cleto, per cause ignote, giunto in prossimità del ponte sul torrente Torbido, perdeva il controllo dell’auto urtando prima contro il muretto che delimita la carreggiata e terminando la sua corsa, dopo un volo di 4.00 metri circa , in fondo alla scarpata adagiandosi capovolta sulla sponda del torrente”
Ed il sindaco continua a ricordare che : “ l’uomo si è trovato praticamente incastrato all’interno dell’abitacolo della propria autovettura completamente immobilizzato con il rischio che l’auto continuasse a scivolare all’interno del torrente con conseguenze ben più tragiche per il suo occupante. Fortunatamente l’uomo non appena ripresosi dallo choc ha avvertito la stazione dei carabinieri di Amantea che è prontamente intervenuta con due militi, l’appuntato Bernardino Francesco Miraglia e l’appuntato Stefano Vommaro che non appena giunti si sono prodigati per prestare soccorso al malcapitato”
Infine il sindaco ricorda che :” L’appuntato Stefano Vommaro non appena resosi conto della situazione non ha esitato a scendere lungo la scapata per raggiungere l’auto e cercare di valutare le condizioni di salute dell’occupante che si trovava incastrato tra le lamiere dell’auto ed un grosso blocco di cemento posto sull’argine del torrente. A quel punto l’appuntato Vommaro costretto ad operare in condizioni precarie per la presenza di acqua e fango dopo aver cercato di aprire inutilmente con le mani lo sportello dell’auto, ha forzato il portellone posteriore con l’ausilio di uno strumento di lavoro procurato dall’appuntato Miraglia. Tale operazione si rendeva necessaria ed urgente anche per il forte odore di carburante che stava fuoriuscendo dall’auto con il rischio di incendio”
Successivamente l’intervento dei sanitari del 118 che hanno trasportato il malcapitato presso il nosocomio di Paola.
Il sindaco inoltre segnala a tal punto tre cose.
La prima è l’applauso dei presenti che ha coronato l’intervento di soccorso.
La seconda è la dimostrazione di coraggio e professionalità mostrata da coloro che sono intervenuti
La terza è l’ampio risalto dato dalla stampa all’accaduto
Abbiamo segnalato il nuovo corso di questa nuova amministrazione ricordando che in altri momenti il comune di Amantea si è distratto come quando ben avrebbe fatto ad esprimere analogo encomio solenne ad altri due carabinieri che intervennero e rimasero anche intossicati allorchè un fortissimo incendio pose a rischio abitazioni e persone in località Cannavina. Ma all’epoca non c’era l’attuale sindaco!
Sono tanti gli amanteani che si lamentano del fatto che Telecom ed Enel fanno come gli pare, posando in ogni dove reti telematiche sotterranee probabilmente senza nemmeno depositare il progetto presso gli uffici comunali, così che un qualche domani che si dovrà eseguire una rete urbana si creeranno problemi alla rete internet.
Molti si lamentano dei fossi lasciati aperti per giorni e giorni con danni alle sospensioni ed ai bracci delle ruote delle auto
Molti, infine si lamentano dell’impianto di armadi ed oggi di specifiche forniture autonome di energia elettrica di prossimità.
A chi si lamenta viene detto che si tratta di futuro e che il futuro non può essere fermato
Ma c’è chi si lamenta.
Ecco una nota pervenutaci:
“Con la scusa della tecnologia necessaria, in questi giorni, ad Amantea, stanno piantando tanti nuovi alberi, pardon paletti, con la scritta Enel affiancandoli a preesistenti armadi Telecom.
Vista così non sembrerebbe niente di strano, ma guardiamo il fenomeno da un'altra angolazione.
Se un onesto cittadino deve avere tutti i permessi prima di realizzare un qualsiasi manufatto abitativo ,compreso il parere della sovrintendenza alle belle arti (che giustamente verifica sia l’impatto ambientale che estetico) come mai questi obbrobri sfidano tutte le leggi dell’estetica e del buon senso senza problemi?
Evidentemente da queste parti siamo ancora considerati con l’anello al naso.
A prescindere dal fatto che un aggeggio del genere in seguito diventa una servitù per il proprietario dell’immobile adiacente e quindi arreca un danno non indifferente.
Per non parlare del danno arrecato ai marciapiedi, costati tanti soldi ed alle stesse strade dove l’asfalto poi verrà rimesso in modo approssimativo, se mai verrà rimesso
I cittadini sono inermi, subiscono passivamente per quieto vivere, e questo non è giusto”.
Si! Siamo d’accordo se un cittadino viene controllato quando fa un allaccio alla rete fognante perché non dovrebbe esserlo la Telecom e l’Enel?
Se viene creata una servitù perché Telecom ed Enel non dovrebbero essere assoggettati alle regole di tutti? Sono forse così speciali da muoversi al di sopra se non al di fuori della legge?
In verità ad Amantea molte cose sono possibili e le leggi sono rispettate da taluni solo per un fatto di etica, di cultura , non certamente per timore di essere contravvenzionati.
D’altro canto chi mai ha rispettato o rispetta la seguente norma del D.M. 05-11-2001che vi trascriviamo ?
3.4.6 Larghezza del marciapiede
La larghezza del marciapiede va considerata al netto sia di strisce erbose o di alberature che di dispositivi di ritenuta. Tale larghezza non può essere inferiore a metri 1,50. Sul marciapiede possono, comunque, trovare collocazione alcuni servizi di modesto impegno, quali centralini semaforici, colonnine di chiamata di soccorso, idranti, pali e supporti per l'illuminazione e per la
segnaletica verticale, nonché‚ eventualmente per cartelloni pubblicitari (questi ultimi da ubicare,
comunque, in senso longitudinale alla strada). In presenza di occupazioni di suolo pubblico localizzate e impegnative (edicole di giornali, cabine telefoniche, cassonetti ecc.) la larghezza
minima del passaggio pedonale dovrà comunque essere non inferiore a metri 2,00.