
Redazione TirrenoNews
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Riceviamo e pubblichiamo da un nostro gentile utente una comunicazione importante.
Sperando di fare qualcosa di utile e di trovare una casa alle nostre amiche a quattro zampe
Queste due "lupacchiotte" cercano una famiglia che le voglia adottare.
Si trovano ad Amantea, in provincia di Cosenza.
Ottime per la guardia.
Hanno cinque mesi e sono già state vaccinate.
Per info 3479955568
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Amantea: Speriamo che piova. E subito.
Mercoledì, 31 Agosto 2016 13:39 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiNessuno si offenda, per carità, se evidenziamo uno dei mille problemi della nostra città.
Piccolo, in verità , rispetto agli altri che sono di importanza ben maggiore.
Parliamo del verde.
Di quel poco di verde che Amantea annovera nel suo patrimonio urbano.
E forse è proprio perché la città non ne ha quanto dovrebbe, o meglio quanto disposto( inutilmente per Amantea) dalle leggi urbanistiche , che quel poco che c’è viene osservato con attenzione.
Parliamo del giardinetto pubblico di via Dogana Nord , di fronte alla chiesetta dei Furgiuele, da poco creato con quanto è stato tolto da Piazza Commercio.
Purtroppo quel poco di verde che era stato impiantato per tentare di abbellire (impresa disperata) le bruttissime vasche di cemento, sta seccando.
E nelle vasche invece sta nascendo erba selvatica che nessuno cura.
Vero che gli operai comunali sono stati impegnati nello sport popolare amanteano di montare e smontare i palchi per le feste e la movimentazione avanti ed indietro delle sede , ma di questo pseudo verde ci si è dimenticati del tutto.
Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Le piante ornamentali seccano e crescono quelle infestanti.
Insomma se non piove il verde diventerà marrone scuro.
Eccovi le foto.
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Notiamo che gli Italiani che vanno all’estero non sono più italiani, mentre gli stranieri che vengono in Italia diventano subito italiani.
Da non crederci (Emigrante italiano bambino)
Ancora oggi la Guardia di Finanza scopre e denuncia Italiani che percepiscono l’assegno sociale mensile che va da 248 a 448 euro mensili.
In sostanza da poco meno di 9 euro a quasi 25 euro al giorno
Si tratta di un nucleo speciale del Corpo della Guardia di Finanza per la Spesa Pubblica e la Repressione delle Frodi Comunitarie.
Chi viene scoperto viene denunciato all’Autorità Giudiziaria e rischia una pena da sei mesi a tre anni.
E questo indipendentemente dal fatto che si abbia o meno reddito nel paese estero.
In sostanza lo Stato assiste non se italiano ma se abitante in Italia.
Esattamente come avviene per i profughi che vengono assistiti non perché italiani ma perché abitanti in Italia.
Solo che i profughi vengono meglio assistiti costando allo Stato più del doppio degli italiani, da 35 a 55 euro al giorno
Strana questa solidarietà a senso alternato.
Strana questa assistenza che scatta solo per chi abita in Italia indipendentemente dall’essere italiani o meno e si perde rimanendo italiani ma abitando fuori Italia!.
Come è cambiata questa nostra terra dai tempi in cui gli Italiani emigravano e con le loro rimesse contribuivano a costruire l’Italia ed oggi.
Un tempo i poeti (Buongiovanni – Bovio scrivevano:”o no, nun torno…mme ne resto fore e resto a faticá pe’ tuttuquante. I’, ch’aggio perzo patria, casa e onore, i só carne ‘e maciello: Só emigrante!”
Oggi invece gli Italiani all’estero “so carne da maciello, so elettori!”
Voti che cambiano le carte in tavola, ma voti vecchi, già acquisiti.
Meglio i nuovi voti quelli liberi che possono votare chi li ospita e li assiste meglio degli italiani che dormono sotto le tende ( Amatrice) o sotto i ponti o nelle auto.
No! Qualcosa è da rivedere!