
Una pattuglia della Guardia di Finanza di Como scarta l’auto e come in un uovo di Pasqua trova una incredibile sorpresa : 110 kg di oro equivalente a 4,5 milioni di euro costituiti da 12 lingotti.
Erano nel sottofondo di un’auto di un italiano che lavora in Svizzera e che veniva in Italia per vacanza.
E’ un manager di 53 anni italiano ma residenza in Canton Ticino
Il carico non è stato scoperto alla frontiera ma subito dopo Pasqua da una pattuglia che opera nella zona di “retro valico”, cioè fuori dagli spazi doganali.
L’uomo era in viaggio con la moglie ed i tre figli.
I finanzieri insospettiti dal nervosismo del conducente hanno proceduto ad un controllo più accurato scoprendo quel po’, po’ di oro.
Nessuna spiegazione è stata data dal conducente, né alcuna giustificazione
Da qui il sequestro dell’oro e dell’auto e la denuncia dell’italiano per riciclaggio.
Adesso la Guardia di Finanza sta indagando per capire da dove arrivasse e dove fosse destinato.
Il sanguinoso conflitto tra la Corea del Nord e quella del Sud, separate dal famoso 38esimo parallelo, che infiammò l’immediato dopoguerra dal 1950 al 1953, non venne mai chiuso da una pace. Venne solo dichiarato un armistizio che è stato annullato unilateralmente dalla Corea del Nord nei giorni scorsi.
Il dittatore bambino Kim Jong-un ha voluto così rispondere alle manovre militari speciali tenute da Usa e Corea del Sud dall’11 al 21 marzo, manovre che erano a loro volta una risposta all’ultimo esperimento nucleare della Coreca del nord del mese di febbraio scorso.
Il dittatore bambino nordcoreano Kim Jong-un dopo aver dichiarato lo ‘stato di guerra contro la Corea del Sud aprendo ieri i lavori della riunione plenaria del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori ha minacciato di rafforzare l’arsenale nucleare. Secondo l’agenzia ufficiale Kcna, Pyongyang migliorerà il deterrente atomico “qualitativamente e quantitativamente” per contrastare le minacce Usa.
Immediate le reazioni degli Stati Uniti che hanno fatto sapere di prendere «queste minacce sul serio» di restare «in stretto contatto con i nostri alleati sudcoreani», ma anche della Russia che ha lanciato un appello alla «massima responsabilità e moderazione» alle due Coree e agli stessi Usa.
Il dittatore ha nel mirino oltre a Seul anche le basi americane nel Pacifico, tra cui quelle in Giappone ( Misawa, Yokosuka e di Okinawa).
Intanto gli Stati Uniti hanno spostato in Corea del Sud dei caccia F-22 che normalmente fanno base in Giappone, a Kadena, “come mezzo per scoraggiare le provocazioni dalla Corea del Nord”, scrive il Wall Street Journal citando fonti del Dipartimento della Difesa.
La Corea del Sud metterà in campo risposte militari forti e veloci contro le provocazioni della Corea del Nord, senza tenere conto delle conseguenze politiche.
I marines della Corea del Sud e americani compiranno inoltre un nuovo ciclo di manovre militari in aprile – nell’ambito delle esercitazioni annuali ‘Foal Eagle’ – per ‘affinare le capacità nelle operazioni di sbarco e tattiche, e di manovra delle unità meccanizzate”.
La fonte è sempre la Cina. Stiamo parlando del più recente virus influenzale aviario l’H7N9 che ha infettato diversi cinesi
Il 31 marzo 2013, la Commissione per la Salute e la Pianificazione Familiare della Cina ha notificato all’OMS tre casi umani di infezione da virus dell’influenza aviaria A(H7N9).
I casi sono stati confermati tramite analisi di laboratorio il 29 marzo 2013 dal Centro per il Controllo delle Malattie cinese.
I test eseguiti per la ricerca dei virus dell’influenza A(H3N2), A (H1N1)pdm09 e A(H5N1), così come del nuovo coronavirus (NCoV), sono risultati negativi.
I casi sono stati registrati a Shanghai (2 casi) e nella provincia dell’Anhui (1 caso).
Tutti i casi hanno presentato infezioni del tratto respiratorio con progressione verso una polmonite grave e difficoltà respiratorie.
Il ceppo virale classificato H7N9, contro il quale non esiste un vaccino e i medici non sanno ancora esattamente come trattare questa malattia, provoca febbre alta e tosse che degenerando provoca polmonite e, talvolta, insufficienza renale..
Le date di esordio della malattia sono comprese fra il 19 febbraio e il 15 marzo 2013.
Due dei tre casi sono deceduti. Un giovane di 27 anni ed un anziano di 87 anni. Il terzo caso, una donna, della provincia dell’Anhui si trova in condizioni critiche. I due di Shanghai facevano parte di una unica famiglia della quale si è ammalato anche un secondo figlio che non è però morto.
Michael O'Leary, rappresentante l'Organizzazione Mondiale della Sanità cinese ha detto ieri ( lunedì):"Non sappiamo ancora le cause della malattia nei due figli, ma naturalmente, se tre persone in una famiglia acquisire polmonite grave in un breve periodo di tempo, solleva un sacco di preoccupazione"
Alla data di oggi, non è stata identificata alcuna connessione epidemiologica fra i casi.
Le indagini sono tuttora in corso, inclusa la sorveglianza dei soggetti entrati in contatto con i pazienti. Al momento, nessun altro caso è stato individuato fra gli 88 soggetti che sono stati identificati come contatti dei pazienti.
Il Governo cinese sta conducendo attività di indagine su questo evento ed ha istituito delle misure di intensificazione della sorveglianza, dei test di laboratorio e di formazione del personale sanitario per l’individuazione, notifica e gestione dei possibili casi.
L’OMS è in contatto con le autorità nazionali e sta seguendo da vicino la situazione. Degli aggiornamenti saranno divulgati quando maggiori informazioni diverranno disponibili.
Gli epidemiologi ricordano che in Cina e nel Sud-Est asiatico,ci sono zone densamente popolate dove i contadini vivono spesso in stretto contatto con suini e pollame, e che queste sono le condizioni ideali per coltivare le malattie infettive che consentono di passare dagli animali all'uomo.