
Redazione TirrenoNews
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Quasi scomparsa la spiaggia di Catocastro
Giovedì, 28 Aprile 2016 14:29 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaL’ultima ma reggiata ha asportato qua si 100 mila mc di sabbia dalla già piccola spiaggia di Catocastro.
Il bagnasciuga è prossimo al rilevato ferroviario.
Come si nota nelle foto. sono emersi i plinti di cemento che erano stati sempre interamente sepolti sotto la sabbia ed addirittura i massi di pietra antistanti che li tutelavano dai marosi
In sostanza la intera spiaggia è scomparsa.
Ci dicono gli anziani che la spiaggia un tempo era larga almeno ottanta metri.
Una spiaggia che si era formata nel tempo grazie al materiale litoide giornalmente apportato dal fiume omonimo in quello che era un equilibrio stabile tra masse sabbiose che sparivano e si riformavano.
Poi i prelievi selvaggi che si fecero per il raddoppio del rilevato ferroviario , per il rilevato della SS18, per l’intenso processo costruttivo della nostra cittadina diedero inizio al dissesto ambientale ancora perdurante.
Ad assistere al funerale della spiaggia 3 “guardiani” dei fiumi.
Dipendenti regionali visti per la prima volta ed ai quali abbiamo riferito quanto visto e le ragioni di questo grave fenomeno da noi individuate nelle briglie trasversali che spezzano la velocità del trasporto a mare di materiale litoide.
La situazione appena definitasi sulla spiaggia di Catocastro somiglia a quella che da tempo( dagli anni settanta) è presente nella zona di Acquicella, appena, appena temperata dalla scogliera realizzata a nord del riferito fiume
Ma è la prima volta che succede a sud del fiume.
Se continua così, ora, anche il rilevato ferroviario potrebbe essere a rischio.
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Arrestate “le talpe” della cosca Rango-Zingari di Cosenza
Giovedì, 28 Aprile 2016 09:03 Pubblicato in CosenzaSi tratta di
-Vincenzo Ci ciarello, 60 anni, poliziot to in servizio alla squadra Mobile di Co senza all'epo ca dei fatti e ora impiegato in un ufficio della Prefet tura di Cosen za.
-Enrico Francesco Costabile, 49 anni, considerato il tramite tra lo stesso poliziotto e il boss Maurizio Rango
Ed ancora.
-Antonino Perticari, 56 anni, ex carabiniere in servizio alla Stazione di Cosenza nord all'epoca dei fatti ed ora in pensione
-Fabrizio Bertelli, 45 anni, dipendente civile in servizio alla polizia stradale di Cosenza.
Un ex carabiniere e un poliziotto «non meritevoli di indossare la divisa», ha detto il procuratore capo facente funzioni Giovanni Bombardieri.
La cosca Rango era in grado di sapere in anticipo l'arrivo di controlli e perquisizioni.( Il poliziotto, ovvero Vincenzo Ciciarello, avrebbe – sempre «tramite Costabile» – informato la cosca anche di una telecamera davanti all'abitazione di Daniele Lamanna, a via Popilia. La telecamera era stata trovata e smontata da persone «incaricate da Rango sulla base delle indicazioni fornite da Costabile che quest'ultimo aveva avuto dal poliziotto».)
Ed ha anche saputo del posizionamento di microspie e qualunque altro provvedimento delle forze dell'ordine, compreso controlli non efficaci e violazioni del sistema informativo interno alle forze dell'ordine.
Nella operazione del novembre 2014 alcuni componenti non furono rintracciati nelle rispettive abitazioni.( Subito dopo il fermo del 27 novembre del 2014 Maurizio Rango avrebbe «confidato a Foggetti che Tonino Banana, Ettore Sottile e Ciccio U Zuoppo, erano sfuggiti alla cattura proprio in virtù delle informazioni passate da Costabile»).
Gli inquirenti scrivono che “Foggetti ha delineato un «rapporto privilegiato tra Costabile e un poliziotto, di cui né lui né Rango avevano mai saputo le generalità grazie al quale la cosca riusciva a ottenere notizie su attività di indagine che li riguardava, finanche su microspie, attività a sorpresa etc. Costabile faceva quindi da tramite e a sua volta consegnava al poliziotto soldi in cambio delle notizie fornite».
Il procuratore Bombardieri ha espresso «la piena fiducia della Procura e della Dda nei confronti delle istituzioni e dei corpi di appartenenza dei due personaggi coinvolti, al punto che sono stati carabinieri e polizia a condurre le indagini nei confronti dei loro stessi appartenenti».
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Sembra incre dibile ma è vero.
Un paese co me il Vene zuela ricchis simo di pe trolio manca di energia elettrica per ché non piove!
Già!
Le correnti calde di “El Nino” hanno prosciugato il bacino della centrale idroelettrica di Guri che rifornisce il 70% del fabbisogno nazionale.
E così ecco le iniziative di Maduro.
La più semplice il cambiamento del fuso orario di 30 minuti.
Poi il taglio dell'elettricità per quattro ore al giorno, per 40 giorni, nei 10 Stati (su 24) più popolosi, con l'eccezione della capitaleCaracas.
Ora la chiusura di venerdì delle scuole, dall'asilo al liceo.
Ed inoltre come ha annunciato il vicepresidente Aristobulo Isturiz per risparmiare energia si lavorerà solo lunedì e martedì "Mercoledì, giovedi e venerdì saranno di riposo nel settore pubblico con l'eccezione delle mansioni fondamentali e necessarie".
Il resto?
E’ tutto a posto salvo una inflazione che non ha pari al mondo( in Venezuela nel 2015 ha raggiunto il 180% ) e la solita mancanza di beni di prima necessità e le lunghe file per i negozi pubblici a basso prezzo.