
Redazione TirrenoNews
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Amantea e le scie a mare: basta giocare!
Mercoledì, 27 Aprile 2016 22:06 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiSta per arrivare l’estate ed ancora vediamo l’amministra zione comunale che gioca con il mare e cioè con il turismo.
Ho visto il mare a Coreca, proprio oggi, 27 aprile. Ecco le foto!
Non mi pare che la situazione sia felice e tranquilla. Affatto.
Ma nessuno sembra ne sia preoccupato.
Nei giorni scorsi su Il Corriere della Calabria del 12 aprile ho trovato il seguente articolo di Roberto De Santo : “«Scie di liquami tra Cetraro e Amantea»
Il giornalista sostiene che “nel corso dell'udienza del processo contro la maladepurazione sul Tirreno cosentino, Ernesto Infusino – docente d'ingegnere idraulico e nominato ausiliario di polizia giudiziario – ha ricostruito doviziosamente una delle ispezioni compiute nell'impianto di Cetraro”.
Sempre De Santo continua sostenendo che “Il docente – testimone dell'accusa sentito oggi nell'ambito del procedimento contro i vertici delle aziende che negli anni hanno gestito buona parte dei depuratori delle cittadine della costa tirrenica – ha sottolineato come anche quelle anomalie al depuratore di Cetraro potrebbero essere la causa delle famigerate strisce di color marrone-scuro ben visibili in mare”.
Infine l’articolo prosegue evidenziando che :”Attraverso alcune prove effettuate con galleggianti ha spiegato il tecnico si è potuto comprendere che il materiale immesso nelle condotte sottomarine terminali dell'impianto cetrarese sarebbero potute arrivare fino ad Amantea”.
Ho atteso pazientemente che i politici amanteani riprendessero la notizia e facessero qualcosa. Sono passati 15 giorni e niente! Proprio niente.
Per esempio convocando il tecnico ed acquisendo le informazioni tecniche alla base della sua affermazione o di quella del giornalista.
E’ evidente che se il materiale dello scarico fognario di Cetraro inquina il mare di Amantea , la nostra città ha il dovere di pretendere la sospensione di tale scarico e di pretendere dal comune di Cetraro i danni per l’ inquinamento del nostro mare.
E se Infusino smentisse, la stessa cosa andrebbe fatta nei confronti del giornale
Se al contrario la cosa non è vera sembra necessario intanto chiedere la logica che sottende la sua diffusine giornalistica che orienta il turismo verso Cetraro ed i comuni a nord e non certamente verso quelli a sud, i comuni di Paola ed Amantea compresi.
E soprattutto vorremmo sapere perché nemmeno la minoranza ha preso una decisa posizione sulla cosa .
Ed ancora vorremmo sapere perché il comune di Amantea continua a nascondere la panna galleggiante che pur possiede da 15 anni nella sua originale plastica e non si preoccupa di disporre la messa in uso finalizzata a bloccare il trasporto da nord verso sud di quanto galleggia sul mare, oli fognari compresi.
Ma davvero si pensa che ampliando il numero dei lidi si viaggia verso un turismo ottimale per Amantea e la sua economia?
Ci sembra che ad Amantea si giochi con i problemi del mare. In primis l’amministrazione comunale, ma, insieme ad essa, anche chi approva progetti per sensibilizzare la comunità alla sicurezza, prevenzione e valorizzazione del mare, senza adottare provvedimenti concreti per mantenerlo davvero pulito.
Basta giocare. Il mare è indispensabile per il turismo amanteano. E’ necessario ricordarlo!!
Amantea: Il Sindaco riapre l'azienda "Marmi Guido Rizzo"
Mercoledì, 27 Aprile 2016 18:54 Pubblicato in Primo PianoIn data 26 aprile 2016 il sindaco Monica Sabatino ha firmato la ordinanza n 42 con la quale ha disposto l’annullamento della ordinanza sindacale n 33 del 4 aprile 2014 con cui se ne dispone va la chiusura.
Dopo più di due anni, quindi , Marmeria Guido Rizzo srl può riaprire.
Nella ordinanza si legge “Vista la sentenza del Tribunale Amministrativo regionale per la Calabria (quale , quello di Catanzaro o quello di Reggio Calabria?) depositata in Segretaria il19.04.2016, con la quale si accoglie il ricorso presentato dalla ditta Marmi Guido Rizzo srl per l’annullamento dell’ordinanza n 33 del 4 aprile 2014 con la quale si ordina(va) la chiusura delle attività della ditta Marmi Guido Rizzo srl in forza del parere sanitario sfavorevole dell’UOC Igiene Pubblica dell’Asp di Cosenza Dipartimento prevenzione del 28 03.2014 n 5926. E ritenuto necessario in forza della detta ordinanza disporre l’annullamento della ordinanza di cui sopra”.
Ordina
“con effetto immediato è disposto l’annullamento della ordinanza sindacale n 33 del 4 aprile 2014”
Ora, in sostanza, la Guido Rizzo srl può reiniziare la antica attività.
Resta però incomprensibile l’ultimo capoverso nel quale si legge che:” Copia delle presente sarà inviata per debita conoscenza all’UOC Igiene Pubblica dell’ASP di Cosenza Dipartimento di Prevenzione del 28.03.2014”
Che diamine significa?
Forse che il Dipartimento di Prevenzione del 28.03.2014 è un ufficio a se stante rispetto al Dipartimento di Prevenzione di oggi o degli altri giorni?
Ieri notte gli abitanti di via Dogana nord dormivano tranquilli quando sono state lanciate le due bombe.
Era da poco passata l’una quando gran parte di loro sono stati svegliati da un boato.
“Ero in dormiveglia- ci ha detto uno di loro- e svegliatomi di soprassalto ho pensato ad un grosso tuono. Ma non era così. I tuoni non sono mai soli” E continuando: “ Dopo un po’, alcune voci mi hanno svegliato ed alzatomi ho visto i Carabinieri davanti ad una casa del nostro quartiere”.
Il nostro interlocutore e molti altri del quartiere sono rimasti impauriti.
E questa paura si è espansa in ogni dove nelle ore successive, man mano che la notizia si diffondeva e che la comunità non riusciva a comprenderne le ragioni.
Una casa era stata presa di mira dagli attentatori che hanno lanciato due bombe rudimentali, una contro la svetrata delle scale e che non è esplosa ed una contro il portone di casa e che invece è esplosa.
Ignote le ragioni di questo attentato.
Gli investigatori sono comunque alla ricerca delle stesse oltre che degli attentatori.
Proprio per questo sono state acquisite le immagini delle telecamere ed osservando le stesse si spera di riuscire a scoprire gli autori del gesto
La stampa più qualificata ha ricordato gli altri episodi occorsi nella zona tra cui l’incendio della pizzeria sul lungomare di Amantea e quello dell’officina di Belmonte Calabro, e, poi, la bomba sotto l’auto davanti alla pizzeria La Grotta e la molotov sotto l’auto di un medico in Via Baldacchini.
Episodi per di cui ancora si cercano autori e ragioni.
Ovviamente le indagini vanno in tutte le direzioni.
Ancora una volta la politica resta silente quasi che sia impotente ma soprattutto indifferente.
Fino a quando durerà questo silenzio ?
Si aspetta forse il morto?
A chi se non alla politica chiedere, anzi pretendere, il potenziamento delle forze dell’Ordine , una tenenza dei carabinieri ed un presidio della Polizia di Stato?.
E dov'è la DDA?
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