Disponibile negli uffici postali con sportello filatelico della provincia di Cosenza e Castrovillari
COSENZA, 7 marzo 2023 - Poste Italiane celebra la Giornata internazionale della Donna con una cartolina filatelica e un annullo speciale. Un'occasione unica per ogni collezionista o per chi, semplicemente, vuole ricordare in modo originale una giornata particolare, facendo dono della colorata cartolina a una persona cara o inviando un messaggio a un destinatario.
Il prodotto filatelico sarà in vendita al prezzo di 1,00 € negli uffici postali con sportello filatelico di Cosenza e Castrovillari oltre che negli Spazio Filatelia del territorio nazionale e dal 2 all’8 marzo sarà disponibile anche il bollo tondo con datario centrato mobile (esclusivamente negli Spazio Filatelia). L’annullo lineare, invece, verrà utilizzato nelle sedi con sportello filatelico esclusivamente in abbinamento al bollo a datario mobile.
Poste Italiane è un’azienda con una presenza femminile molto alta nella sua forza lavoro e la sua grande attenzione verso la parità di genere.
E’ passato un anno da quando i carri armati russi hanno oltrepassato i propri confini e hanno invaso vigliaccamente l’Ucraina. Si sono comportati esattamente come i tedeschi quando nel 1939 la Germania invase la Polonia. Hanno criticato i metodi nazisti, ma poi loro si sono comportati allo stesso modo. Le atrocità, le sevizie perpetrate dai russi nei territori occupati lo stanno a dimostrare. Un anno di guerra feroce è passato che ha portato lutti, rovine, morte, miseria, distruzione, atrocità e sevizie. E’ passato un lungo anno di guerra, non il dolore. Migliaia di soldati morti da ambo le parti. Uomini, donne, bambini morti a centinaia sotto i bombardamenti dei missili che cadono continuamente sulle città e sui paesi di giorno e di notte. Milioni di ucraini costretti ad abbandonare le loro case completamente rase al suolo e i loro paesi. Anche il nostro paese sin dal primo momento della guerra ha accolto i rifugiati ucraini che in fretta hanno dovuto abbandonare la loro amata Patria. E la guerra continua. E il mondo si trova sull’orlo di un conflitto mondiale. Putin non ha intenzione di ritirare le truppe russe dai territori abusivamente e vigliaccamente occupati. Si ostina a portare a termine quella che lui ha chiamato operazione militare speciale per demilitarizzare e denazificare l’Ucraina. Non si vede, dunque, la fine di questa guerra assurda nel cuore dell’Europa, che secondo i piani strategici di Putin, avrebbe dovuto essere una guerra di annessione lampo. Purtroppo, per lui, non ha saputo fare bene i conti Gli ucraini hanno resistito, hanno reagito, hanno combattuto, si sono difesi ed hanno ricevuto un forte sostegno di armi e munizioni da parte delle nazioni europee e della Nato e anche dalla nostra Italia. Il nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è recato ultimamente in Ucraina, ha visitato le zone maggiormente colpite e devastate, ha reso omaggio ai caduti e ha incontrato il Presidente Ucraino promettendogli, ancora una volta, sostegno anche in armi e munizioni. Alla reazione dell’Europa, dell’America e della Nato Putin ci aveva dato poco peso, sperando che l’aumento dell’energia, la diminuzione del rifornimento di gas, di grano, di cereali, di olio di girasole, l’aumento dell’inflazione, dei costi dei generi alimentari, del gas, della benzina, dei trasporti, avrebbero scoraggiato gli europei ad intervenire massicciamente rifornendo l’esercito ucraino di armi e munizioni. Questo non è accaduto e il conflitto va avanti, ancora dopo un anno non si è fermato. Si mobilitano le diplomazie mondiali, Cina e Turchia in particolare, e invitano La Russia e l’Ucraina a cessare il fuoco, perché la guerra non prevede nessun vincitore. Tutti i tentativi di pace sono, però, miseramente falliti. E così la guerra continua perché i due maggiori contendenti sono convinti di poter ancora prevalere militarmente. Così facendo, però, i combattimenti potrebbero estendersi al di fuori dei confini dell’Ucraina, specialmente se la Russia dovesse usare armi nucleari. Speriamo di no. Nell’interesse della Russia e dei paesi della Nato.
Quando sostituire gli pneumatici: Come Capire se sono da cambiare
Solitamente quando si fa un tagliando, o anche in occasione della revisione periodica di un veicolo, si effettua un controllo anche sulle gomme montate dall’auto. Queste, se eccessivamente usurate, devono essere necessariamente sostituite: il battistrada che si assottiglia, infatti, diminuisce le prestazioni, fino a rendere molto minore la tenuta di strada, in qualsiasi condizione. Ma è possibile sapere ogni quanto sarebbe opportuno sostituire gli pneumatici, senza doverne per forza valutare le caratteristiche fisiche?
Ogni quanto si sostituiscono gli pneumatici
Ogni quanti chilometri
Ogni quanti anni
In linea di massima sarebbe opportuno sostituire gli pneumatici dell’auto ogni 20.000/40.000 km percorsi. Non è sempre facile fare questo calcolo, in quanto quasi tutti gli automobilisti italiani utilizzano per circa metà anno le gomme invernali e le estive per i restanti mesi. È quindi bene ragionare considerando tale sostituzione, magari prendendo degli appunti sul chilometraggio indicato dall’auto a ogni sostituzione tra penumatici estivi o invernali. Chiedere consiglio a un professionista del settore della propria zona è sempre una buona idea, se ad esempio si vive in Lombardia, ci si può rivolgere, ad esempio, a un gommista a Treviglio, che può verificare lo stato di usure delle gomme dell’auto, consigliando di sostituirle non appena il consumo del battistrada risulti eccessivo. È bene ricordare poi che oltre al limite di chilometri percorsi esiste anche un limite di età per le gomme dell’auto. Dopo una certa percorrenza il battistrada si consuma e la gomma perde le proprie caratteristiche, ma lo stesso avviene dopo 8-10 anni di utilizzo, anche se l’auto ha percorso pochissimi chilometri. Questo perché la gomma degli pneumatici tende a divenire più rigida e dura e di conseguenza perde le proprie caratteristiche di aderenza al terreno, modificando la tenuta dell’auto.
Pneumatici estivi e invernali
Ogni quanto cambiarli
Pneumatici 4 stagioni
Come dicevamo, spesso l’automobilista italiano sostituisce le gomme estive con quelle invernali, e viceversa, per un preciso lasso di tempo. Questo perché su molte strade italiane vige l’obbligo di montare gli pneumatici più adatti a ogni specifica stagione. Solitamente tale obbligo è presente sulle autostrade, ma solo su specifici tratti; è però possibile che siano obbligatorie le ruote da neve nel periodo invernale anche su strade alpine, sono però solitamente presenti appositi cartelli in questi casi. Per essere più precisi è obbligatorio montare le gomme invernali dal 15 novembre al 15 aprile, con possibilità di montarle già dopo il 15 ottobre e di smontarle dopo il 15 maggio. Forse non tutti sanno che in alternativa è necessario avere a bordo le catene da neve, da montare almeno sulle ruote motrici dell’auto. Le catene si possono montare sia sulle gomme estive, sia sulle cosiddette 4 stagioni, che hanno caratteristiche intermedie rispetto a quelle estive e invernali.
Verificare l’usura dello pneumatico
Il test della monetina
Cosa accade se è troppo usurato
Secondo la normativa vigente sulle strade italiane è necessario che le auto abbiamo pneumatici con un battistrada di spessore superiore a 1,6 millimetri. Si può fare un test rapido inserendo tra le scanalature della gomma una moneta da 2 euro, se la moneta affonda oltre il bordo argentato allora il battistrada ha ancora uno spessore accettabile. Va ricordato che un battistrada molto consumato diminuisce la tenuta di strada del veicolo, rendendo molto più pericoloso guidare, soprattutto su strade bagnate o sconnesse.