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Redazione TirrenoNews

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Via Garibaldi è la via più strana di Amantea.

Quella dove puoi sentire tutti i profumi e tutti i fetori.

Il profumo dei fichi e del cioccolato, delle alici salate, della carne arrosto e della pizza.

 

Ma anche il fetore della fogna .

Nei giorni scorsi la parte di Via Garibaldi prossima al sottopasso ferroviario era terribilmente infestata da un incredibile e fastidiosissimo fetore di fogna.

Ed allora gli abitanti hanno chiamato la Guardia costiera tante volte intervenuta per via delle fuoriuscite di fogna ed i militari sono immediatamente intervenuti constatando il terribile fetore e chiedendo ai naturali come facessero ad abitare in un posto simile.

E così gli stessi abitanti si sono recati al comune a lamentarsi di questa situazione e sono stati ricevuti dal sindaco e dall’assessore all’igiene .

Sono tornati alle loro case con l’impegno a rivedersi sabato 27 agosto.

Invece, nemmeno il tempo di arrivare a casa che sul posto è arrivato Rocco Cima che ha, da un lato, contestato il clamore sollevato, ma ha anche messo mano alle apparecchiature dell’impianto di sollevamento della fogna.

“Da non crederci –ci ha riferito uno degli abitanti- poco dopo la puzza è sparita.

Letteralmente sparita ed ancora ad oggi non la avvertiamo più”

La faccia del nostro interlocutore esprime tutta la perplessità di chi ha assistito in prima persona ad un miracolo.

Già, il miracolo di san Rocco.

Come fare a spiegare che la puzza è figlia della setticizzazione delle fogne e del mancato rispetto della delibera 4 .2.1977 del Comitato interministeriale per la tutela delle acque dall’inquinamento e le norme UNI EN 12050-1 e 2 che per le stazioni di sollevamento raccomandano un tempo di permanenza delle acque nella vasca che non determini fenomeni di setticizzazione dei liquami.

L’ennesima riprova, cioè, di come il sistema fognario amanteano sia vergognoso e soprattutto della approssimazione con la quale viene gestito.

Traffico, disattenzioni ed abusi.

Venerdì, 26 Agosto 2016 14:40 Pubblicato in Cronaca

Che il traffico ad Amantea sia un problema è noto da tempo ed è sempren più incontestabile.

Certo i Vigili Urbani sono pochi e sono troppo impegnati a far fare soldi all’ amministrazione con gli autovelox ed i photored.

 

Certo, ed ancora, mancano migliaia di parcheggi, soprattutto nelle zone commerciali e le strade non sono tali, ma per lo più tratturi, assolutamente inidonei ed insufficienti.

Certo la segnaletica è nata da improvvisazioni dei vari sindaci ed assessori fortemente opinabili ma che nessuno ha mai contestato perché ad Amantea il potere non si contesta; se lo fai ti ammazzano, e se non possono con te , tentano di farlo con la tua famiglia. E nessuno ti difende.

E non basta.

Le poche , insufficienti strade sono a servizio del sistema commerciale che non sopravviverebbe se non svolgesse la sua attività in mezzo alla strada .

Ed ancora.

La cosa riguarda anche i marciapiedi che sono abusivamente e violentemente occupati costringendo la gente a camminare sulla carreggiata con grave rischio per i pedoni ed in particolare per le carrozzelle degli invalidi ed i passeggini dei bambini. E nessuno sembra farci caso.

Ricordiamo che il comma 3 dell’art 20 del cds stabilisce che “Nei centri abitati l'occupazione di marciapiedi da parte di chioschi, edicole od altre installazioni può essere consentita fino ad un massimo della metà della loro larghezza, purché in adiacenza ai fabbricati e sempre che rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di 2 m”.

Ma la cosa terribile è che vengono chiuse le strade senza rispetto dei diritti degli automobilisti ed in alcuni casi senza assicurare nemmeno alla gente di raggiungere la propria abitazione.

E’ il caso denunciato da una cittadina che il 21 agosto alle ore 20.55 ha scritto sul web:

“Ore 20.16, arrivi all'incrocio tra Piazza Unità D'Italia e Via Margherita, transenna per area pedonale già presente. Sposti la transenna perché, oltre ad indicare ora 21.00 - 01.00, abiti in quella zona e devi passare. A meno che non sei munito di elicottero con pista di atterraggio su Piazza Commercio. Vedendo l'ora passano altre macchine, i cui conducenti lamentano che ancora l'ora per l'isola pedonale non è scattata.

Arriva la macchina dei vigili, già preparatisi discorso di piena autorità e sventolando un blocchetto dicendo che c'è un ordinanza per chiusura alle 20.00. Ovviamente discuti.

1. Nessun cartello o foglio mostra quest'ordinanza.

2. Sulla transenna c'è vecchio orario.

3. Ho diritto a passare perché abito in zona.

4. Datevi una regolata, informate la cittadinanza e i residenti con cartelli e comunicazioni a manetta, passeggiate di meno e, soprattutto, studiate!

In sostanza Via E Noto è chiusa, Via Margherita altrettanto, così che se si chiude Via della Libertà e Piazza Unità d’Italia si impedisce alla gente di arrivare a casa!”

Ora tutti sanno che ciò è vietato dal codice della strada e quindi costituisce un abuso, ma “così fan tutti” ed è vietato contestare, reagire, protestare.

Ricordiamo infatti il testo dell’art20 del Cds, laddove al primo comma si legge: “omissis …..sulle strade di tipo E- strada urbana di quartiere) ed F - strada urbana od extraurbana non facente parte degli altri tipi di strade;) l'occupazione della carreggiata può essere autorizzata a condizione che venga predisposto un itinerario alternativo per il traffico ovvero, nelle zone di rilevanza storico-ambientale, a condizione che essa non determini intralcio alla circolazione.(1)

Ma in fondo al tunnel si vede la luce.

Sempre dal web il 22 agosto leggiamo che

“Stamani ho visto i vigili fare una multa sul lungomare ad una persona che circolava in bici sul marciapiede. € 29.40”.

Poi, la cittadina, si chiede :”Che cos è? Un accenno di vivere civile in una città stremata da incuria e trasandatezza o bisogno di fare cassa?”

Non siamo in grado di rispondere; vorremmo che fosse l’inizio del nuovo corso comportamentale degli agenti della Polizia Municipale di Amantea, un corso che imponga, a suon di diffide e se non ottemperate di contravvenzioni, il rispetto del codice della strada.

Dalle piccole, alle grandi cose.

Per esempio per le biciclette che vanno contro senso e che prima o dopo porteranno a qualche incidente stradale, come quando guardi a destra per dare precedenza e ti vedi sbucare da sinistra una bici che va contro senso.

Per esempio per chi sosta a meno di 5 metri dall’incrocio impedendo di svoltare correttamente nella strada che si incrocia.

Potremmo continuare a lungo e prima o dopo lo faremo.

Amantea: La Principessa, il traffico e gli autovelox

Venerdì, 26 Agosto 2016 09:50 Pubblicato in Politica

Ci scrive un nostro lettore:

“Dalla data successiva a ferragosto non si vede piu' la consueta postazione dei vigili in localita' Principessa.

 

 

Mi sono posto perciò alcune domande ed ho fatto alcune riflessioni :

1: ma la frana che ha colpito tale tratto del manto stradale si è fermata? non c'è alcun rischio crollo?

2: forse ci hanno spennato abbastanza e adesso oltre ai 40 mila per l'appalto sono entrati abbastanza soldini?

3: dato che alcuni vigili hanno risposto che era una disposizione del prefetto è possibile vedere un documento, che ne accerti l'autorizzazione e la disposizione?

4: e sempre se di disposizione del prefetto si dovesse trattare , il Prefetto ha deciso che dopo ferragosto la strada è sicura, oppure l'assenza è dovuto alla diminuzione del numero di autovetture che percorrono la statale; oppure dall'assenza dei turisti, quasi del tutto scomparsi dalle nostre spiagge?

5: Mi domando se i signori vigili sono a conoscenza che vengono pagati con le nostre tasse!?!? e che devono dare risposte, ai cittadini quali tutori della legge, oppure pensano di essere le "camice nere" o si comportano come ausiliari del traffico, meglio chiamati "avvoltoi" pronti a sparare sulla povera gente ?

 

ps Giusto per precisare, alla domanda , chi è responsabile di tale disposizione ogni vigile ha dato una risposta diversa e cioè' : “è una disposizione del prefetto , alcuni, è una disposizione dell’ amministrazione , altri, è il comandante che deciso e noi eseguiamo, gli ultimi”.

Decidetevi, e comunque, la prossima volta fate una riunione tutti insieme.”

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