
Redazione TirrenoNews
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10 mila secondo taluni, 50 mila secondo altri.
E’ un po’ come le manifestazioni sindacali in occasione delle quali tra la Questura e gli organizzatori ci sono numeri completamente divergenti.
Molto alti per gli organizzatori che in questo modo vengono lodati, molto inferiori secondo la Questura.
Oggettivamente non è come negli stadi nei quali si contano i biglietti , ma soprattutto essendo i posti contati preventivamente è facile a colpo d’occhio stabilire se i posti sono tutti occupati o meno.
Nel caso delle feste di paese le presenze derivano dalle impressioni soggettive. Come lo statio del mare: per taluni pulito, per altri sporco.
Noi riteniamo che un parametro che permette una valutazione sufficientemente esatta è quello dei posti auto.
Ancora una volta intendiamo utilizzarlo.
Per questo ricordiamo che le soste erano impossibili in tutto il Lungomare nord , in Via Margherita, in Piazza Commercio, in via Vittorio Emanuele, in via Della Libertà, nel mercato Nuovo, nel mercato vecchio, in un tratto di via Dogana.
Erano cioè stati sottratti circa 700 posti auto.
Si era tentata la compensazione aprendo la palestra di Via Baldacchini, quella di Via Dogana, quella di Via Salvo D’Acquisto, per un totale di circa 150 posti auto.
Si era poi aperto un parcheggio di fronte alla villa comunale, un parcheggio scarsamente usato però!
I nuovi parcheggi, in sostanza non coprivano quelli venuti meno.
Bene. A tal punto consideriamo che mediamente un’ auto porta 4 passeggeri.
In parole povere, 10 mila presenze significano 2500 auto provenienti da fuori città e che dovrebbero trovare un parcheggio lasciato libero da coloro che abitano Amantea; parliamo di 10 km di strada considerato che un’auto per parcheggiare ha bisogno di 4 metri lineari.
10 km di strade libere da auto di amanteani ed ospiti delle seconde case.
Secondo me non ci sono; se ci fossero non avremmo le soste selvagge che abbiamo ogni giorno
A chi invece ipotizza 50 mila presenze ricordiamo che 50 mila presenze significano 12500 auto, cioè 50 km di strade per trovare le quali occorre arrivare a Lago, Belmonte Calabro e Campora San Giovanni.
A meno che non si siano contate 4 volte le persone che passavano da Piazza Commercio ( due avanti e 2 indietro)
Dai occorre essere realistici. Sempre!
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Che cosa avrà pensato San Francesco di Paola al momento della investitura a Sindaco di Amantea è difficile ipotizzarlo, molto difficile.
Lui certamente pensa in modo diverso da noi mortali peccatori.
Ma San Francesco di Paola, dice la sua storia, non era uomo di mezze parole.
Cioè non le mandava a dire. Non aveva timore di nulla e di nessuno, nè rifiutava il confronto con i potenti ai quali non lesinava critiche e reprimende. Affatto!.
Allora deve essere rimasto molto sorpreso.
A ben vedere, salvo Campora San Giovanni che del santo ha fatto il proprio santo, per quanto riguarda il capoluogo, se non erro, se non fosse stato per Aldo Andreani e la sua associazione culturale gli amanteani si sarebbero dimenticati di lui al punto che non gli è stata mai intestata nemmeno una strada.
Non solo ma non si sa nemmeno dove fosse ubicata la chiesa scomparsa di San Francesco di Paola, salvo il dato molto parziale che era ubicata all’ingresso della antica città.
Non solo ma la sua immagine è stata conservata talmente bene che non è stata mai portata in giro per il paese negli ultimi70 anni.
Ma certamente la maggiore sorpresa del Santo deriva dal fatto che Paola, la SUA Paola non gli ha mai fatto dono della fascia di sindaco.
Evidentemente ci sarà una ragione.
La notazione ci è stata fatta da un paolano che vive ad Amantea.
Sicuramente apprezzato dagli amanteani, invece, il gesto , meramente simbolico, del sindaco Monica Sabatino che si è spogliata dal simbolo del potere locale per farne dono al santo paolano.
Non una abdicazione, come taluni hanno voluto intenderlo il gesto, ma al più una dichiarazione di pochezza di un sindaco umano rispetto ad un sindaco santo.
Molti si sono chiesti, infatti, se Amantea possa essere governata da un uomo o se invece ci sia bisogno di un santo.
Altri, ancora, in questo gesto hanno voluto vedere una indicazione per le prossime elezioni.
Non solo e tanto per la candidatura a sindaco del Santo, ma per la presentazione di liste taumaturgiche.
Ma in tutta la vicenda e mentre gli amanteani elevavano il loro pensiero al santo paolano il suo viso restava serio, impassibile, estraneo alle vicende di una Amantea che lo riscopre per l’occasione, quasi una dichiarazione del forte bisogno che ha di un intervento del taumaturgo.
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Il Procuratore Giovanni Bombardieri ad Aiello Calabro
Martedì, 23 Agosto 2016 15:20 Pubblicato in Basso TirrenoUn binomio di forte interesse stasera 23 agosto ad Aiello Calabro
Si tratta di Giovanni Bombardieri Procuratore aggiunto della DDA di Catanzaro e Giuseppe Bruno avvocato penalista del foro di Paola.
L’occasione è stata offerta dal volume “Un germoglio tra le sbarre. Dal disagio personale al disagio sociale tra carcere e libertà di Angelica Artemisia Pedatella e Paolo Paparella.
Interverranno il sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci e l’assessore all’istruzione Lucia Baldini.
Lettrice Fabiola Ianni Lucio.
Modera Rino Muoio giornalista.
Il patrocinio è stato offerto dalla regione Calabria.
L’incontro si terrà in Piazza del Popolo oggi 23 agosto con inizio alle ore 1730
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