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Comune Amantea: Convocato il consiglio per salvare la Finanza
Martedì, 17 Maggio 2016 21:00 Pubblicato in PoliticaIl sindaco ha disposto la convocazione del consiglio comunale per il 18 maggio ed ha emanato la seguente nota stampa:
“ È notizia di questi giorni la chiusura della locale tenenza della guardia di finanza, l’ufficialità l’ho avuta come sindaco mercoledì 11 maggio nel corso dell’incontro avuto con il comandante della locale stazione Antonio Cassano e il capitano della compagnia di Paola Matteo Angelillis.
Gli ufficiali durante il colloquio intercorso mi hanno spiegato le ragioni che hanno portato il comando generale ad effettuare la chiusura della nostra tenenza e le ragioni addotte di razionalizzazione ed efficientamento del servizio potrebbero essere condivisibili se non parlassimo di un presidio di legalità.
Ho palesato ai militari che avrei messo in campo tutte le iniziative possibili per scongiurare tale chiusura nella consapevolezza che la perdita di un presidio di legalità così importante è per la città ed il comprensorio un depauperamento in termini di percezione di presenza dello Stato, di sicurezza e di qualità della convivenza civile.
In un epoca storica in cui le mafie non sono più quelle delle faide e degli attentati, almeno nel nostro territorio, ma quelle che si inseriscono nelle attività, negli appalti e nelle aziende per la loro esigenza di ripulire il denaro proveniente da attività illecite la nostra città e il nostro comprensorio hanno la vitale necessità di avere un punto di riferimento vicino e tangibile per credere e avere fiducia nella giustizia.
Per tale ragione, mentre stiamo tentando di avere un incontro al Ministero di competenza, terremo mercoledì 18 maggio alle ore 16 un consiglio comunale aperto ai sindaci del comprensorio ,alle associazioni e alla cittadinanza durante il quale stileremo un documento da inoltrare alle autorità competenti per chiedere con forza e determinazione il mantenimento della tenenza della guardia di finanza di Amantea.”
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Un altro atto intimidatorio: cosa sta succedendo ad Amantea?
Martedì, 17 Maggio 2016 17:24 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaInvito del M5s alla partecipazione al Consiglio Comunale.
La notizia ieri si diffonde veloce: un altro atto intimidatorio, si dice, questa volta ad un mezzo di lavoro.
Intorno alle 16 arriviamo sul posto, ed è davvero brutta la scena che vediamo in Via Neto, dove erano iniziati i lavori di allargamento appaltati dal Comune. L’allargamento di Via Neto- Via Po è uno dei 4 lavori previsti nell’ambito della devoluzione del mutuo destinato al lungomare.
E’ il primo che viene appaltato. L’importo a base d’asta è 440.000 euro per il primo lotto funzionale, in tutto 750.000 euro.
Sul posto c’è qualcuno che è venuto a vedere, qualcuno che abita in zona, passanti.
Qualcuno racconta la puzza, il fumo e gli scoppi in piena notte, intorno alle 3 e mezzo.
Difficile pensare che sia casuale, come pure qualcuno ha ipotizzato.
E pensare che ci possiamo trovare di fronte all’ennesimo atto di violenza, di intimidazione, di minaccia all’ordine pubblico è destabilizzante per tutti.
Qualcuno passa e dice: "chissa è la ‘Mantia", con un senso di rassegnazione..., dopo ordigni, auto incendiate, atti intimidatori che si susseguono con un ritmo che da inizio anno è diventato impressionante.
Il cantiere era stato appena consegnato alla ditta lametina Eurostrade s.r.l. che su 169 partecipanti si è aggiudicata l'appalto. E che poi, per quello che ci è dato sapere, ha subappaltato ad altra ditta lametina.
Solo 3 giorni di lavori, che oggi sono stati sospesi.
Questo succede ad Amantea, mentre proprio in questi giorni si discute della imminente chiusura della Tenenza delle Guardia di Finanza, prevista per il primo agosto.
E dopo che il Sindaco, autorità di pubblica sicurezza, in risposta a nostra specifica domanda, ci aveva rassicurati circa la presenza delle forze dell’ordine sul nostro territorio.
E pare che le rassicurazioni fossero venute dal prefetto, a cui il sindaco ha detto di avere scritto per riceverne risposta scritta.
Ma allora il prefetto non sapeva dell’imminente chiusura della tenenza della Guardia di Finanza di cui si sa ufficiosamente da molto tempo?
Dopo questo ulteriore episodio è inevitabile la preoccupazione, ma occorre reagire e reagire con ancora più forza.
Istituzioni e cittadini insieme.
Al Consiglio Comunale ognuno faccia la propria parte, compresi i cittadini che devono sostituire la rassegnazione con la partecipazione e il coraggio di volere una società migliore.
Noi vi invitiamo a partecipare e vi aspettiamo mercoledì 18 maggio alle ore 16 in Consiglio Comunale, dove daremo voce alle vostre preoccupazioni, e daremo il nostro apporto perché il Consiglio unito trovi il percorso che possa costruire legalità e sicurezza ad Amantea.
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Chiama due immigrati per dipingere la casa: la picchiano e si tengono la casa
Lunedì, 16 Maggio 2016 19:58 Pubblicato in ItaliaAncora una notizia del genere di quella del Capitano Findus buttato fuori casa da una famiglia ROM ed ora in un ospizio per anziani ammalati.
Se questa è l’Italia, non mi piace.
Ed ecco la nuova vicenda che viene da Thiene.
Una giovane donna, Tiziana, ha ereditato la casa ed ingenuamente ha chiamato due emigranti per stendere una mano di bianco.
Il problema è che una volta entrati in casa, non ne sono più usciti.
Hanno occupato l'appartamento, senza più lasciarlo.
E questa storia dura da oltre un anno.
I due, peraltro, sono pregiudicati per detenzione e spaccio di droga.
E sono ben conosciuti alle forze dell'ordine che non possono nemmeno intervenire.
La cosa ancora più assurda, è che Tiziana , è anche ammalata, ed è anche costretta a pagare le utenze di luce e gas, per paura di ritorsioni e minacce.
Tiziana racconta davanri al picchettoradunato davanti a casa sua: "Mi ha aperto un tizio che ha detto di chiamarsi Adil o qualcosa di simile ; sul divano c’era un altro tipo di colore, di nome Mohamed. Ho chiesto loro di lasciarmi entrare in casa, ma mi hanno spintonata e scaraventata per terra. Sono finita al pronto soccorso. Ho chiamato i carabinieri. Sono venuti, ma mi hanno detto che non possono fare niente, che la legge impedisce loro di entrare e buttarli fuori.
Mi hanno detto che non posso nemmeno cambiare la serratura.
Sono due pregiudicati, sono sottoposti all’obbligo di dimora in casa mia. E’ pazzesco".
E così ieri il "comitato Prima Noi" è andato in aiuto di Tiziana "per capire chi abita la casa occupata della signora che ci ha segnalato l'abuso". "Questa casa va liberata al più presto - commenta Alex Cioni, responsabile del comitato - e riconsegnata alla legittima proprietaria. Diamo una settimana di tempo alle Autorità competenti per fare il loro lavoro, altrimenti chiameremo a raccolta le persone per bene al fine di ripristinare la legalità. L'ultimatum scade sabato prossimo".
Ma davvero saremo costretti a farci giustizia da soli?
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