Non so se queste cose succedono anche in altre parti del mondo, ma sono comunque incredibili. Tutto nasce dalla povertà dell’Italia e dalla mancanza dello Stato. Quando si è poveri si cerca di comprare merce a basso costo. Nel caso pentole che vengono dall’India ( ma sarebbero potute venire dalla Cina o da altre parti del mondo dove la manodopera è pagata pochissimo)
Ovviamente le pentole sono state importate dai soliti. In questo caso da un importatore pugliese( se osservate le merci che vengono dalla Cina o dall’India esposte nei supermercati anche amanteani troverete Imported ……(Puglia))
Poi la vendita in tutta Italia , a Milano, Palermo, Firenze, Napoli, Recanati, Viterbo, Arezzo, Prato, Terzigno, San Giuseppe Vesuviano, Oristano, Padova e Verona.
E poi da qui in tanti supermercati e negozi sparsi per l’Italia
Per fortuna che l’importatore, a dicembre dello scorso anno, quando il carico è giunto in Italia, ha spedito alcuni pezzi ad un apposito organo di controllo.
A febbraio sono state completate le analisi ed è arrivata l'incredibile scoperta. Le pentole e i tegami e gli utensili importati contengono pericolosissimo Cobalto 60, letale se ingerito.
Preoccupato l'importatore sta cercando di recuperare, a sue spese, tutte le pentole e i tegami (ma anche cucchiai, cucchiaini, forchette, coltelli) però l'operazione è lunga e difficile: seguire tutta la filiera del commercio dall'importatore ai distributori, agli intermediari ai rivenditori ai clienti, è una operazione più complicata del previsto.
Sembra che tutti gli articoli siano rientrati alla base e che non ci siano altre pentole pericolose in giro ma la certezza assoluta arriverà solo alla conclusione dell'inventario e delle indagini.
Poi una volta recuperato tutto (se sarà possibile) il materiale radioattivo dovrà essere smaltito.
Pare che sia in corso una procedura per imporre agli indiani di provvedere a questa fase.
Anche se, per adesso, l'allarme pentole radioattive non è ancora cessato in Italia.
Un giorno, forse, capiremo meglio la grandezza di Papa Raztinger e la potenza del suo gesto di lasciare il soglio pontificio.
Lo capiremo per la certezza divina di Papa benedetto XVI ( il nome forse non è causale) che i Cardinali da lui nominati avrebbero saputo dare alla Chisa quella svolta che lui non era riuscito ad imporre, pur avendone colto la urgenza e la necessità.
Ed i segni ci sono tutti!
La Chiesa è andata nel posto più lontano da Roma per ritrovare se stessa!
La Chiesa ha scelto un Cardinale che vive tra la gente!
La Chiesa ha scelto il più umile tra gli umili!
La Chiesa ricomincia da Francesco, il Santo dei poveri!
La Chiesa per la prima volta sceglie un Gesuita!( Quale occasione per conoscere o richiamare questo ordine!)
E che il nuovo Papa abbia piena consapevolezza della difficoltà del suo mandato forse lo si rileva dal suo abito “tutto bianco, simbolo della sua purezza”, dal suo bisogno di preghiere per se stesso e la sua missione: le preghiere della Chiesa vera, del popolo, dal suo inchinarsi verso il popolo della Chiesa ,forse più verso e sincero di chi gstosce il potere ecclesiastico
Preghiere che non dovranno essere fatte mancare, tutti i “lupi” dovranno capire che le pecore sapranno difendere il proprio “pastore”.
Forse il mistero del messaggio Maya è anche in questo rinnovamento: e, forse, non è il solo!