BANNER-ALTO2
A+ A A-

Si è svolto oggi 18 febbraio presso la Corte di Appello di Catanzaro il secondo Round del processo Nepetia che vide coinvolti Franco La Rupa ed altri 50.

 

Il processo ebbe inizio nel dicembre 2007.

Poi si divise in due tronconi.

Un gruppo scelse il rito abbreviato, un altro gruppo scelse il rito ordinario.

Questo secondo gruppo venne sottoposto al giudizio della collegiale del Tribunale di Paola che emise una serie di importanti condanne ed insieme 8 assoluzioni.

 

Tra le condanne:

Franco La Rupa, ex consigliere regionale e più volte sindaco di Amantea, accusato dalla Dda di voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa, condannato a sette anni di reclusione e al pagamento pagamento spese processuali.

Tommaso Signorelli, ex assessore comunale è stato condannato a sei anni e al pagamento delle spese processuali;

Antonio Coccimiglio è stato condannato ad un anno e 8 mesi, oltre a una multa di 1.600 euro e spese processuali;

Settimio Coccimiglio, è stato condannato ad un anno e 4 mesi, e pagamento spese processuali;

Gianluca Coscarella è stato condannato ad un anno e 8 mesi, oltre al pagamen- to delle spese processuali e di custodia cautelare;

Paolo Launi, braccio armato della cosca amanteana, è stato condannato a 7 anni e 4 mesi ed a pagare 1.600 di multa oltre spese processuali e di custodia;

Angela Maria M., condannata a 2 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare;

Natale Rizzo è stato condannato a 10 anni di carcere, oltre al pagamento di 1.800 euro di multa ed alle spese processuali e di custodia cautelare;

Concetta Schettini, ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Amantea, è stata condannata a 7 anni e 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 3.000 euro ed alle spese processuali, atteso il vincolo della continuazione;

Giuliano Serpa, ex capo della cosca Serpa di Paola, già condannato in sede di tribunale di Catanzaro è stato condannato a 4 mesi di reclusione oltre al pagamento di 400 euro di multa;

Ulisse Serpa, componente dell’omonima cosca, è stato condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 19.000 euro.

Antonino Sposaro è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;

Venturino Sposaro è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;

Francesco Berardone è stato invece condannato a un anno e 8 mesi di reclusione, più 1.600 euro di multa, oltre al pagamento delle processuali;

Giovanni Amoroso, intraneo alla cosca rosarnese Pesce-Bellocco, colpevole di tentato omicidio, è stato condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;.

Oggi la sentenza della Corte di Appello che ha mandato assolti Franco La Rupa, Franco Berardone e Tommaso Signorelli.

Pene ridotte per altri.

Leggi tutto... 0

Sono le 23.30 circa di martedì 17 febbraio. La città è tranquilla, il carnevale si è svolto ed è già “un passato”. Le Forze dell’ordine, Vigili compresi, hanno fatto il loro dovere.

 

Ma non tutti sono a godere del giusto riposo. Affatto.

Qualcuno si avvia a compiere un vile attentato.

Siamo in via Lepanto, la strada che collega la SS18, con via Dogana, nei pressi di via della Libertà

Lì è parcheggiata l’auto della vigilessa Anna M., una delle neo assunte a seguito del concorso bandito da parte del comune di Amantea .

L’auto prende fuoco rapidissimamente ed alla fine resta completamente distrutta.

I carabinieri vengono subito allertati ed intervengono immediatamente, al punto che Angelo Deledda, sempre coraggioso( ricordiamo quando nel 2009, in quel di Coreca, con la canoa, salvò una bagnante che sapeva a malapena galleggiare ed era stata trascinata via dalla corrente marina ) riesce a salvare un’auto parcheggiata immediatamente vicino a quella incendiata( ha rotto il vetro di un finestrino ed ha spostato l’auto che rischiava di andare a fuoco) .

Poi l’inferno. Gli scoppi si susseguono ed allarmano l’intero quartiere. “Sembra Beirut” ci dice uno che ha assistito all’incendio.

Poi intervengono i Vigili del Fuoco.

Intervengono anche i colleghi della Polizia Municipale.

Anche GB Morelli è lì, saltato giù dal letto appena avvertito.

Scattano le indagini e vengono acquisiti i fotogrammi delle telecamere dell’area interessata all’attentato.

Per la formalizzazione della denuncia si attende il giorno dopo, oggi mercoledì 18 febbraio.

Oggi è un giorno triste anche se c’è il sole. Non solo per i vigili urbani che sono anche preoccupati, che non comprendono, ma per la intera città che si chiede chi siano questi attentatori.

Qua non si tratta del furto di rame o di soldi od ori da parte di gente che viene da lontano, arraffa e scappa.

Qua è probabile, se non certo, che sia gente del luogo. Ed allora occorre capire.

Ed oggi è un giorno di riflessione. La vigilessa non è amanteana, difficile che possa esistere una ragione terza, cioè estranea al suo lavoro, per giustificare questa violenza, seppur ingiustificabile.

Probabilmente è da qui che occorre iniziare, guardando nelle sanzioni dalla stessa comminate o da eventuali parole avute con qualche contravvenzionato.

Amantea si interroga, e non sono soltanto le forze di Polizia a farlo.

E’ raro a memoria d’uomo che un vigile urbano abbia subito attentati similari e per incendi ad altre auto di “ comunali” occorre risalire a molti anni addietro .

Amantea si interroga ed è anche preoccupata; possibile che per una contravvenzione, sicuramente dovuta, invece di difendersi come la legge prevede, si arrivi ad attentati intimidatori che offendono l’intera città?

O forse è il caso di richiamare il vecchio detto “ Si parla a nuora perchè suocera intenda”

Ed è impossibile non richiamare i recenti attentati mossi verso gli amministratori e che hanno dato luogo ad una forte reazione sociale.

Non solo. E’impossibile non richiamare l’incendio al carro di carnevale.

Ma che sta succedendo in questo paese ? E’ la domanda che tutti si fanno.

Ed allora la conclusione.

Anna M. non deve rimanere sola. La Vigilessa deve assurgere a simbolo della correttezza professionale in un paese che, come sostengo spesso, non è abituato alle regole,un paese dove ognuno, finora, è stato abituato a fare ciò che vuole, dove la tolleranza è diventata eccessiva, dove anche altri vigili hanno elevato contravvenzioni e che quindi devono temere anche loro incendi

I Vigili non devono rimanere soli

La intera comunità si deve schierare con il corpo della Polizia Municipale e deve esprimere il proprio apprezzamento ed il proprio rispetto, soprattutto se e quando fanno il proprio dovere .

Tutte le forze politiche devono stringersi assieme per esprimere il proprio dissenso da questi eventi

Il consiglio comunale deve essere immediatamente convocato non per una solidarietà formale, ma, come sostengo da tempo, per prendere atto che Amantea è diventata una città difficile e che occorre od istituire una Compagnia di carabinieri od almeno aperto un commissariato di Polizia.

Leggi tutto... 0

Perviene in data odierna la nota della Funzione Pubblica e del Coordinamento della CGIL del Poliambulatorio di Amantea e ne diamo pubblicazione.

Cari colleghe/i , la CGIL nella recente riunione della RSU tenuta in data 10 febbraio 2015, ha chiesto con fermezza di bloccare la trattativa sindacale con l’azienda in merito alla definizione delle posizioni organizzative e dei coordinamenti.

Come avevamo più volte denunciato, l’individuazione e la corretta attribuzione delle posizioni organizzative, non può prescindere dall’esistenza di un preciso ed articolato assetto organizzativo, solo all’interno del quale possono trovare legittimazione gli obiettivi strategici, che l’azienda intende perseguire, ed il ruolo funzionale assegnato agli operatori.

Purtroppo, ancora oggi, l’ASP non dispone del principale strumento organizzativo che e’ l’Atto Aziendale, il quale, come e’ noto, non e’ mai stato approvato dalla regione Calabria.

E’ chiaro che in un tale contesto, dove il quadro organizzativo e le finalità operative risultano indefinite, la scelta e la quantificazione delle posizioni organizzative non potrebbe che ubbidire ad una sola logica: quella clientelare.

Una logica non più sopportabile dai lavoratori e poco funzionale al miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini-utenti.

Come candidati CGIL per l’RSU, in questo particolare momento, riteniamo che sia prioritario e di maggiore interesse per i lavoratori, chiedere l’immediata apertura di un tavolo di contrattazione che possa portare, nel breve termine all’attribuzione delle cosiddette fasce a tutti i dipendenti e riattivare le procedure per le progressioni verticali bloccate dal 2009 e, quindi, mettere qualche euro in più nella busta paga dei lavoratori del comparto che, come ben sappiamo, da diversi anni non hanno beneficiato di alcun incremento salariale.

L’azione del sindacato, comunque, non può limitarsi alla sola rivendicazione di ordine economico e salariale, ma deve proporsi anche come principale leva per il cambiamento della politica sanitaria nella nostro contesto territoriale, assumendo il ruolo di principale sostenitore della centralità dell’Utenza nel processo di produzione dei servizi socio-sanitari ai cittadini.

Una centralità dell’Utenza, enunciata solo formalmente dall’Azienda, ma nei fatti sacrificata e subordinata al mantenimento dei tanti privilegi economici e funzionali di una casta dirigenziale, cresciuta all’ombra della politica.

Una logica che si alimenta sottraendo risorse al diritto alla salute dei cittadini, in particolare dei più deboli.

Insieme possiamo e dobbiamo cambiare questa logica e fare della sanità pubblica il luogo dove è possibile coniugare i diritti del lavoro con il fondamentale diritto alla salute di tutti i cittadini.

Anche tu puoi dare un contributo al cambiamento, dando maggiore forza e sostegno all`azione sindacale della CGIL.

I candidati del nostro poliambulatorio nella lista della CGIL sono: DOMENICO VELLONE, LAURETTA PAGLIARO, GUGLIEMINA PROVENZANO Amantea, 17 febbraio 2015

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy