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Falerna: Colpi di fucile contro le finestre del municipio
Venerdì, 19 Agosto 2016 20:09 Pubblicato in Lamezia TermeIl presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, esprime la propria vicinanza al sindaco di Falerna, il consigliere provinciale Giovanni Costanzo, che ha denunciato
con un manifesto quanto accaduto nel weekend di ferragosto: le finestre del Comune, infatti, sono state prese di mira e colpite con nove colpi di fucile.
«Un atto pericoloso per l'incolumità dell'intera comunità, e preoccupante per la violenza con cui si esprime il dissenso nei confronti dell'operato della pubblica amministrazione che lascia davvero perplessi – afferma il presidente della Provincia.
Oltre a esprimere la solidarietà al sindaco e consigliere provinciale Costanzo che ha sempre improntato il proprio operato alla legalità, alla trasparenza e al confronto, non posso che esprimere preoccupazione per quanto accaduto per le modalità e la tempistica: quando una parte cerca di affermarsi con inaudita e arrogante prepotenza, a discapito della sicurezza dei propri concittadini e della ragionevolezza del dialogo nell'interesse del bene comune, si mettono in discussione e in pericolo i valori democratici che sottendono il vivere civile.
Per questo le istituzioni devono fare quadrato attorno al sindaco e alla comunità di Falerna: nella manifestazione delle proprie idee, nella rivendicazione di diritti legittimi, nelle richieste rivolte alla pubblica amministrazione, non si può mai perdere di vista la legalità, la solidarietà e l'eticità sui cui improntare i rapporti tra cittadini e con le istituzioni per una quotidianità che deve essere serena e sicura».
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Il termine “ Repubblica delle Banane” venne coniato da O. Henry, pseudonimo di William Sydney Porter, scrittore statunitense.
Sottende un luogo dove manca la democrazia reale, dove le elezioni sono truccate, dove manca il principio di responsabilità all'interno del governo, in modo che la corruzione con cui la repubblica delle banane opera resti incontrollata e impunita, dove i membri del governo sono per la maggior parte in vendita e sono consultati soltanto per scopi cerimoniali o per ratificare le decisioni già prese altrove, dove sono forti le discrepanze tra le situazioni di diritto (contenuto delle leggi vigenti) e le situazioni di fatto (come vengono realmente applicate), dove,il sistema giudiziario è inefficace, non reprime i reati dei potenti corrotti, ma invece è colluso con essi.
Ed ecco, infatti, l’ultima della vicenda della giunta provinciale e della querelle tra Mario occhiuto e Graziano di Natale.
Ed ecco il comunicato di Graziano Di Natale.
“Mario Occhiuto pensa che in Italia esista la “libera Repubblica di Cosenza”, ma per fortuna esistono regole e istituzioni da rispettare. Le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Cosenza e per la carica di Presidente si svolgeranno in un’unica data e non sarà quella del 23 ottobre.
Le stesse dovranno indirsi e tenersi entro novanta giorni dalla loro scadenza vale a dire entro il 12 gennaio 2017.
A chiarire tutto e’ stato il Ministero dell’Interno che con verbale della conferenza stato regioni ed autonomie locali del 28/07/2016 n. 11/2106 ha proceduto all’interpretazione autentica della legge 56/2014 stabilendo che “le elezioni per i rinnovi dei consigli provinciali si indicono e si tengono entro 90 giorni dalla loro scadenza”, tale previsione vale per tutti i consigli provinciali in Italia!!
È inutile dire che mi atterrò scrupolosamente a quanto stabilito nella conferenza stato regioni e autonomia locali con il verbale a firma del sottosegretario all’interno on. Giampiero Bocci.
Avvieremo le procedure necessarie al rinnovo del Consiglio Provinciale e per l’elezione del nuovo Presidente della Provincia.
Ho già informato con una nota la Prefettura di Cosenza che non può restare inerte di fronte ad un provvedimento a firma del sottosegretario all’Interno del Governo Italiano”.
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La contestazione di Sergio Ruggiero: sul problema della fogna e del mare
Venerdì, 19 Agosto 2016 13:58 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiSergio Ruggiero , Consigliere comunale del Gruppo “La Nuova Primavera”, scrive al Sindaco prof.ssa Monica Sabatino ed a tutti i Consiglieri Comunali una nota avente ad oggetto Depurazione. Rapporti con Nocera Terinese.
Ecco il testo:
“La Sindaca Gigliotti di Nocera Terinese, dopo avere diffuso sui social immagini del mare inquinato, entra a gamba tesa nella questione della depurazione, e con una nota parla di un incontro tecnico scrivendo tra l’altro: “Il comune di Amantea non ha partecipato benché invitato e malgrado che lo sversamento di liquami e le esalazioni moleste di cui é denuncia, si sono registrate nel suo territorio, all'altezza di località La Principessa, presumibilmente a seguito dell'avaria di qualche stazioni di sollevamento, ovvero a causa di qualche sversamento diretto a mare da parte di qualche abitazione non collegata alla fogna”.
La Sindaca di Amantea, previo chiarimento reso a suo dire della Delegazione della Capitaneria di porto che invece confuta quanto affermato dall’avv. Gigliotti, rappresenta di aver monitorato il territorio tramite il proprio personale, senza riscontrare quanto lamentato, valutando infondati i rilievi mossi, tanto gravi da giustificare un ricorso legale contro il sindaco ed il Comune di Nocera terinese per il danno d’immagine arrecato al comune di Amantea.
A questo punto occorre domandarsi se, come postato da alcuni avversari noceresi della Gigliotti, la stessa sia stata colpita da un delirio di protagonismo assolutistico alla “Erdogan”, fino a sostenere prove insostenibili e a rischiare sconsideratamente uno scontro istituzionale nocivo alla soluzione della problematica, oppure, sentendosi distante dalle logiche di una politica che non affronta i problemi con il dovuto vigore, e localizzando effettivamente le fonti dell’inquinamento, decide di smuovere le acque entrando nella questione a gamba tesa.
In quanto Consigliere d’opposizione di Amantea posso e devo dire qualcosa al nostro Sindaco e alla nostra Giunta Comunale.
-Occorre dare corso a quell’impegno che chi scrive aveva invano tentato di propiziare sin dall’inizio
della Consiliatura (rammento una commissione finita nel nulla), cioè la mappatura della rete fognaria e degli scarichi al fine di individuare i punti critici del sistema (collettazione, scarichi, commistioni acque bianche/nere, grigliature…) e di avviare un’azione di programmazione/gestione organica ed efficace. A tal fine si ripropone un’apposita seduta di Commissione.
-Amantea deve costruttivamente recuperare la sua centralità rispetto ad una problematica
necessariamente sovra comunale, riunendo le Amministrazioni interessate e procedendo alla progettazione esecutiva territoriale del masterplan (Comuni interni e rivieraschi da san Lucido a Nocera) presentato dalla precedente Amministrazione Tonnara alla Regione Calabria per l’approvazione ed il finanziamento. Val la pena di rammentare l’enorme costo di gestione dell’attuale impianto a carico dei cittadini, l’enorme massa debitoria che ha creato ad Amantea e la sua preoccupante vulnerabilità.
-Contestiamo la scelta di adire alle vie legali contro il Comune di Nocera e la Sindaca Gigliotti (non conosciamo gli esatti contorni degli ultimi accadimenti, e in ogni caso due torti non fanno una ragione), evitando di gravare la Comunità di costi ulteriori (parcelle d’avvocati e spese giudiziarie) e di compromettere un rapporto istituzionale che deve semmai essere ricucito per il bene di tutti.
-Contestiamo la tendenza ad evocare in ogni circostanza il danno d’immagine, stigmatizzando come
eversiva e falsa ogni voce dissonante, anche quelle che tentano di comprendere i problemi e proporre soluzioni. La partecipazione critica, si rammenta, è un patrimonio di cultura e di educazione civica, due cose che procedono a braccetto.
Chi ha contezza delle attività del Consiglio comunale di Amantea, sa che lo scrivente, benché all’opposizione, ha sempre manifestato interesse fattivo alla questione e segnalato in forma scritta e verbale il problema degli sversamenti rilevati al limite nord del Lungomare e presso il torrente santa Maria, a testimonianza dell’inaffidabilità di un sistema depurativo che dev’essere assolutamente riveduto e fatto oggetto, a parere di chi scrive, di un tenore d’attenzione e progettualità che ancora francamente non s’è visto, e di una propensione all’indispensabile aggregazione sovra comunale che quest’Amministrazione ha evidentemente difficoltà a perseguire”.
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