
Redazione TirrenoNews
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Ma perche' chiude la Tenenza della Guardia di Finanza?
Giovedì, 19 Maggio 2016 16:05 Pubblicato in Primo Piano<<Quali iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, il Governo intenda attivare per evitare la soppressione della Brigata della Guardia di Finanza di Cetraro (CS), in un’ area ad alta densità criminale e in cui i presidi dello Stato andrebbero piuttosto rafforzati per garantire la sicurezza dei cittadini e l’affermazione della legalità>>.
Così scrivevano nel marzo 2104 i deputati del Partito Democratico Ernesto Magorno, Stefania Covello, Vincenza Bruno Bossio, in una interrogazione presentata al Ministro dell’Economia e delle Finanze, riguardo la paventata soppressione della Brigata della Guardia di Finanza di Cetraro (CS).
Inoltre: <<Il Consiglio Comunale di Cetraro (CS), già dal 2005, ha deliberato più volte e con fermezza contro la eventuale soppressione>>.
Per tali motivi: <<La prospettiva di un’eventuale chiusura della Brigata della Guardia di Finanza di Cetraro (CS) sta suscitando allarme e viva preoccupazione nella cittadina tirrenica soprattutto per la particolare situazione ambientale e territoriale dovuta alla presenza di un Porto con attività turistiche e ittiche che necessitano di maggiore controllo e sorveglianza contro il possibile proliferare di attività illegali>>
Di fatto la Brigata della Guardia di Finanza di Cetraro non venne chiusa.
Nel 2013 si tentò con Acri. Oggi è ancora aperta.(vedi elenco in basso)
E nel 2015 si parlò di chiudere la Tenenza di Amantea.
La chiusura non avvenne “solo” perchè il contratto di fitto scadeva nel 2016.
Ora si ritorna a parlare della chiusura della Guardia di Finanza di Amantea
Ed a giustificazione si dice (consiglio comunale di oggi 18 maggio 2016) che chiudendo la Tenenza di Amantea si risparmierebbero 20 mila euro annui di fitto!
E tutti sembra ci abbiamo creduto.
Al punto che in consiglio sono emerse diverse proposte solutive:
-
L’uso della quarta villetta sequestrata.
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L’uso della ex sede dell’ufficio del Giudice di Pace.
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L’uso di parte del Campus Temesa.
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L’assunzione in toto od in quota al bilancio del comune del costo del fitto annuale.
In sostanza sembra che l’intero consiglio comunale abbia creduto alla “bufala” della spending rewiew che impone tagli alle spese del bilancio statale.
Ma è davvero credibile che dopo tantissimi anni di onorata presenza della Finanza ad Amantea si chiuda questo presidio solo per risparmiare il fitto dei locali più piccoli di tutta la Calabria ( circa 160 mq) e nel contempo , giorno 14 ottobre 2015 sia stato pubblicato l'avviso di ricerca di mercato per i nuovi locali della brigata di Cetraro e con una superficie di 279 mq ?
Dai, non scherziamo?
La tenenza di Amantea (come tutto il resto, peraltro) chiude perché Amantea non sa difendersi , perché l’amministrazione non difende i pochissimi (ormai) uffici statali (restano solo i Carabinieri) e, soprattutto, perché non ci sono (forse non ci sono mai stati) politici che tutelino la città.
Come credere, infatti, che in un corpo con oltre 68 mila unità( di cui oltre 3 mila ufficiali) il problema possano essere misere 20 mila euro, praticamente nemmeno 1 euro per ogni abitante della zona controllata dagli uomini della tenenza di Amantea!.
Dai, non scherziamo!
Possibile che i problemi finanziari della Guardia di Finanza cosentina che oggi è organizzata come segue:
Guardia di Finanza Castrovillari (CS)
Guardia di Finanza comando brigata Acri (CS)
Guardia di Finanza comando brigata Montegiordano (CS)
Guardia di Finanza comando brigata Amantea (CS)
Guardia di Finanza comando brigata Cetraro (CS)
Guardia di Finanza comando brigata San Giovanni In Fiore (CS)
Guardia di Finanza comando brigata Scalea (CS)
Guardia di Finanza comando compagnia Paola (CS)
Guardia di Finanza compagnia Rossano (CS)
Guardia di Finanza Comando Provinciale Cosenza (CS)
Guardia di Finanza Squadriglia Navale Corigliano Calabro (CS)
Guardia di Finanza polizia giudiziaria Castrovillari (CS)
si risolvano con la soppressione della tenenza di Amantea?
Ci devono essere altre ragioni. Per forza!
Ed occorre conoscerle per poter obiettare.
Se osservate la localizzazione degli uffici sulla costa troverete, infatti, . la presenza della GDF a Nord( Scalea) , a Sud ( Amantea), al centro / Cetraro e Paola).
Ed è per questo che appare strano che venga chiusa la unica GdF localizzata a sud( dove insiste anche un porto) e non una delle due centrali
Si tratta di una scelta che sottende ragioni evidenti ed a noi sconosciute.
E chissà se mai le sapremo!
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Suriano: “Gestione del Campus Temesa, il tirare a campare continua…”
Mercoledì, 18 Maggio 2016 22:30 Pubblicato in PoliticaGianfranco Suriano scrive la seguente nota stampa:
“Fin dai tempi della sua ultimazione, ho sempre sostenuto che bisognava procedere il prima possibile ad un corretto e opportuno affidamento - attraverso regolare gara - della gestione del Campus Temesa “Francesco Tonnara” a chi fosse stato in grado di organizzare, promuovere ed amministrare al meglio la struttura costata alla collettività diversi milioni di euro.
Più specificatamente, partendo dalla consapevolezza che il nostro Comune non ha mezzi finanziari e risorse umane da dedicare alla gestione dell’imponente struttura, l’affidamento all’esterno della conduzione del Campus si rendeva, e si rende, necessaria per perseguire i seguenti obiettivi culturali e gestionali:
- programmazione, valorizzazione e promozione delle attività artistiche (musicale, teatrale, ecc.);
- programmazione spettacoli ed altri eventi;
- gestione tecnica di tutti gli spazi presenti nella struttura;
- gestione amministrativa e contabile riguardante il funzionamento complessivo della struttura;
- gestione dell’oneroso piano di manutenzione ordinaria dell’intera struttura.
Al contrario, non avvertendo l’esigenza di perseguire i sopra descritti obiettivi, si continua a gestire il Campus Temesa “alla carlona”, con conseguenze negative non solo per la struttura ma anche per le Associazioni del nostro territorio che legittimamente ne richiedono l’utilizzo.
Allora succede che, improvvisamente e senza che il vigente regolamento comunale per l’utilizzo della sala polivalente del Campus Temesa lo preveda, viene richiesto alle “povere” Associazioni teatrali (espressione di vivacità culturale nella nostra Città) la stipula a proprio carico di polizza assicurativa a copertura dei danni che potrebbero subire le persone che, a vario titolo, si trovino a fruire della struttura in occasione degli eventi.
Queste polizze, di norma, vengono stipulate direttamente dal Comune in qualità di Ente proprietario della struttura o dal concessionario che ne detiene la gestione e non da chi l’utilizza sporadicamente per qualche giorno nell’arco di un anno.
Ogni copertura assicurativa inerente l’utilizzo della struttura comunale in questione è buona cosa ma tale copertura andrebbe prevista innanzitutto dal relativo regolamento comunale (al pari di altre previsioni nello stesso regolamento contenute) e, in ogni caso, dovrebbe essere estesa a tutti i beni immobiliari di proprietà comunale presenti in Città, dove ovviamente insiste la presenza di pubblico. Seguendo un ragionamento logico ed improntato alla coerenza, all’equità e al buon senso, così dovrebbe essere.
Al di là del trattamento improprio riservato alle Associazioni che utilizzano il Campus Temesa (le Associazioni del territorio vanno incentivate e non disincentivate!), ancora qualche considerazione sul tema.
Credo che il Campus Temesa non è stato finora utilizzato per perseguire a pieno le finalità per le quali è stato realizzato e penso anche che con questo “andazzo” la struttura non resisterà per molto tempo. Infatti, continuando così non so proprio con quali risorse economiche si provvederà ad effettuare, da qui in avanti, i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla struttura.
Infine, l’importante struttura ad oggi non ha dato alcun contributo significativo all’incremento dell’economia cittadina, nonostante abbia, in tal senso, potenzialità enormi.
Ovviamente quanto sopra espresso è tutto opinabile, ci mancherebbe…!
Ah dimenticavo. E il palazzetto dello sport?
Ma questa è un’altra storia…
Amantea 18 maggio 2016 Gianfranco Suriano
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Ed Amantea va sul TG3! Ma quante bufale!
Martedì, 17 Maggio 2016 21:04 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiLe immagini del porto di Amantea chiuso dalla sabbia arrivano sul TG3.
Non è un bel vedere. Affatto.
Sciocco è chi pensa che, sulla falsariga di Oscar Wild, il quale sosteneva “There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about " che tradotta suona all'incirca “Bene o male purché se ne parli”, si tratti di pubblicità.
Il titolo dell’articolo è, poi, emblematico: Fermare la cementificazione delle nostre coste”!
Sotto il titolo la spiegazione :” Decine di metri di costa mangiata dal mare che minaccia anche strada e ferrovia. Ad Amantea, sulla costa jonica calabrese, anni di cementificazione hanno bloccato il trasporto naturale di sabbia facendo svanire centinaia di metri di spiaggia. L'inviato Fabrizio Feo”
Ionica?????
Ma è possibile confondere la costa tirrenica con quella jonica?
Mah!
E poi, vedere il giornalista Fabrizio Feo del TG3 che scende su quello che resta del lungomare di Nocera terinese realizzato proprio davanti alla battigia e totalmente distrutto dai marosi e che dice
“Questo è il lungomare di Nocera a pochi km da Amantea , dal porto di Amantea. Il porto ha impedito l’afflusso di sabbia, di sedimenti. La spiaggia è sparita ed il mare ovviamente è arrivato dove voleva, distruggendo tutto, come potete vedere, come è capitato anche alla strada.
Il mare può portare via tutto.
In Calabria è capitato non solo con le strade ma anche con la rete ferroviaria.
Erode (il mare) soprattutto dove torrenti, fiumare, fiumi ostruiti non danno più sabbia “
Praticamente dopo queste affermazioni bisogna attendersi una citazione per danni anche da parte del comune di Nocera Terinese!!!!! .
Tanto il porto di Amantea non è di Amantea.
E come al solito nessuno tutela il nostro comune.
Tantomeno il “comune”.
E che vergogna vederlo scendere sulla sabbia presente alla imboccatura del porto e sentirgli dire “E poi, dove vengono costruite opere che bloccano i sedimenti, proprio come il porto di Amantea che ferma la sabbia favorendo l’erosione, rimanendo a sua volta bloccato.
E questa non è una spiaggetta è l’imboccatura del porto di Amantea. E’ completamente insabbiato un’altra volta.”
Già! Un’altra volta. Una vergogna senza limiti!
Eppure tutti dovrebbero conoscere la verità, ma nessuno se la ricorda e soprattutto nessuno la dice.
(Prima o poi, lo faremo noi! )
E poi sentire un anonimo rappresentante della protezione civile che dichiara “E’stato realizzato questo porto ed il molo foraneo del porto ha costituito una ostruzione per il trasporto naturale della sabbia che avviene lungo costa.
Qua avevamo 150 metri ed il mare oggi è a ridosso della statale tirrenica della 107 ?”
Ma che dice? La 107 è la Silana Crotonese!
Forse si confonde con la 106?
Eh già! La 106 è quella ionica!!.
Ma uno che non ricorda di che strada si sta parlando come fa a saper la situazione della SS18 diversi anni fa, quando la spiaggia era amplissima e sulla spiaggia si coltivavano le migliori cipolle rosse dolci?
Confusione, improvvisazione, ed altro.
Una mezza verità è stata ricordata( forse senza sapere di cosa stesse parlando) da De Feo quando ha detto che “torrenti, fiumare, fiumi, ostruiti non danno più sabbia”.
Ma chi li ha ostruiti?
Ve lo diciamo noi.
Le ferrovie dello Stato dopo aver prelevato milioni di mc di inerti che non sono giunti al mare.
Il genio civile statale dopo che sono stati sottratti ai fiumi milioni di mc di inerti che non sono mai giunti al mare.
Altro che il porto. Anche il porto, certo. Ma non scherziamo.
Andare a sostenere che il porto di Amantea ha distrutto il lungomare di Nocera è una enorme, indicibile sciocchezza.
Può farlo solo uno che non conosce la nostra costa e non sa che tra il porto ed il lungomare c’è uno dei più grossi fiumi tirrenici, il Savuto che ha ripasciuto enormemente proprio la spiaggia di Nocera Terinese.
Non approfitti il TG3 del fatto che nessuno difende Amantea!
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