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Sergio Ruggiero e Gianfranco Suriano sulla situazione finanziaria del comune.
Martedì, 03 Maggio 2016 11:53 Pubblicato in PoliticaUna dopo l’al tra la dichiara zione di voto del Consigliere arch. Sergio Ruggiero – Ca pogruppo lista Nuova Primavera e quella dell’ex asses sore Gianfran co Suriano raggiunto tele fonicamente.
1)Dichiarazione di voto
DEBITI E SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL COMUNE.
All’esito dello studio della Relazione dell’Organo di Revisione, che rappresenta in forma organizzata i dati del bilancio economico dell’Ente, rilevo alcuni elementi a mio parere indicativi sia dello Stato dell’Ente medesimo, sia sulle modalità di determinazione della politica finanziaria messa in campo dall’Amministrazione.
- Il ricorso alle anticipazioni di liquidità è eccessivo. Il continuo, reiterato, e sostanzioso ricorso alle anticipazioni di tesoreria è chiaro sintomo di squilibrio dei conti comunali.
- Le spese di cui al titolo I° (spese correnti di gestione, sulle quali maggiormente occorrerebbe concentrare gli sforzi della razionalizzazione), continuano a crescere inesorabilmente. Erano di euro 11.638.000 nel 2013, erano di euro 12.267.000, nel 2014 e sono diventati euro 12.433.000 nel 2015. Un aumento di oltre il 10% in due anni (schema pag 9).
- Appare veramente irrealistico determinare un avanzo del risultato d’amministrazione di euro 6.425.000 addirittura disponibile (schema pag. 12) mentre il conto economico reca un risultato di esercizio negativo di euro 715.165 (schema pag. 33). Questa rappresentazione mi appare come l’esercizio di un’alchimia contabile finalizzata a giustificare una inesistente disponibilità di spesa, secondo un’abitudine che appartiene ad altri tempi. Io credo che la situazione complessiva del bilancio sia veramente difficile, tale da richiedere maggiore chiarezza e più prudenza.
- Le entrate tributarie nel 2015 hanno registrato una riduzione di oltre un milione di euro, passando da 9.254.011 nel 2014 a 8.184.235 nel 2015 (schema pag 15). Ciò denota una effettiva difficoltà della Giunta di organizzare il sistema comunale della gestione dei tributi. Da questo punto di vista mi sento di esortare l’Amministrazione ad un proficui ed effettivo potenziamento del servizio. Dunque le spese correnti aumentano (vedi punto 2) e le entrate tributarie diminuiscono. Non sarà questa la ragione del diniego dei mutui da parte della C.D.P.?
- Il comune utilizza diversamente le risorse in avanzo del servizio delle lampade votive e dalla gestione del porto turistico (cioè riceve più entrate rispetto ai costi registrati) (schema pag. 18); ma non mi risultano corrispondenti investimenti nelle medesime infrastrutture.
- I residui attivi e passivi accumulati nell’anno 2015 raggiungono cifre considerevoli, pari ad oltre il doppio della media degli ultimi cinque anni. (schema pag. 30). Ciò nasconde l’intendimento, o meglio, la possibilità di aumentare la disponibilità all’aumento della spesa corrente.
- Il conto economico evidenzia un risultato economico chiaramente negativo per oltre 700.000,00 euro (schema pag. 33). E’ drammatica la riduzione del patrimonio netto comunale che passa da 38.000.000 del 2014 a 26.000.000 (schema pag. 35) Se è vero che le cifre esposte nel conto economico e nel conto patrimoniale restano ancora indicativi, è certo che il sistema contabile e di bilancio messo in piedi da questa Amministrazione lascia molto a desiderare, esprimendo di fatto un chiaro trend negativo.
Si assiste dunque ad un significativo aumento di residui attivi e passivi, dove si nascondono le inefficienze della macchina comunale, e contemporaneamente ad un maggiore ricorso all’indebitamente per le spese di gestione (o correnti). Si assiste peraltro ad una costante riduzione del patrimonio comunale e ad una perdita del risultato economico di gestione.
Temo che questa Amministrazione continui a gestire l’Ente con l’ottica dell’approssimazione, in cui si assiste all’aumento dell’indebitamente malcelato fra le pieghe dei residui e ad un sempre maggiore ricorso alle anticipazioni di tesoreria, con l’obiettivo di spostare i debiti sulle future generazioni. I dati di bilancio restano impietosi, con questi dobbiamo fare i conti, ma con un senso di responsabilità che purtroppo continuo a non vedere.
Rilevo infine come alcune situazioni debitorie siano state apprese dai giornali e non notificateci dall’Amministrazione al fine di consentire una costruttiva discussione in ambito consiliare, a scapito della chiarezza che si impone. Il Consigliere Sergio Ruggiero
2) abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex assessore comunale Gianfranco Suriano che non si è sottratto alla nostra domanda e che ha dichiarato quanto segue:
“Condivido pienamente la fotografia del bilancio comunale relativa all’anno 2015 rappresentata dall’amico Sergio Ruggiero nell’ultimo consiglio comunale.
Molti sono i dati andamentali e le misure di alcune voci contrastanti tra di loro che non consentono di comprendere chiaramente l’effettivo stato di salute del bilancio.
In ogni caso alcuni sintomi sono ben chiari e farebbero giungere alla conclusione che il nostro comune possa essere vicinissimo ad una situazione di deficit strutturale.
Tra l’altro tale critica condizione potrebbe essere acuita, ad esempio, dal fatto che nel rendiconto appena approvato gli accantonamenti per rischi oneri derivanti da cause legali sembrerebbero sottodimensionati rispetto alle stime prudenziali da fare per legge, ma questo è solo , ripeto, un esempio.
Tutti coloro che rivestono cariche pubbliche, su questo tema, dovrebbero parlare chiaro ai cittadini considerato che qui si tratta di amministrare i loro soldi.
Questo non è un argomento da partito preso!”
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L’Arno è pieno di schiuma colorata ma è un fenomeno naturale.
Martedì, 03 Maggio 2016 11:08 Pubblicato in ItaliaParola di Ar pat. Cioè del la Agenzia re gionale per la protezione ambientale della Tosca na.
Questa natu ra comincia scherzare un po’ troppo.
Finora si è divertita a colorare i fiori.
Ora colora anche le acque.
Prima quelle del mare ed ora quelle dei fiumi.
Parliamo dell’Arno dove Alessandro Manzoni risciacquò i Promessi Sposi.
Acque pulitissime in quei tempi.
Oggi non lo potrebbe fare più.
Oggi l’Arno è pieno di macchie bianche e gialle.(vedi foto)
Leggiamo su Firenzetoday : Schiume bianche e giallastre in Arno all'altezza della pescaia di Santa Rosa e San Niccolò. Il fenomeno si è verificato una settimana fa ed è stato segnalato da alcuni residenti all'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpat). I tecnici hanno prelevato alcuni campioni d'acqua nel fiume per portarli in laboratorio. Si è scoperto che "il fenomeno di formazione di schiume nell'acqua del fiume, che si manifesta solo dopo il deflusso dalle pescaie, è da ricondurre ad origine naturale, legato anche alla presenza di fioriture algali favorite dalle alte temperature registrate intorno alla metà del mese di aprile e dalle precipitazioni atmosferiche avvenute successivamente".
Un analogo episodio, con chiazze di schiuma giallo arancione, si è verificato qualche giorno dopo (25 Aprile) presso la pescaia delle Sieci nel comune di Pontassieve e quella delle Falle a Fiesole. Arpat fa sapere che anche in questo caso la formazione di schiuma è da ricondurre ad origine naturale.
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Caso Marò. Anche Salvatore Girone potrà fare ritorno in Italia.
Lunedì, 02 Maggio 2016 18:45 Pubblicato in MondoIl tribunale dell'Aja ha accol to la richiesta italiana.
Giunge così ad un primo epilogo positivo la incre dibile vicenda dei fucilieri di marina Salvatore Girone e Massimiliano Latorre già in Italia perché colpito da ictus.
Ma ecco le due verità: «Evviva! Non vedo l'ora di partire, di tornare in Italia»( Il Sole 24 Ore) ha detto Girone ad alcuni amici.
Ma il governo indiano commentando la decisione del tribunale arbitrale dell'Aja ha detto all'agenzia di stampa Pti :”L'Italia non ha interpretato correttamente l'ordine del tribunale. Non è vero che il marine Girone è libero: le condizioni della sua libertà provvisoria devono essere stabilite dalla Corte Suprema”
La pubblicazione dell'ordinanza è attesa per domani ma il rientro è stato confermato dalla Farnesina che ha diramato la seguente nota "Il Tribunale arbitrale istituito a L'Aja ha oggi anticipato la propria decisione che il Fuciliere di Marina Salvatore Girone faccia rientro in Italia fino alla conclusione del procedimento arbitrale, avviato dal Governo il 26 giugno 2015. Le condizioni del Poi il Ministero degli Affari Esteri evidenzia che :”Si tratta quindi di una buona notizia per i due Fucilieri, le loro famiglie e per le ragioni sostenute dal Governo e dai nostri legali. Il Governo conta su un atteggiamento costruttivo dell'India anche nelle fasi successive e di merito della controversia", prosegue la Farnesina. La decisione del Tribunale de L’Aja recepisce le considerazioni legali e di ordine umanitario derivanti dalla permanenza di Girone in India da oltre quattro anni e che avrebbe potuto prolungarsi per altri due o tre anni, tenuto conto della prevista durata del procedimento arbitrale".
Ed infine conclude che "il Governo avvierà immediatamente le consultazioni con l'India affinché siano in breve tempo definite e concordate le condizioni per dare seguito alla decisione del Tribunale arbitrale. Il Governo - si legge ancora nella nota - sottolinea che la decisione odierna del Tribunale relativa alle misure richieste dall’Italia in favore del Sergente Girone non influisce sul prosieguo del procedimento arbitrale, che dovrà definire se spetti all'Italia o all'India la giurisdizione sul caso della Enrica Lexie".
Ricordiamo che era il 15 febbraio 2012 quando al largo delle coste indiane del Kerala, la petroliera battente bandiera italiana Enrica Lexie naviga in rotta di trasferimento da Galle (Sri Lanka) verso Gibuti, con un equipaggio di 34 persone e con a bordo 6 fucilieri di marina (il capo di 1ª classe Massimiliano Latorre, il secondo capo Salvatore Girone, il sergente Renato Voglino, il sottocapo di 1ª classe Massimo Andronico e i sottocapi di 3ª classe Antonio Fontana e Alessandro Conte) del 2º Reggimento "San Marco" della Marina Militare in missione di protezione della nave mercantile in acque a rischio di pirateria. Poco distante dalla nave italiana si trova il peschereccio indiano St. Antony con un equipaggio di 11 persone. Verso le 16:30, ora locale, l'Enrica Lexie incrocia un'imbarcazione e i marò a bordo, convinti di trovarsi sotto attacco pirata, sparano in direzione dell'altra nave. Poco dopo il St. Antony riporta alla guardia costiera del distretto di Kollam di essere stato fatto oggetto di colpi di arma da fuoco da parte di una nave mercantile; colpi che hanno ucciso due membri dell'equipaggio: Ajeesh Pink (o Ajesh Binki), di 20 anni, e Valentine, alias Jelastine (o Gelastine), di 44 anni. La guardia costiera indiana contatta via radio l'Enrica Lexie chiedendo se sia stata coinvolta in un attacco pirata e, dopo aver ricevuto conferma dalla petroliera italiana, richiede alla stessa di attraccare al porto di Kochi. Dopo un contatto con la società armatrice, il comandante dell'Enrica Lexie, Umberto Vitelli, asseconda le richieste della guardia costiera indiana e attracca nel porto indiano. Nella notte dello stesso giorno viene effettuata l'autopsia sui corpi dei due pescatori indiani.