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Ci scrive l’avvocato Fabio Garritano, rappresentante di Fratelli d’Italia e già candidato alle scorse consultazioni comunali, il quale dice:.

“Nel rinnovare i complimenti a quanti hanno contribuito alla felice realizzazione del Carnevale di Amantea, ai carristi in primis, ma anche al Comitato “G. Brusco”, i cui pochi membri, con grande spirito di sacrificio, hanno traghettato questa manifestazione fino ad oggi, condivido, da ex carrista, ex membro del comitato organizzatore e cittadino, alcune considerazioni che non vogliono rappresentare una critica sterile, ma il mio pensiero, o meglio un contributo al fine di migliorare, se lo si vuole, una delle più belle manifestazioni che la nostra città offre.

Ormai lontani, ma non dimenticati i fasti degli anni 2000-2005, tutto si è svolto per il meglio, belli i Carri, tanto entusiasmo e tanta gente, certo tante le variabili che hanno determinato qualche lacuna rispetto alle ultime edizioni, pertanto se ci vogliamo accontentare possiamo dire che la manifestazione è riuscita, però se non vogliamo restare al palo la macchina organizzativa va rivista.”

Qualcosa va rivista dice il politico amanteano continuando:

“Già 10 anni fa, quando tutti i maggiori gruppi di carristi per varie ragioni, hanno abbandonato il carnevale, si evidenziavano le carenze organizzative di una manifestazione che aveva raggiunto rilevanza regionale; allora esisteva un regolamento e un programma a cui i carristi dovevano attenersi, oggi non mi pare che di esso non se ne abbia contezza, con inevitabili contrasti che sorgono in assenza di regole certe. Ogni gruppo fa ciò che vuole senza alcun controllo, l’importante è che realizzi il carro; ecco allora i problemi nell’attraversare il percorso, con danni ai manufatti stessi, la musica eccessivamente alta, i ritardi e la eccessiva lentezza nel giro del percorso”

Ed allora le domande:

“Ma andiamo con ordine, il carnevale è finito ma da domani cosa si potrebbe migliorare?

Il capannone da quando è stato realizzato (doveva rappresentare solo l’inizio di una stabile organizzazione), non è stato adeguato alle basilari norme di sicurezza, ne c’è stato un minimo investimento in materiali e attrezzature per permettere ai carristi di lavorare con gli adeguati strumenti già a partire dal mese di ottobre, cosa che avrebbe anticipato l’inizio del carnevale e soprattutto garantito la conclusione il giorno del martedì grasso.”

Poi le proposte:

“I giovani carristi andrebbero supportati, già nella fase di progettazione, da esperti della materia, architetti, costumisti, decoratori, elettricisti, fonici ecc., un corso di cartapesta e magari il confronto con qualche carrista di lungo corso sarebbe un grande aiuto.

Altro annoso problema è il recupero delle risorse finanziarie, in questo dovrebbe emergere la capacità del Comitato (per quello che ne è rimasto), non è cosa facile ma nemmeno impossibile, ci si deve organizzare. Scomparsa la riffa/lotteria che rappresentava una fonte di finanziamento immediato per i giovani carristi, abbandonata anche la votazione popolare con il sistema “un euro un voto” che era stata studiata per coinvolgere il pubblico e allo stesso tempo recuperare fondi, i giovani sono per lo più finanziati dai partecipanti e dagli sponsors, il contributo comunale c’è ma arriva in ritardo e comunque non sarebbe sufficiente a coprire i costi.

I carri, meteo permettendo, dovrebbero essere posizionati su corso Regina Margherita sin dalla tarda mattinata, in modo da iniziare la sfilata alle 15 in punto, si potrebbe così riprendere l’dea, avviata ma non più proseguita, dell’inaugurazione delle sfilate, con taglio del nastro di “Rosinella da carcara”, personaggio simbolo del carnevale di Amantea.

Quasi assente il servizio d’ordine all’interno del percorso, a salvaguardia del pubblico e delle maschere, per lo più lasciato all’iniziativa dei singoli gruppi, con la collaborazione dei genitori, un tempo almeno un rappresentante del comitato si faceva carico di seguire e gestire un singolo carro.

E i bravi carristi? Anche a loro suggerirei di organizzarsi un po’ meglio, la gente guarda non solo le opere e le coreografie ma tutto ciò che succede, dunque alcuni comportamenti andrebbero evitati, mi riferisco all’utilizzo sfacciato di troppi alcolici, ad alcuni atteggiamenti sgradevoli (vedersi urinare il portone di casa non è una bella cosa, i bagni chimici potrebbero evitare il problema), alla mancanza di rispetto nei confronti degli organizzatori e infine al sistematico abbandono del proprio carro da parte dei figuranti.”

Infine il tasto dolente dei premi e soprattutto della Giuria:

“Tasto dolente da sempre, la Giuria. Si fanno i carri per divertimento ma la sfida, la competizione stimola e affascina, dunque bisogna agire con cautela e responsabilità, più trasparenza significa meno polemiche (che comunque ci saranno!). Mai i carristi hanno avuto l’onore di sfilare davanti ad una giuria, nominata per competenze specifiche, il comitato ha sempre preferito una giuria fantasma, eppure le polemiche potrebbero non trovare fondamento se la stessa fosse posizionata sul palco davanti a cui i carristi sfilano, con la consapevolezza di esibirsi davanti a chi giudicherà il loro lavoro. Richiamando la premessa, spero di non aver offeso nessuno, ma offerto uno spunto di riflessione, per il Comitato organizzatore, i Carristi e gli amministratori di questa città, consapevole che altre possono essere le idee per migliorare una manifestazione che non è solo amanteana ma comprensoriale con potenzialità enormi sotto molteplici punti di vista. Fabio Garritano”

NdR. Caro Fabio, grazie delle tue riflessioni, che rappresentano come sempre un equilibrato sforzo di verità in un mondo ricco, ieri ed oggi, di balle e ballisti, ipocrisia ed ipocriti. Sappi che c’è molto altro a cominciare dai tiepidissimi e contati applausi in piazza Cappuccini che celano una verità che non si vuole conoscere e far conoscere. Amantea è sempre più il paese della bugia. E forse è per questo che ha vinto il carro con Pinocchio!

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Ecco cosa scrive Concetta veltri: “ Che Cannata non accetti lezioni da nessuno non mi meraviglia affatto, l’umiltà di ammettere i propri errori a quanto pare non è una  sua qualità.

Peccato per lui!!! Per intanto sappiamo che esiste, è gia' qualcosa.

Mi auguro che cominci a fare il suo dovere concretamente, anziché arrogarsi il merito di obbiettivi raggiunti che non gli competono.

Per quanto riguarda la sua dichiarazione alla stampa, a mio avviso, sarebbe stato meglio chiedere un confronto aperto , in qualità di amministratore, sulle problematiche che ho sollevato,improntato sui contenuti, senza dirottare l’argomento su altro e sottoporsi ad autolesionismo.

Cosi com’è risaputa alla cittadinanza,che è dotata di intelligenza, la mia provenienza genealogica, di cui vado ben fiera, e mi auguro di essere degna figlia “d’arte”, visto che non ho timore alcuno riguardo al passato politico di mio padre.

Se la gente mi ha votato ed ha creduto in me, gran parte del merito va alla mia famiglia  che evidentemente, nel proprio percorso politico, ha lavorato con passione, dedizione e amore per rendere un servizio al proprio paese, cercando di essere sempre vigile e disponibile verso le problematiche della città e dei cittadini. 

No, caro Cannata, se qualcosa mi ha lasciato, mio padre“Totonno” Veltri, come eredità in politica, certamente non sono le mani in pasta, ne tanto meno interessi personali, ma credibilità e coerenza ed il sogno e la passione per la politica sana che se ben fatta  può cambiare le condizioni di vita della gente.

Io e la mia famiglia, non viviamo di politica, ma ci siamo sempre impegnati nel sociale per puro spirito civico, e  quando possibile  per dare un contributo fattivo.

Ovviamente, questo discorso, per l’assessore Cannata, non è facile da recepire perché usa il suo metro per tutti.

Intendo, inoltre, rispondere  che non avendo fatto insieme a me la campagna elettorale, non sa quanto mi sono spesa, lo sanno i miei figli e mio marito che hanno subito le mie assenze, e comunque se ho parenti ed amici che mi hanno sostenuto è perché mi stimano e mi vogliono bene. Il mio dovere, pertanto, è proprio quello di non tradire mai  la loro fiducia e quella dell’elettorato.

Per non parlare di come è stato sostituito volutamente  il nome di mio padre al mio, questa battuta è vecchia, già utilizzata in altra campagna elettorale, quindi avvalora la mia tesi che è avvezzo a copiare le idee altrui.

E comunque, se e quando si hanno meriti nel proprio lavoro, non c’e alcun bisogno di decantarseli, è la gente che  li decanta.

Concludo dicendo, che mi confronterò solo su problematiche serie. Consigliere Concetta Veltri

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Il 20 febbraio il comune ha adottato la delibera n 32 avente ad oggetto: “ TAR Calabria-Catanzaro. Ricorso Africano Ornella + 4. Nomina legale” .

Ma cominciamo dalla solita chicca-refuso.

A pagina 5 secondo capoverso leggiamo: “ Attribuire al responsabile del settore dott Mario Aloe la somma di euro 3.000,00 sull’intervento cap 333 del redigendo bilancio 2015”.

Lo stesso importo lo rileviamo a pagina 3, ne valutato ultimo capoverso.

Al contrario a pagina 2 della delibera invece leggiamo che la somma stanziata è di 2000 euro.

Alla segretaria e ragioniera chiediamo come si possono assegnare 3000 euro quando se ne hanno 2000?

Ma andiamo avanti.

Leggiamo che “in data 30 gennaio 2015 al protocollo 1660 è stato acquisito il ricorso al TAR Calabria presentato da Ornella Africano , Teresa Bossio, Antonella Guido Rizzo, Marilena Valeriano, Vilardo Francesco, ricorso con il quale chiedono “ l’accertamento e la declaratoria dell’obbligo del comune a concludere la procedura concorsuale indetta con delibera di giunta n 37 del 7.3.2014 mediante l’adozione di un provvedimento espresso”.

Non solo. I ricorrenti chiedono al TAR una “declaratoria della illegittimità della inerzia sin qui maturata” e la “ nomina di un commissario ad acta per la conclusione della procedura”.

Parliamo della famosa delibera nella quale viene riportato che “ con delibera 246/2013 veniva approvato il fabbisogno triennale che prevede l’assunzione di 1 istruttore direttivo part time per 36 ore( nel 2014), di n 4 istruttori agente di PM part time per 18 ore ( nel 2015) e di n 4 istruttori agente di PM part time per 18 ore ( nel 2016)”.

E non solo!

Sempre nella detta delibera viene riportato che nel mese di dicembre 2013 veniva chiesto apposito parere scritto al Dipartimento Funzione pubblica sulla corretta interpretazione del dl 101/2013 ma che il parere non veniva rimesso così che gli assessore Mazzei Sante e Tempo Sergio insieme al dott Mario Aloe si recavano a Roma e lì incontravano il dirigente di settore Barillà dalla quale avevano conferma della correttezza del procedimento.

Ma che razza di Ministero abbiamo i cui funzionari si rifiutano di dare un parere scritto e poi lo danno verbale?

Tanto richiamato viene ricordato ancora che il comune ha chiesto apposito parere all’ANCI che secondo i ricorrenti sarebbe stato acquisito e tenuto nei cassetti del comune.

Ed infine viene ricordato che con delibera n 19 del 30.1.2015 “ si è dato indirizzo all’ufficio di acquisire nominativi presso la Prefettura, la Questura ed il Tribunale di Paola in maniera da provvedere alla nomina della commissione ed all’espletamento del concorso”

E non basta! Viene anche detto che in data 18.1.2015 è stata inoltrata al Prefetto, al Questore ed al Tribunale di Paola la richiesta della segnalazione dei nominativi”

E continuiamo con le solite chicche-refusi.

Come è possibile inoltra la richiesta della segnalazione dei nominativi prima di averlo deciso e deliberato? Volevate dire 18.02 non 18.01, vero?

Dai! E rileggete quello che ci affidate da leggere!

Ma poi una domanda alla segretaria .

Come possibile costituire una commissione con espressioni degli organismi che poi potrebbero essere chiamati a controllare la legittimità degli atti della commissione stessa? Ma stiamo scherzando?

Ed infine l’ultima domanda ( per oggi, almeno)

Ma come è che le commissioni cambiano ogni giorno?

Da che cosa dipende?

Ma vi pare legittimo?

E perché nessuno della minoranza rileva e contesta?

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