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Obama vieta la vendita di sigarette elettroniche ai minori di 18 anni
Giovedì, 05 Maggio 2016 19:17 Pubblicato in MondoL'amministra zione Obama vieta la vendi ta di sigarette elettroniche ai minori di 18 anni.
La nuova nor ma, secondo quanto dichia ra dalla Food and Drug Admi nistration, servirà a proteggere i minori dal rischio di sviluppare dipendenza da nicotina.
Varranno le stesse regole in vigore le normali sigarette e i sigari
La stretta entrera' in vigore tra 90 giorni e rappresenta, secondo quanto riferisce il Washington Post, la prima volta che un ente governativo regolamenta prodotti legati al fumo.
Secondo le nuove norme i rivenditori avranno l'obbligo di verificare l'eta' dell'acquirente che vuole acquistare le sigarette elettroniche.
E sara' inoltre proibita la vendita di questi prodotti attraverso distributori automatici.
Da tempo le sigarette elettroniche sono al centro di un dibattito tra chi sostiene che provocano gli stessi danni di una sigaretta e chi invece pensa che rappresentino uno strumento per smettere di fumare.
"Il consumo di sigarette tra i minori di 18 anni e' calato sensibilmente - ha detto il ministro americano della salute Sylvia Burrell - in compenso e' aumentato l'uso di prodotti a base di nicotina. Tutto ciò' sta creando una nuova generazione di americani che sono a rischio dipendenza".
Come era prevedibile, l'industria delle sigarette elettroniche in America e' sul piede di guerra e si ribella alle nuove norme federali che ne vietano la vendita ai minori di 18 anni.
"Sono a rischio migliaia di piccole aziende - ha commentato Gregory Conley, presidente dell'American Vaping Association - e decine di migliaia di posti di lavoro".
Conley ha anche aggiunto che la norma che prevede di regolamentare il prodotto in maniera retroattiva potrebbe avere un costo di milioni di dollari.
Secondo la Food and Drug Administration, le marche di e-sigarette che non si metteranno a regola saranno tolte dal mercato.
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Ancora un incidente, l'amanteano Nuccio Morelli salvo per miracolo. LE FOTO
Giovedì, 05 Maggio 2016 11:22 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaNuccio Morelli ha avuto un brutto incidente.
Si avvicina la dottoressa del 118 che gli chiede “ Il conducente dell’auto è andato in ospedale?”
“Sono io” risponde l’amanteano.
E la dottoressa del 118 aggiunge sorpresa” Vi ha certamente salvato la Madonna!”
Le foto danno l’idea della gravità dello scontro frontale avvenuto ieri sempre sulla SS18 al Km 374+600, nei pressi dell'aeroporto.
Si sono scontrate una La Bmw condotta da R.R. di 31 anni, mentre la Fiat Freemont era condotta da Nuccio Morelli,di 53 anni.
Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia locale la quale ha accertato che il conducente del BMW ha perso il controllo del veicolo invadendo la corsia opposta e causando lo scontro.
Per tale motivo l’uomo è stato sanzionato ai sensi dell’art. 141 del vigente codice della strada.
I due conducenti sono stati soccorsi sanitariamente.
Il Morelli si è recato presso l’Ospedale di Paola dove è stato sottoposto d una serie di accertamenti radiografici dai quali non sono risultate fratture di sorta.
Praticamente illesi i due conducenti anche grazie agli airbag.
Praticamente distrutti i due automezzi.
Sembra che la SS18 voglia rubare alla 106 il titolo di strada della morte.
L'airbag
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Una vicenda quella di Calabria Verde che si fa ogni giorno di più intrigata ed intrigante.
Sessanta agenti del Corpo Forestale dello Stato sono stati impegnati ad eseguire una serie di perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Castrovillari.
Fra il materiale prelevato dagli inquirenti anche computers e hard disk.
Le perquisizioni sono state eseguite a:
Cosenza,
Catanzaro,
San Giovanni in Fiore,
Luzzi,
Amantea,
Belmonte Calabro.
Le attività rientrano nell’ambito di un’inchiesta sull'utilizzo del patrimonio boschivo.Nello scorso mese di marzo, infatti, la Procura della Repubblica di Castrovillari aveva sequestrato un bosco di oltre 1.300 ettari di proprietà di Calabria Verde a Bocchigliero (Cosenza) iscrivendo nel registro degli indagati cinque persone.
Le persone indagate sono nove ed a loro è contestato il reato in concorso di truffa aggravata.
Fra gli indagati figurano Gaetano Pignanelli, capo gabinetto del presidente della Regione, Mario Oliverio, (al centro nella foto)e Mario Caligiuri, capo struttura del Dipartimento Agricoltura della stessa Regione Calabria.
Marino De Luca impresa forestale
Gennarino Magnone agrotecnico
Antonietta Caruso, custode giudiziario del bosco.
Le altre persone indagate sono Leandro Savio, Aurelio Pio Del Giudice, Ivo Filippelli, Paolo Furgiuele.
L'inchiesta riguarda il rilascio di una concessione per lo sfruttamento di un bosco di 1.300 ettari a Bocchigliero, nel Cosentino, senza procedura di evidenza pubblica.
Savio avrebbe detto che «Il rilascio della concessione era già stato sollecitato dal capo di Gabinetto del presidente della giunta regionale, Gaetano Pignanelli, nonché dal capostruttura presso il dipartimento dell'Agricoltura Mario Caligiuri».
Sempre Savio avrebbe evidenziato «in primis l'interessamento di Gennarino Magnone – nominato consulente per il Piano di gestione in seno a Calabria Verde – al rilascio delle concessioni per la raccolta del legname in favore della ditta De Luca, nonché di altra ditta, Simon Legno, in quanto il De Luca si sarebbe recato direttamente presso gli uffici di Calabria Verde in compagnia di Magnone».
E a quel punto il consulente «avrebbe espressamente chiesto di avviare l'iter concessorio in favore del De Luca, pur a fronte della mancata presentazione della relativa domanda».
Per Savio ci sarebbe un'altro aspetto anomalo riguardo alla concessione, perché questa – secondo il suo racconto – «veniva consegnata brevi manu direttamente al De Luca dal Magnone».
Le indagini continuano e si ampliano.
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