Ecco cosa scrive Concetta veltri: “ Che Cannata non accetti lezioni da nessuno non mi meraviglia affatto, l’umiltà di ammettere i propri errori a quanto pare non è una sua qualità.
Peccato per lui!!! Per intanto sappiamo che esiste, è gia' qualcosa.
Mi auguro che cominci a fare il suo dovere concretamente, anziché arrogarsi il merito di obbiettivi raggiunti che non gli competono.
Per quanto riguarda la sua dichiarazione alla stampa, a mio avviso, sarebbe stato meglio chiedere un confronto aperto , in qualità di amministratore, sulle problematiche che ho sollevato,improntato sui contenuti, senza dirottare l’argomento su altro e sottoporsi ad autolesionismo.
Cosi com’è risaputa alla cittadinanza,che è dotata di intelligenza, la mia provenienza genealogica, di cui vado ben fiera, e mi auguro di essere degna figlia “d’arte”, visto che non ho timore alcuno riguardo al passato politico di mio padre.
Se la gente mi ha votato ed ha creduto in me, gran parte del merito va alla mia famiglia che evidentemente, nel proprio percorso politico, ha lavorato con passione, dedizione e amore per rendere un servizio al proprio paese, cercando di essere sempre vigile e disponibile verso le problematiche della città e dei cittadini.
No, caro Cannata, se qualcosa mi ha lasciato, mio padre“Totonno” Veltri, come eredità in politica, certamente non sono le mani in pasta, ne tanto meno interessi personali, ma credibilità e coerenza ed il sogno e la passione per la politica sana che se ben fatta può cambiare le condizioni di vita della gente.
Io e la mia famiglia, non viviamo di politica, ma ci siamo sempre impegnati nel sociale per puro spirito civico, e quando possibile per dare un contributo fattivo.
Ovviamente, questo discorso, per l’assessore Cannata, non è facile da recepire perché usa il suo metro per tutti.
Intendo, inoltre, rispondere che non avendo fatto insieme a me la campagna elettorale, non sa quanto mi sono spesa, lo sanno i miei figli e mio marito che hanno subito le mie assenze, e comunque se ho parenti ed amici che mi hanno sostenuto è perché mi stimano e mi vogliono bene. Il mio dovere, pertanto, è proprio quello di non tradire mai la loro fiducia e quella dell’elettorato.
Per non parlare di come è stato sostituito volutamente il nome di mio padre al mio, questa battuta è vecchia, già utilizzata in altra campagna elettorale, quindi avvalora la mia tesi che è avvezzo a copiare le idee altrui.
E comunque, se e quando si hanno meriti nel proprio lavoro, non c’e alcun bisogno di decantarseli, è la gente che li decanta.
Concludo dicendo, che mi confronterò solo su problematiche serie. Consigliere Concetta Veltri